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ho sceso, dantoti il braccio, almeno un milione di scale

Jessica Gjinaj

Created on May 9, 2023

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Transcript

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

Autore: Eugenio Montale Data:1967 Raccolta: questa poesia fa parte della raccolta Satura, più precisamente fa parte della sezione xenia. Questa parola deriva dal greco e significa doni per gli ospiti, infatti questa sezione è un dono per la defunta moglie Drusilla Tanzi. Testo:Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. Parafrasi: Ho sceso, tenendoti sottobraccio, almeno un milione di scale, e adesso che non ci sei più mi pare di sentire il vuoto scendendo ogni gradino. Anche se in realtà il nostro tempo insieme è stato lungo anni, a me pare breve. La mia vita continua senza di te e io adesso non ho più bisogno delle piccole cose quotidiane: le coincidenze, le prenotazioni, le trappole di tutti i giorni, e le delusioni di chi è convinto che la realtà sia solo quella che vediamo con gli occhi. Ho sceso, tenendoti sottobraccio, almeno un milione di scale e non perché con quattro occhi era possibile vivere meglio e con più sicurezza, le ho scese insieme a te perché sapevo che fra noi due, anche se i tuoi occhi fisicamente erano malati, la sola a saper vedere davvero la vita, eri tu. Metrica: la poesia è formata da 14 versi liberi, doppio settenario. L'unica rima è crede/ved. Poi vi è l'assonanza viaggio/brazzio. Il registro è colloquiale. Contenuto: la poesia è dedicat alla mosca, la moglie di Montale, che era miope. Il poeta dice che ha aiutato l'amata a scendere le scale tantissime volte, ma ora che non c'è più sente un vuoto quando percorre i gradini. Pe Montale la vita con l'amata è stata breve, nonostante la sua reale lunghezza. Ora lui vive senza dile e sa che la vita non è fatta dai

piccoli fatti quotidiani, ma non bisogna fermarci a cio che vedono gli occhi. Infatti Montale è la guida reale di Drusilla. ma lei è la guida spirituale di lui : lei sa non fermarsi alle apparenze e aiuta Montale a fare la stessa cosa. Con L'uso del correlativo oggettivo Montale accosta termini sempili, che però insieme hanno un grande valore poetico. Figure retoriche: lampante è l'iperbole al pimo verso "ho sceso un milione di scale"Poi vi è l'ssimoro breve/lungo. In seguito c'è la metafora del viaggio, inteso come vita. In fine vi è l'anafora ho sceso...ho sceso che vuole sottolineare la ripetitività, cioè la costanza del dolore.