VISITA GUIDATA AL MUSEO GRANET

VISITA VIRTUALE

MARGHERITA TROVATO

Musée Granet

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https://www.museegranet-aixenprovence.fr/accueil Granet: AccueilAppelé "Musée de France", le musée Granet est une institution de la Ville d'Aix-en-Provence. Il présente près de 750 œuvres de l'Antiquité au XXIe...Museegranet-aixenprovence

Musée Granet

ALL'INTERNO DEL MUSEO...

Il Museo Granet è il museo d'arte della Città di Aix-en-Provence, situato in Place Saint-Jean de Malte. Il museo fu aperto al pubblico nel 1838 ed è attualmente uno dei maggiori e più famosi musei di provincia francesi.

Buongiorno a tutti e benvenuti in questa visita alla scoperta delle opere custodite all’interno del Museo Granet, quest’oggi però ci dedicheremo solo al personaggio di Galileo Galilei : alla sua vita, alle sue opere e alle sue teorie, ma soprattutto analizzeremo attentamente il quadro “Galileo Galilei davanti al tribunale dell’inquisizione”. PASSEGGIANDO PER IL MUSEO...

GALILEO GALILEI

Musée Granet

GALILEO GALILEI:LA VITA E LE OPERE

1564

Nasce a Pisa

1589

1585

Si dedica alla matematica e alla fisica

Cattedra di matematica presso lo Studio di Pisa

1609

1592

Utilizza il cannocchiale per osservare il cielo

Cattedra di matematica presso lo Studio di Padova

1610

Lavora come matematico e filosofo del Granduca di Toscana. Sidereus Nuncius

Gli anni della formazione e del periodo padovano:

L'osservazione del cielo:

Non ancora ventenne, inventa la bilancia idrostatica, uno strumento che permette di misurare la spinta che un corpo riceve quando è immerso in un liquido. Ottiene quindi la cattedra di matematica presso lo Studio di Pisa, ma, costretto dalla morte del padre a cercare una posizione migliore per sostenere economicamente la sua famiglia, nel 1592 si assicura la cattedra di matematica presso lo Studio di Padova, che mantiene per diciotto anni.

Nel 1609 Galileo apprende dell’esistenza di uno strumento costruito da un artigiano olandese per facilitare la navigazione: il cannocchiale. Nell’agosto di quello stesso anno Galileo presenta al Senato di Venezia un cannocchiale di sua costruzione, migliore di quelli olandesi. Galileo è il primo a impiegare il cannocchiale per l’osservazione del cielo. Le prime scoperte sono esposte nel Sidereus Nuncius (“Messaggero celeste”, 1610): il nuovo strumento rivela che il cielo non è il luogo perfetto e immutabile immaginato da Aristotele, perché presenta varietà e irregolarità proprio come la Terra.

GALILEO GALILEI:LA VITA E LE OPERE

Musée Granet

1623

Il Saggiatore (contro la Libra astronomica di Orazio Grassi)

1632-1633

Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Viene costretto ad abiurare; si ritira ad Arcetri

1642

Muore ad Arcetri

Scienza e fede:

La condanna e l'abiura:

Nel 1610 Galileo si sposta a Firenze, dove comincia a lavorare come “Matematico e Filosofo del Granduca di Toscana”. Nel 1616 il Tribunale del Sant’Uffizio condanna il sistema copernicano come eretico, in quanto in contrasto con le Sacre Scritture. Galileo si attiene, per qualche anno, al divieto di pubblicare opere in difesa della verità del sistema copernicano; scrive su altri argomenti e in particolare pubblica, nel 1623, Il Saggiatore, nel quale cerca di confutare la Libra astronomica del gesuita Orazio Grassi. In quest’opera Galileo affronta alcune questioni di metodo, ribadendo la necessità di mettere in discussione anche le antiche autorità scientifiche. In merito alla condanna del copernicanesimo da parte del Sant’Uffizio, Galileo tenta di conciliare le nuove teorie astronomiche con la fede cattolica, cercando di stabilire, nella famosa Lettera a Cristina di Lorena, un confine tra questioni scientifiche e questioni religiose e sottolineando l’autonomia della scienza dai dogmi della religione.

