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Eneide

sarahmarini50

Created on May 17, 2023

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Transcript

L'eneide

inizio Prof. Marini

Indice

1. Prima dell'Eneide: la guerra di Troia

6. Enea e Didone

2. Virgilio e l'epica latina

7. Enea negli inferi

3. Mappa dei luoghi

8. La guerra contro i latino

4. Enea arriva a Cartagine

9. Enea contro Turno

5. Enea racconta il suo viaggio

10. Gli dei e i personaggi

Mappa dei luoghi

Durata del viaggio: 7 anni

Virgilio e l'epica latina

Perché Virgilio scrive l'Eneide? Quali sono le differenze e le analogie tra Eneide e Poemi omerici? Quali sono i valori del poema? Qual è il suo stile?

Chi la scrisse? In che lingua? In quanti libri? Il tempo della storia Chi era esattamente Virgilio ?

1. Prima dell'eneide

Ulisse, il re di Itaca, era un uomo saggio e molto furbo. Tra le tante trovate che ebbe la più brillante fu quella del Cavallo di Troia. Da troppo tempo ormai Ulisse e i suoi compagni achei combattevano contro la città di Troia senza riuscire ad espugnarla. Al decimo anno di guerra Ulisse ebbe la trovata: fingere di arrendersi, costruire un enorme cavallo di legno in dono ai troinai, dentro cui nascondere i guerrieri più forti.

L'inganno del cavallo

Nonostante la giovane Cassandra, un'indovina troiana, avesse messo in guardia i troiani dall'accettare il cavallo dentro le mura, i troiani credettero a ciò che raccontava Sinone, un acheo affermava di essere scappato dal suo esercito perché stufo dei loro sopprusi. I troiani accolsero il cavallo dentro le mura e trascorsero la notte in sfrenati festeggiamenti.

Enea arriva a cartagine

L'Eneide si apre con il naufragio da parte di Enea e dei suoi compagni sulle coste della Libia, presso la cittò di Cartagine. Approdati su questa terra sconosciuta Enea e i suoi compagni si imbattono in una giovane cacciatrice, che in realtà era Venere!La dea racconta ai naufraghi la storia della città che stanno per visitare e della sua regina, la bella Didone.

Era è nemica dei troiani e assieme a Eolo fa di tutto per ostacolarli

La storia di didone

Didone perde tragicamente l'amato marito Sicheo. Dopo la sua morte, in sogno Sicheo gli rivela l'identità del suo assassino: si tratta di Pigmalione, fratello di Didone, che per sete di ricchezze lo ha assassinato. Appresa la notizia, Didone fugge dalla sua città, Tiro, per fondare una nuova patria con i soldi nascosti dal marito. Non è facile farsi rispettare per una donna sola, infatti le popolazioni vicine le propongono un' offerta ingannevole: le concederanno l'ampiezza di territorio che sarà in grado di coprire con la pelle di bue. Didone taglia il bue in striscioline piccolissime e riesce a raggiungere il perimetro della futura Cartagine!

Quando ENea e i suoi compagni approdano a Cartagine, la città è un cantiere in fermento. Avvolti da una nebbia, i troiani arrivano a Cartagine presso il palazzo di didone.

Sulle mura dei templi vedono scolpite le loro gesta: la distruzione di troia, l'inganno del cavallo, le imprese di Ettore. è incredibile, sono famosi!

In mezzo a una folla di sudditi e ammiratori intravedono la bella e regale didone. Esattamente come un condottiero dà ordini, offre consigli, dirige i lavori della sua nuova patrIA. ENea si presenta alla regina, che li accoglie benevolmente.

Il racconto di Enea

Didone ospita a banchetto Enea e i suoi compagni. Tiene in braccio il figlio di Enea Ascanio, non si accorge però che in realtà quello è Cupido! Infatti Venere, per garantire che il figlio sia accolto benevolmente da Didone, ordina a Cupido di far sì che Didone si invaghisca di lui. Durante il banchetto Enea avà occasione di raccontare tutte le sue peripezie, inizia infatti un lungo flashback dove l'eroe racconta dell'Ultima notte di Troia e delle sue disavventure prima di giungere a Cartagine.

Cupido, figlio di Venere, trafigge con una freccia Didone, che si innamora di Enea

Intanto la freccia di cupido fa il suo effetto e cresce nel petto della regina l'amore per quel giovane eroe con cui ha molte cose in comune: entrambi infatti sono vedovi, con la missione di fondare una nuova patria. Didone inoltre non ha potuto avere figli ed è intenerita dal giovane Ascanio.

