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RAFFAELLO SANZIO
brusara05
Created on May 20, 2023
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Transcript
RAFFAELLO SANZIO
IL PRINCIPE DELLE ARTI
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INDICE
IL CINQUECENTO
LA SCUOLA DI RAFFAELLO
GLI ALBORI
LE STANZE VATICANE
IL PERUGINO
LE STANZE DELLA SEGNATURA
CURIOSITA' SULLA SALUTE
MICHELANGELO
MARGHERITA LUTI
L'INCONTRO CON LEONARDO
LE MADONNE
LA VELATA
LA MADONNA SISTINA
LA FORNARINA
I PONTEFICI DI RAFFAELLO
LA TRASFIGURAZIONE
IL PITTORE ARCHEOLOGO
LA MORTE
L'ARCHITETTURA
LA MADONNA DEL SASSO
IL CINQUECENTO
Nel 1492 il mondo muta per sempre, difatti Cristofaro Colombo arriva al continente americano, mentre in Italia muore Lorenzo il Magnifico, cambiando così l'organizzazione politica delle signorie. L'Italia del 500' diventa un riferimento culturale per tutta l'Europa e in particolare vediamo spiccare città come Firenze, Venezia, Roma e Milano.
IL CINQUECENTO
Si apre così il "Rinascimento maturo" dove vediamo l'affermazione dei valori classici, lo studio dei modelli antichi, la ricerca dei grandiosità e la posione al centro della figura umana.
IL CINQUECENTO
La cultura cinquecentesca è ricca e complessa e guidata dal volere dei potefici (amanti della bellezza ma persone opinionabili), Tra i protagonisti dell'arte del secolo troviamo: - Leonardo Da Vinci: genio a 360°; - Michelangelo Buonarroti: colui che modellò il marmo come se fosse argilla; - Raffaello Sanzio: il principe delle arti, vista la sua tecnica impeccabile; - Giorgione: fautore di mescolanze singolari di colore; - Tiziano: inventore del rosso Tiziano.
GLI ALBORI
Raffaello nasce ad Urbino nel 1483, proprio per tale motivo è noto come l'Urbinate. E' orfano di madre, mentre il padre (Giovanni Santi) ha una bottega.
Vasari sostiene che abbia lavorato presso la Bottega del Perugino, ma altre fonti smentiscono ciò proprio in quanto Raffaello possiedeva già la sua bottega. Difatti alla morte del padre, a soli tredici anni, Raffaello prenderà in mano la bottega, dando inizio alla sua carriera.
Raffaello e Giovanni Santi(ritratto dalla Scuola di Atene)
IL PERUGINO
Nonostante Raffaello non abbia lavorato dal Perugino si possono riscrontrare nei suoi primi dipinti diverse caratteristiche dell'altro artista, come ad esempio l'attenzione per la simmetria compositiva dei personaggi, gesti ed espressioni prive di tensione emotiva.Proprio per tale ragione i due artisti vengono spesso messi confronto. In particolar modo Raffello venne accusato di aver copiato addirittura un'opera al Perugino, "Lo Sposalizio della Vergine".
RAFFAELLO
PERUGINO
CURIOSITA' SULLA SALUTE
Raffaello aveva delle abitudini alimentari particolari; ciò sicuramente perché vista la morte prematura della madre non aveva mai avuto una grande educazione alimentare.Difatti quando muore anche il padre va a vivere con lo zio sacerdote e con lui intrapende una dieta vegetariana. Tra i suoi cibi prediletti vi erano pane, minestre e pesce d'uovo (pietanze in voga tra i pittori dell'epoca). In ogni caso era così ossessionato dalla sua alimentazione e dalla sua salute (tanto da essere ricordato come ipocondriaco) che annotava su un diario tutto ciò che mangiava e ogni singolo disturbo salutare.
L'INCONTRO CON LEONARDO
Nel 1504 Raffaello si trasferisce a Firenze per completare la sua formaziome e qui incontra Leonardo Da Vinci. Si narra che vedendolo dipingere la "Gioconda" ne rimase così colpito da scoppiare a piangere. In seguito a quest'evento Raffaello comincia ad utilizzare nelle sue Madonne elementi leonardeschi, come la forma piramidale, la varietà di atteggiamenti, la vividezza delle espressioni, i suoi paesaggi e mutò anche la stesura del colore.Per rendergli omaggio lo pose nella sua "Scuola di Atene" ad impersonificare il filosofo Platone.
