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Lisistrata

Marianna

Created on May 30, 2023

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Transcript

LA DONNA NELL'ANTICHITA'

LA DONNA OGGI

AUTORE

TRAMA

DESCRIZIONE

LISISTRATA

ARISTOFANE

NASCITA

ATENE 450 a.C

GIOVENTU'CARRIERA DI AUTORE COMICO

PRIMA COMMEDIAI BANCHETTANTI 427 a.C

ATTIVITA' DI COMMEDIOGRAFO 425 a.C Acarnesi 424 a.C Cavalieri 423 a.C Nuvole 422 a.C Vespe 421 a.C Pace 414 a.C Uccelli 411 a.C Lisistrata Tesmoforiazuse 405 a.C Rane 391 a.C Donne in assemblea 388 a.C Pluto

MORTE385 a.C

CONTESTO STORICO

La commedia Lisistrata fu rappresentata alle Lenee del 411 a.C,quando ormai la grande spedizione conto Siracusa volgeva disastrosamente per Atene

TEMATICHE

Utopia comica La guerra tra i sessi Il potere delle donne Re per un giorno La fragilità degli uomini

TRAMA

Le donne di Atene e di Sparta sostengono, esauste per la guerra, il piano di Lisistrata.

La protagonista ha concepito un progetto tanto audace quanto paradossale per costringere i belligeranti a concludere la pace. La sua strategia persegue due linee: convoca numerose donne non solo dall’Attica ma anche da Sparta e da altre regioni coinvolte e le persuade ad attuare, come forma di ricatto, uno “sciopero del sesso”, una sospensione dei rapporti carnali con i rispettivi coniugi che pieghi l’ostinazione maschilista delle città greche a combattersi senza tregua; nel contempo, dispone che un presidio femminile occupi l’Acropoli, prenda il potere e sequestri il pubblico tesoro per impedire che gli Ateniesi continuino a finanziare le operazioni anti-spartane. Un’iniziativa così rivoluzionaria espone l’eroina pacifista, spalleggiata dal semicoro delle vecchie, a una serie di scontri verbali – in cui il registro della serietà argomentativa si mescola con quelli dell’assurdo, del ridicolo e dello scurrile impastato nel linguaggio comico – con la controparte maschile, rappresentata da un magistrato alla testa di un plotone di guardie e dal semicoro dei vecchi, caparbi e aggressivi conservatori. La parola d’ordine virile, «la guerra è una cosa per gli uomini», viene capovolta e mutata radicalmente di significato dalla leader dell’insurrezione: «La guerra è una cosa per le donne». Il perseverante, esilarante rifiuto delle mogli a soddisfare le pulsioni erotiche dei loro mariti ottiene infine (purtroppo solo nella finzione teatrale) pieno successo. Esasperati dalla forzata astinenza, Ateniesi e delegati venuti da Sparta intavolano trattative per giungere alla cessazione delle ostilità. Sulla riconciliazione generale Lisistrata imprime il sigillo di un magnanimo discorso “panellenico”, evocando memorie di gesta solidali compiute per il bene comune della Grecia. Da ultimo, un rituale corteo danzante inaugura la festa per la pace restaurata.

LE DONNE NELL'ANTICHITA'

Nell’Antica Grecia le leggi, la politica, la cultura erano materia degli uomini, mentre le donne erano relegate al ruolo passivo e domestico che prevedeva la totale obbedienza al padre e, successivamente, al marito. La donna era priva di gran parte dei diritti riconosciuti ai cittadini adulti e liberi. La vita della donna era scandita prevalentemente all’interno delle mura domestiche, nella parte interna della casa, detta gineceo (gynaikeîon). Quello di tenere le donne in casa fu un privilegio delle classi agiate. Se apparteneva ad una famiglia ricca, la donna controllava gli schiavi mentre svolgevano i lavori domestici e per il resto del tempo chiacchierava con le sue parenti. Era permesso loro di uscire solo raramente: le feste religiose erano occasioni per incontrarsi, ma anche qualche particolare avvenimento della famiglia, come ad esempio la nascita di un bambino. Le donne di condizioni più umili, dovevano invece adoperarsi a preparare i pasti e svolgere le pulizie, ma non effettuavano le compere, un compito affidato esclusivamente agli schiavi. Uscire di casa, per loro, poteva essere una necessità impellente specie quando, rimaste vedove, erano costrette a trovarsi un lavoro retribuito per il mantenimento della famiglia. Con lo sviluppo della democrazia coincise il peggioramento della condizione della donna.In epoca ellenistica, gli uomini vedevano ancora nella casa il posto ideale per la donna, anche se abbiamo molte notizie di attività svolte al di fuori di essa da parte di signore dell’alta società. Era persino ritenuto poco consigliabile che le donne ricevessero visite da altre donne.

Le Lemniadi (o donne di Lemno) sono le abitanti dell'isola greca di Lemno. Nel mito greco sono ricordate per aver trascurato gli obblighi cultuali nei confronti di Afrodite e perciò condannate dalla dea ad essere respinte dai mariti.

Nella mitologia greca, le Amazzoni erano una razza di donne guerriere, famose per le loro abilità equestri, il loro coraggio e il loro orgoglio. Vivevano ai confini più remoti del mondo conosciuto, in una città sulle coste del Mar Nero, talvolta menzionata con il nome di Themiskyra.

LA DONNA OGGI

Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze Mentre il mondo ha fatto progressi nella parità di genere e nell’emancipazione delle donne attraverso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (tra cui la parità di accesso all’istruzione primaria per ragazzi e ragazze), donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte del mondo. La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.

Traguardi 5.1 Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze 5.2 Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo 5.3 Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili 5.4 Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di responsabilità condivise all’interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali 5.5 Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica 5.6 Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo, come concordato nel Programma d’Azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e dalla Piattaforma d’Azione di Pechino e dai documenti prodotti nelle successive conferenze 5.a Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali 5.b Rafforzare l’utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’emancipazione della donna 5.c Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere e l’emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i livelli

Grazie per l'attenzione

Marianna Lodato