L'ultima notte di Troia

Mentre i greci, usciti dal cavallo, stavano facendo strage del cavallo, ecco che un sogno apparve ad Enea, uno dei guerrieri troiani all'oscuro dell'inganno. Ettore, coperto di sangue e in lacrime, ordinò ad Enea di fuggire e mettere in salvo la sua famiglia, composta dal padre Anchise, dal figlioletto Ascanio e dalla moglie Creusa. Enea si svegliò appena in tempo per scoprire che la città era ormai in fiamme.

Con il padre sulle spalle e Ascanio per mano, seguito da Creusa, Enea scappò per un passaggio segreto, lo stesso he tante volte aveva usato Andromaca per far giocare Astianatte con il nonno Priamo e la nonna Ecuba. All'imporvviso ad Enea parve di scorgere una spada nel buio, corse quindi più veloce per protare in salvo la sua famiglia. Nella fretta tuttavia non si avvide che aveva perso la moglie Creusa. Mise in sicurezza Ascanio e il padre e nonostante sapesse che avrebbe rischiato nuovamente la morte tornò indietro deciso a cercare la moglie.

Enea cercò in mezzo alle fiamme disperatamente la moglie, finchè Creusa stessa sotto le sembianze di un fantasma non gli apparve. Lo rassicurò sul fatto che per le ormai non c'era nulla da fare, ma che lui invece aveva una grande missione da compiere: fondare una nuova troia in italia! si sarebbe risposato e la sua discendeza avrebbe dato vitaad una nuova stirpe. Così l'eroe in lacrime tornò dalla sua famiglia e dai suoi compagni e si rimise in partenza per la terra promessa.

Il viaggio di Enea

L'incontro con Polidoro

In Tracia

Mentre Enea sta cercando della legna, ecco che una voce sembra uscire dalla pianta appena recisa: " Enea, perché mi laceri?". Enea incredulo trasalisce, chiede chi vi sia insieme a lui. A quel punto la pianta riprende a parlare e rivela di essere Polidoro, figlio di Priamo, affidato al re di Tracia Polimestore, che, anziché mantenere la promessa di prendersi cura del fanciullo rubò le sue ricchezze e lo assassinò. Questa scena verrà ripresa nella Divina Commedia di Dante.

Presso le isole Strofadi Enea e i sui compagni, sempre alla ricerca della terra promessa, devono combattere le Arpie, mostri dalle sembianze di donna ma con corpi di uccelli. Queste creature imbrattano le mense dei troiani costringendoli a riprendere il mare. Questi mostri mitologici verranno ripresi anche da Dante!

Presso le isole Strofadi Enea e i sui compagni, sempre alla ricerca della terra promessa, devono combattere le Arpie, mostri dalle sembianze di donna ma con corpi di uccelli. Queste creature imbrattano le mense dei troiani costringendoli a riprendere il mare. Questi mostri mitologici verranno ripresi anche da Dante!

A Butroto Enea incontra Andromaca la vedova di Ettore

Enea presso Eleno e Andromaca

Qui si è risposata con Eleno, un altro figlio di Priamo riuscito a fuggire

Eleno è cieco ma è un veggente e predice ad Enea la sua futura destinazione

Avrebbe patito molte sventure, ma infine sarebbe arrivato nella nuova patria

Nella terra dei Ciclopi incontrano uno dei compagni di Ulisse rimasti sull'isola

L'isola dei Ciclopi

Lo traggono in salvo e lo rifocillano di cibo e acqua

Il marinario racconta tutta l'avventura di Ulisse

Enea riparte alla volta di Drepano, dove il padre Anchise muore di vecchiaia

Didone intanto è sempre più innamorata, dopo il banchetto va a dormire

L'amore fatale di didone

tuttavia non riesce a prendere sonno, pensando al forte eroe

la mattina va da sua sorella Anna e le confida i suoi sentimenti

Anna invita Didone a lasciarsi andare alla sua passione, ha bisogno di un marito!

Il giorno dopo Enea, ascanio e gli altri troiani partecipano ad una battuta di caccia assieme a Didone e ai cartaginesi. Giunone, d'accordo con venere, manda dal cielo un forte temporale.

Per caso Enea e Didone si rifugiano nella stessa grotta, tra i due scatta la scintilla e iniziano una relazione amorosa. Intanto Iarba, un re locale che aveva chiesto la mano di Didone ma era stato rifiutato, apprende la notizia e si infuria, Enea, uno straniero, non può ambire alla mano della bella Didone! CHiede così aiuto a Zeus.

