giuseppe ungaretti

giuseppe ungaretti

indice

1. ermetismo

2. giuseppe ungaretti

3. poetica

4. poesie

ermetismo

Questa corrente letteraria si sviluppa tra gli anni venti e gli anni Quaranta. A differenza del Futurismo, questo viene espresso in un Manifesto, questa tendenza accumuna nella sensibilità scrittori molto diversi tra loro. Questo termine viene dato da Francesco Flora, che indica una poesia oscura e indecifrabile. Questi poeti scelgono un linguaggio difficile; una realtà misteriosa. I temi centrali sono: solitudine, angoscia( perchè non si riesce a comprendere il significato della vita). Tutto questo viene racchiuso in poche parole essenziali. Aspetti principali I principali poeti sono: Vittorio Sereni, Leonardo Sinisgalli, Salvatore Quasimodo, Alfonso Gatto, Mario Luzzi Uno dei più grandi poeti di questa epoca è Eugenio Montale che viene solo influenzato dall'Ermestismo; Giuseppe Ungaretti è considerato anticipatore e modello per gli ermetici, negli anni Trenta torna alla tipica tradizione letteraria italiana

giuseppe ungaretti

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888, il padre gli muore due anni dopo per un incidente sul lavoro. Nel 1912 si trasferisce a Parigi per freguentare l'università, nel 1914 torna in Italia e si arruola volontario nella Prima guerra mondiale, la guerra gli fa capire l'assurdità del conflitto e la necessità per l'uomo di essere fratelli tra loro, da qua nasce le raccolte poetiche Il porto sepolto e Allegria di naufragi. Dopo la gerra aderisce al fascismo e diventa corrispondente di vari giornali, che lo portano in giro per il mondo. Nel 1936 si trasferisce in Brasile per fare il professore, dove gli muore il figlio di nove anni, nel 1942 torna per insegnare a Roma, nel 1969 le diverse raccolte confluiscono nell'edizione definitiva, " Vita d'un uomo". Nel 1970 muore

la poetica

Le sue brevi poesie sembrano incomprensibili e ironia per i rifiuto delle regole tradizionali. Nel primo Novencento dominano immagini preziose, invece Ungaretti mette pochi versi , aspri e essenziali, la voce disprata di un uomo che scopre di essere da solo, la sua carica di ideali di fronte a una realtà spesso crudele. Le poesie che scrive durante la Prima guerraa mondiale sono impressione, frammenti di avvenimenti e stati d'animo dove domina la morte. Ci sono riferimenti biografici, lui prende spunto dal vissuto pr analizzare l'esperienza umana, ricerca una poesia pura, essenziale priva di insegnamenti, che esprima solo quello che il poeta, immagina o intuisce con la sua fantasia. Mette in evidenza una singola parola dandole risalto e carica di significato, capaci di "illuminare" sul vero senso delle cose. Le figure retoriche più usate sono l'analogia e la metafora.

poesie

soldati

mattina

veglia

Un'intera nottatabuttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca digrignata volta al plenilunio con la congestione delle sue mani penetrata nel mio silenzio ho scritto lettere piene d'amore

Si sta comed'autunno sugli alberi le foglie

M'illumino d'immenso

poesie

san martino del carso

una colomba

fratelli

Di che reggimento siete,fratelli? parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli

Di queste casenon è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti che mi corrispondevano non è rimasto neppure tanto Ma nel cuore nessuna croce manca é il mio cuore il paese più straziato

D'altri diluvi una colomba ascolto