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L'amore Cortese & Attuale
Federico Mura
Created on June 2, 2023
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Transcript
L'amore cortese e l'amore di oggi
Go!
Mura Federico 3°G
INDICE
Introduzione all'amore nel medioevo
Le scuole poetiche
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Letterario scelto
Testo del letterario proposto
Canzone (Moderna)
Amore nel medioevo
L'amore nel Medioevo era influenzato da diverse concezioni culturali, sociali e religiose dell'epoca. La visione dell'amore variava a seconda della classe sociale, della regione geografica e delle tradizioni culturali specifiche. Nel contesto dell'amore cortese, che fiorì soprattutto nel XII e XIII secolo, l'amore romantico era idealizzato come un sentimento nobile e spirituale. Gli amanti cortesi erano spesso nobili o provenienti da ambienti aristocratici, e l'amore era visto come una forma di adorazione e devozione verso la persona amata. Questa forma di amore era spesso non corrisposta e caratterizzata da una tensione tra desiderio e rinuncia. Tuttavia, nell'ambito della società medievale più ampia, l'amore era spesso considerato un ostacolo per la virtù e la salvezza spirituale. La Chiesa cattolica influenzava fortemente l'ideologia dell'amore, promuovendo l'idea che l'amore sessuale e romantico fosse inferiore all'amore per Dio e per il prossimo. L'amore coniugale era spesso visto come un dovere per la procreazione e la stabilità familiare, mentre l'amore extraconiugale era generalmente condannato.
INDICE
Introduzione all'amore nel medioevo
Le scuole poetiche
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Testo del letterario proposto
Canzone (Moderna)
Scuole poetiche
Scuola poetica siciliana
Lirica cortese
Stilnovo
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Introduzione all'amore nel medioevo
Le scuole poetiche
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Canzone (Moderna)
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Le scuole poetiche
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Jacopo Da Lentini
Jacopo da Lentini, conosciuto anche come Jacopo Cavalli, è stato un poeta italiano del XIII secolo, considerato uno dei precursori della lirica italiana e uno degli esponenti più importanti della Scuola Siciliana. Infanzia di Jacopo da Lentini: Purtroppo, le informazioni sulla vita di Jacopo da Lentini sono piuttosto scarse e frammentarie. Sappiamo che è nato a Lentini, in Sicilia, intorno al 1200, ma non sono disponibili dettagli precisi sulla sua famiglia o sulla sua formazione. Si presume che abbia ricevuto un'educazione nobile e che abbia avuto contatti con l'ambiente culturale della corte siciliana. Corrente letteraria di appartenenza: Jacopo da Lentini fa parte della cosiddetta Scuola Siciliana, un movimento poetico che si sviluppò in Sicilia tra il XIII e il XIV secolo. La Scuola Siciliana è considerata la prima grande scuola poetica italiana e ha svolto un ruolo fondamentale nella transizione dalla tradizione lirica provenzale a una forma di poesia più specificamente italiana. Opere più importanti di Jacopo da Lentini: "Rosa fresca aulentissima" (Rosa fresca odorantissima): Questa è una delle poesie più famose di Jacopo da Lentini ed è un esempio significativo della lirica siciliana. La poesia celebra la bellezza e la freschezza della rosa, utilizzando un linguaggio raffinato e ricco di immagini. "Io mi son giovinetta" (S'i' fosse foco): Questa poesia, attribuita a Jacopo da Lentini, è un esempio di canzone siciliana, una forma poetica composta da strofe di versi endecasillabi. La canzone esprime i sentimenti d'amore e desiderio, utilizzando un linguaggio passionale e sensuale. "Mentre che 'l voler": Questa poesia riflette la tematica dell'amore cortese, comune nella lirica siciliana. Jacopo da Lentini descrive i tormenti amorosi e le speranze del cuore innamorato in un linguaggio delicato e ricercato. "Li fuoco ch'i' vidi per la belleza": Questa poesia esprime la bellezza e l'effetto magnetico dell'amata sul poeta. Jacopo da Lentini utilizza un linguaggio ardente e vibrante per descrivere la passione e l'attrazione che prova verso la donna amata.
