Roma
Andrea Sonnati
Created on May 27, 2023
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Transcript
Monarchico
Periodo
storia
mito
Secondo la storia Roma si sviluppo grazie al sinecismo, un processo che si riferisce alla fusione di diverse comunità o villaggi in una città più grande, attraverso l'unione di insediamenti preesistenti nella regione del Lazio, dove diverse tribù, come quelle presenti sui colli, si unirono per formare una comunità più ampia.
Secondo la mitologia, Roma fu fondata dai gemelli Romolo e Remo, figli del dio Marte e di Rea Silvia. Abbandonati sul fiume Tevere, furono allattati da una lupa e cresciuti in una grotta. Divenuti adulti, fondarono la città di Roma nel 753 a.C., ma Romolo uccise Remo per ottenere il potere.
Nascita di roma
La condizione della donna
La condizione della donna in tutta la storia di Roma è praticamente invariata. Ci sono alcune figure di spicco, molto rare, delle quali si parla per esaltarne le virtù familiari, ma solitamente vivevano nella domus, non avevano alcun diritto civile ed erano totalmente sottomesse prima al padre e ai fratelli, poi al marito. Cambierà un po’ la situazione in epoca imperiale ma solo per quanto riguarda esponenti della classe patrizia.
Tarquinio il superbo
Tarquinio il Superbo fu l'ultimo re di Roma prima dell'arrivo della Repubblica Romana. Il suo regno fu caratterizzato da una politica oppressiva e spietata. Inoltre, Tarquinio il Superbo si circondò di una corte di nobili corrotti e ambiziosi, che lo aiutarono a mantenere il potere ma che alla fine contribuirono alla sua caduta.Nonostante il suo potere assoluto, Tarquinio il Superbo non riuscì a mantenere il sostegno del popolo romano, che si ribellò contro di lui e lo costrinse all'esilio nel 509 a.C. La sua caduta segnò la fine della monarchia romana e l'inizio dell'era repubblicana.
la leggenda
Anche per la cacciata di Tarquinio il Superbo c’è una leggenda che narra come il figlio del re, Sesto Tarquinio, violentò una nobildonna di nome Lucrezia e lei dopo aver raccontato l’accaduto al marito e ai parenti si uccise. Quando la popolazione di Roma venne a sapere cosa era accaduto insorsero contro Tarquinio che venne cacciato da Roma, dopo questo il popolo romano elesse due consoli, Bruto e Collatino, dando origine alla repubblica.
Repubblicano
Periodo
La roma repubblicana
La Roma repubblicana, che durò dal 508 a.C. al 31 a.C., fu un periodo di grande trasformazione politica, sociale e militare. Durante questo tempo, Roma passò da una piccola città-stato a una potenza dominante. La politica era basata sulla partecipazione popolare e sulle istituzioni repubblicane, mentre l'esercito romano crebbe in dimensioni e abilità, consentendo a Roma di espandersi attraverso guerre di conquista. La società romana era stratificata, con una classe dirigente di patrizi e una classe più ampia di plebei.
l'inizio
L'inizio dell'età repubblicana a Roma si colloca nel 509 a.C., quando il re Tarquinio il Superbo fu rovesciato e fu instaurato un nuovo sistema politico. La transizione fu segnata da un desiderio di eliminare l'autorità monarchica e stabilire una forma di governo più inclusiva. Nel corso dei secoli successivi, Roma si sviluppò da una piccola città-stato a una potenza regionale attraverso conflitti interni ed esterni, fino a raggiungere la sua massima espansione territoriale nel I secolo a.C.
Nel periodo repubblicano a Roma, le istituzioni politiche erano complesse e articolate. Le principali includevano il Senato, le magistrature, i comizi centuriati e i comizi tributi. Oltre a ciò, vi erano i tribuni della plebe, e le leggi delle XII tavole che costituivano il fondamento del diritto romano. Queste istituzioni hanno plasmato il sistema politico, sociale e giuridico di Roma durante il periodo repubblicano.
Le istituzioni
tribunato della plebe
Comizi centuriati e tributi
Magistrature
Senato
Erano eletti dai plebei per difendere i loro interessi politici e legali. Avevano il potere di veto e potevano convocare le assemblee popolari.
Era un'assemblea popolare che rappresentava le tribù della città. Aveva un ruolo limitato nel processo legislativo, ma era coinvolta nella selezione di funzionari minori e in alcune decisioni finanziarie.