Zeus invia mercurio a parlare con Enea, per convincerlo a riprendere il mare e a realizzare la sua missione! Enea però è troppo preso dall'amore di Didone per obbedire. Infine anche il padre anchise appare in sonno ad ENea e lo rimprovera aspramente. A quel punto Enea non può più sottrarsi: deve lasciare l'amata e partire per cercare una nuova patria, di cui suo figlio sarà erede!

Enea replica che non può fare altrimenti, Didone ha la sua patria, mentre Enea deve ancora trovarla! in più non può negare ad Ascanio un avvenire brillante!

Enea si prepara in gran segreto per partire, tuttavia DIdone intuisce ciò che passa per la testa di Enea (chi può ingannare il cuore di chi ama?).Lo affronta e lo accusa di essereun traditore

Didone non riesce a darsi pace e prepara la propria pira in gran segreto. nonostante i tentativi di anna di consolarla, didone si toglie la vita gettandosi sopra la spada di enea.

Enea è ormai in mare quando questo accade e si sta allontanando dalle coste della libia con la sua flotta. Guardando verso cartagine vede del fumo alzarsi e ha un triste presagio.

I Funerali di Anchise

Si organizzano dei giochi e delle sfide sportive in onore del defunto Anchise, come era tradizione presso i Greci. Questa scena Virgilio la riprende dall'Iliade, dove si celebrano i funerali di Patroclo allo stesso modo.

A Drepano, a un anno della morte di Anchise, si celebrano i suoi funerali

La discesa agli inferi

Enea naviga verso Cuma per farsi indicare la strada dalla Sibilla. La profetessa lo spinge a discendere nell'Ade, dove l'eroe incontrerà alcuni compagni defunti, tra cui Palinuro. L'incontro più toccante però sarà quello con Didione, della cui morte Enea era all'oscuro. L'eroe tenterà invano di parlare con lei, che correrà incontro al marito Sicheo.

La Sibilla di Cuma, una sacerdotessa che guida Enea nell'Ade

Il viaggio all'inferno non sarà semplice: dovrà farsi trasportare oltre il fiume stige dal crudele nocchiero Caronte e placare la fama del cane a tre teste cerbero.

Dopo l'enorme sofferenza dell'incontro con Didone, Enea incontra anche il padre da poco defunto. Tenta di abbracciarlo per tre volte, ma l'anima del padre scivola via tra le sue braccia.

Tuttavia la tristezza lascia presto spazio alla gioia e all'orgoglio, infatti Anchise mostra che tutta la sofferenza di enea non sarà vana: una volta fondata roma infatti i suoi discendenti saranno i padroni della terra!

Anchise porta Enea in un enorme prato dove pullulavano persone illustri, come Augusto, Cesare e i sette re di Roma! Grazie al sacrificio di Enea un grande impero, il più grande mai conosciuto, nascerà e apparterrà alla loro stirpe!

L'arrivo nel lazio

Dopo la discesa agli Inferi, Enea e i suoi approdano finalmente nel Lazio, ma le sofferenze ancora non sono finite! Infatti esistevano già delle popolazioni nel Lazio, che abitavano da secoli quei luoghi, come avrebbero preso che un eroe straniero sarebbe arrivato sulle loro coste? Il Lazio infatti era abitato già da Latino, che ne era il re, e altre popolazioni locali, tra cui i Rutuli. In particolar modo Lavinia, figlia di Latino, sarebbe dovuta andare in sposa al bello e valoroso Turno, sovrano dei Rutuli. Un giono però un presagio avverte Latino: lavinia non deve andare in sposa a Turno ma a un giovane straniero in arrivo sulle loro coste e che porterà grande gloria al suo nome!

Lavinia, figlia di Latino, re del Lazio

All'arrivo di Enea, latino lo accoglie amichevolmente, gli concede di fondare una città e gli promette in sposa la figlia Lavinia. Giunone tuttavia desidera ostacolare questo progetto e, tramite la furia Aletto, accende d'ira contro i troiani Amata, la moglie di Latino, e il principe dei rutuli Turno, promesso sposo di Lavinia. Tra Rutuli, Latini e troiani dunque Scoppia la guerra.

Turno si schiera con alcune popolazioni italiche e inizia una guerra contro latino e i troiani per la mano dell'amata lavinia

Su suggerimento del dio Tiberino, Enea si reca a chiedere aiuto al re di Pallanteo, Evandro, che mette a sua disposizione dei cavalieri, guidati da suo figlio Pallante; un altro sostegno gli viene dai popoli etruschi. Dalla madre Venere poi riceve un'armatura forgiata da Vulcano, che sullo scudo racconta le future vicende di Roma.

