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Ted bundy

Emily Russo

Created on May 13, 2023

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Transcript

Ted Bundy

Russo Emily Letizia 4°bss

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Theodore Robert Cowell

Noto come Ted Bundy, è stato un noto serial killer statiunitense. Uccise circa 30 giovani donne nel periodo tra il 1974 e il 1978.

I genitori: il padre-nonno

Samuel Cowell era un uomo oppressivo, sia la figlia Louise che la moglie, pur non essendo vittime di abusi, erano terrorizzate dall'atteggiamento di lui. Per questo in molti a Burlington pensavano che il vero padre di Ted fosse proprio Sam, il nonno. Per anni il dubbio che quel ragazzo fosse il risultato di un odioso incesto circondò la famiglia

I genitori: la madre

Ted crebbe con la certezza che la madre Louise Cowell fosse sua sorella, solo in seguito scoprì la verità. La considerava una donna sciocca e priva di argomenti, mentre lui spiccava per un’intelligenza al di sopra della media. Nel 1951, Louise, conobbe Johnny Culpepper Bundy , un cuoco che lavorava in mensa all’ospedale e dopo un anno lo sposò. Johnny e Louise fecero altri quattro figli, e così adottò legalmente il suo primogenito, che da allora divenne Ted Bundy.

Nello stesso anno venne a conoscenza che i suoi nonni non erano i veri genitori, e l'identità della madre e l'assenza del padre

E quel qualcosa prende vita proprio in quegli anni quando giovanissime donne belle e intraprendenti iniziano a sparire.

Dopo il diploma ottenuto nel 1965, Theodore Bundy trascorre alcuni anni in cerca di uno scopo, fino al1969 dovedecide di intraprendere la carriera universitaria. Si laurea in psicologia e inizia a interessarsi di politica prima e di legge poi, trasferendosi in Utah per una seconda laurea. Si ritaglia alcuni ruoli di responsabilità nelle locali campagne elettorali e veste i panni di un giovane talentuoso, carismatico e capace.

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Il primo omicidio

Il primo tentato omicidio avviene il 4 gennaio 1974: la vittima si chiamava Joni Lenz, 18 anni, picchiata nel suo letto con una spranga di ferro e con quest'ultima violentata. La giovane riuscirà a salvarsi riportando gravi lesioni, ma sarà solo una delle poche ragazze che si salveranno dalla furia violenta di Ted. Il 5 gennaio 1974 i coinquilini la trovano nella camera da letto, sanguinante e con profondi segni di violenza. La giovane ragazza era stata malmenata da Ted Bundy e violentata. La vittima, portata in ospedale, successivamente uscì dal coma. Il primo omicidio (conosciuto) fu quello della giovane e bella Lynda Ann Healy, viveva in una casa fuori dal campus a Seattle, ed era una studentessa universitaria brillante.Lynda era nota per i suoi bollettini meteorologici e sugli sci mattutini su una stazione radio locale. Durante la notte, Bundy salì i gradini della casa e provò delicatamente ad aprire la porta. Con sua grande gioia, lo trovò aperto. Avrebbe programmato di tornare più tardi. La mattina seguente, venerdì 1 febbraio 1974, Lynda non si presentò al lavoro per fare il bollettino meteorologico mattutino. Come al solito, la sua sveglia è suonata alle 5:30 e la sua coinquilina Barbara Little ricorda di aver sentito l'allarme continuare a suonare, trovando la stanza vuota supponeva che Lynda fosse già andata a lavorare.

Possibili collegamenti

"Beh, no, nessuno mi farà del male, sai. Vivo con questi ragazzi, sai. Voglio dire, chi mi farà del male? " Karen

durante le indagini della polizia il tenente Murphy rigirò il copriletto e trovò sangue sul cuscino e sulla zona della testa delle lenzuola del letto di Lynda. Trovò la sua camicia da notte, coperta di sangue intorno al collo, appesa ordinatamente nel suo armadio. I conquilini iniziarono a riferire di un uomo sospetto incontrato in varie occasioni. Il caso di Lynda avrebbe continuato a sconcertare la polizia fino al 1975, quando il suo cranio fu trovato insieme a molti altri corpi a sole 23 miglia a est da Seattle nella Taylor Mountain Forest.

