Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

TESINA

Giuliana Nart

Created on June 6, 2023

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Akihabara Connectors Infographic

Essential Infographic

Practical Infographic

Akihabara Infographic

Interactive QR Code Generator

Witchcraft vertical Infographic

Halloween Horizontal Infographic

Transcript

LE ROCCE

Santa Maria a Vico (CE) Istituto Comprensivo Giovanni XXIII Percorso interdisciplinare per esame di licenza media Alunno: Nart Giuliana classe: III E anno scolastico: 2022/2023

«Cosa sono gli uomini paragonati alle rocce e alle montagne?»

Jane Austen

Le R o c c e

INTRODUZIONE:

scienze: le rocce

Le rocce sono aggregati naturali di uno o più minerali, perciò un miscuglio di minerali. Se nella roccia sono presenti più minerali prendono il nome di eterogenee, se invece è presente solo un minerale sono dette omogenee.Esse sono importanti materie prime utilizzate dall'uomo per diversi millenni e sono di grande utilità anche per l'edilizia, in cui sono state utilizzate in vari modi. Quindi, le rocce costituiscono la struttura solida della Terra e per classificarle si prende in considerazione il loro ciclo litogenetico e grazie a esso si distinguono tre processi di formazione della roccia stessa:-Processo magmatico, che consiste nella solidificazione di magma, che si è formato all'interno della crosta terrestre.Il fenomeno può avvenire in superficie o in profondità e porta alla formazione di rocce magmatiche o ignee.Le rocce che si formano con la solidificazione del magma si chiamano rocce magmatiche effusive. Se invece, a causa delle alte temperature il magma si solidifica in profondità, forma le rocce dette magmatiche intrusive o plutoni. Se il magma solidifica all'interno, i vari minerali hanno il tempo di orientarsi e formare una struttura cristallina. Se invece in magma solidifica velocemente alcune parti potranno formare cristalli, oppure non formarne per niente. -Processo sedimentario, che avviene in superficie e produce rocce sedimentarie. -Processo metamorfico, che consiste nella trasformazione di rocce preesistenti, e avviene in profondità. Quando in profondità c'è il magma e sale in superficie, si solidifica e si formano le rocce magmatiche. Quando le rocce magmatiche vengono sottoposte agli agenti atmosferici alcuni suoi componenti si staccano, ed essi vengono trascinati dal mare o dai ghiacciai, fermandosi in un punto e formando le rocce sedimentarie. Se le placche terrestri si spingono fra di loro, le rocce presenti negli strati sottostanti vengono sottoposti ad alte pressioni e temperature altrettanto alte e si ha la trasformazione completa della roccia, quindi i minerali presente nella roccia cambiano del tutto, e prendono il nome di rocce metamorfiche. Se la temperatura però è molto elevata, queste rocce è possibile che subiscano un altro processo di fusione e quindi si forma altro magma secondario, e perciò ricomincia il ciclo.

Matematica: Eratostene e il raggio terrestre
Eratostene visse nel III secolo a.C., nacque in Libia e morì ad Alessandria d’Egitto. Lui non era solo un matematico e un astronomo, ma anche filosofo, poeta, letterato, geografo e storico.Eratostene misurò il raggio della Terra. Oggi la determinazione delle dimensioni del nostro pianeta è facilitata dalle sonde spaziali, ma a quei tempi non esistevano e quindi lui si servì solo di un bastone piantato verticalmente in un terreno pianeggiante. Lui fece quest'esperimento a mezzogiorno, a Siene e ad Alessandria, che si trovavano ad una distanza di 5000 stadi. A Siene il bastone non proiettò nessuna ombra, mentre ad Alessandria la direzione dei raggi solari formava un angolo di 7,2 gradi, cioè 1/50 di un angolo giro. Lui utilizzo una proporzione: (circonferenza terrestre) : (distanza\, Siene-Alessandria) = (angolo\, giro) : (angolo β) Così Eratostene dedusse che la circonferenza della Terra doveva essere 50 volte la distanza tra le due città, cioè 39000 km.