LE MADONNE
L'arte di Raffaello viene sicuramente ricordata per le diverse raffigurazioni della Vergine Maria, Le sue Madonne sono sicuramente bellissime e all'intenro si trova un senso di religiosità incarnato nella tenerezza. Tutte le suddette sono carratterizzate da un forte senso di maternità e una profonda serenità.
Madonna col Bambino tra i santi Girolamo e Francesco(1500-04)
Madonna di Pasadena(1500-04)
Madonna Solly(1500-04)
Madonna del Granduca(1504)
Madonna Connestabile(1504)
Madonna Diotallevi(1504)
Piccola Madonna Copwer(1505)
Madonna Terranuova(1505)
Madonna d'Orleans(1506)
Sacra Famiglia con San Giuseppe iberbe (1506)
Sacra Famiglia con Palma (1506)
Madonna del Belvedere (1506)
Madonna del Cardellino (1507)
Madonna dei Garofani (1507)
Madonna Northbrook (1507)
Belle Jardinière (1507)
Sacra Famiglia con Agnello (1507)
Sacra Famiglia Canigiani (1507)
Madonna Colonna (1507)
Madonna Bridgewater (1507)
Madonna Esterhazy (1508)
Madonna Tempi (1508)
Grande Madonna Cowper (1508)
Madonna del Baldacchino (1508)
Madonna Aldobrandini (1510)
Madonna del Diadema Blu (1510)
Madonna della Torre (1508)
Madonna di Foligno (1512)
Madonna del Velo (1511)
Madonna dell''Alba (1511)
Madonna della Tenda (1513)
Madonna dell'Impannata (1513)
Madonna dei Candelabri (1513)
LA MADONNA SISTINA
Nella Madonna Sistina situata nella Chiesa di San Sisto sono presenti i due cherubini ricordati per essere il motivo iconografico più riprodotto al mondo (fedele all'orginale o con delle rivisitazioni).
Madonna della Seggiola (1514)
Madonna del Pesce (1514)
Madonna del Passeggio (1516)
Perla di Modena (1518)
Sacra Famiglia di Francesco I (1518)
Sacra Famiglia sotto la quercia (1518)
Picola Sacra Famiglia (1519)
Madonna del Divino Amore (1518)
Madonna della Rosa (1518)
I PONTEFICI DI RAFFAELLO
Durante tutta la sua carriera Raffaello è stato al fianco di due pontefici: Leone X e Giulio II, di cui realizza due magifici ritratti.
PAPA GIULIO II
PAPA LEONE X
IL PITTORE ARCHEOLOGO
Raffaello viene anche ricordato come il pittore archeologo poichè chiede a papa Leone X di non distruggere i monumenti precedenti, ma di tutelarli in modo che potessero arrivare ai posteri come testimonianza del passato.
L'ARCHITETTURA
Nel 1514, dopo la morte del Bramante, viene nominato architetto dalla chiesa di San Pietro che Giulio II sta facendo costruire. I progetti di Raffaello per San Pietro verranno modificati dopo la sua morte, ma per un breve periodo gli permettono di diventare anche l’architetto più importante di Roma. La maggior parte della sua opera architettonica va però persa, perché demolita o modificata.
LA SCUOLA DI RAFFAELLO
Proprio a Roma, viste le diverse commissioni papali, apre una scuola, dove non solo insegna le tecniche pittoriche ma anche la storia dell'arte.Questo all'epoca fu un evento singolare che lo fece diventare a tutti gli effetti un intellettuale a 360°.
LE STANZE VATICANE
Le Stanze Vaticane sono state commissionate per la prima volta da Giulio II della Rovere. Le più illustri dipinti sono stati realizzati da Raffaello e i suoi allievi tra il 1508 e il 1524.
Le quattro sale rappresentano eventi storici così suddivisi:
1) Sala di Costantino;
3) Stanza della Segnatura,
4) Stanza dell'incendio di Borgo.
2) Stanza di Eliodoro;
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LE STANZA DELLA SEGNATURA
La Stanza della Segnatura prende il suo nome dal tribunale in capo nella giustizia del Vaticano presieduto direttamente dal Papa. Si tratta de la “Segnatura Gratiae et Iustitiae” (Segnatura di Grazia e Giustizia).
