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Interrogazione latino
francescacogliandro4
Created on May 25, 2023
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Transcript
5 a.C. - 65 d.c.
Lucio anneo
Seneca
SENECA
Lucio Anneo Seneca fu un filosofo, drammaturgo e politico romano, tra i massimi esponenti dello stoicismo eclettico di età imperiale.
indice
8. STILE
1. introduzione
indice
9. persio
2. VITA
10. POETICA
3. dialogi
4. il tempo
11. STILE
5. i trattati
6. LE EPISTOLE
7. LUCILIO
27 a.C.
PRINCIPATO DI AUGUSTO
Publio Virgilio Marone (15 Ottobre 70 a.C. - 21 Settembre 19 a.C.)Quinto Orazio Flacco (8 Dicembre 65 a.C. - 27 Novembre 8 a.C.)
14 d.C.
Introduzione
ETÀ GIULIO-CLAUDIA
Lucio Anneo Seneca (5 a.C. - 65 d.C.)
54 d.C.
ETÀ DI NERONE
Marco Anneo Lucano (3 Novembre 39 - 30 Aprile 65)Aulo Persio Flacco (4 Dicembre 34 - 24 Novembre 62)
1960
LUCIO ANNEO SENECA
Lucio Anneo Seneca nacque a Cordoba, in Spagna, nel 4 a.C. studiò filosofia e retorica a Roma durante l'età giulio-claudia
vita
4 a.C.
Roma
Esilio in Corsica
Roma
54
62 a.C.
Governo di Nerone
65
Governo di Nerone
65
Congiura dei Pisoni
Roma
Condanna a morte
37 d.C.
I DIALOGI
Si tratta di 10 opere per un totale di 12 libri. L'autore parla in prima persona e il destinatario è un unico interlecutore.
Dialogi
+ DIALOGI DI IMPIANTO CONSOLATORIO
+ DIALOGHI-TRATTATI
Il De Ira è un dialogo in tre libri, in cui il filosofo si propone di combattere l'ira.
L'opera più antica è la Consolatio ad Marciam, scritta nel 37.
+ TEMI
Risalgono al periodo dell'esilio in Corsica anche:
- Consolatio ad Helviam matrem
- Consolatio ad Polybium
Seneca guarda alla vita reale cercando di aiutare gli uomini ad adottare un'arte di vivere capace di smascherare i falsi valori.
I TRATTATI
DE CLEMENTIA
I trattati di Seneca sono tre: De clementia, De beneficiis e Naturales questiones. Anche in essi l’autore parla sempre in prima persona rivolgendosi a un dedicatario con cui immagina di dialogare e di discutere.
È un trattato di filosofia politica e risale al 55. Dedicato a Nerone, di cui Seneca era consigliere, e lo scopo ė quello di preparare il giovane imperatore a diventare un buon sovrano.
I trattati
NATURALES QUESTIONES
DE BENEFICIIS
Di incerta datazione, l'opera è dedicata all'amico Ebuzio Liberale e divisa in 7 libri. I temi svolti sono quelli dell'aiuto reciproco, dei doveri del superiore, della libertà, della riconoscenza e dell'ingratitudine.
Risale al tempo del ritiro dalla politica. E' un trattato diviso in 7 libri dedicato all'amico e discepolo Lucilio. Lo scopo è liberare gli uomini dalla paura dei fenomeni naturali.
IL TEMPO
La parola tempo si ricollega al verbo greco τέμνω (tèmno) che significa “tagliare”, “dividere”, il che rende molto bene l’idea di arco temporale come serie di eventi, fatti, istanti separati tra di loro.
Il tempo
Nell’ antica Grecia il tempo era percepito in tre modi diversi e aveva altrettanti nomi.
- Il tempo cronologico era chiamato “χρόνος” (chronos)
- L’eterno era indicato col termine “αἰών” (aion)
- Per indicarne la natura qualitativa (soggettiva, indeterminato) si usava “καιρός” (cairos)
Il tempo
62-65
30 a.C.
SENECA
ORAZIO - CARPE DIEM
Seneca condanna chi programma la propria vita o chi rimanda il "possesso di sé" solo in età avanzata. Seneca contrappone gli "occupati", persone coinvolte in effimere attività, e la figura del saggio.
Il tempo scorre inarrestabile e la vita è breve. L'uomo non può conoscere il futuro, che resta imperscrutabile, e non può neanche determinarlo. Il presente è l'unica cosa su cui l'uomo può esercitare la propria volontà.
EPISTULAE MORALES AD LUCILIUM
62-65
È l’opera filosofica più importante di Seneca, in cui egli esprime la sua visione della vita e dell’uomo. Si tratta di una raccolta di lettere scritte dopo il ritiro dall’attività politica, dunque dal 62 al 65.