Galileo espone le sue idee sul moto della Terra nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, nel quale propone le ragionia favore e contro il sistema tolemaico e il sistema copernicano. Presentandoil Dialogo come un’opera «neutrale», e affermando nella prefazione di parlare solo di una «pura ipotesi matematica», Galileo riesce a ottenere la licenza di pubblicare il testo da parte della Chiesa, nel 1632. Ma, a causa di intricati contrasti tra l’autore e potenti gruppi di teologi e scienziati vicini a papa Urbano VIII, in breve tempo il libro, nonostante il successo riscosso, viene messo all’Indice. Galileo viene invitato a comparire a Roma davanti al Sant’Uffizio e costretto all’abiura, ossia a rinnegarele proprie convinzioni astronomiche (1633). La sua notorietà e il suo prestigiogli evitano il carcere, ma è costretto a ritirarsi in isolamento ad Arcetri, sulle colline di Firenze, dove muore nel 1642.

Musée Granet

GALILEO GALILEI:TRA SCIENZA E UMANESIMO

Una nuova lingua:

Un nuovo metodo per la scienza:

Galileo decide di scrivere la maggior parte delle sue opere non in latino, lingua della comunità scientifica, ma in volgare, contribuendo alla diffusione di un italiano chiaro ed elegante e alla definizione di una prosa tecnico-scientifica, ricca di nuovi termini. La prosa galileiana comunica con semplicità e immediatezza anche attraverso la metafora: l’universo diventa un libro, la matematica un linguaggio, le figure geometriche sono caratteri alfabetici, l’ignoranza consiste nell’aggirarsi in un oscuro labirinto.

Galileo fonda un nuovo metodo scientifico basato sull’osservazione diretta dei fenomeni, sull’esperimento e sull’applicazione delle leggi matematiche. Tuttavia Galileo non vuole mettere in discussione la religione rivelata, ma vuole opporsi all’invadenza della teologia nelle questioni scientifiche. Distingue tra due tipi di verità: quella rivelata e quella proveniente dall’esperienza e dal ragionamento.

Musée Granet

GALILEO GALILEI DAVANTI AL TRIBUNALE DELL'INQUISIZIONE

DIPINTO DI JOSEPH CLERIAN (1796-1842)

L'astronomo italiano Galileo Galilei fu condannato nel 1633 per aver difeso la teoria modello eliocentrica dell'universo di Copernico.

Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, pubblicato nel 1632, è l’opera più importante di Galileo. È ambientato a Venezia e si svolge in quattro giornate. Gli interlocutori sono tre: Filippo Salviati, astronomo e grande studioso di scienza, portavoce del pensiero galileiano; Simplicio, sostenitore delle idee di stampo aristotelico-tolemaico, e Giovan Francesco Sagredo, colto veneziano, curioso e aperto alle novità scientifiche.

La scelta del genere dialogico permette all’autore di confrontare in maniera apparentemente neutrale il sistema eliocentrico e quello tolemaico. In realtà Galileo caratterizzai personaggi in modo tale che il lettore capisca bene quale sia la sua posizione: Simplicio, per esempio, sostiene la tesi tolemaica con argomentazioni piuttosto ingenue, degne di un sempliciotto, come suggerisce il suo nome. Prima di essere messo all’Indice nel 1633, il Dialogo ha un grande successo: Galileo infatti parla di scienza con una lingua semplice, alla portata di lettori non specialisti, con punte di ironia e sarcasmo verso i suoi detrattori.

LE FONTI

Musée Granet

Come fonti mi sono servita della mia guida durante la vista al Museo Granet, che ho potuto registrare per attenermi fedelmente alla sua brillante spiegazione.

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