Tecnologia: il petrolio

Il petrolio naturale o greggio è un liquido oleoso, più o meno denso, di odore sgradevole, di colore quasi nero. Può galleggiare e si trova comunemente negli strati profondi della crosta terrestre. È la più importante risorsa energetica mondiale e chimicamente è formato da idrocarburi. Il petrolio deriva dalla decomposizione, avvenuta in milioni di anni, di organismi marini e sostanze organiche intrappolate nei sedimenti, che hanno dato origine a giacimenti di petrolio. I microrganismi che vivono in mare muoiono e si depositano sul fondo, poi, a causa della pressione e della temperatura, gli idrocarburi migrano allo strato superiore alla roccia madre, cioè la roccia serbatoio (roccia arenaria, porosa e permeabile) e si fermano quando incontrano la roccia impermeabile. È così che si forma un giacimento di petrolio e, dopo aver studiato la zona e la roccia sedimentaria del terreno, si può procedere all’estrazione: viene scavato un pozzo esplorativo (operazione complessa e costosa) e rivestito con tubi d’acciaio. Poi si innalzano delle torri di trivellazione (enormi costruzioni d’acciaio), che hanno lo scopo di abbassare e sollevare un complesso di tubazioni. Quando il pozzo raggiunge la trappola petrolifera, gli idrocarburi fuoriescono liberamente, ma soltanto il 30% del petrolio viene estratto in questa maniera, il resto con metodi più complessi. Il petrolio grezzo è immerso in grandi serbatoi di sedimentazione e poi viene portato, attraverso gli oleodotti, alle raffinerie, ma a volte compie prima dei viaggi sulle navi petroliere per arrivare a destinazione. Il petrolio viene utilizzato come materia prima per molti prodotti finiti, come benzina, gpl, cherosene, gasolio, bitume e olio lubrificante.

ed.civica: l'inquinamento del petrolio

Il trasporto del petrolio comporta gravi rischi di inquinamento. Tristemente famosi sono divenuti i nomi di quelle navi che, per incidente, hanno inquinato con il loro carico le acque del mare per centinaia di chilometri quadrati. Altrettanto gravi sono gli effetti del lavaggio delle cisterne che migliaia di petroliere effettuano continuamente in mare, per ripulirle dei residui di un carico prima di imbarcarne uno nuovo. Ma anche a terra i pericoli di inquinamento sono molto forti: rotture di oleodotti, incidenti ferroviari o stradali ai vagoni e alle autobotti che trasportano idrocarburi, perdite durante le operazioni di carico e scarico. Gli effetti inquinanti hanno gravissime conseguenze sulla flora e sulla fauna, conducono all'avvelenamento dei terreni e alla distruzione delle coste raggiunte dalla marea nera che esce dalle navi. Pesci e uccelli acquatici sono le prime vittime di questi disastri ecologici, ma si verificano altri effetti nocivi, meno evidenti. Nell'aprile 2010 un'esplosione innescò sulla piattaforma Deepwater Horizon situata nel Golfo del Messico un violentissimo incendio, nel quale morirono all'istante 11 addetti, e due giorni dopo la piattaforma si rovesciò, riversando nel mare quantità enormi di petrolio La fuoriuscita di petrolio, nonostante i vari tentativi di contenimento, terminò soltanto 106 giorni più tardi con la definitiva cementificazione del pozzo. Quello della Deepwater Horizon è stato il più grave incidente petrolifero della storia, con conseguenze gravissime sulla catena alimentare dell'ecosistema del Golfo.
inglese: volcanoes

A volcano is a mountain with a crater at the top. Inside the mountain there is molten rock called magma. When the volcano erupts, lava (liquid magma), gas and ash come out of the crater. The lava cools down and makes cone. Every time the volcano erupts, the cone grows. There are three tipes of volcano. An active volcano erupts, a dormat volcano is asleep and an extinct volcano can't erupt again. But what causes eruptions? The top of the earth is called the crust. The crust has got lots of big pieces or parts called tectonic plates. When the tectonic plates move, the Earth vibrates, and when the Earth vibrates under a volcano there is a lot of pressure. The pressure comes out of the volcano with the magma. Some vulcanoes are under the ocean, and there are even volcanoes on other planets like Venus and Mars.

francese: le volcan Piton

Le Piton de la Fournaise est le volcan le plus actif au monde et il se trouve dans une petite île volcanique (les îles volcaniques sont formées par l'accumulation de lave provenant des volcans) dans l’ocean Indien, qui s’appelle la Réunion. Elle fais part da France d’outre-mer, qui comprende les territoires de la République française situés en dehors de l’Europe. Le volcan Piton culmine à 2632 mètres et occupe un tiers de la surface de l'île. Le Piton de la Fournaise entre en éruption sans risque pour la population.

