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Nencini - Sistema Nervoso

Nencini Andrea

Created on June 5, 2023

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Transcript

IL SISTEMANERVOSO

PRESENTAZIONE

Studenti: Nencini Andrea, Bocu Cristian, Settimelli Niccolo
09/06/2023

"Così come una pianta nasce con un certo programma di sviluppo innato, ed è l'ambiente, l'umidità, la temperatura a condizionarne la crescita, allo stesso modo un neonato, che ha un suo programma di sviluppo congenito, ha bisogno di trovare un ambiente capace di stimolare le sue qualità mentali, che si ramificano in tutta la meravigliosa diversità permessa dal sistema nervoso: percezione, apprendimento, linguaggio, socialità, affettività."

-PIERO ANGELA (1973)

01

I NEURONI

L'UNITA' FUNZIONALE

IL NEURONE

Il neurone è l’unità funzionale del tessuto nervoso, è un tipo di cellula in grado di trasmettere impulsi elettrici ed esistono 3 tipi: -neuroni sensoriali che ricevono informazioni dagli organi di senso e le trasmettono al sistema nervoso centrale -interneuroni che trasmettono i segnali all’interno dell’encefalo e del midollo spinale -neuroni motori che attraverso impulsi mandano impulsi dal sistema nervoso centrale agli organi effettori, come i muscoli o le ghiandole Ogni neurone è caratterizzato da un corpo cellulare che contiene il nucleo, da un assone che è un lungo prolungamento che trasporta le informazioni in uscita, da un determinato numero di dendriti, un bottone sinaptico tramite il quale l’impulso nervoso passa a un organo effettore o a un altro neurone.

02

cellule gliali

L'IMPULSO NERVOSO

02. CELLULE GLIALI

L’impulso nervoso si muove in una sola direzione, poiché il segmento dell’assone immediatamente precedente al passaggio del potenziale d’azione ha un breve periodo refrattario, durante il quale la membrana risulta iperpolarizzata a causa di un eccesso di cariche positive al suo esterno. Un neurone se genera uno stimolo abbastanza forte genera un potenziale d’azione, invece la velocità con la quale si propaga il potenziale d’azione varia in base a diversi parametri: -dimensione dell’assone (maggiore il diametro maggiore velocità di propagazione) -presenza o meno della guaina mielinica (che in sua assenza va a diminuire) -il freddo o la pressione sul nervo che riducono la velocità di propagazione dell’impulso

I neuroni sono circondati da cellule dette gliali che non partecipano direttamente alla trasmissione dell’impulso. Queste cellule provvedono al nutrimento dei neuroni, rimuovono i cataboliti, accelerano la conduzione dell’impulso nervoso e hanno funzione di sostegno, isolamento e protezione. 3 tipi: -astrociti che formano una barriera che protegge il cervello dall’ingresso di sostanze potenzialmente dannose trasportate dal sangue. -oligodendrociti e cellule di Schwann che avvolgendosi a spirale formano una guaina ricca di mielina (con funzione isolante). -nodi di Ranvier che sono le interruzioni ripetute della guaina mielinica.

02. IL POTENZIALE D'AZIONE

DIFFERENZA DI POTENZIALE

Per misurare la differenza di potenziale serve che uno o due micro elettrodi siano posizionati all’interno del neurone, questo potenziale elettrico dell’assone è determinato dalla differenza di concentrazione degli ioni di potassio e di sodio. La differenza di potenziale misurata all’interno del Neurone e dipende dalle concentrazioni degli ioni K+ e dagli ioni Na+, nella fase di riposo questo potenziale corrisponde a -70mV. l’inversione di polarità è il potenziale d’azione e il suo procedere lungo la membrana dell’assone corrisponde all’impulso nervoso. si divide in due fasi: 1)fase di depolarizzazione dove la differenza di potenziale passa da -70mV a circa +40 mV 2)fase post-iperpolarizzazione con differenza di potenziale di -80mV 3)fase di ripolarizzazione dove si ha un ritorno alla differenza di potenziale di riposo

Il potenziale d'azione si propaga lungo l'assone del neurone in maniera unidirezionale. Quando il potenziale d'azione raggiunge l'estremità dell'assone, viene rilasciato un neurotrasmettitore che trasmette il segnale ad altri neuroni o a cellule bersaglio specifiche. In sintesi, il potenziale d'azione è un rapido cambiamento di polarità della membrana cellulare che si verifica quando un neurone viene stimolato sopra una soglia critica. Questo evento elettrochimico consente la trasmissione delle informazioni lungo il sistema nervoso.

