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MAMMIFERI
Sara Latifaj
Created on May 16, 2023
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Transcript
i MAMMIFERI
Presentazione realizzata da:
- Sara Laouej
- Sara Latifaj
- Giulia Macchioni
- Sofia Sanchez
- Alice Torreggiani
i MAMMIFERI
CLASSIFICAZIONE
l'EVOLUZIONE
"mammifero"
CARATTERISTICHE
ANIMALI
RIPRODUZIONE
FINE
APPROFONDIMENTO
BIZZARRI
PERICOLOSI
DOMESTICI
1.
CHE COSA SI INTENDE PER MAMMIFERI ?
CLASSIFICAZIONE
I mammiferi sono suddivisi in monotremi, marsupiali e placentati
MONOTREMI
Sono conosciuti per le loro carratteristiche primitive che fungono da anello di congiunzione tra mammiferi e rettili.Questi animali sono ovipari come per esempio l'ornitorinco e l'echidna. Il loro sistema di riproduzione è simile a quello dei rettili. A differenza degli altri mammiferi la loro temperatura corporea è più bassa per risparmiare energia (32 C)
MARSUPIALI
I marsupiali sono diffusi specialmente in Australia e America del sud. Nella femmina è presente una tasca addominale detta marsupio dove i piccoli che nascono immatturi (a causa della scarsa funzionalità della placenta) vengono allattati e protetti fino al termine dello sviluppo
PLACENTATI
Sono animali vivipari dotati di una placenta che nutre l'embrione all'inizio dello sviluppo. Differiscono dai mammiferi ovipari per la presenza di capezzoli per l'allattamento e per l'assenza di una cloaca dato che la via uro-genitale e digerente terminano in due diversi punti
evoluzione
I mammiferi insieme ai tre gruppi in cui vengono tradizionalmente suddivisi (vale a dire monotremi, marsupiali e placentati) sono un gruppo monofiletico.
I mammiferi si svilupparono a partire da un gruppo di Amnioti. I primi amnioti apparvero intorno al tardo Carbonifero, da rettiliomorfi ancestrali. ovvero i tetrapodi.
evoluzione
Cranio di Archaeothyris florensis
terapsidi
evoluzione
sinapsidi
- Considerati i progenitori dei Mammiferi
- La postura eretta
- Vissuti circa 220 milioni di anni fa, nel Triassico.
- Secondo palato
- Precursori dei mammiferi
- Il pelo
- Singola finestra temporale su ciascun lato del capo
- Gli organi uditivi
i primi mammiferi
docodon
sinocodon
- Giurassico
- Giurassico-Cretaceo
megazostrodom
- Triassico-Giurassico
haldanodon
- Giurassico-Cretaceo
hadrocodium wui
adelobasileus cromptoni
- Tardo Giurassico
- Tardo Triassico
Caratteristiche
Pelliccia
Struttura auricolare
Locomozione
Allattamento
Dentatura
Respirazione
- regolare la temperatura corporea
- molti mammiferi possiedono manti di colori mimetici, allo scopo di confondersi con l'ambiente circostante
- per altri mammiferi, la colorazione del pelo ha lo scopo di intimorire o avvisare eventuali aggressori
- in molte specie di mammiferi, la lunghezza o la colorazione del pelo è diversa nei due sessi, allo scopo di attrarre i rappresentanti dell'altro sesso
- in molti mammiferi, i peli collegati a meccanorecettori e fibre nervose, fungono anche da organi tattili
- in qualche specie i peli sono modificati a formare delle spine, che proteggono efficacemente l'animale da potenziali predatori
- i peli presenti nel naso e nelle orecchie, così come le ciglia, proteggono invece gli organi di senso e quelli respiratori dall'intrusione di corpi estranei.
pelliccia
La presenza di pelo è una delle caratteristiche più importanti dei mammiferi: la maggior parte ha il corpo ricoperto per percentuali più o meno elevate di pelo, e anche coloro i quali ne sono apparentemente sprovvisti, ad esempio i cetacei, presentano allo stadio embrionale degli accenni di crescita di pelo, che regrediscono poi con il procedere della gravidanza. I peli dei mammiferi hanno composizione prevalentemente proteica: in particolare essi sono costituiti per la quasi totalità da cheratina.
