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APULEIO

Th4 Gioseph

Created on May 31, 2023

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Transcript

Apuleio

Un narratore poliedrico

La vita

Nasce a Madaura, Numidia (oggi M'daurouch in Algeria)

Studi

Grammatica e retorica a Cartagine, filosofia ad Atene.

Un processo per magia

Ad Atene, Apuleio venne iniziato a vari culti misterici, interessandosi al tema della magia. A Oea (Tripoli) sposò Pudentilla, madre di Ponziano. Venne accusato dai parenti della moglie di averla plagiata con arti magiche e di averla sposata solo per riceverè la sua eredità. In occasione del processo, Apuleio si difese pronunciando il discorso Apologia (o De Magia), ottenendo l'assoluzione. Morì prima del 180.

Le opere

Apologia

Unica orazione giudiziaria giunta fino a noi, l'Apologia è una rielaborazione del discorso tenuto da Apuleio durante il processo. Nella prima parte, l'autore dimostra che le accuse mosse dai parenti di Pudentilla sono piuttosto fragili e ridicole. L'oratore ridicolizza perciò gli avversari ritorcendo contro di loro le stesse accuse Nella seconda parte, Apuleio si difende dall'accusa di aver plagiato la moglie, esibendo il contratto di nozze. Tuttavia, in nessun punto del discorso Apuleio smentisce di praticare la magia.

I Florida

Sono 23 brani selezionati dalle conferenze che Apuleio tenne in Africa tra il 160 e il 170, che originariamente erano stati suddivisi in 4 libri. L'ambientazione è cartaginese ed i discorsi presentano uno stile retoricamente elaboratissimo dell'oratoria apuleiana. I contenuti sono quelli tipici del repertorio neosofistico.

"Carthago provinciae nostrae magistra venerabilis, Carthago Africae Musa caelestis, Carthago Camena togatorum"

Questo è un paragrafo pronto a contenere creatività, esperienze e storie geniali.

Le opere filosofiche

Nei suoi manoscritti, il nome di Apuleio è spesso accompagnato dalla dicitura "philosophus Platonicus". Apuleio vive infatti in un clima di rifioritura platonica, sullo sfondo di una crisi della religione antica. Le opere filosofiche di Apuleio cercano di dare nuova vita al pensiero tradizionale mediante forme di sincretismo.

  • De Platone et eius dogmate: espone in forma manualistica il pensiero di Platone
  • De deo Socratis: espone l'esoterica dottrina (prende spunto dal dàimon)
  • De mundo: libera versione del Perì kòsmou
  • Peri hermeniae: dedicato al sillogismo

Le metamorfosi

Metamorphosem libri (Libri delle trasformazioni)

Contenuto e struttura

"Le Metamorfosi" è un romanzo in 11 libri, scritto interamente in prosa. All'opera viene attribuito anche un altro titolo, "Asinus aureus" (L'asino d'oro). Il protagonista è Lucio che, durante un viaggio in Tessaglia, tenta un esperimento metamorfico su di sé ma sbaglia unguento e si trasforma in un asino. L'antidoto sarebbe un cespuglio di rose, ma Lucio non riesce a procurarselo e così inizia una serie di disavventure che terminerà con l'intervento della dea Iside, mossa dalla compassione. Tornato umano, Lucio diviene sacerdote della dea.

  • Libri I - III: contengono l'antefatto della metamorfosi e le sue prime conseguenze
  • Libri IV - VI: sono quasi interamente occupati dalla favola di Amore e Psiche, fondamentale per la complessiva interpretazione dell'opera
  • Libri VII - X: sviluppano le peripezie dell'uomo-asino, costellate da intermezzi e digressioni di vario tipo
  • Libro XI: rappresenta la conclusione dell'opera e il "disvelamento" del messaggio etico-religioso in essa celato
Fonti e modelli

L'opera di Apuleio non è del tutto originale, ma è ispirata ad altri modelli letterari. Infatti, la storia dell'uomo-asino di nome Lucio è presente in un'operetta greca tramandata nel corpus degli scritti di Luciano Samosata, ma anche in un perduto romanzo di Lucio di Patre. Tuttavia, l'opera di Apuleio si distingue perché presenta tante novelle e perché in essa è contenuto un sovrasenso di carattere misteriosofico. Le novelle sono riconducibili al genere della fabula Milesia, utilizzato anche da Petronio nel Satyricon.

Il tema della curiositas

Sia Psiche e sia Lucio sono spinti dalla curiositas, intesa non come una banale curiosità, bensì come qualcosa di più complesso e profondo. Essa da un canto fa sì che l'anima contamini la sua celeste purezza con intrusioni terrene e peccaminose, ma dall'altro proprio questa dolorosa caduta innesca un processo di conversione che culmina nel ricongiungimento con l'elemento divino di cui essa stessa è una parte.

I due livelli del romanzo

"Lector intende: laetaberis" è l'esortazione che Apuleio utilizza apparentemente come un canonico invito a concentrarsi sulla lettura dell'opera. Il senso della frase però è volutamente ambiguo, poiché Apuleio aveva concepito una struttra circolare in cui inizio e fine coincidono nel senso dell'intendere, un verbo che offre al lettore la chiave per comprendere un secondo livello della narrazione, che trasforma le dolorose peripezie dell'uomo-asino e di Psiche nelle varie tappe di un percorso iniziatico verso la visione della divinità e l'unione mistica con essa.

Autore, narratore, protagonista/La lingua e lo stile

Nella conclusione del romanzo, il greco Lucio viene indicato con l'etnico Madaurensis (originario di Madaura). Inoltre, Osiride aggiunge particolari biografici di Lucio che coincidono con quelli di Apuleio. Perciò le tre figure dell'autore, del narratore e del protagonista si sovrappongono, ritrovandosi l'una dentro l'altra. Per quanto riguarda la lingua, Apuleio accosta termini desueti del latino arcaico accanto a vocaboli della lingua popolare e a neologismi. La prosa risuona di effetti musicali e virtuosismi retorici della Seconda sofistica.

Parole chiave

SIMULACRA
MYSTERIUM
METAMORPHOSES
ISIS
ASINUS
MAGIA
PHILOSOPHUS
PSYCHE
APOLOGIA