Italiano: le vergini delle rocce

Il protagonista è Claudio Cantelmo. Lui è un nobile di Roma, sebbene abbia parenti in Abruzzo: a Popoli (provincia di Pescara), ed è l'ultimo discendente di una nobile e antica famiglia che in passato ha dato all'Italia condottieri e politici prestigiosi. I valori borghesi della società in cui è costretto a vivere, lo portano a concepire l'idea di generare un erede che riassuma in sè le caratteristiche del superuomo. Abbandonata la capitale d'Italia, Claudio si trasferisce in un'appartata e indefinita località dell'ex Regno delle due Sicilie, dove ha trascorso l'infanzia e dove riallaccia i rapporti con una nobile famiglia del posto, anche se decaduta: i principi Capece-Montaga, che vivono in un palazzo in sfacelo e con due dei loro membri sconvolti dalla follia. Claudio si sente subito attratto dalle tre figlie del principe: Violante, la maggiore, bella, sensuale, Massimilla, pura e sensibile, ma in procinto di prendere i voti, Anatolia, depositaria dei valori familiari che si occupa della madre demente e del fratello, Antonello, psichicamente instabile e perturbato. Il protagonista è consapevole che una delle tre sorelle sarà la madre dell'erede intellettualmente superdotato che egli desidera generare, ma non sa decidersi: ognuna di esse possiede infatti virtù e caratteristiche uniche che potrebbero essere trasmesse alla discendenza. Alla fine la scelta cade su Anatolia, che rifiuterà la proposta di matrimonio per poter continuare ad assistere la vecchia madre demente, il fratello e il vecchio padre. Anatolia stessa, tuttavia, spinge Claudio a prendere in considerazione, come futura consorte, sua sorella Violante, non solo perché è la primogenita, ma anche perché degna del suo amore. Non ci è dato sapere se Claudio, seguendo il suggerimento di Anatolia, sceglierà Violante, anche perché qui finisce il libro delle vergini e incomincia il libro della Grazia. Il continuo della vicenda infatti, avrebbe dovuto aver luogo nel secondo romanzo della trilogia progettata da D'Annunzio "i romanzi del giglio" e mai portata a compimento.

approfondimento: Ciàula scopre la Luna.

"Ciàula scopre la luna” é una novella di Luigi Pirandello tra le sue piú celebri, ed è stata pubblicata per la prima volta sul "Corriere della sera" nel 1912 ed è poi confluita successivamente nelle “novelle per un anno". La novella è ambientata in una miniera di zolfo siciliana e racconta di Ciàula, un giovane uomo che lavorava al servizio di zi’ Scarda. Per termimare il carico del giorno, zi’Scarda e Ciàula si fermarono a lavorare tutta la notte. Il buio del cielo notturno terrorizza Ciàula e lo fa dal giorno in cui in miniera è scoppiata una mina che ha ucciso il figlio di zi’ Scarda e ha colpito quest’uomo a un occhio. Quella notte, uscito all’improvviso dalla cava, Ciàula è rimasto atterrito dal cielo nero e dalle stelle che non emanavano nessuna luce. Man mano che si avvicina all'usata della miniera si rende conto che là fuori qualcosa emana una forte luce. Sbalordito, lascia cadere il sacco e ci si siede sopra, sconvolto dalla bellezza luminosa della Luna, finalmente scoperta.