ALLATTAMENTO
I mammiferi sono gli unici animali ad allattare la propria prole almeno fino a quando questa non è in grado di nutrirsi di cibo solido in modo autonomo. Il latte è prodotto in apposite ghiandole dette ghiandole mammarie, organizzate negli euteri in mammelle, dalle quali prende il nome l'intera classe.Le mammelle consistono in complessi ghiandolari con sbocco esterno al quale il piccolo può aggrapparsi durante la suzione: fanno eccezione i monotremi, in cui le ghiandole mammarie sfociano all'esterno tramite un poro e perciò il latte è un essudato che viene leccato dai piccoli. Ciascuna specie ha un numero diverso di capezzoli, in funzione del numero medio di cuccioli partoriti per nidiata: nei primati e negli equidi, per esempio, vi sono solo due capezzoli, mentre i tenrec ne possiedono fino a due dozzine. Le femmine generalmente allattano unicamente i propri cuccioli, scacciando anche violentemente altri piccoli in cerca di cibo: fanno eccezione poche specie in cui si possono osservare delle balie, come i leoni e l'uomo.
Alcuni gruppi di mammiferi possiedono denti privi di radici e a crescita costante: è il caso delle zanne di elefanti, suidi, trichechi e narvali, o degli incisivi dei roditori.I monotremi, invece, non possiedono affatto denti nella fase adulta, mentre i cuccioli possiedono il cosiddetto "dente di diamante", che consente loro di bucare il guscio dell'uovo in cui si trovano. I mammiferi marsupiali presentano dentizione differente rispetto ai placentati: hanno un numero di denti variabile, ma compreso fra i 40 e i 50, ossia in numero maggiore rispetto alla maggior parte dei placentati che avevano formula dentaria pari a 44 denti. Nella maggior parte degli altri mammiferi si è avuta una specializzazione alimentare che ha portato alla riduzione del numero dei denti, fino addirittura alla totale sparizione di questi ultimi, è il caso degli sdentati. Solo in pochi casi il numero dei denti è aumentato rispetto alla formula originaria26
DENTATURA
A differenza dei loro progenitori rettili che avevano una dentatura laterale semplice, i mammiferi sono solitamente provvisti di dentatura eteromorfa, con presenza di quattro tipi di denti:incisivi, atti a strappare; canini, atti a infilzare; premolari, con caratteristiche intermedie fra canini e molari; molari, atti a schiacciare e macinare. Ciascuno di questi quattro tipi di dente è presente in numero variabile a seconda delle abitudini alimentari della specie. Presso la maggioranza delle specie di mammiferi, si ha un unico cambiamento della dentizione quando la dentatura decidua viene sostituita dalla dentatura permanente.
Struttura auricolare
I mammiferi, oltre a essere gli unici animali dotati di un orecchio esterno con funzione di incanalare i suoni, sono anche gli unici animali a possedere la famosa "triade" martello/incudine/staffa, situati nell'orecchio medio e con funzione di ricevere le vibrazioni del timpano e inoltrarle alla finestra ovale dell'orecchio interno.
Locomozione
Gli arti dei mammiferi sono attaccati al di sotto del corpo, e non lateralmente rispetto a esso, questa caratteristica permette ai mammiferi movimenti veloci anche prolungati nel tempo, che consentono ai mammiferi azioni come la corsa o dei movimenti migratori.
Respirazione
La cavità toracica, grazie alla diversa attaccatura degli arti, perde la sua funzione motoria, potendo così dedicarsi a pieno alla funzione respiratoria: nei mammiferi si ha la comparsa del diaframma, una lamina muscolare che divide il torace dall'addome e contribuisce alla respirazione, in quanto contraendosi crea uno scompenso pressorio che spinge i polmoni a espandersi. I mammiferi possiedono polmoni a struttura alveolare, la quale ben si adatta a cambiamenti continui di volume.
