rispetto
Rosaria Esposito
Created on May 29, 2023
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Transcript
DI SE', DELL'ALTRO E DELL'AMBIENTE
IL RISPETTO
Etimologicamente la parola "rispetto" deriva dal latino 'respicere' che significa, nel suo significato letterale, 'guardare dinuovo' o 'guardare indietro'; può però anche essere inteso come 'avere riguardo per qualcuno/qualcosa'.
Per poter parlare di rispetto dell'altro e dell'ambiente è prima necessario concentrarsi sul 'rispetto di sè'.Grammaticalmente la parola 'sè' è un pronome riflessivo,ciò significa che ognuno di noi deve entrare in riflessione con se stesso prima di potersi relazionare con l'ambiente che ci circonda.
Rispetto di sè
Cultura del limite
U
Questa linea,essendo aperta e dunque priva di limiti,potrebbe racchiudere uno spazio infinito, l'infinito non è altro che un qualcosa di indefinito; questa linea a sua volta è indefinita perchè non siamo in grado di darle un nome specifico.
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Se chiudo la figura precedente,quindi la delimito, ottengo un cerchio,in altre parole,delimitando qualcosa sono capace di darle un'identità.
Qello che vale per la figura che abbiamo analizzato prima ha valore anche per noi,dobbiamo imparare ad accogliere ciò che ci definisce,cioè ciò che ci limita.Un nostro limite potrebbe essere un aspetto caratteriale,in molti momenti della giornata facciamo esperienza di nostri limiti caratteriali e in quei momenti tendiamo ad 'arrabbiarci' a causa di quel limite piuttosto che accoglierlo e lavorarci sù senza renderlo dunque qualcosa di invalidante; senza il riconoscimento dei propri limiti è impossible definirsi.
Questo concetto si avvicina al concetto Kantiano dell'io penso,in cui l'uomo attraverso il ragionamento afferma la sua esistenza e quindi si ammette come figura che può conoscere,delimitata,definita,ma che non pouò conoscere quello che non appartiene all'esperienza sensibile,come ad esempio l'esistenza di dio.
Noi e l'ambiente
Noi esistiamo nell'ambiente natura,sociale,economico e politico; questo concetto lo ritroviamo nella 'Laudato si' di Papa Francesco, in particolare nel quarto capitolo: "ecologia integrale". In questo capitolo il Papa offre delle indicazioni per sgrovigliare il grave problema ecologico; il suo suggerimento è appunto quello di pensare ad un'ecologia integrale, essendo l'uomo un componente della natura e dell'ambiente.
Quando parliamo di ambiente facciamo infatti riferimento ad una specifica relazione,quella tra uomo e natura; questo ci impedise di considerare la natura come qualcosa di separato da noi ,siamo inclusi in essa,siamo parte di essa e ne siamo compenetrati.L'ambiente naturale accoglie i singoli non come tali ma come comunità e se non curiamo l'ambiente fisico presto andremo in contro ad una tragedia.
Noi e gli altri
L'italia fa da porta sull'Europa per gli immigrati dall'Africa;l'Italia però è un ambiente che noi sotto molti punti di vista abbimo trascurato, è un ambiente socio-economico saturo ma fisicamente capace di accogliere.
E' dunque giusto accogliere coloro che scappano da ambienti ostili?
E' fisicamente e moralmente corretto in quanto l'Italia da questo punto di vista ne ha la possibilità.
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Ma socio-economicamente?
Una volta accolte le persone fisicamente, queste entrano a far parte del Paese anche socio-economicamente, il nostro Paese però è appunto saturo da questo punto di vista.
Sarebbe quindi giusto accogliere queste person in un ambiente del genere?
Ovviamente no, ma resta in vigore la questione morale.Potremmo paragonare,volendo, questa vicenda alla tragedia di Antigone.
Dunque come fare?
A questo punto il sistema europeo dovrebbe suddividere il carico dell'Italia tra le varie nazioni dell'Unione Europea, garantendo a tutti gli individui un sistema in grado di inserirli e metterli sulla strada giusta.
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"Il rispetto è una forma d'amore."-S. Di Campli