Era l'assemblea popolare principale, organizzata in centurie basate sulla classificazione socioeconomica. Aveva il potere di eleggere i magistrati e di approvare leggi importanti.
Le cariche pubbliche erano occupate da cittadini romani di elevato status sociale. I principali magistrati erano i consoli, i pretori, gli edili e i questori. Questi funzionari avevano poteri amministrativi, giudiziari e militari.
Era il corpo legislativo più influente, composto da membri aristocratici chiamati senatori. Approvava le leggi, supervisionava le finanze e consigliava i magistrati.
Le Istituzioni nel particolare
antica roma
Oggi
- Membri eletti direttamente dal popolo con una più ampia gamma di strati sociali
- Una delle due camere che forma il parlamento, partecipa alla legislazione e al potere esecutivo
- Più membri sempre a causa della meno centralità di questo organo
- Composto da membri aristocratici, spesso ex magistrati
- Ruolo centrale nella vita politica, rilasciando pareri vincolanti sulle leggi e decidendo sulla guerra o sulla pace
- 300 membri
VERSUS
Nel periodo repubblicano a Roma, le magistrature svolgevano un ruolo fondamentale nel governo e nell'amministrazione della città. Tutte erano caratterizzate dal fatto che fossero elettive, collegiali (più persone), temporanee, gratuite e governate dalla responsabilità. Le principali magistrature erano:
- Consoli: Erano i massimi magistrati. Avevano il potere di presiedere l'esercito, di convocare il Senato e le assemblee popolari, di amministrare la giustizia e di proporre leggi.
- Pretori: Erano magistrati che si occupavano principalmente dell'amministrazione della giustizia.
- Edili: Erano responsabili della supervisione delle questioni pubbliche (edifici, strade, giochi pubblici e mercato).
- Questori: Erano responsabili delle finanze e del tesoro pubblico.
le magistrature
3° guerra punica
Dopo anni di tensioni e conflitti, Roma decise di attaccare e distruggere definitivamente Cartagine. L'esercito romano, guidato da Scipione l'Emiliano, assediò e saccheggiò la città cartaginese. Alla fine, Cartagine fu completamente distrutta e la sua popolazione ridotta in schiavitù, segnando la fine definitiva dell'influenza cartaginese nel Mediterraneo.
2° guerra punica
1° guerra punica
Iniziò nel 218a.C. e fu caratterizzata dalle epiche gesta di Annibale, comandante cartaginese, che condusse il suo esercito attraverso le Alpi e inflisse pesanti sconfitte a Roma. Tuttavia, alla fine Roma prevalse grazie a Scipione l'Africano e portò alla sconfitta definitiva di Cartagine.
Scoppia nel 264a.C. a causa dei cartaginesi che con il pretesto di attaccare i Mamertini, quest’ultimi aiutati dai romani attaccano gli africani.Battaglia di Milazzo in Sicilia vinta dai romani.Generale Attilio Regolo guerra navale vinta a Capo Ecnomo 256 a.C.241 a.C guerra che sancisce la fine della guerra punica con la vittoria schiacciante di romani alle Isole Egadi.
guerre puniche
i gracchi
I fratelli Tiberio e Gaio Gracco furono due importanti riformatori della Repubblica Romana, vissuti nel II secolo a.C. Tiberio propose una legge agraria che limitava la quantità di terra posseduta da un singolo individuo, allo scopo di ridurre la concentrazione di potere nelle mani delle élite terriere. Gaio, invece, si concentrò sulla riforma giudiziaria, cercando di garantire ai cittadini più poveri un accesso equo alla giustizia.Le loro proposte furono accolte con grande entusiasmo dalla plebe, ma incontrarono l'opposizione dei senatori, che vedevano minacciati i loro interessi. Le riforme dei fratelli Gracco portarono a una serie di conflitti politici e sociali che culminarono nella loro morte violenta.
mario e silla
Gaio Mario e Lucio Cornelio Silla sono stati due importanti personaggi della tarda Repubblica romana. Gaio Mario, un popolare generale, è noto per aver riformato l'esercito romano aprendo le sue file ai cittadini più poveri. Francesco Cornelio Silla, d'altro canto, è stato un generale e politico che divenne dittatore di Roma attraverso una serie di azioni violente. Durante il suo periodo di potere, Silla ha attuato riforme conservative e restaurato il dominio aristocratico. La rivalità tra Mario e Silla è culminata in una serie di conflitti civili noti come la guerra civile mariana-sillana, con entrambi i leader che si sono alternati al potere, provocando instabilità politica nella Repubblica.
grazie