La riproduzione dei mammiferi
le tre classi principali dei mammiferi
Si riconoscono tre modalità fondamentali di riproduzione, in base alle quali la classe dei mammiferi viene suddivisa in tre infraclassi:
- GLI EUTERI O PLACENTATI
- I METERATI O MARSUPALI
- I PROTOTERI O MONOTREMI
EUTERI O PLACENTATI
CHI SONO?I mammiferi euteri hanno una gestazione particolare. La gestazione è molto lunga e anche l'allattamento si protrae nel tempo. COME AVVIENE LA FECONDAZIONE?Nella classe degli Euteri, cioè dei Mammiferi più evoluti, le uova di tipo oloblastico omolecitico danno luogo ad una particolare formazione embrionale che necessita di stabilire rapporti col corpo della madre. A questo riguardo, i Prototeri ed i Metateri sono detti Aplacentati, mentre gli Euteri sono detti Placentati. Con la fecondazione, l’uovo comincia immediatamente a dividersi, dando origine all’embrione. Il periodo di gestazione varia da specie a specie. Durante questo periodo il piccolo si sviluppa all’interno del corpo materno. Gli Euteri trattengono il feto nell’utero e lo partoriscono quando si trova a uno stadio di sviluppo avanzato.
METATERI O MARSUPIALI
CHI SONO? Si chiamano marsupiali quei mammiferi, come per esempio il canguro o il koala, che partoriscono i piccoli in uno stadio ancora embrionale e che devono completare il proprio sviluppo nella tasca posta sul ventre della madre: il marsupio. COME AVVIENE LA FECONDAZIONE?Nella classe dei Metateri, corrispondente a quella dei Marsupiali, le uova, ancora di tipo meroblastico telolecitico, si sviluppano dentro il corpo materno, ma questo stesso viene al mondo precocemente ed immesso nella particolare tasca portata nella parte ventrale della madre, detta marsupio.In questa, il latte giunge all’embrione, scorrendo lungo degli appositi peli. Molto importante è far notare che l’espulsione dell’embrione è consequenziale al fatto che, fin dalle prime fasi della segmentazione, viene espulso dai blastomeri; il processo è detto di deutoplasma lisi.
PROTOTERI O MONOTREMI
CHI SONO?Alla classe di prototeri fanno parte i mammiferi che si riproducono in modo oviparo, deponendo le uova. Esistono due sole specie di mammiferi monotremi, l’ornitorinco e l’echidna. COME AVVIENE LA FECONDAZIONE?Alla classe di prototeri fanno parte i mammiferi che si riproducono in modo oviparo, deponendo le uova. La fecondazione nei prototeri avviene a livello dell’ovidotto. Lungo questo tratto l’ovulo fecondato viene arricchito, ad opera di alcune ghiandole, di vitello e viene collocato all’interno di una fossa scavata dalla madre. Dopo, il piccolo sguscia e viene nutrito dal latte proveniente dalle ghiandole mammarie. Nella classe dei Prototeri, corrispondente a quella dei Monotremi, le uova, di tipo meroblastico telolecitico, si sviluppano in una tasca che si forma nella parte ventrale del corpo materno.
approfondimenti
orso polare
- Caratteristiche
- Alimentazione
- Ripoduzione
- Estinzione
IMMAGINI
la scimmia
- I Primati sono un ordine di mammiferi placentati i cui rappresentanti più diffusi sono i tarsi, i lemuri e le scimmie, tra cui l'essere umano moderno
- Sono diffusi in America meridionale e centrale, Africa, Europa (Gibilterra) e Asia.
la scimmia
- Tutti i primati hanno in comune le seguenti caratteristiche: 5 dita su ogni zampa
- Una dentatura non specializzata
- Visione a colori e binoculare visualizzando bene le distanze
- C'è però un'eccezione a questa regola: le scimmie del genere Ateles, hanno il pollice ridotto o assente. Proprio per questo motivo, vengono chiamate anche scimmie ragno
la scimmia
Nell’opera di Carlo Linneo: Systema Naturae, classificò 4 generi nell'ordine dei Primates: Homo - l'uomo Simia - le scimmie Lemur - le proscimmie Vespertilio - i pipistrelli
IL BRADIPO
I bradipi tridattili il cui nome significa "piede lento" dal greco sono membri del genere Bradypus e della famiglia Bradypodidae. Hanno abitutidini solitarie, dormono 16-18 ore al giorno e in media vivono 11-12 anni. I maschi vivono tutta la vita su un unico albero mentre le femmine si spostano diverse volte coi cuccioli per poi lasciarli il posto quando raggiungono la maturità.
