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STORIA NAPOLI
Napoli venne fondata nel 1926 dal cambio di denominazione in Associazione Calcio Napoli di un’altra società partenopea, l’Internaples, nato a sua volta nel 1922 dalla fusione tra Naples Foot-Ball Club e Unione Sportiva Internazionale Napoli.
0.
Giorgio Ascarelli, giovane industriale napoletano e presidente dell’Internaples, capì che il calcio stava diventando un fenomeno di massa e il 25 Agosto nel 1926 creo il NAPOLI
La prima stagione del nuovo Napoli fu tutt’altro che entusiasmante: il 3 ottobre 1926 disputò la prima partita e subì una sconfitta per 3-0 contro l’Inter. In tutto il campionato conquistò un solo punto, ma riuscì comunque a disputare il campionato successivo grazie a un ripescaggio.
Nella stagione 1927/28, il Napoli si classificò ottavo a pari merito con la Lazio. Fu quindi necessario uno spareggio tra le due squadre per decidere chi dovesse restare in Serie A, che terminò 2-2. Invece di disputare la ripetizione del match, Ascarelli convinse l'allora presidente della FIGC ad allargare il campionato a diciotto squadre, in modo che anche le none classificate potessero disputarlo.
VS
l terzo posto nella stagione 1933/34 permise al Napoli di disputare la sua prima competizione europea: la Coppa Europa, il massimo trofeo continentale dell’epoca. Al primo turno i partenopei incontrarono l’Admira Wien: dopo lo 0-0 dell’andata a Vienna, il Napoli in casa sprecò il 2-0 iniziale e si fece rimontare sul 2-2. Nella sfida finale gli azzurri vennero travolti dagli austriaci 5-0.
VS
GLI ANNI 40
Dopo alcuni campionati senza particolari acuti, nella stagione 1941/42 il Napoli si classificò penultimo e retrocesse per la prima volta in Serie B. Per rivedere il Napoli in Serie A bisognerà aspettare il 1946, ma dopo due stagioni nel massimo campionato si classificò ultimo e disputò due campionati in B.
GLI ANNI 60
Il primo titolo del Napoli arrivò negli anni ‘60: è il 21 giugno 1962 quando i partenopei vinsero la prima Coppa Italia della loro storia, battendo in finale la SPAL e diventando l’unica squadra insieme al Vado nell’edizione inaugurale a vincere la Coppa Italia senza militare in massima divisione. Nel 1964, l'Associazione Calcio Napoli, fortemente indebitata, venne rilevata dalla Società Sportiva Calcio Napoli. Dopo due stagioni in Serie B, i partenopei tornarono in A nel 1965 e l’anno successivo vinsero il loro secondo trofeo: la Coppa delle Alpi, vincendo tutte e quattro le partite disputate.
Nella stagione 1975/76, in Napoli non riuscì a migliorare il secondo posto del campionato precedente, ma conquistò la sua seconda Coppa Italia superando in finale il Verona per 4-0. Nella stagione successiva, gli azzurri si aggiudicarono anche la Coppa di Lega Italo-Inglese, battendo in finale il Southampton e portando a casa il primo trofeo internazionale.
D10S
La svolta nella storia del Napoli arrivò nel 1984: l’allora presidente Corrado Ferlaino acquistò dal Barcellona il fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona per la cifra record di 15 miliardi di lire. Il più grande calciatore di tutti i tempi venne presentato il 5 luglio in un San Paolo tutto esaurito, ma la prima stagione di Maradona a Napoli si chiuse con un ottavo posto in campionato. Nell’estate successiva, Ferlaino iniziò un processo di rinnovamento della squadra: furono ingaggiati Bruno Giordano, Salvatore Bagni, Claudio Garella, Alessandro Renica e l’allenatore Ottavio Bianchi, che da giocatore vestì la maglia azzurra per cinque stagioni. La stagione finì col Napoli al terzo posto, alle spalle di Juve e Roma.
1 SCUDETTO
Il cambio di marcia arrivò nella stagione 1986/87: il testa a testa in campionato con Juventus e Inter durò fino al 10 maggio 1987, quando - alla penultima giornata - il Napoli pareggiò 1-1 al San Paolo contro la Fiorentina. Il pareggio più bello della storia del club, che permise ai partenopei di conquistare matematicamente il primo scudetto.
