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Gandhi,Mandela,King

Giulia

Created on May 16, 2023

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Gandhi,Mandela,King

Giulia Caniglia

Nelson Mandela

Martin Luther King

Mahatma Gandhi

Gandhi, Mohandas Karamchand

Compì a Londra, dal 1888, gli studî giuridici conseguendo la laurea. Trasferitosi in Sudafrica (1893) per svolgervi la professione di avvocato, si dedicò alla causa indiana attorno al 1893, per la profonda impressione ricevuta dalle condizioni sociali ed economiche dei suoi connazionali ivi residenti. Il suo apostolato, che in un primo tempo tenne un atteggiamento conciliante verso l'Inghilterra nella speranza di ottenerne pacifiche concessioni, si concretò nella teoria del satyāgraha, interpretato di solito come "resistenza passiva" (significa piuttosto "insistenza per la verità"), e sfociante in pratica nella disobbedienza civile. Esso era integrato e limitato dall'altro principio, di schietta origine indiana e buddista, dell'ahimṣā o non-violenza.

Ritornato in India nel 1915, G. divenne il capo politico e morale del movimento d'indipendenza, che passò all'azione più decisa nel primo dopoguerra (primo moto di disobbedienza civile, 1921). Dopo un primo arresto e condanna, fu graziato nel 1924 e nel 1929 riprese la sua azione con l'esplicito intento del raggiungimento della completa indipendenza politica del suo paese. Arrestato di nuovo più volte, riuscì spesso a imporre la sua volontà all'Inghilterra per l'immenso prestigio morale di cui godeva, e sotto la minaccia di suicidio per prolungati volontarî digiuni. Dopo il 1934 la sua attività principale fu rivolta al problema degli "intoccabili" e alla ricostruzione rurale. Nella seconda guerra mondiale, mantenne fermissima l'esigenza dell'indipendenza, pur senza entrare in collusione con le potenze dell'Asse, come fecero invece altri esponenti estremi del nazionalismo indiano (Chandra Bose). Nuovamente arrestato, fu tenuto per due anni in carcere (1942-44), e alla liberazione ebbe gran parte nelle trattative (1945-47) che condussero alla proclamazione dell'indipendenza dell'India. La scissione del Pakistan, che la accompagnò, fu contraria agli ideali unitarî di Gandhi, che la subì perché resa necessaria dalle rivalità etniche e religiose, riesplose nel 1947 con sanguinosi eccessi da ambo le parti. Mentre il suo discepolo Nehru, succedutogli sin dal 1942 come capo del Congresso, assumeva il governo dell'India indipendente, Gandhi svolgeva opera di pacificazione, e cadeva poco dopo (30 genn. 1948) vittima dell'attentato di un fanatico indù.

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Nelson Mandela

Nelson Mandela nacque il 18 Luglio 1918 nella famiglia reale dei Thembu, una tribù di etnia Xhosa che viveva in una fertile valle del Capo Orientale (Sudafrica). Il suo nome in lingua Xhosa, Rolihlahla, ha un significato profetico: “attaccabrighe”.Sarà chiamato Nelson solo quando inizierà a frequentare il collegio coloniale britannico di Healdtown. Un nome dato dall’insegnante, che sceglieva nomi inglesi a caso per i ragazzini sudafricani, al posto degli impronunciabili appellativi tribali.Incarcerato per la sua resistenza al regime segregazionista sudafricano, venne liberato nel 1990 dopo 27 anni passati in prigione. Nel Maggio 1994, Nelson Mandela fu eletto Presidente del Sudafrica nelle prime elezioni a suffragio universale.Nel 1999 si ritirò ufficialmente dalla vita pubblica, ma non interruppe mai la sua azione umanitaria, portando la sua instancabile battaglia per la pace e la comprensione umana oltre i confini del Sudafrica.Mandela morirà il 5 Dicembre 2013 nella sua casa di Johannesburg.