La loro pelliccia è cosparsa di minuscole alghe a causa dell'ambiente umido che li circonda e dei loro movimenti lenti
IL BRADIPO
RIPRODUZIONE Avviene solamente fra i mesi di Marzo e Aprile nonostante il periodo fertile duri tutto l'anno. L'accoppiamneot ha luogo a terra e il maschio non ha alcun ruolo nella crescita del cucciolo infatti quest'ultimo rimarrà sempre aggrappato alla madre finchè non sarà in grado di cibarsi da solo
ALIMENTAZIONE L'alimentazione del Bradipo si basa su frutta e verdura dalle quali ricavano anche l'acqua dato che non bevono
CHI SONO? Inconfondibile con il suo lungo collo e le zampe altissime, la giraffa è il più alto mammifero vivente. Alla luce dei più recenti studi, oggi si considerano 4 specie distinte:
- giraffa settentrionale,
- meridionale,
- masai,
- reticolata.
La giraffa
ALIMENTAZIONE Le giraffe trascorrono circa la metà della giornata a mangiare principalmente foglie, germogli e rami. Le giraffe hanno una lingua estremamente mobile. Le giraffe bevono solo ogni due giorni circa. Si procurano i liquidi da quelle piante che riescono a immagazzinare grandi quantità di acqua. Per le giraffe bere non è così semplice: malgrado sia lunghissimo, il collo è troppo corto per arrivare fino al terreno.
MINACCE Purtroppo il numero delle giraffe è fortemente diminuito negli ultimi decenni per via terreni usati per costruire case, strade e campi coltivati. Così le giraffe non riescono sempre a trovare abbastanza spazio e devono attraversare strade pericolose per spostarsi da un luogo sicuro all’altro.
La giraffa
STILE DI VITA Le femmine e i piccoli vivono in gruppi composti fino a 50 animali. I maschi adulti sono animali solitari e si uniscono al gruppo solo quando il piccolo nasce. Una giraffa appena nata però è già alta come un uomo adulto, circa 1,80 metri. I piccoli restano nel gruppo con le loro mamme, per uno o due anni.
Duck-billed Platypus ovvero ornitorinco a becco d'anatra, una curiosità è che i primi coloni britannici lo chiamavano Water Mole (talpa d'acqua). La taglia varia molto, ma i maschi sono circa un terzo più grandi delle femmine. L'ornitorinco, essendo un monotrema, ha la cloaca, ovvero un unico buco dal quale deporre le uova, urinare e defecare. Condivide questa particolarità con pesci, uccelli e gli altri monotremi.
ornitorinco
L'ornitorinco, è un piccolo mammifero semi-acquatico endemico della parte orientale dell'Australia. È una delle cinque specie ancora esistenti che compongono l'ordine dei monotremi, gli unici mammiferi che depongono uova invece di dare alla luce dei piccoli . È l'unico rappresentante della sua famiglia e del suo genere, sebbene siano stati trovati alcuni parenti fossili, alcuni dei quali anche nel genere Ornithorhynchus. La fisiologia dell'ornitorinco è unica: il ritmo del metabolismo è considerevolmente basso in confronto agli altri mammiferi, con una temperatura corporea media di 32 °C al posto dei 38 °C tipici dei mammiferi placentati. È incerto fino a che punto questa sia una caratteristica dei monotremi, piuttosto che un adattamento da parte del piccolo numero di specie sopravvissute a dure condizioni ambientali. Il corpo e la larga coda piatta dell'ornitorinco sono coperti di pelliccia marrone. Ha piedi palmati e un largo muso, duro come la gomma, che ricordano più un'anatra che qualsiasi altro mammifero conosciuto. Queste caratteristiche hanno fatto sì che fosse conosciuto come
VELENO: Il maschio dell'ornitorinco ha, in ognuna delle zampe posteriori, uno sperone cavo, che usa per iniettare un veleno prodotto dalle ghiandole crurali, e che usa per difesa dai predatori o nei combattimenti per il territorio. L'assenza dello sperone cavo nella femmina di ornitorinco, tuttavia, non consente di affermare con assoluta certezza che l'uso dello sperone cavo sia esclusivamente finalizzato alla difesa. Per il veleno non esiste ancora un antidoto. Il veleno non è letale per gli uomini ma può esserlo per i cani e i piccoli animali domestici.