CON MARADONA
LA COPPA UEFA
Negli anni successivi il Napoli continuò a lottare per lo scudetto, raggiungendo due secondi posti consecutivi. Nel 1989, i partenopei si aggiudicarono la prima Coppa UEFA della loro storia, battendo in finale lo Stoccarda.
DISSE DIEGO ALL INTERVISTA E CHE NAPL
2 SCUDETTO
Nella stagione 1989/90 Ottavio Bianchi lasciò la panchina azzurra e venne sostituito da Alberto Bigon. Il Napoli iniziò bene in campionato, inanellando una serie di sedici risultati utili consecutivi. A tre giornate dalla fine, Napoli e Milan erano appaiate a pari punti in testa alla classifica, ma alla penultima giornata il Napoli compì il sorpasso definitivo vincendo 4-2 a Bologna e sfruttando la sconfitta del Milan a Verona per 2-1. La vittoria all’ultima giornata contro la Lazio regalò ai partenopei il secondo scudetto della loro storia, portando tutta la citta al settimo cielo
GRAZIE D10S
RETROCESSIONE
Nel decennio successivo, il Napoli non lottò mai per lo scudetto, anzi, iniziò un lento tracollo che culminò con la retrocessione in Serie B nella stagione 1997/98 dopo 33 anni: i 14 punti raccolti in campionato rappresentano ancora oggi il peggior risultato degli azzurri in Serie A. Due stagioni più tardi, il Napoli tornò nella massima serie, ma durò solo un anno. Alla crisi di risultati si aggiunse poi una crisi finanziaria culminata con il fallimento nell'estate del 2004, con conseguente perdita del titolo sportivo
DE LAURENTIIS
In quel periodo, diversi imprenditori provarono a rilevare il titolo dalla curatela fallimentare del tribunale di Napoli: a riuscirvi fu il produttore cinematografico romano Aurelio De Laurentiis, che iscrisse la squadra al campionato di Serie C1 con la denominazione “Napoli Soccer”
1 ANNO SERIE C
Il primo anno in Serie C fu tutt’altro che una passeggiata di salute per il Napoli: dopo una campagna acquisti lampo, gli azzurri si classificarono terzi nel girone, ma persero i play-off promozione contro l’Avellino (0-0 al San Paolo e 2-1 al Partenio).
IL RITORNO IN B E POI IN A
Nella stagione 2005/06, il Napoli dominò il girone e raggiunse la promozione in B con quattro giornate d’anticipo e De Laurentiis tornò alla denominazione originaria di “Società Sportiva Calcio Napoli”. In Serie B, il Napoli mantenne le prime posizioni per tutto il campionato. All’ultima giornata, i partenopei incontrarono il Genoa a Marassi: il pareggio tra le due squadre e quello del Piacenza garantì a Napoli e Genoa la promozione in A senza passare dai play-off.
DAL EUROPA LEAGUE ALLA CHAMPIONS
Gli anni 2010 si aprirono positivamente per il Napoli, che grazie al sesto posto in classifica - miglior risultato dal 1993/94 - conquistò l’accesso all’Europa League. È il Napoli guidato da Walter Mazzarri, con Ezequiel Lavezzi e Marek Hamšík in campo, che nel 2010 vennero affiancati da uno degli attaccanti più forti della storia del Napoli: Edinson Cavani. Grazie ai gol del bomber uruguaiano, i partenopei si classificarono terzi in campionato, qualificandosi dopo ventuno anni alla Champions League
DALLA
ALLA
COPPE ITALIANE
Nel 2011/12, il Napoli faticò un po’ di più in campionato, chiudendo quinto. La consolazione arrivò dalla Coppa Italia, con gli azzurri che sconfissero in finale la Juventus, conquistando un trofeo ventidue anni dopo l’ultima volta. Nel decennio successivo il Napoli vincerà altre due Coppe Italia (2013/14 e 2019/20) e una Supercoppa Italiana nel 2014.