03

LA COMUNICAZIONE

tra neuroni

03. SINAPSI

LA COMUNICAZIONE: LE SINAPSI

  • I segnali sono trasmessi da un neurone all’altro attraverso giunzioni specializzate dette sinapsi che possono essere di due tipi: elettriche o chimiche. La sinapsi elettrica fa sì che si trasmetta il potenziale d’azione senza che esso si interrompa e che mantenga la stessa frequenza. La sinapsi chimica invece non mette in diretto contatto i neuroni, ma grazie ai neurotrasmettitori riescono a trasmettere segnali e informazioni.

04

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

04. SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

il sistema nervoso periferico è formato dalle vie sensoriali che ricevono informazioni dagli organi e le trasmettono al sistema nervoso centrale, e dalle vie motorie che trasmettono le informazioni agli organi effettori.i corpi cellulari dei neuroni sono spesso raggruppati in ammassi detti gangli, mentre gli assoni sono raggruppati in fasci che prendono il nome di nervi che si dividono in: -nervi cranici che sono formati da fasci di nervi sensoriali e motori che mettono in relazione le regioni della testa e del collo con la porzione encefalica del sistema nervoso centrale. -nervi spinali che sono in connessione con il midollo spinale dalla regione del collo fino a quella sacrale

sistema nervoso somatico

sistema nervoso autonomo

sistema nervoso parasimpatico

sistema nervoso simpatico

05

SISTEMA NERVOSO CENTRALE

05. SISTEMA NERVOSO CENTRALE

SISTEMA NERVOSO CENTRALE (SNC)

Il tessuto e gli organi del SNC si trovano in parte coperti dalle ossa del cranio e costituisce l’encefalo, mentre la parte restante si trova nella colonna vertebrale e costituisce il midollo spinale; sono entrambi protetti da 3 membrane chiamate meningi: DURA MADRE: è la più esterna e la piu resistente ARACNOIDE: è percorsa dai filamenti che si connettono allo strato più interno delle meningi PIA MADRE: sottilissima e ricca di capillari si trova a stretto co btatto con la massa nervosa. tra aracnoide e pia madre scorre il liquido cefalorachidiano detto liquor, è incolore e serve ad attutire gli urti, nutrire i neuroni ed a eliminare i cataboliti i capillari encefalici formano la barriera emato-encefalica, che funge da protezione per il corretto funzionamento dei neuroni.

ENCEFALO

MIDOLLO

06

LA PERCEZIONE SENSORIALE

RECETTORI SENSORIALI

Le strutture che ricevono stimoli di natura chimica o fisica sono i recettori sensoriali. I recettori sensoriali sono numermoosi e si distinguono in: meccanocettori, che percepiscono le dificazioni meccaniche; chemiocettori, attivati dagli stimoli chimici; fotocettori, sensibili agli stimoli luminosi; termocettori, che si attivano in occasione di variazioni di temperatura; nocicettori, legati alla sensazione di dolore; osmocettori, che percepiscono la pressione osmotica dei liquidi corporei; barocettori, sensibili alle variazioni di pressione. Tutti questi recettori sono suddivisi anche in base alla struttura anatomica. Alcuni recettori sensoriali sono piccoli e relativamente semplici, e sono detti terminazioni nervose libere. Un altro tipo di recettori sono le terminazioni nervose incapsulate, come alcuni meccanocettori, formate da una combinazione di terminazioni nervose libere con strati esterni di tessuto connettivo. Un terzo tipo di recettori è costituito da cellule specializzate, che prendono contatto con singoli neuroni; queste cellule separate sono, per esempio quelle dell'organo del Corti nell' orecchio interno.

I RECETTORI DEL DOLORE

I nocicettori sono terminazioni nervose libere che si attivano in risposta a stimoli dolorosi come temperatura, pressione, o aticamento. La presenza di sostanze chimiche tipiche dell'infiammazione, come l'istamina, può attivarli. Il tipo di dolore che si avverte sulla superficie del corpo è acuto e localizzato, mentre a livello di organi interni, il dolore è cronico e pulsante e non permette di identificarne l'origine. In alcuni casi, le fibre dolorifiche di diversi distretti corporei possono attivarsi in maniera anomala, provocando un dolore riferito. Un esempio di dolore riferito è rappresentato dal forte dolore al cuore e al petto durante un infarto del miocardio, che attiva anche le fibre dolorifiche del braccio sinistro.