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Linea del tempo

17 giugno 1974

Branda Baker

14 luglio 1974

Janice Ott e Denise Naslund

18 ottobre 1974

Melissa Smith

8 novembre 1974

Carol De Ronch Debbie Kant

16 agosto 1975

arresto

30 dicembre 1977

Evasione

14 gannaio 1978

Aggressioni

9 febbraio 1978

Kimberly Leach

15 febbraio 1978

Arresto

1980

inizio processo

“È stabilito che siate messo a morte per mezzo della corrente elettrica, che tale corrente sia passata attraverso il vostro corpo fino alla morte. Prendetevi cura di voi stesso, giovane uomo. Ve lo dico sinceramente: prendetevi cura di voi stesso. È una tragedia per questa corte vedere una tale totale assenza di umanità come quella che ho visto in questo tribunale. Siete un giovane brillante. Avreste potuto essere un buon avvocato e avrei voluto vedervi in azione davanti a me, ma voi siete venuto nel modo sbagliato. Prendetevi cura di voi stesso. Non ho nessun malanimo contro di voi. Voglio che lo sappiate. Prendetevi cura di voi stesso.”

Giudice Cowart al momento della sentenza

Pena di morte

Il 24 gennaio 1989, alle 7:06, Theodore Robert Bundy fu giustiziato con una scarica di oltre 2.000 Volt, che attraversò il suo corpo per dieci minuti. Fu proclamato morto alle 7:16 del mattino. Il suo corpo fu cremato e le ceneri sparse sulle Taylor Mountains dello stato di Washington.

Lynda Ann Healy, 21 1º febbraio 1974 King County, Washington Donna Gail Manson, 19 12 marzo 1974 Olympia, Washington Susan Elaine Rancourt 18 17 aprile 1974 Ellensburg, Washington Roberta Kathleen Parks 22 6 maggio 1974 Seattle, Washington Brenda Carol Ball 22 1º giugno 1974 Seattle, Washington Georgann Hawkins 18 11 giugno 1974 Seattle, Washington Janice Ann Ott 23 14 luglio 1974 Issaquah, Washington Denise Marie Naslund 19 14 luglio 1974 Seattle, Washington Nancy Wilcox 16 2 ottobre 1974 Holladay, Utah Melissa Anne Smith 17 18 ottobre 1974 Salt Lake City, Utah Laura Ann Aime 17 31 ottobre 1974 Salt Lake City, Utah Debra Jean Kent 17 8 novembre 1974 Bountiful, Utah Caryn Eileen Campbell 23 12 gennaio 1975 Aspen, Colorado Julie Cunningham 26 15 marzo 1975 Colorado Denise Lynn Oliverson 25 6 aprile 1975 Colorado Lynette Dawn Culver 12 6 maggio 1975 Pocatello, Idaho Susan Curtis 15 28 giugno 1975 Provo, Utah Lisa Levy 20 15 gennaio 1978 Tallahassee, Florida Margaret Elizabeth Bowman 21 15 gennaio 1978 Tallahassee, Florida Kimberly Dianne Leach 12 9 febbraio 1978 Lake City, Florida Lynda Ann Healy 21 1º febbraio 1974 King County, Washington Donna Gail Manson 19 12 marzo 1974 Olympia, Washington Susan Elaine Rancourt 18 17 aprile 1974 Ellensburg, Washington Roberta Kathleen Parks 22 6 maggio 1974 Seattle, Washington Brenda Carol Ball 22 1º giugno 1974 Seattle, Washington Georgann Hawkins 18 11 giugno 1974 Seattle, Washington Janice Ann Ott 23 14 luglio 1974 Issaquah, Washington Denise Marie Naslund 19 14 luglio 1974 Seattle, Washington Nancy Wilcox 16 2 ottobre 1974 Holladay, Utah Melissa Anne Smith 17 18 ottobre 1974 Salt Lake City, Utah Laura Ann Aime 17 31 ottobre 1974 Salt Lake City, Utah Debra Jean Kent 17 8 novembre 1974 Bountiful, Utah Caryn Eileen Campbell 23 12 gennaio 1975 Aspen, Colorado Julie Cunningham 26 15 marzo 1975 Colorado Denise Lynn Oliverson 25 6 aprile 1975 Colorado Lynette Dawn Culver 12 6 maggio 1975 Pocatello, Idaho Susan Curtis 15 28 giugno 1975 Provo, Utah Lisa Levy 20 15 gennaio 1978 Tallahassee, Florida Margaret Elizabeth Bowman 21 15 gennaio 1978 Tallahassee, Florida Kimberly Dianne Leach 12 9 febbraio 1978 Lake City, Florida Lynda Ann Healy 21 1º febbraio 1974 King County, Washington Donna Gail Manson 19 12 marzo 1974 Olympia, Washington Susan Elaine Rancourt 18 17 aprile 1974 Ellensburg, Washington Roberta Kathleen Parks 22 6 maggio 1974 Seattle, Washington Brenda Carol Ball 22 1º giugno 1974 Seattle, Washington Georgann Hawkins 18 11 giugno 1974 Seattle, Washington Janice Ann Ott 23 14 luglio 1974 Issaquah, Washington Denise Marie Naslund 19 14 luglio 1974 Seattle, Washington Nancy Wilcox 16 2 ottobre 1974 Holladay, Utah Melissa Anne Smith 17 18 ottobre 1974 Salt Lake City, Utah Laura Ann Aime 17 31 ottobre 1974 Salt Lake City, Utah Debra Jean Kent 17 8 novembre 1974 Bountiful, Utah Caryn Eileen Campbell 23 12 gennaio 1975 Aspen, Colorado Julie Cunningham 26 15 marzo 1975 Colorado Denise Lynn Oliverson 25 6 aprile 1975 Colorado Lynette Dawn Culver 12 6 maggio 1975 Pocatello, Idaho Susan Curtis 15 28 giugno 1975 Provo, Utah Lisa Levy 20 15 gennaio 1978 Tallahassee, Florida Margaret Elizabeth Bowman 21 15 gennaio 1978 Tallahassee, Florida Kimberly Dianne Leach 12 9 febbraio 1978 Lake City, FloridaRelevant data