MAGLIA STILE ARGENTINA
L'unica stagione in cui il Napoli non ha indossato la classica maglia azzurra come divisa casalinga è stata la 2002/03: quell’anno Diadora propose un template a strisce verticali bianche e azzurre che ricordava la maglia dell’Argentina. Nel 2005/06 e nel 2020/21 un template molto simile venne riproposto da Kappa, ma come quarto kit.
Nella stagione 2018/19, Kappa propose una maglia azzurra con una texture geometrica molto particolare, da cui emergeva il volto di una pantera ruggente sulla parte bassa del busto.
GLI SCUDETTI
Il primo scudetto del Napoli arrivò nel 1987, a 61 anni dalla fondazione. I partenopei chiusero al primo posto, staccando la Juventus di tre punti e diventando la prima - e sin qui unica - squadra del Sud Italia a vincere il campionato. Gli anni d’oro del Napoli di Maradona proseguirono anche dopo il primo scudetto, e tre anni dopo gli azzurri tornarono sul tetto d’Italia. Nella stagione 1989/90, a quattro giornate dal termine, il Comunale di Bergamo fu teatro di un episodio che decise il campionato: sul punteggio di 0-0 tra Atalanta e Napoli, una moneta lanciata dai tifosi bergamaschi colpì alla testa il centrocampista azzurro Alemão, che non potè continuare il match. Il giudice sportivo decretò il 2-0 a tavolino per il Napoli, mentre il Milan pareggiò 0-0 contro il Bologna. Nell'ultima giornata, la vittoria del Napoli contro la Lazio per 1-0 regalò ai partenopei il secondo scudetto della loro storia, staccando di due punti il Milan di van Basten. VITTORIE DELLO SCUDETTO PER ANNO 1986/87 1989/90
LA COPPA ITALIA
Il trofeo vinto più volte dal Napoli è la Coppa Italia. Gli azzurri, infatti, possono vantare in bacheca sei coppe nazionali, la prima delle quali vinta nel 1962 grazie ai gol di Corelli e Ronzon in finale contro la SPAL: un risultato sorprendente, visto che il Napoli militava in Serie B. La seconda coppa nazionale arrivò nel 1975/76, dopo una finale vinta 4-0 contro il Verona: il Napoli segnò quattro gol in dieci minuti, tra il 76’ e l’86’ (autorete di Ginulfi, gol di Braglia e doppietta di Savoldi). Il Napoli conquistò la terza Coppa Italia nel 1986/87, dominando l’Atalanta in una doppia finale (3-0 al San Paolo, 0-1 a Bergamo). Il quarto trofeo è datato 20 maggio 2012: il Napoli regolò in finale la Juventus - fresca campione d’Italia e imbattuta in stagione - per 2-0 grazie ai gol di Cavani e Hamšík. Le ultime due Coppe Italia sono state vinte nel 2013/14 (3-1 in finale contro la Fiorentina) e nel 2019/20 (ai rigori contro la Juventus). VITTORIE DELLA COPPA ITALIA PER ANNO 1961/62 1975/76 1986/87 2011/12 2013/14 2019/20
LE SUPER COPPE ITALIANE
Il Napoli ha partecipato a quattro edizione della Supercoppa Italiana, vincendo in due occasioni: la prima nel 1990, grazie a uno storico 5-1 contro la Juventus, la seconda nel 2014, ai rigori sempre contro i bianconeri. VITTORIE DELLA SUPERCOPPA ITALIANA PER ANNO 1990 2014
CHE MAGICO NAPOLI
TROFEI INTERNAZIONALI
Il primo trofeo internazionale del Napoli è la Coppa delle Alpi del ‘66, il secondo una Coppa di Lega Italo-Inglese nel ‘76 contro il Southampton: all’andata finì 1-0 per gli inglesi, al ritorno al San Paolo 4-0 per gli azzurri. Il primo e unico trofeo UEFA vinto dal Napoli è la Coppa UEFA 1988/89. In quell’occasione gli azzurri sconfissero lo Stoccarda in una doppia finale che verrà ricordata per sempre dai tifosi partenopei: all’andata il Napoli si impose 2-1 al San Paolo con gol di Gaudino, Maradona e Careca. Al ritorno in Germania, il 3-3 non bastò ai tedeschi per compiere la rimonta e portò Napoli in estasi.