educazione fisica: l'arrampicata

L’arrampicata è effettuare la scalata di un ostacolo, naturale o artificiale, esclusivamente mediante l’utilizzo di mani e piedi. È divisa in discipline, una di queste è l’arrampicata sulle rocce, come le falesie. La falesia è, infatti, una parete di roccia formata da calcare (roccia sedimentaria), ma è possibile trovarla anche di granito (roccia magmatica intrusiva), trachite (roccia magmatica effusiva) o arenaria (roccia sedimentaria). Nell’arrampicata sportiva si hanno delle protezioni sicure che tengono 2500 kg l’una, su cui è possibile appendersi e che concepiscono anche la caduta, che è evento abbastanza normale. Come preparazione atletica l'ideale è iniziare con delle circonduzioni (muovere in senso rotatorio l'arto attorno alla propria articolazione) di braccia e gambe; una serie di saltelli sul posto, oppure salto della corda; flessioni a terra sulle ginocchia, addominali e squat. Tutti esercizi da fare a corpo libero e senza carico. Questo sport sviluppa la forza nelle mani, tonifica le braccia, rende salde le spalle, scolpisce gli addominali e modella i muscoli di gambe e glutei. Prima di compiere l’arrampicata è indicato mangiare carboidrati e dopo l’allenamento (che non dovrebbe durare più di 90min) è utile consumare frutta, frutta secca e barrette.

musica: gli strumenti di pietra

Pinuccio Sciola raccolse nel giardino sonoro di san sperate, il borgo della Sardegna merdionale in cui era nato, delle pietre in grado di produrre suoni. Le espose al pubblico per la prima volta nel 1996 in occasione di un festival jazz che si tenne a Berchidda, in provincia di Sassari, e le chiamò appunto jazz stone. Da quel “concerto”, le sue sculture girarono tutto il mondo, nonostante lui sia misteriosamente scomparso nel 2016, e fungono da veri strumenti musicali. Facendo un passo indietro, Sciola selezionò accuratamente un materiale (una pietra locale) e le sottopose ad un’attenta lavorazione, suddividendole in linee geometriche che sembrano le corde di un arpa (o volendo i tasti di un pianoforte). La loro forma rimanda a quella dei megaliti delle popolazioni che abitarono l’isola nella preistoria. La pietra è di origine vulcanica ed è porosa. In una delle opere di Sciola c’è un omaggio a Piet Mondrian con una serie di linee (cioè tagli nella pietra) orizzontali e verticali.

arte: il viandante sul mare di nebbia

È una delle opere simbolo del romanticismo e ci mostra un uomo di spalle che ammira un paesaggio di montagna. Fu dipinto da Caspar David Friedrich nel 1818 ed è attualmente conservato all’Hamburger Kunsthalle di Amburgo. L’opera è un olio su tela di 98,4cm x 74,8cm e ci mostra un uomo di spalle vestito con abiti tradizionali tedeschi di una cupa tonalità verde. Si trova in piedi su delle irte rocce di fronte ad un paesaggio. Tiene un bastone in mano ed ha i capelli scompigliati dal vento. L’espressione del suo viso ci è preclusa, ma comprendiamo che l’uomo, dalla posizione rialzata privilegiata che ha raggiunto inerpicandosi a fatica, sta osservando un vasto paesaggio che si apre di fronte a lui. Il paesaggio reale è quello di montagna con riferimenti geografici precisi al paesaggio Boemo. E’ montagna dunque, ma è anche mare, perché la nebbia che copre il paesaggio, come suggerisce il titolo stesso del quadro, ci trasmette la sensazione del movimento delle acque. Le rocce in primo piano potrebbero sembrare degli scogli. Potremmo anche confondere la nebbia che si muove, come la schiuma delle onde che si infrangono sulle rocce stesse. Più in lontananza, gli stessi pendii potrebbero sembrare delle grandi onde. Il paesaggio mostrato nel quadro è riconducibile ad un reale massiccio montuoso in arenaria posto al confine tra Sassonia e Boemia Elbsandsteingebirge che Friedrich visitò raccogliendo degli schizzi. Tornando al dipinto notiamo la scarna vegetazione che nasce sulla roccia e poi in particolare questo profilo cilindrico che richiamerebbe lo Zirkelstein, ovvero una collina alla cui sommità è posto un blocco di roccia arenaria alto 40 metri. L’uomo, quindi, si trova di fronte a questo ambiente e si sente piccolo e impotente rispetto alla natura, che al contempo lo attrae anche. Friedrich è sempre molto attento agli equilibri compositivi. Notiamo come seguendo il profilo dell’uomo e quello delle rocce emerga una struttura a piramide. Vediamo anche come il pittore equilibri perfettamente le parti destra e sinistra del quadro.