VITTIME IDENTIFICATE

...Even if you’ll explain it verbally

That way you’ll hold your audience’s attention.

You can enter numbers like this

Nome, anni, data scomparsa e luogo.

Dichiarazione

Ted Bundy dichiara di avere un lato distruttivo nella sua vita apparentemente normale. E di come abbia affrontato la sua sesualità perversa inizialmente tramite la pornografia.

Tipi di pornografia

"Dai porno violenti le mie fantasie di morte" Ted Bundy

Per quanto riguarda l'intervista del killer è da precisare che quantità e qualità degli stimoli pornografici possono facilitare il comportamento violento. Va distinta, però, la pornografia normale dalla pornografia sadomasochista, che sembra quella più direttamente coinvolta nell'omicidio seriale. Gli stimoli provenienti da questo materiale, non fanno altro che rafforzare le fantasie di dominio già presenti nella mente del soggetto e dargli, in un certo senso, una giustificazione di essere nel giusto. In sintesi la pornografia sadomasochista rafforza le fantasie del soggetto, quelle stesse fantasie che sono alla base dell'omicidio seriale. Persone che sono già predisposte alla violenza possono fare uso di pornografia violenta, ma ciò non significa che questa crei una predisposizione alla violenza, anche se può rinforzarla. Un effetto sicuramente collegato a questo tipo di pornografia è quello di desensibilizzare il soggetto alle manifestazioni del dolore e alla visione della sofferenza di vittime reali.