GIOCATORI CHE HANNO FATTO LA STORIA
MAREK HAMŠÍK
Il giocatore più presente con la maglia del Napoli è Marek Hamšík. In 12 stagioni all’ombra del Vesuvio, lo slovacco ha collezionato 520 presenze, più di chiunque altro nella storia del club partenopeo. Inoltre, con 121 gol, il centrocampista è secondo nella classifica all-time dei marcatori del Napoli. Durante la sua lunga esperienza in azzurro, Marekiaro ha ricoperto i ruoli di esterno di centrocampo, di trequartista e infine di regista nel Napoli di Ancelotti, vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa italiana
LORENZO INSIGNE
Altro campano che ha fatto la storia del Napoli è Lorenzo Insigne. Nel 2006, a 15 anni, entrò nel settore giovanile del Napoli, che lo acquistò dall'Olimpia Sant'Arpino per 1.500 euro. L'esordio ufficiale in prima squadra arrivò nel 2010 in un Livorno-Napoli vinto 2-0 dagli azzurri, poi i prestiti nella Cavese, nel Foggia e nel Pescara, dove esplose definitivamente. Nel 2012, Insigne fece ritorno a Napoli, dove ha vestito la maglia azzurra oltre 400 volte, segnando più di 110 gol in dieci stagioni. Il suo bottino di trofei in azzurro è di due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
DRIES MERTENS
Il giocatore che ha segnato più gol con la maglia del Napoli è Dries Mertens. L’attaccante belga veste l’azzurro dal 2013 e ha messo a segno oltre 140 gol in più di 390 presenze nel club partenopeo, con cui ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Pochi giocatori stranieri possono vantare un legame con la città italiana in cui hanno giocato come quello che c'è tra Mertens e Napoli. In quasi dieci anni nel capoluogo campano Dries è cresciuto come uomo, mettendo sù famiglia e chiamando suo figlio come il più comune dei nomi napoletani: Ciro, che è anche il soprannome affibiato a Mertens dai tifosi del Napoli.
DIEGO ARMANDO MARADONA
Un nome che non ha bisogno di presentazioni. Diego Armando Maradona ha scritto la storia del calcio e ha legato il suo nome alla città di Napoli come nessuno mai. Il suo arrivo nel capoluogo campano ha stravolto la storia del club, portando gli azzurri a vincere due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa UEFA. In sette stagioni al Napoli Maradona ha segnato 115 gol in 259 presenze, ed è il giocatore azzurro che ha segnato più gol nelle coppe nazionali (29 tra Coppa Italia e Supercoppa Italiana). Ma oltre ai numeri e ai trofei, El Pibe de Oro ha lasciato giocate mozzafiato e ricordi indelebili, illuminando gli stadi di tutto il mondo.
EDINSON CAVANI
Il giocatore con la media gol più alta della storia del Napoli è Edinson Cavani. In sole 138 presenze, l’attaccante uruguaiano ha siglato ben 104 reti con la maglia azzurra, vincendo la Coppa Italia del 2011/12. Nonostante abbia giocato solo tre stagioni nel campoluogo campano, oltre che per i gol, il Matador è rimasto nel cuore dei tifosi partenopei per la generosità mostrata sul campo e per le parole d'amore che ha sempre speso per Napoli e i napoletani. Nei tre anni in azzurro, Cavani ha stabilito alcuni primati, tra cui quello di miglior marcatore del club in una singola stagione nel 2010/11 con 33 reti (superando lo storico record di 22 gol di Antonio Vojak che resisteva da 68 anni), poi migliorato a 38 nella stagione 2012/13. In quest'ultima stagione, l'uruguaiano chiuse con 29 reti in campionato, diventando il secondo giocatore del Napoli, dopo Maradona, a vincere la classifica dei marcatori in Serie A, prima di passare al Paris Saint-Germain per la cifra di 64 milioni di euro più 2 di bonus.