geografia: la Cappadocia

La Cappadocia è una regione parte della Turchia. é un’area geografica di grande importanza paesaggistica e storico-artistica, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985. la Cappadocia è stata abitata fin dai tempi del Paleolitico e fu patria degli Assiri, degli Ittiti, dei Bizantini e dei Persiani … con notevoli influenze anche Romane. Perseguitati da sempre, i cristiani di Antiochia, Cesarea e Libano trovarono tra queste rocce di tufo e nelle gallerie scavate nel loro ventre il rifugio sicuro che cercavano. La loro eredità è ancora ben visibile, nonostante oggi il Paese sia prevalentemente islamico. Molto famosi ed importanti ci sono i “Camini delle fate”. Si chiamano così quelle formazioni di rocce morbide che vengono scolpite dagli elementi atmosferici con forme diverse, quasi sempre a colonna oppure a goccia ma in ogni caso allungati verso l’alto, come camini appunto. Esistono in tutto il mondo, ma in Cappadocia si trovano prevalentemente nella zona di Goreme. Nel corso dei millenni, l’accumulo di detriti vulcanici derivato dai due coni spenti di Hasan Dagi e Ercyes Dagi sono stati plasmati dal vento e dalle piogge assumendo queste lunghe forme ammorbidite dentro cui l’uomo ha scavato i propri rifugi dal IV secolo avanti Cristo. Tra i Camini delle Fate di Goreme si trovano antiche residenze, chiese cristiane, templi paleocristiani e un’atmosfera incredibile che ha affascinato anche alcuni registi. Proprio tra queste rocce, infatti, sono state ambientate alcune scene delle prime serie di Guerre Stellari.

Storia: il genocidio degli armeni

Il genocidio degli armeni è stato il primo episodio in cui uno stato ha pianificato ed eseguito sistematicamente lo sterminio di un popolo intero. Gli armeni avevano costituito uno stato unitario più di 2mila anni fa. Nel IV secolo l’Armenia fu il primo paese ad accettare la fede cristiana come religione di Stato. I turchi, 9 secoli fa, avviarono un regime di pulizia etnica, che vedrà come apice quello che gli armeni chiamano Medz Yeghern, cioè il “grande crimine”, avvenuto agli inizi del XX secolo. Già dal XIX secolo, però, le persecuzioni dei turchi erano particolarmente feroci sotto il sovrano Abdul Hanid II e tra il 1895 e il 1897 vennero massacrati circa trecentomila armeni. In seguito, in Turchia, nasce un movimento nazionalista dei “giovani turchi” che ha come obiettivo quello di creare un impero formato di sole popolazioni turche e nel 1911 in un congresso segreto tenutosi a Salonicco viene presa la decisione di annientare tutti gli armeni. Nel 1915 la Turchia entra nella prima guerra mondiale contro l’Intesa e si pensa che gli armeni (cristiani ortodossi) possano allearsi con la Russia e si diffonde un senso di ostilità ed odio nei loro confronti. La notte tra il 23 e il 24 aprile l’elite armena viene arrestata, deportata e massacrata. I maschi adulti vengono chiamati alle armi e uccisi a tradimento. Rimangono solo gli anziani, le donne e i bambini e viene raccontato loro che bisogna allontanarsi dai luoghi del conflitto per andare in posti più sicuri. È così che comincia la deportazione verso il deserto siriano di deir-ez zar. La deportazione è accompagnata da una crudelissima azione di violenza verso i civili, durante il quale le donne cantavano una ninna-nanna per far addormentare i loro bambini e farli soffrire di meno. Quelli che riescono a raggiungere la città vengono eliminati: vengono gettatati vivi in grandi fosse (le doline), ricoperti di terra e fogli e gli viene dato fuoco. In questo modo sono stati eliminati un milione e mezzo di armeni, ma la Turchia non ha ancora ammesso di aver compiuto il loro genocidio.

GRAZIE

Giuliana Nart 3^E