I RECETTORI DEL TATTO

La pelle umana possiede numerosi recettori di diverso tipo. In superficie sono presenti terminazioni nervose libere che veicolano stimoli di caldo e freddo, prurito e dolore, esistono due tipi di terminazioni nervose speciali: I dischi di Merkel sono formati da terminazioni nervose libere, hanno la forma di una ramificazione. I corpuscoli di Meissner sono terminazioni nervose incapsulate, formate da dendriti ricoperti da una capsula di connettivo; questi recettori sono attivati da stimoli tattili lievi, hanno rapido adattamento e sono concentrati soprattutto a livello delle mani. Nel derma profondo, invece, sono collocate le terminazioni nervose libere, avvolte ai bulbi piliferi, che vengono stimolate quando il pelo si muove. Infine, sono presenti due terminazioni nervose incapsulate sensibili a stiramenti e vibrazio ni: i corpuscoli di Ruffini e i corpuscoli di Pacini o lamellari. Sono presenti recettori anche a livello di muscoli e tendini. Nei muscoli esistono particolari meccanocettori chiamati fusi neuromuscolari, sensibili allo stiramento delle fibre muscolari. Questi recettori portano l'informazione verso il SNC. I fusi neuromusculari informano il SNC anche della posizione del muscolo nello spazio e contribuiscono così al mantenimento dell'equilibrio; per questo motivo sono definiti propriocettori.

CURIOSITA' SUL TATTO

CLICCA

FOTOCETTORI DELL'OCCHIO

L'occhio umano ha il 70% dei recettori sensoriali del corpo. I fotocettori nell'occhio trasmettono impulsi al sistema nervoso centrale e sono divisi in coni e bastoncelli. L'occhio è composto da diverse strutture come il bulbo oculare, la cui parte esterna è costituita dalla sclera che protegge il bulbo e dalla cornea attraverso cui entrano i raggi luminosi. La tonaca vascolare intermedia è formata dalla coroide, che assorbe la luce per impedirne la riflessione all'interno dell'occhio, mentre la parte anteriore, si modifica formando l'iride, un muscolo circolare pigmentato con un foro chiamato pupilla. Dietro l'iride si trova il cristallino, una lente che può variare la propria curvatura per permettere la messa a fuoco delle immagini. La tonaca sensoriale è formata dalla retina ed è divisa in due strati, uno composto da cellule pigmentate che assorbono la luce e l'altro è costituito da tre file di cellule che sono i coni, bastoncelli, e le cellule gangliari. La cornea e il cristallino aiutano a concentrare la luce sulla retina. La camera interna invece è costituita da un liquido simile a quello cefalorachidiano chiamato umore acqueo che fornisce sostanze nutritive alla cornea e al cristallino e mantiene costante la pressione interna, mentre l'umor vitreo aiuta a mantenere una pressione endoculare idonea. Sono presenti palpebre, ciglia e ghiandole sudoripare che proteggono l'occhio e le lacrime che contengono anticorpi e lisozima.

RETINA E STIMOLI VISIVI

La radiazione luminosa stimola i coni e i bastoncelli nella retina, descrivendo le differenze tra di essi. I coni sono maggiormente concentrati nelle aree centrali e permettono la visione a colori, mentre i bastoncelli sono più sensibili alla luce bassa e si concentrano sui bordi della retina. I fotopigmenti, chiamati op- sine, assorbono la luce per iniziare la serie di reazioni che cambia la polarità di membrana dei fotocettori. I coni riconoscono i colori tramite la lunghezza d'onda del raggio in grado di attivarli, con diversi tipi di coni per blu, rosso e verde. L'immagine invertita sulla retina viene poi elaborata dal sistema nervoso centrale nel percorso neuronale verso la corteccia occipitale, dove assumono la corretta connotazione

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

Domande?

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FONTI

https://www.diabasi.it/uncategorized/il-sistema-nervoso-centrale-cose-e-di-cosa-si-compone/ https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/multimedia/figure/struttura-tipica-di-una-cellula-nervosa https://www.accademiamassaggi.it/sistema-nervoso-centrale/ https://www.repubblica.it/dossier/salute/retina-in-salute/2019/07/11/news/coni_e_bastoncelli_i_foto-recettori_che_trasformano_la_luce_in_informazioni-230987527/ Libro di testo, capitoli 9-10.