IL MITO DI MARADONA
Quella di Maradona è una figura senza tempo. Ogni anno migliaia di tifosi da tutto il mondo visitano Napoli per vedere dal vivo i luoghi dove El Pibe de Oro ha lasciato un'eredità inestimabile. Non a caso, il 5 luglio 2017, Maradona ricevette la cittadinanza onoraria dal Comune di Napoli per aver portato in alto il nome della città. Oggi l’impianto di Fuorigrotta porta il suo nome, dove è presente una sua statua donata alla città in occasione del primo anniversario della sua morte. Il legame tra Napoli e Maradona è indissolubile. Basta fare pochi passi in città per capire che quella tra Napoli e Maradona è una storia d'amore infinita. Ancora oggi, nei vicoli del centro storico - e non solo - ci sono scorci che parlano del Diez, dove sacro e profano si intrecciano: dagli adesivi che lo raffigurano con vesti da santo, al famoso altarino con un suo capello dove i tifosi si recavano prima delle partite a chiedere la "grazia calcistica". I MURALES SU MARADONA Tra le testimonianze del passaggio di Maradona a Napoli ci sono anche numerosi murales, i più famosi dei quali sono diventate delle vere e proprie attrazione turistiche in città e nell'hinterland:
Il Maradona dei Quartieri Spagnoli"
Il Maradona di San Giovanni a Teduccio",
"La Mano de Dios",
LA ROSA DEL NAPOLI 2021/2022
La rosa del Napoli per la stagione 2021/2022 è composta da 25 calciatori, a cui talvolta si aggiungono giovani aggregati dalla Primavera:
PORTIERI
Ingresso in squadra 25 David Ospina 1988 Colombiana/francese 2018 1 Alex Meret 1997 Italiana 2018 12 Davide Marfella 1999 Italiana 2021
DIFENSORI
Ingresso in squadra 26 Kalidou Koulibaly 1991 Senegalese 2014 13 Amir Rrahmani 1994 Kosovara/abanese 2020 3 Axel Tuanzebe 1997 Inglese/congolese 2022 5 Juan Jesus 1991 Brasiliana 2021 6 Mário Rui 1991 Portoghese 2017 31 Faouzi Ghoulam 1991 Algerina/francese 2014 22 Giovanni Di Lorenzo 1993 Italiana 2019 2 Kévin Malcuit 1991 Francese/marocchina 2018 59 Alessandro Zanoli 2000 Italiana 2021
CENTROCAMPISTI
99 André Zambo Anguissa 1995 Camerunese 2021 68 Stanislav Lobotka 1994 Slovacca 2020 4 Diego Demme 1991 Tedesca/italiana 2020 8 Fabián Ruiz 1996 Spagnola 2018 20 Piotr Zielinski 1994 Polacca 2016 7 Eljif Elmas 1999 Macedone 2019
ATTACANTI
24 Lorenzo Insigne 1991 Italiana 2009 11 Hirving Lozano 1995 Messicana 2019 21 Matteo Politano 1993 Italiana 2020 33 Adam Ounas 1996 Algerina/francese 2017 9 Victor Osimhen 1998 Nigeriena 2020 37 Andrea Petagna 1995 Italiana 2020 14 Dries Mertens 1987 Belga 2013
STAGIONE 2022 2023
SE NE VANNO VIA DEI GIOCATORI
MERTENS INSIGNE KALIDOU
TUTTI PENSANO CHE SICCOME SE NE SONO ANDATI QUESTI GIOCATORI PENSANO CHE IL NAPOLI NON ARRIVERA NENCHE IN CONFERENCE LEAGUE
PERO OVVIAMENTE VENGONO SOSTITUITI I GIOCATORI NUOVI SONO RASPADORI SIMEONE KIM KVARASKELIA NDOMBELE
RASPADORI
Giacomo Raspadori è un calciatore italiano, attaccante del Napoli, in prestito dal Sassuolo, e della nazionale italiana, con cui si è laureato campione d'Europa nel 2021.
SIMEONE
Giovanni Pablo Simeone Baldini (Buenos Aires, 5 luglio 1995) è un calciatore argentino, attaccante del Napoli, in prestito dal Verona, e della nazionale argentina.
KIM
Kim Min-jae , Gim Min-jae ; è un calciatore sudcoreano, difensore del Napoli e della nazionale sudcoreana.
KVARASKELIA
Khvicha Kvaratskhelia è un calciatore georgiano, attaccante del Napoli e della nazionale georgiana.
NDOMBELE
anguy Ndombele Alvaro è un calciatore francese di origini congolesi, centrocampista del Napoli, in prestito dal Tottenham.