Sulle pareti si trovano celebri affreschi di grandi dimensioni: - Disputa del Sacramento; - Virtù e la Legge; - Parnaso:
- Scuola di Atene.
MICHELANGELO
Tra i maggiori esponenti artistici del 500 vi era senza ombra di dubbio Michelangelo Buonarroti, ma tra lui e Raffaello non scorreva buon sangue. Difatti lo scultore possiedeva un carattere alquanto burbero che lo portava ad avere maniere sgarbate. Perciò quando Raffaello lo raffigura nella "Scuola di Atene", lo pone in disparte rispetto agli altri.Inoltre alcuni critici sostemgono che gli stivali indossati dallo stesso fossero logori proprio per simboleggiare il fatto che egli fosse alquanto tirchio.
MARGHERITA LUTI
Durante la sua vita Raffaello ha frequentato numerose donne, ma si narra che lo stesso fosse sposato segretamente con Margherita Luti, detta Ghita, figlia di un fornaio di Trastevere, che secondo il Vasari amò Raffaello fino alla morte. Difatti nel 1514 quando si fidanzò ufficialmente, con una nipote del cardinale Medici Bibbiena, non portò mai la ragazza all'altare proprio per questo suo presunto matrimonio segreto.
MARGHERITA LUTI
Alla morte dell'artista la donna fu così addolorata da ritirarsi in un monastero. Questo amore è diventuto particolarmente apprezzato anche in campo letterario, tanto da dare vita a diversi romanzi. Tra gli stessi troviamo Guardami negli occhi di Giovanni Montanaro e Un amore di Raffaello di Pierluigi Panza.
LA VELATA
La Velata è così intitolata a causa del lungo velo che copre il capo e le spalle della donna. Si pensa appunto che la donna raffigurata sia proprio Margherita Luti, che in più occasioni è diventata la musa del pitore. L'opera rappresenta la perfezione dell'arte matura di Raffaello, in particolar modo nel tessuto dell'abito, che desta un realismo strabiliante.
LA FORNARINA
L'opera, una tra le sue ultime, realizzata senza commitente testimonia l'amore tra l'artista e la donna.Ciò anche grazie all'incisione posta sul bracciale, che cita "Raphael Urbinas", rimane a noi il dubbio del fatto che fosse solo una firma o segnasse il vincolo amoroso dei due.
L'artista conserva l'opera fino alla morte, tanto che quando morirà verrà posta vicino al suo corpo.
LA TRASFIGURAZIONE
Nel 1517 Giulio dei Medici, prima di diventare papa con il nome di Clemente VII mise in competizione Sebastiano del Piombo (con una Resurrezione) e Raffaello (con una Trasfigurazione). La gara fu vinta dal Principe delle arti e l'opera costituì l'ultima del suddetto, poichè mentre vi stava lavorando morì. Per tale ragione l'opera venne posta vicina al suo letto di morte.
Cristo fluttua nella posa della crocifissione
Mosè con le tavole della legge
Elia con il Vecchio Testamento
San Pastore e San Giusto in preghiera.
Gli apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo abbagliati dalla luce divina
Naturalismo evidente dalla luce di sinistra che genera forti chiaroscuri e comtrasti.
Episodio vangelico della guarigione di un ragazzo posseduto dal demonio.
LA MORTE
Il 6 aprile 1520 (Venerdì Santo) muore ufficialmente per una malattia polmonare, ma ufficiosamente il Vasari ci narra che sia morto per una malattia venerea. Pico della Mirandola narra invece che il giorno della sua morte a Roma ci fu un forte terremoto che fece comparire delle crepe sul muro dove vi erano alcuni dei suoi dipinti in Vaticano.
Venne sepolo nel Pantheon con un epitaffio scritto da Pietro Bembo che dice "Qui giace Raffaello, dal quale la natura temette mentre era vivo di esser vinta; ma ora che è morto teme di morire". A destra una lapide ricorda la fidanzata Maria Bibbiena, ma sopra la tomba dell'arista vi è una scultura ben più interessante.
LA MADONNA DEL
SASSO
Prima di morire Raffaello aveva commisionato una statua "La Madonna del sasso" allo scultore Lorenzetto.
Si pensa che il volto della donna sia proprio quella di Margherita Luti. Da cinque secoli oramai la stessa veglia la tomba dell'amore della sua vita.