Eurialo e Niso

Comincia la battaglia: i troiani sono in difficoltà per l'assenza di Enea e decidono di cercarlo. Incaricati della missione sono i due giovani volontari Eurialo e Niso che vengono uccisi mentre stanno facendo una strage nel campo nemico. Turno riesce a penetrare nel campo troiano, ma costretto alla fuga, si salva gettandosi nel Tevere.

Eurialo e Niso, due giovani Troiani

Il modo in cui i giovani muoiono è molto significativo, infatti presi dall'avidità di alcune armi, le rubano ai nemici. Tuttavia il riflesso dell'elmo rubato li fa scoprire.

Entrambi muoriranno tragicamente, l'uno per salvare la vita dell'altro.

Il coraggio di Camilla

Giove ordina agli altri dei di non intervenire nella contesa. Intanto ritorna Enea, che risolleva le sorti della battaglia. L'uccisione di Pallante, da parte di Turno, fa infuriare il troiano che, non riuscendo a trovare il principe dei rutuli, uccide il suo più forte alleato, il tiranno Mesenzio.

Figlia del re dei Volsci e cresciuta dal padre come cacciatrice e guerriera

Il momento della tregua per seppellire i caduti dura poco. Turno manda all'attacco la cavalleria sotto il comando di Messalo e di Camilla, regina dei volsci; ma la morte della fanciulla fa disunire i latini ed Enea riesce facilmente a giungere con gran parte dell'esercito fino a Laurento. Anche la fine di camilla è simile a quella di Eurialo e Niso: attirata dalle armi del sacerdote e desiderando sottrarle, la giovane viene uccise da Arrunte, sacerdote di apollo

Il Duello

Turno sfida Enea a duello; durante la tregua la ninfa Diuturna, incitata da Giunone, fa riaccendere la battaglia, nella quale Enea è ferito e guarito da Venere. Tornato nella mischia, egli assalta la città di Laurento: la regina Amata, disperata, si toglie la vita.

Latino è deciso ad evitare una strage

Enea ha dalla sua Venere, la madre, mentre Turno sa che il suo destino sarà quello di perdere, ma affronta lo stesso la morte

Infine giunge il momento dello scontro tra Enea e Turno

L'eneide si conclude con un atto d'ira da parte di Enea: Turno ormai è in fin di vita e chiede di essere risparmiato. Enea esita, ma lo sguardo gli cade sulla cintura di Turno: apparteneva a Pallante, il giovane morto per lui.

Enea è preso dalla rabbia e colpisce a morte turno e sposa Lavinia.

l'epilogo

Ma cosa accadde in seguito? Enea non assisterà alla fondazione di Roma, sarà la sua stirpe, discendente da lui e dalla sposa Lavinia che fonderanno Alba Longa da cui discenderanno poi Romolo e Remo, i gemelli che daranno finalmente vita alla grandezza di Roma...ma questa è un'altra storia!

Italici e altri popoli

Troiani

VS

1. Turno, re dei Rutuli 2. Amata, moglie di Latino 3. Camilla figlia del re dei Volsci

  1. Enea, troiano figlio di Anchise e Venere
  2. Ascanio, figlio di Enea e Creusa
  3. Eurialo e Niso, due giovani amici troiani
  4. Pallante, figlio di Evandro, re degli Arcadi
  5. Latino, re del Lazio
  6. Lavinia, promessa sposa prima di Turno e dopo di Enea

I personaggi

Calipso

Telemaco

Figlio di Ulisse, non vede suo padre da quando era in fasce

Bellissima ninfa che vorrebbe sposare Ulisse

I personaggi

Odisseo (Ulisse)

Atena

Re di Itaca, isola greca del mar Ionio. Il più astuto degli eroi greci,

Dea dell'intelligenza, protettrice di Ulisse

I personaggi

Poseidone

Nausicaa

Re dei Feaci , accoglie Ulisse presso il suo pacifico popolo

Principessa dei Feaci , spera di poter sposare Nausicaa

I personaggi

Eolo

Circe

Dio dei venti, cerca di aiutare Odissea, ma quando scopre il suo crimine contro Poseidone, rifiuta di aiutarlo.

Maga pericolosa e affascinante che trasforma gli umini in porci.

I personaggi

Penelope

I proci

Astuta moglie di Ulisse, per evitare di sposarsi con i Proci inventa l'inganno della tela.

Pretendenti alla mano di Penelope, occupano il palazzo di Ulisse e dissipano le sue ricchezze

I personaggi

Antinoo

Ermes

Capo dei Proci, verrà ucciso per primo da Ulisse.

Messaggero degli dei, aiuta Ulisse in più occasioni

Grazie dell' attenzione