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Introduzione all'amore nel medioevo
Le scuole poetiche
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Canzone (Moderna)
Testo Antico (Jacopo da Lentini, "Amor è un desio che ven da' core")
Parafrasi
Testo Originale
Amore è un desiderio (desio) che sgorga dal cuore e nasce dall’intensità del piacere (abondanza di gran piacimento), gli occhi per primi fanno nascere l’amore e poi viene nutrito (li dà nutricamento) dal cuore (lo core). [5] E’ possibile (Ben è) che qualche volta (alcuna fiata) l’uomo (om - sicilianismo) ami senza aver visto la persona di cui è innamorato (so ’namoramento – metonimia - astratto al posto del concreto), ma l’amore vero, quello che avvince con l’impeto della passione (stringe con furore), nasce (ha nascimento) dalla vista dell’amata: [9] Gli occhi presentano al cuore ogni cosa che vedono informandolo su ciò che in ciascuna vi è di naturalmente buono e cattivo (bono e rio - antitesi); [12] e il cuore che riceve il messaggio degli occhi (che di zo è concepitore – zo sta per ciò, è un sicilianismo), immagina [quella cosa] e prova piacere nel desiderarla: questo è l’amore che vive (regna) tra gli uomini (fra la gente).
Amore è uno desi[o] che ven da’ core per abondanza di gran piacimento; e li occhi in prima genera[n] l’amore e lo core li dà nutricamento. Ben è alcuna fiata om amatore senza vedere so ’namoramento, ma quell’amor che stringe con furore da la vista de li occhi ha nas[ci]mento: ché li occhi rapresenta[n] a lo core d’onni cosa che veden bono e rio com’è formata natural[e]mente; e lo cor, che di zo è concepitore, imagina, e [li] piace quel desio: e questo amore regna fra la gente.
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Introduzione all'amore nel medioevo
Le scuole poetiche
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Letterario scelto
Testo del letterario proposto
Canzone (Moderna)
Canzone moderna (Tutto Resta - Roccho Hunt)
Non c'è nulla che si può dimenticare Tutto resta Amiamo con la testa per non starci male Il tempo non ci cambia Rivela ciò che siamo (Lo sai se vuoi una cosa corri a prenderla) Non c'è nulla che si può dimenticare Tutto resta Amiamo con testa per non starci male Il tempo non ci cambia, rivela ciò che siamo (Lo sai ciò che trascuri non ritornerà) Presi coraggio e andai Ogni tanto parlavamo del più del meno senza esagerare mia Le piaceva tesla, le riempivo la testa Ricordo il libro sul complotto che le regalai Stavamo spesso insieme Non ero come gli altri Lo capì semplicemente dai miei sguardi
Voglio parlarvi di una ragazza E della sua storia Ho già la pelle d'oca La ricordo a memoria Il suo viso, le sue labbra, la sua intelligenza Mi innamorai dei suoi discorsi non dell'apparenza Nei corridoi dell'istituto dove lei studiava Ogni ragazzo la chiamava, ma non si fermava La classica ragazza seria che sa ciò che vuole Quella che non te la dà, se si affeziona ti dà il cuore Aveva il mondo che girava intorno al suo sorriso Sembra banale ma è la cosa più bella che ho visto Le altre ragazze giudicavano, parlavano Avevano i rimorsi di quanti maschi scopavano Lei era diversa, fottutamente diversa E chiedergli di uscire era battaglia persa Non si curava dell'aspetto dei ragazzi Non si innamorava di nessuno, né ricchi, né poveracci
Le parlavo dell'hip-hop e del mio sogno nel cassetto Mi rincuorò dicendo un giorno tu farai un concerto Fumavamo naturale Fuori scuola sulle scale Per sentirci più ribelli ancora le chiudevo male All'improvviso ci baciammo Poi scappò piangendo È passato molto tempo ma non scordo quel momento Non l'ho rivista più, purtroppo è andata via Mi parlava dei suoi sogni e non della sua malattia La porterò nel cuore, fine della storia Amate chi vi ama, può essere l'ultima volta Non c'è nulla che si può dimenticare Tutto resta, amiamo con la testa per non starci male Il tempo non ci cambia, rivela ciò che siamo (Lo sai se vuoi una cosa corri a prenderla) Non c'è nulla che si può dimenticare Tutto resta, amiamo con la testa per non starci male Il tempo non ci cambia, rivela ciò che siamo (Lo sai ciò che trascuri non ritornerà)