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Partenone

FABIO BUSSO

Created on May 21, 2023

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Transcript

Le sculture del Partenone

( Fregio , metope e frontoni)

Storia delle sculture

L'insieme di tutte le metope arrivava ad una lunghezza totale di circa centosessanta metri; di questi, ottanta sono ora esposti al Museo dell'Acropoli di Atene, ove sono stati trasportati nel 2005 per proteggerli dal degrado. Cinquanta metri del fregio fanno ora invece parte delle collezioni del British Museum. I rimanenti trenta metri sono andati distrutti durante l'assedio veneziano ad Atene del 1687. Il Partenone era allora utilizzato come magazzino di polvere da sparo ed un colpo di bombarda veneziana lo fece esplodere danneggiando l'edificio e le sue preziose sculture. Esiste una controversia internazionale sulle metope conservate al British Museum: la questione riguarda la loro collocazione futura: lasciarle ove si trovano o riportarle nel luogo per il quale sono state ideate? Alcuni frammenti sono stati già restituiti, tra cui quello conservato a Palermo e quelli del Vaticano.Le più massice rimozioni delle sculture dell’Acropoli di Atene, con particolare riferimento ai marmi del Partenone, sono avvenute ad opera di Thomas Bruce, conte di Elgin , ambasciatore britannico presso l’Impero Ottomano .

Le sculture

Fregio

Metope

Frontoni

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3.

1.

2.

Le metope

Le mètope descrivono episodi, ancora riferiti al mito, legati al consolidarsi dell'identità del popolo greco e alla sua supremazia politica e culturale sul mondo conosciuto.Sono divise in base alla loro posizione cardinale.

I fregi

Fregio Dorico esterno

Fregio Ionico interno

Le novantadue metope esterne rappresentano i già citati episodi divisi in base al punto cardinale(Gigantomachia,Centauromachia,Amazzomachia e Guerra di Troia).le metope sopravvissute presentano tracce di stile severo nell'anatomia delle teste, nella limitazione dei movimenti del corpo alle curve e non ai muscoli e nella presenza di vene pronunciate nelle immagini della Centauromachia. Parecchie metope rimangono ancora sull'edificio ma con l'eccezione di quelle del lato nord, che sono seriamente danneggiate.

Il tratto più caratteristico nella decorazione del Partenone è sicuramente il lungo fregio ionico posto lungo le pareti esterne della cella. Si tratta di una caratteristica innovativa, dal momento che il resto dell'edificio è costruito in stile dorico.L'intero fregio marmoreo è stato scolpito in bassorilievo da Fidia e dai collaboratori della sua bottega.Ci sono diverse teorie riguardanti il significato: - feste panatenaiche -guerre persiane (ampio spazio cavalleria) -rappresentazione democrazia Atene

I frontoni

Occidentale

Orientale

Il frontone orientale raffigurava la mitica nascita di Atena dal cranio di Zeus: il mito, raffigurato nella parte centrale, è oggi completamente perduto. Ai lati stavano altre divinità che assistevano all'evento, di difficile identificazione. Gli angoli erano probabilmente occupati dalle raffigurazioni del carro del Sole, guidato da Helios e della Luna, condotto da Selene .

Il frontone occidentale mostra la disputa tra Atena e Poseidone per il possesso dell'Attica, vinto dalla dea col suo dono dell'olivo.La scena è caratterizzata da moti drammatici contrapposti generati dalle due figure divine al centro, il cui impeto viene poi trasmesso agli altri personaggi. Anche i cavalli appaiono coinvolti nell'evento. Il panneggio è finissimo e con effetti similari a quello dell'altro frontone; i nudi sono poderosi e di levatura eroica.

Grazie per aver guardato!

Metope del lato Nord

La narrazione dell’Ilioupersis si trovava sul lato nord del Partenone. In queste metope sono raffigurati episodi della Guerra di Troia. Le scene raffigurano soprattutto l’entrata dei soldati nella città durante la notte.La conquista di Troia narrata nelle metope è la metafora della guerra che gli ateniesi combatterono per anni contro i persiani.Solo 24 delle originarie 32 metope della parete nord sono giunte fino ai nostri giorni e sono esposte nel museo dell'acropoli di Atene.

Metope del lato Sud

Le metope della parete sud illustrano la battaglia dei lapiti contro i centauri, nota anche come centauromachia. La Centauromachia racconta la battaglia tra lapiti e centauri della quale fu protagonista Teseo il mitologico re di Atene.Secondo il mito, i Centauri discendevano da Issione il quale, innamorato di Era, suscitò l’ira di Zeus. Il dio inviò così a Issione una nube con l’aspetto di Era per metterlo alla prova. Issione cedette all’illusione unendosi con il fantasma dell’amata e Zeus lo condanno al Tartaro. L’unione tra Issione e la nube diede origine al Centauro, padre della stirpe di esseri selvaggi e distruttivi. I loro corpi, per metà uomo e per metà cavallo, erano rozzi e non curati con un viso barbuto che rivela il loro carattere brutale.

Metope del lato Est

Le quattordici metope orientali erano situate sull'ingresso principale. Rappresentavano le fasi finali della battaglia cosmogonica tra gli dei dell'Olimpo e i Giganti (Gigantomachia).La Gigantomachia è un ciclo di metope che racconta la Battaglia degli dèi contro i Giganti impegnati nella conquista dell’Olimpo per rovesciare l’Ordine Cosmico.I Giganti sono la metafora delle società senza leggi, che generano caos e anarchia. Gli dei invece rappresentano l’ordine e l’equilibrio che vincono il disordine cosmico. Come in altri cicli narrativi gli ateniesi sono in realtà i protagonisti del conflitto contro i persiani invasori. Le metope della Gigantomachia sono in pessime condizioni e le figure non sono state del tutto identificate.

Metope del lato Ovest

Il soggetto delle metope occidentali è la leggendaria invasione di Atene da parte delle Amazzoni (Amazzonomachia). Gli studiosi considerano queste metope, mostranti le amazzoni in abiti orientali, un riferimento alle guerre e alle vittorie persiane.Tra le eroine amazzoni ricordiamo Penthesilea e Ippolita.Penthesilea é in Omero, accorsa, negli ultimi libri dell’Iliade, in aiuto all’esercito troiano, in disfatta dopo la morte di Ettore. Innamorata, e, forse, ricambiata, dal nemico Achille, è da questi vinta e uccisa.Secondo gli storici, la presenza delle figure femminili vestite con abiti persiani, rappresenta un riferimento alle guerre persiane. L’esercito delle amazzoni rappresenta il nemico barbaro che tenta di invadere la civiltà ateniese. Si tratta forse dei Persiani che tentarono invano per decenni di conquistare Atene.