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Vulcani e terremoti
lavinia
Created on May 27, 2023
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Il vulcansimo in Italia
In Italia l'attività vulcanica è molto presente. I vulcani con un'alta attività sono sei e sono: l'Etna, che ha una pericolosità moderata infatti le colate non raggiungono quasi mai le aree abitate; il Vesuvio che in passato ha riportato eruzione di grande portata, rimane comunque pericoloso poiché ai sui piedi sono presenti centri abitati e ci sono poi i vulcani delle isole Eolie che malgrado la moderata pericolosità rimangono comunque molto attivi.
IL RISCHIO VULCANICO
L'entità del rischio vulcanico può dipendere da tre fattori:-La pericolosità del vulcano ( probabilità di eruzione )-La vulnerabilità degli elementi ( propensione a ricevere danni delle infrastrutture ) -L'esposizione ( numero di elementi vulnerabili ) Per ridurre il rischio sarebbe utile considerare e prevedere il luogo, l'intensità e il momento dell'eruzione. I primi due possono essere facilmente dedotti e prevenuti, mentre il momento dell'eruzione si può stimare approssimamente da sintomi premonitori. La prevenzione avviene dunque studiando e analizzando i dati dei vulcani e delle loro eruzioni passate, così da facilitare la protezione da eruzioni future.
LA GESTIONE DEL RISCHIO
La gestione del rischio vulcanico spetta al "Dipartimento della Protezione Civile". I loro compiti più importanti sono l'analisi dei dati vulcanici in funzioni preventive, il monitoraggio costante delle attività vulcaniche nei vari siti in Italia e la gestione delle emergenze di evacuazione e soccorsi.
L'origine dei terremoti
Un terremoto o sisma consiste in una serie di vibrazioni naturali del suolo ed è causato dalla liberazione improvvisa di energia all'interno della litosfera. Quando le rocce si rompono liberano l'energia accumulata sotto forma di onde elastiche, che arrivano in superficie generando le scosse.
ONDE SISMICHE
Le onde sismiche nascono dalle vibrazioni prodotte dal terremoto. Dall'ipocentro si propagano le onde interne che si distinguono in: onde P[prime] e onde S[seconde]. Le onde P sono vibrazioni longitudinali capaci di propagarsi sia nei solidi che nei liquidi. Le onde S invece sono vibrazioni trasversali alla direzione propagazione più lente alle onde P e incapaci di attraversare i fluidi. Quando le onde interne giungono in superfice danno origine alle onde superficiali, che dall'epicentro si allontanano in cerchi concentrici. Si distinguono in 2 tipi: onde R e onde L. Le onde R fanno oscillare il suolo su e giu, mentre le onde L lo fanno oscillare trasversalmente.
magnitudo e intensità di un sisma
L'energia liberata da un sisma non si può misurare, ma soltanto stimare, calcolando la sua magnitudo (grandezza) e la sua intensità. La magnitudo si ottiene misurando il sismogramma e viene usata la scala Richter: in cui fra un grado e quello successivo l'energia cresce di circa 30 volte. La capacità distruttiva del sisma dipende anche dalla profondità dell'ipocentro, dalla distanza dell'epicentro e dalle rocce in cui avvengono le onde sismiche. l'intensita viene misurata attarverso la scala Mercalli, che prevede 12 gradi.
La deformazione delle rocce
Gli strati sedimentari non sono sempre orizzontali, ma possono essere inclinati e deformati. Questo ci dice che le rocce risentono delle azioni tettoniche che agiscono durante il sollevamento delle catene montuose. Si manifestano con forze di compressione e in forma di pieghe, che possono essere dritte, inclinate e rovesciate. Dalle pieghe rovesciate possono derivare: le piaghe faglie, i sovrascorrimenti e le falde di ricoprimento.
Le faglie
Le rocce che si lasciano piegare, si comportano da materiali duttili o pastici.Le rocce rigide invece quando subiscono una compressione o distensione, si spezzano.Le rocce rigide sono sottoposte a tensioni si modificano e alla fine l'energia elastica accumulata fa spezzare la roccia.Se si forma una semplice piega, si parla di diaclasi.Se i due blocchi ai lati della frattura subiscono uno spostamento reciproco, è una faglia. Le faglie si distinguono in 3 categorie: -dirette, se i due blocchi si allontanano -inverse, se la spinta avvicina i blocchi -trascorrenti, se una massa rocciosa scorre accanto all'altra
bradisismo
Il bradisismo è un fenomeno legato al vulcanismo consistente in un periodico abbassamento (bradisismo positivo) o innalzamento (bradisismo negativo) del livello del suolo, relativamente lento sulla scala dei tempi umani (normalmente è nell'ordine di 1 cm per anno) ma molto veloce rispetto ai tempi geologici. Non è avvertibile in se stesso, ma riconoscibile visivamente lungo la riva del mare, mostrando la progressiva emersione o sommersione di edifici, coste, territori. Un'altra causa del bradisismo si collega al principio dell'ipostasia, in base al quale la formazione e la fusione di calotte glaciali, in seguito a profondi cambiamenti climatici, ne provocano l'innalzamento o l'affondamento.
TSUNAMI
Molti terremoti sono disastrosi non tanto per le scosse, ma per le conseguenze che esse portano, come frane, alluvioni etc... Gli effetti più disastrosi sono causati dagli tsunami, anche noti come maremoti, consistono in onde anomale provocate dalle scosse sismiche sottomarine. Si manifestano inizialmente come increspature ma una volta in prossimità della costa, subiscono l'attrito del fondale andando a inarcarsi fino a decine di metri. Tra quelli più recenti ricordiamo quello del 2004 a Sumutra e del 2011 in Giappone.
IL RISCHIO SISMICO
E’ il risultato degli effetti di un terremoto sul territorio e dipende dalle caratteristiche del fenomeno naturale, dalla capacità di resistenza degli edifici e dalla presenza di persone, beni e attività.
Teoria del ritorno elastico
La teoria del ritorno elastico riguarda quel tipo di energia meccanica che viene liberata nei terremoti che, inizialemente, si accumula nelle roccie. Queste sopportano questa energia finché non viene superato il limite di elasticità che, accumulatosi, provoca la rottura improvvisa delle roccie. Il limite di elasticità dipende tuttavia dalla composizione della roccia stessa.
I PUNTI CALDI
Le fasce in cui si distribuiscono i principali terremoti e vulcani deliniano i confini delle placche tettoniche in cui si suddivide la litosfera . Esiste anche un vulcanismo interplacca rappresentato da quei vulcani che sorgono all'interno di placche oceaniche ( i vulcani delle Hawaii) e continentali. I vari studi condotti dagli scienziati affermano che questi punti caldi siano il luogo in in cui emerge il pennacchio che è di materiale caldo e risalendo dal mantello terrestre va a perforare la litosfera.A conferma di questa tesi , possiamo notare cosa succede in corrispondenza dell'arcipelago della Hawaii ,quasi al centro dell'oceano Pacifico . Le isole dove il vulcanismo è ancora attiivo , si trovano all'estremità di un allineamento di vulcani , emersi o sottomarini, la cui età cresce con la distanza del pennacchio.