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Venere di Milo

federica megali

Created on May 12, 2023

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Transcript

La Venere di Milo

Perché la Venere di Milo è diventata un simbolo, un'icona di bellezza fino ai giorni nostri?

Alessandro di Antiochia, Venere di Milo, ca 130 a.C.Marmo di pario, 202 cm; Parigi, Museo del Louvre

Megali Federica

Ritrovata da un contadino presso un teatro dell'isola di Milo, la statua venne inizialmente tenuta nascosta e poi sequestrata dai turchi.Quando il suo valore fu riconosciuto da Olivier Voutier, il Marchese di Rivière, ambasciatore francese giunto a Costantinopoli, egli decise di comprarla per regalarla a Luigi XVIII, che la donò infine al Louvre nel 1821. Inizialmente la Venere suscitò l'interesse di Voutier non tanto per la sua bellezza, ma per il fatto che avrebbe potuto sostituire delle statue che nel 1815 erano state restituite alla penisola italica (poiché sequestrate durante le spoliazioni napoleoniche) e avrebbe permesso alla Francia di avere opere greche di cui vantarsi.Una volta giunta a Parigi si pensò di renderla un'icona di bellezza aggiungendole le braccia, ma non conoscendone la posizione si preferì non alterarne l'aspetto.

Possibili posizioni delle braccia della dea

La dea

Sull'identità della dea rappresentata ci sono dei dubbi, infatti si crede che possa essere Anfitrite, una divinità marina il cui culto era diffuso sull'isola.Tuttavia la somiglianza alla Venere di Capua (copia romana), la formosità del corpo e i fori di fissaggio probabilmente per dei gioielli sostengono l'ìpotesi che si tratti di Afrodite (infatti Prassitele aveva dato inizio alla rappresentazione della dea nuda in modo da esprimere femminilità e sensualità).Se fino a quel momento gli dei rappresentati erano combattenti trionfanti sui barbari, la Venere di Milo esprime invece delicatezza (tramite le sue dolci forme), provocando anche desiderio e pathos.

Differisce dall'Afrodite Sosandra, scultura del periodo severo che rappresentava la dea interamente coperta, ed è lo sviluppo l'erotismo introdotto da Fidia nella decorazione del Partenone: egli la pone sdraiata e grazie al panneggio bagnato rende il suo corpo ancora più sensuale.Inoltre l'acconciatura e la compostezza rimandano all'arte classica.Si pensa che la statua fosse policroma.

Cosa rappresenta?

Il momento immortalato

La dea è rappresentata nel momento in cui il drappo le cade, perciò avvicina la gamba sinistra all'altra (che ha funzione portante) nel tentativo di coprirsi e, secondo la ricostruzione della statua, tenta di afferarlo con la mano destra sfiorando il fianco opposto.L'altro braccio invece poteva essere sollevato nell'atto di sorreggere uno specchio oppure il pomo della discordia.La rappresentazione di una donna nuda riflette come sua funzione nella società non sia più solo quella di moglie e madre e ne riporta la bellezza.Il velo non solo la ritrae relativamente pudica (dato che a ogni modo non si copre direttamente l'intimità come la Venere Cnidia raffigurata da Prassitele o i seni come le statue di Venere accovacciata) in un momento di fragilità quasi umana, ma è anche un astuto stratagemma che lo scultore utilizza: serve infatti a coprire il punto di congiunzione delle due porzioni principali del corpo, che erano state realizzate con due blocchi diversi.

La scultura

Composizione

Le linee del corpo sembrano creare una "S" definita prassitelica perché ritrovabile nelle statue dell'artista.Si può osservare poi la rotazione della testa e del busto verso destra mentre, come suggeriscono le pieghe dell'abito, la gamba sinistra è indirizzata verso il lato opposto. Questa torsione è invece ispirata a Lisippo. Ciò conferisce ritmo all'opera.Sobria ed equilibrata grazie alla posa a chiasmo, la Venere di Milo può essere osservata da qualsiasi angolazione.

Modello 3D

Nella pittura

Venere di Milo, 1920
La donna allo specchio, 1841
La libertà che guida il popolo, 1830

Edouard Vuillard Viene spesso rappresentata in ambienti domestici

Eugène Delacroix

Christoffer Wilhelm Eckersberg

Nelle sculture

Venere di Milo con cassetti, 1936
Le manette di rame, 1931
Venere blu, 1962

René Magritte

Yves Klein

Salvador Dalì

Nelle pubblicità

In serie e film

Hercules, 1997
Homer l'acchiappone, 1994
The dreamers, 2003

Bernardo Betolucci

Walt Disney Pictures

I Simpson

Più esempi nella cultura e nelle arti

Bibliografia

Venere di Milo 3D

Venere di Milo, storia dell'arte in pillole

  • https://sketchfab.com/3d-models/venere-di-milo-9734e2dd387649b5baa8c3330b688e82
  • https://youtu.be/UsWwRTrcX5M

Le Afroditi Ellenistiche e la rappresentazione dell'eros

La Venere di Milo

  • https://youtu.be/XbrEU4qDNTY
  • https://youtu.be/gFokpoG0ktg

La scultura ellenistica: Nike di Samotracia, Venere di Milo e Laocoonte

Museo Del Louvre – Venere Di Milo Ala Sully Sala16 – Parigi – Audioguida

  • https://youtu.be/jQivjPMWiU0
  • https://youtu.be/9vYjPAEvvG8