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presentazione pittoriche 1

Cordero Lami

Created on June 1, 2023

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Transcript

Il Linguaggio Visivo

Presentazione di Discipline pittoriche Framely Cordero 5A A.S 2023/2024

Indice

Il Linguaggio Visivo

Gli elementi del linguaggio visivo

Linea

Segno

Colore

Luce

Ombra

Volume

Spazio

Il linguaggio visivo

Il linguaggio visivo è un tipo di comunicazione che si basa sul trasmettere informazioni ed idee, in questo caso il messaggio viene ricevuto dal destinatario attraverso il senso della vista. Questo tipo di linguaggio utilizza simboli a noi ormai riconoscibili per trasmettere in modo facilitato messaggi non intuitivi e complicati da spiegare. Alcuni elementi tipici di questo linguaggio sono: il disegno, la pittura, la grafica, i film, i manifesti, l’architettura, la scultura, le foto e il colore. Molte volte la parte grafica viene associata ad una parte letterale o sonora, per fornire informazioni aggiuntive al messaggio in questione e facilitarne ulteriormente la comprensione.

Il linguaggio visivo viene diviso in 3 macrotipi:

  • linguaggio visivo oggettivo: il messaggio è trasmesso in modo diretto e conciso, è possibile una sola interpretazione (es: foglietto illustrativo);
  • linguaggio pubblicitario: ha scopo informativo e appunto è molto utilizzato a scopo pubblicitario per persuadere ad acquistare un servizio o prodotto (manifesti, spot pubblicitari);
  • linguaggio artistico: ha funzione estetica, non ha regole specifiche e il concetto da trasmettere è soggettivo e con interpretazione libera.

Gli elementi del linguaggio visivo

Ogni linguaggio ha i suoi codici, e quelli del linguaggio visivo sono: -la linea -il segno -il punto -il colore -la superficie -la luce -l’ombra -il volume -la composizione

La Linea

La linea è una traccia posta su una superficie da un strumento in movimento, ognuna di esse è un elemento dinamico e ce ne accorgiamo dal fatto che il nostro occhio deve seguirla muovendosi. La linea può assumere diverse forme, essa può essere: retta, spezzata, mista, orizzontale, verticale, obliqua, sottile, spessa, curva, ondulata ecc..

Il Segno

Il segno è ciascuno degli elementi che compongono un’immagine e possono essere distinti in: grafici, pittorici, plastici e architettonici. Esso ha grandi qualità espressive e da varie caratteristiche (tratto, strumento usato ecc..) possiamo dedurre per esempio l’intensità del gesto dell’artista, la sua accuratezza e velocità. Ogni artista si distingue per il suo tratto unico. Diversamente dal punto, il segno mantiene la sua autonomia e unicità visiva.

Il Colore

Uno degli elementi più fondamentali del linguaggio visivo è il colore, un concetto che ci circonda costantemente e di cui esistono moltissime variazioni e tonalità. Ci sono diversi tipi di colore: -colori primari (magenta, ciano e giallo) -colori secondari (verde, viola e arancione) -colori complementari (i colori diagonalmente opposti a gli altri nel cerchio cromatico di Itten)

La Percezione del Colore

I fattori che influenzano la percezione del colore sono: -il colore locale, (colore specifico della sua superficie);- il colore tonale (alterazioni del colore per gli effetti di luce e ombra);- il colore dell'ambiente (colori riflessi sull'oggetto dalla superficie degli elementi nei dintorni);- le dimensioni delle superfici colorate.Il cambiamento di ogni colore è anche dovuto alla materia da cui è costituito e la superficie che lo accoglie.Per esempio una superficie lucida e liscia riflette la luce e da un effetto brillante al colore, una superficie ruvida , invece, da al colore un effetto di morbidezza. Nella percezione cromatica di un oggetto i fattori sono condizionati dall'intensità della luce e gli effetti dell'atmosfera tra l'occhio e l'oggetto.

La Classificazione del Colore

Precedentemente sono stati citati alcuni tipi di colore (primari, secondari, complementari). I colori primari (magenta, ciano e giallo) sono i colori puri ed assoluti che non si ottengono con nessun altro colore ma ne creano di nuovi. I colori secondari sono i colori creati dall'insieme dei primari e sono l'arancione, il verde e il viola. Infine i colori complementari sono gli opposti di quelli all'interno del cerchio cromatico di Itten, ossia le variazioni di tonalità. Se venissero mischiati tutti si otterebbe il grigio e se venissero scomposti si noterebbero sempre colori primari all'interno. Ogni colore ha un complementare (giallo-viola, blu-arancione, rosso-verde).