Primo incontro con la pornografia del killer

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Profilo psicologico

  • famiglia multiproblematica
  • traumi infantili/adolescenziali
  • perversioni sessuali
  • uso di stratagemmi per adescare la vittima

Lo stato mentale

Lo psicologo e scrittore Al Carlisle faceva parte di un team di 90 specialisti incaricati di analizzare il famigerato serial killer. Ipotizzò che la capacità di uccidere ripetutamente e di continuare ad essere una persona apparentemente normale, si sviluppi attraverso la graduale evoluzione di tre processi primari: -Fantasia – la persona immagina scenari per intrattenimento o auto-conforto; -Dissociazione – la persona evita sentimenti e ricordi scomodi; -Compartimentalizzazione – la persona relega diverse idee e immagini a specifici frame mentali e mantiene i confini tra loro. Secondo Al Carlisle, Bundy doveva trovare un modo per minimizzare la polarità tra il bene e il male. I suoi criteri per determinare il bene e il male sono gradualmente cambiati nel tempo

Ted Bundy aveva la capacità di condurre una doppia vita. L'assassino è stato descritto come colui che soffriva di un disturbo mentale cronico insieme ad un comportamento sociale violento o anormale. Come persona diagnosticata come psicopatico sessuale, manifestava un comportamento sessualmente sadico, nel senso che ferisce sessualmente le sue vittime. Vari esperti hanno cercato di individuare i tipi di disturbi psichici che egli poteva avere: - Disturbo Antisociale di Personalità. -Psicopatia. Questo disturbo a differenza di quello antisociale descrive meglio la personalità del soggetto. Bundy venne descritto come una persona con fascino superficiale, falsità e insincerità, mancanza di nervosismo, comportamento antisociale inadeguatamente motivato, egocentrismo patologico, mancanza di rimorso e vergogna, incapacità di seguire un piano di vita, mancanza di empatia ecc… -Dipendenza. Bundy sostenne che la sua ” dipendenza dalla pornografia ” era ciò che ispirava i suoi omicidi.

differenza tra sociopatia e psicopatia (video)

Disturbo antisociale

In Ted bundy possiamo ritrovare caratteristiche presenti nell'odierno DSM-5:

  • Comportamento ingannevole o manipolativo a vantaggio personale
  • Comportamento criminale
  • Disprezzo per la sicurezza e le scelte degli altri
  • Azioni irresponsabili.
  • Mancanza di rimorso

Disturbo antisociale

Lui non era un assassino convenzionale. La sua strategia era quella di far leva sul carisma e sul fascino per conquistare l’attenzione delle sue vittime. Era solito attirarle con diversi stratagemmi, su tutti quello di fingersi in difficoltà per abbordare le giovani ragazze che venivano aggredite e stuprate in luoghi appartati. Il suo disturbo antisociale lo portava fino alle mutilazioni dei corpi, di cui ne conservava parti come trofei, e ad episodi di necrofilia.Descritto come un sadico sociopatico che provava piacere nell’infliggere dolore per provare un senso di potere nei confronti delle sue vittime. Nel corso del processo non mostrò mai alcun segno di pentimento, e non rivolse alcuna parola compassionevole ai parenti delle ragazze uccise. Il suo sorriso da uomo carismatico era la costante durante le udienze.

Personalità narcisitica

Prendendo sempre in considerezione il Manuale Diagnostico dei disturbi mentali, i criteri che combaciano con la personalità di Bundy sono:

  • Non è capace di empatizzare con gli altri, ha cioè difficoltà a mettersi nei loro panni per comprendere quello che stanno provando; ad esempio, ritiene che i sentimenti e i bisogni degli altri non siano un suo problema;
  • Cerca costantemente ammirazione nei suoi confronti;

Narcisismo maligno

Il narcisista maligno (o perverso) è totalmente privo di senso morale, ha una personalità improntata all’inganno, alla falsità e alla crudeltà. È un manipolatore perverso, a volte un vero e proprio criminale: distrugge le famiglie e le organizzazioni di cui fa parte e disumanizza le persone con cui entra in contatto. è noto come una miscela di narcisismo e disturbo antisociale di personalità. Mancano di empatia e spesso vivono in fantasie grandiose che competono con la realtà. Se le fantasie vengono rivelate come tali, la persona afflitta può diventare ostile con alti livelli di rabbia. Il narcisismo maligno non è una diagnosi individuale nel DSM, piuttosto è un sottoinsieme del disturbo narcisistico di personalità.
un ricordo alle vittime