Già da giovane studente, mentre frequentava l’Università di Fort Hare emerse la forza di volontà di Mandela e la sua indignazione per l’ingiustizia: fu espulso dall’università nel 1940 per aver guidato una manifestazione studentesca insieme a Oliver Tambo.A 22 anni trovò lavoro come guardiano alle Crown Mines di Johannesburg . La politica cominciò a giocare un ruolo molto significativo nella sua vita. Mossi dall’umiliazione e dalle sofferenze della loro gente, e offesi dalle leggi sempre più ingiuste e intollerabili, nel 1944, Nelson Mandela, Walter Sisulu e Oliver Tambo insieme ad altri costituirono la Lega Giovanile dell’ANC (African National Congress), e in pochi anni Mandela ne divenne presidente.Completati i suoi studi di legge all’Università del Witwatersrand, con Tambo avviò il primo studio legale per i neri. In quegli anni Mandela si dedicò anima e corpo una campagna non violenta di disobbedienza civile, aiutando ad organizzare scioperi, marce di protesta e manifestazioni contro le leggi discriminatorie.Mandela fu arrestato per la prima volta nel 1952. Fu assolto, ma seguirono arresti e detenzioni, culminati nel Processo per Tradimento del 1958. Nello stesso anno, Mandela sposò Winnie. Il processo per tradimento si concluse nel 1961 con l’assoluzione.dopo il processo, di fronte alle crescenti repressioni e la messa a bando dell’ANC, la lotta armata diventò l’unica soluzione. Nel 1962 Mandela fu arrestato di nuovo per alto tradimento e fu condannato a cinque anni di carcere. Mentre scontava la condanna, nuovamente accusato di sabotaggio al processo di Rivonia. Al processo sua appassionata arringa, durata 4 ore, finì con le famose parole: “Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica, in cui tutte le persone vivono insieme in armonia… Questo è un ideale per cui vivo e che spero di realizzare. Ma se è necessario, è un’ideale per il quale sono pronto a morire”.Nel 1964 Nelson Mandela fu giudicato colpevole di sabotaggio e alto tradimento e fu condannato a scontare l’ergastolo a Robben Island.A metà degli anni ’80 la crescente condanna internazionale portò a colloqui segreti tra il governo e Mandela e finalmente alla liberazione l’11 Febbraio 1990, a cui seguiranno le trattative per la transizione democratica del paese, le elezioni, gli anni della presidenza e poi dell’impegno umanitario con la sua fondazione prima del definitivo ritiro dalla vita pubblica.

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Martin Luther King

Martin Luther King è senza dubbio una delle figure più rappresentative del Novecento. Una cosa piuttosto scontata, se pensiamo a come era strutturata la società non molto tempo fa, e a cosa questo rivoluzionario afroamericano, attivista, politico e pastore protestante, ha fatto per cambiare quel mondo.Meno di quaranta anni fa c'erano fontanelle pubbliche separate per bianchi e neri, a teatro la balconata separata per neri, i posti in fondo al bus solo per neri. Difficile da credere, ma era veramente poco tempo fa. La lotta per cambiare queste condizioni e guadagnare la parità dei diritti di fronte alla legge per i cittadini di qualsiasi etnia è stata la scena di fondo della breve vita di Martin Luther King.Il pastore protestante pioniere delle lotte per i diritti civili degli afroamericani nasce il 15 gennaio 1929 ad Atlanta negli Stati Uniti. A sei anni comincia a frequentare la scuola alla Yonge Street Elementary School, dopo che l'anno prima era stato espulso perché era stato scoperto a seguire i corsi a cinque anni.

Il padre, Martin Luther King senior, è pastore della Chiesa battista, la mamma una maestra. Nella primissima infanzia il piccolo Martin è solito giocare con i bambini bianchi del quartiere ma, con l'inizio delle scuole elementari, accadono alcuni fatti incomprensibili: viene escluso dai giochi dei suoi vicini di casa e, addirittura, ai bambini viene imposto severo divieto di parlare con lui.Martin non riesce a farsene una ragione: la mamma cerca di rasserenarlo parlandogli di cosa significhi essere neri e vivere in uno Stato del Sud, gli racconta delle lontane origini africane, della lunga e terribile schiavitù sopportata dalla sua gente, della Guerra di Secessione che ha dato loro, almeno formalmente, la libertà.Nell'agosto del 1963 Martin Luther King guida un' enorme manifestazione interrazziale a Washington, ove pronuncia un discorso che unisce i criteri della non violenza e quelli cristiani, e che inizia con le parole I have a dream. .L'anno seguente gli viene assegnato il premio Nobel per la pace e il papa Paolo VI lo riceve in Vaticano. Purtroppo però la lentezza dei poteri pubblici e il costante e profondo razzismo dei bianchi, non solo negli Stati del Sud, continua ad esasperare i neri che scelgono sempre più soluzioni estremiste. Nel mese di aprile dell'anno 1968 si reca a Memphis per partecipare ad una marcia a favore degli spazzini della città (bianchi e neri), che sono in sciopero. Mentre, sulla veranda dell'albergo, si intrattiene a parlare con i suoi collaboratori, dalla casa di fronte vengono sparati alcuni colpi di fucile: Martin Luther King cade riverso sulla ringhiera. Morirà pochi minuti dopo.

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