curiositÀ
i mammiferi piÙ pericolosi
- Ordine dei Marsupiali: tutti i Dasiuridi e Macropodidi (i topi, i ratti ed i canguri)
- Ordine dei Primati: lemuri, scimmie orso, scimmie del nuovo e vecchio mondo, gibboni, orango, scimpanzé e gorilla.
- Ordine dei Carnivori: felidi (leone, pantere, tigri, caracal, linci, gatto selvatico), i canidi (lupi, gli sciacalli ed i coyote), i mustelidi (tassi, le lontre, la taira, il ghiottone) tutti gli orsi, i panda e le iene.
- Ordine degli Artiodattili: tutti i cinghiali, i cervidi e i bovidi
- Ordine dei Roditori: tutte le istrici.
i mammiferi bizzarri
Tutti i mammiferi sono omeotermi, ovvero mantengono costante la propria temperatura corporea; caratteristica in comune con gli uccelli ma evolutasi in modo indipendente nei due gruppi; la maggior parte dei mammiferi possiede un palato secondario, che permette loro di respirare e contemporaneamente masticare il cibo: questo è possibile grazie all'epiglottide, che va a chiudere la laringe per evitare l'entrata di bolo alimentare nella trachea; il cervello dei mammiferi è formato da neocorteccia; i mammiferi possiedono ghiandole sudoripare finalizzate alla termoregolazione.
Al mondo esistono tantissime specie animali curiose e bizzarre. Molte sono talmente strane e assurde da non sembrare vere e sembrano uscite dalla fantasioso mente di un autore di fantascienza.
L'aye-aye come tutti i lemuri vive in Madagascar, ma a differenza dei suoi cugini possiede delle caratteristiche pittosto insolite per un primate. I suoi denti sono più simili a quelli dei roditori, e infatti crescono continuamente per poi essere limati dall'usura costante. Ma la particolarità più strana e scioccante di questo curioso primate notturno risiede sicuramente nella sua mano. Il dito medio dell'aye-aye è infatti a dir poco unico: è lungo il triplo degli altri ed è esile e sottile come un bastoncino. Questo strano e inquietante dito viene usato per picchiettare i tronchi degli alberi alla ricerca di insetti.
Quando il lemure scova attraverso il suono le cavità dove si nascondono le larve pratica un'incisione nel legno coi denti e infila il lungo e scheletrico "bastoncino" nella cavità per tirare fuori le succulente prede.
L'okapi è l'unica altra specie vivente della famiglia a cui appartengono le giraffe. È una specie endemica delle foreste tropicali della Repubblica Democratica del Congo, dove trascorre una vita per lo più solitaria, tranne che nel periodo dell'accoppiamento. Questi singolari erbivori sembrano uno strano incrocio tra una giraffa e una zebra. Come le prime hanno lingue lunghissime che utilizzano per strappare foglie e germogli, come le zebre invece possiedono striature bianche e nere su zampe e posteriore. Anche i suoi zoccoli sono particolari: alla base ci sono delle ghiandole odorose che utilizzano per marcare il territorio. Purtroppo è una specie seriamente minacciata di estinzione, soprattutto a causa della deforestazione.
DOMESTICI
Gli animali da compagnia più comuni sono i pesci che in Italia sono quais 30 milioni, i canie i gatti più di 16 milioni e oltre 3 milioni e mezzo tra piccoli mammiferi e rettili.
Nel 2021 il numero di animali da compagnia nelle case degli italiani ha raggiunto i 62 milioni. La maggior parte delle persone che possiede animali domestici ne ha più di uno e la qualità della vita di chi vive (sopratutto con un cane e un gatto) è migliorata grazie al legame di affetto che si crea e ciò riguarda specialmente anziani e bambini.
grazie per l'attenzione!
Sara Latifaj, Sara Laouej, Sofia Sanchez, Alice Torreggiani, Giulia Macchioni
e ora kahoot!