+ CARATTERISTICHE:
+ DESTINATARIO
Il destinatario è Lucilio Iuniore.
- Riferimento a fatti, circostanze e occasioni della vita quotidiana (epistola privata)
- Spunti dalla vita quotidiana in funzione morale
- Esposizione libera, colloquiale
- Assenza di sistematicità
+ TEMI
Esortazione all'otium, invito al secessus, dottrina stoica.
Lucilio
LUCILIO IUNIORE
Lucilio il Giovane, chiamato da Seneca Lucilius Iunior, è stato un poeta e storico romano vissuto nel I secolo. Fu Procurator Augusti per la provincia romana di Sicilia durante il regno di Nerone.Sembra che fosse nativo della Campania: Seneca scrive infatti frequentemente "la tua amata Pompei”. Egli fu probabilmente autore dei Aetna, un poema sopravvissuto soltanto in parte. Aetna è un poema di 644 versi sull'origine dell’attività vulcanica.
-Stravolge lo stile dell'oratoria ciceroniana. -Ritiene che l'oratoria debba avere ruolo filosofico per ricercare la verità.-Utilizza i mezzi del gusto "asiano", denominato così da Cicerone per denotare la sua articolata struttura. -Incentra tutto sulla SENTENTIA, una o più frasi di forte significato. -Si discosta dal porre al centro il periodo ipotattico, andandolo a spezzare dando luce ad una paratassi accompagnata da asindeto. -Utilizza figure retoriche per omettere i nessi logici del discorso (anafore, epifore, poliptoto). -Gli imperatori prima di Nerone non erano affascinati dall'oratoria di Seneca, ritenevano si discostasse troppo dalla CONCINNITAS. -Seneca però adatta la propria scrittura alla concinnitas, attraverso parallelismi, omoteleuti e antitesi. -"PLUS SIGNIFICAS QUAM LOQUERIS"
Stile
34-62 d.c.
AULO PERSIO FLACCO
Persio
Autore di satire, 650 esametri e 14 coliambi, discepolo, come Lucano, di Anneo Cornuto, uno dei più influenti Stoici dell'epoca. In vita si abbandona alle virtù dello stoicismo, attraverso interminabili studi per arrivare all'atarassia.
-Si ispira ai padri della satira, Lucilio e Orazio, senza emularli. -Nelle sue opere critica in modo stoico la società e la letteratura dei suoi tempi.-Sostiene che i poeti più famosi, suoi contemporanei, creino poesie ben strutturate e articolate ma con contenuti futili e banali, egli preferisce temi più importanti ed esistenziali posti con meno rigore. -La sua poetica pone al centro il VERUM (sfogare il proprio disgusto verso la realtà attraverso la poesia) e i MORES (i comportamenti umani, che tratta come "pallantes", pallidi di malattia, che cura attraverso l'Ingenus Ludus, lo scherzo non volgare.
Poetica
-Si adatta allo stile del sermo, scegliendo un lessico moderato, "os modicum", che si contrasta con "os magna sonaturum", con cui Orazio denotava la sublimità dell'epos. -Scrive 6 satire: 1. Critica alla letteratura contemporanea; 2. Importanza della preghiera; 3. Spiega la futilità delle passioni terrene; 4. Approfondisce la conoscenza di se stesso; 5. Dedicata a Cornuto, simboleggiata dalla frase "libertate opus est"; 6. Epistola all'amico Cesio Basso, in cui riprende il concetto oraziano di "METRIOTES" e di "Est Modus in Rebus", quindi la misura applicata alla ricchezza. -Secondo Persio il poeta satirico non ha dimensione soggettiva ma è un filosofo.
-Riprende la forma delle satire a tema, rivolte a un destinatario e epistole poetiche. -Come Seneca decide di lasciare impliciti alcuni temi attraverso figure retoriche. -A livello linguistico, si discosta dal linguaggio sublime di Orazio andando ad inserire termini volgari, colloquiali, grecismi, neologismi, resi di più alto spessore attraverso metafore ardite, rinnovamento di frasi fatte e simpatia per le costruzioni inusuali. -Inventa un nuovo procedimento di accostamento lessicale, la "IUNCTURA ACRIS", che differisce dalla "CALLIDA IUNCTURA" di Orazio, poichè non è più callida, quindi "accorta", ma è acris, "acuta e incisiva". Consiste nell'associare termini di senso proprio con altri figurati -> es. verbe togae - Acausa di questi artifici lessicali lo stile è difificle e personalissimo -> egli unisce la volontà di aderire al parlare colloquiale con la capacità di manipolare la lingua.
Stile