Le Relazioni Cromatiche

I colori possono essere combinati o accostati in modo da far risaltare l’un l’altro e creare insiemi armonici alla vista. Questi accostamenti sono fatti grazie allo studio della teoria del colore e il cerchio cromatico di Itten, che danno informazioni fondamentali riguardo alle diverse tonalità e combinazioni di colori più accattivanti. Queste sono dette relazioni cromatiche e vengono spesso usate nell’ambito del design, della progettazione e della decorazione di interni per avere una combinazione di colori che funzioni al meglio. I colori che hanno miglior successo sono i complementari e i secondari.

L'Espressione del Colore

Nel nostro vocabolario di tutti i giorni abbiamo adottato delle espressioni riguardanti i colori che utilizziamo molto spesso, per esempio: sentirsi blu, rosa e fiori, essere arrabbiati neri, dirle di tutti i colori, essere al verde, mettere bianco su nero, di punto in bianco, notte in bianco, pollice verde, pollice nero… Ed è accurato dire che associamo delle emozioni ai colori: per esempio il nero è associato con emozioni negative e di rabbia, così come il rosso con la furia e l’imbarazzo, il verde è associato alla fortuna, la speranza, i soldi, la natura e l’approvazione di qualcosa, il rosa con la spensieratezza e il romanticismo, il blu con la tristezza, il bianco come calma e momenti vuoti. La psicologia dei colori ha molto a che fare con il modo in cui li interpretiamo.

Il Linguaggio del Colore

I diversi colori hanno interpretazioni psicologiche che possono variare da persona a persona, ma generalmente hanno caratteristiche e simili. Ora vedremo i significati dei colori nel cerchio cromatico di Itten nella loro forma pura in psicologia.

La Luce

In fisica la luce è definita come un fascio di particelle (fotoni) che viaggiano ad una velocità di 300.000 km/s e vibrano a una frequenza che è associata alla loro energia e ci permette di interpretare la luce come un'onda. Lo spettro elettromagnetico racchiude le frequenze della luce e l’occhio umano può solo distinguere le frequenze tra 400 nanometri (luce a ultravioletti) e 700 nanometri (luce a infrarossi), queste luci sono dette luci visibili e ogni colore corrisponde a una frequenza dello spettro visibile. Infine il colore non è una qualità dei corpi, ma della luce in sé. Isaac Newton fu il primo a descrivere i colori in modo scientifico e collegarli alla luce, e nel 1666 Annus Mirabilis ( uno scienziato inglese) fece passare un raggio di luce bianca attraverso un prisma di vetro e ottenne i colori dell’arcobaleno. Questo esperimento fu la prova che la luce bianca è così perché è composta da tutte le frequenze dello spettro visibile. Infatti il bianco è corrispondente all’assorbimento di tutte le frequenze e la loro riemissione, mentre il nero fa lo stesso ma senza alcuna riemissione e gli altri colori hanno una parziale riemissione di alcune frequenze.

L'Ombra

L’ombra è la parte non illuminata di un corpo e ne esistono due tipi: -ombra generata dalla luce di un ambiente, sia di origine naturale che artificiale; -ombra proiettata da un corpo su altri corpi nelle vicinanze In arte il colore dell’ombra di un corpo viene fatto mischiando una parte di azzurro, una parte del colore del corpo in questione e un’altra parte del colore complementare a quest’ultimo.

Il Volume

Il volume è una grandezza fisica e geometrica che caratterizza le tre dimensioni di un oggetto (lunghezza, larghezza e profondità). Il volume è interpretato diversamente a seconda del rapporto tra luce e ombra e in arte i metodi più efficaci per rappresentarlo sono la prospettiva e il chiaroscuro, quest’ultimo è un accostamento di colori graduale dalla parte più scura e in ombra alla parte più illuminata. Esistono due tipi di volumi, quello reale e quello raffigurato: Quello reale si esegue con l’utilizzo di materiali concreti e tridimensionali a cui bisogna dare una forma, molto utilizzato dagli scultori, mentre quello raffigurato è tipico degli artisti, dato che si cimentano ‘nel dare una forma tridimensionale ad un oggetto su una superficie piana.

Lo Spazio

Lo spazio è un elemento che ci circonda costantemente e fa parte di ogni oggetto, appunto ogni cosa ha uno spazio o superficie con diverse texture e schemi. Essendo uno degli elementi del linguaggio visivo, esso si utilizza per comunicare graficamente e lo fa creando effetti che danno messaggi espressivi e particolari. Uno degli effetti dello spazio è uno in cui esso viene evidenziato con la scelta della luce e dei colori, così da essere leggero e bidimensionale.