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Maya Presentazione
RICCARDO Filippelli
Created on May 9, 2023
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Transcript
Organizzazione Politica
- Re
- Famiglia reale / Consiglieri /Sacerdoti
- Nobili
- Artgiani mercanti
- Cittadini / Agricoltori/ Schiavi
Il Re: Le cronache Maya dello Yucatan postclassico chiamano il re con l’appellativo Halach Uinic ovvero il grande uomo, mentre nel regno Maya K’iche del Postclassico chi detiene il potere viene chiamato Ajpop “colui dalla stuoia” Sacerdoti:c’è una parola in lingua maya Yucateca che vuole dire sacerdote “Ahkin” che significa quelli del sole. i sacerdoti Maya erano sostenuti dalle offerte di tutto il popolo della città. Scribi: I cittadini comuni Maya non conoscevano la complessa scrittura Maya, gli scribi facevano parte dell’élite. non è noto se tutti i membri dell’aristocrazia sapevano leggere o scrivere., anche se almeno alcune donne ne erano capaci. gli scribi maya si chiamavano “Aj Tz’Ib” che significa colui che scrive o dipinge. Poi c'erano i guerrieri:i guerrieri maya costituivano una specie di casta elevata di cui erano solo nobili chiamati “Holcan” ossia mercenari anche se non risulta che venissero pagati. i guerrieri Maya erano considerati “sacri” in quanto assicuravano l’approvvigionamento e nutrizione agli dei. etc....
Civilta Maya
Cultura Maya (1/2)
L’importanza dell’agricoltura La principale attività di sussistenza era l’agricoltura. Allora (come oggi) era molto diffuso il metodo “slash and burn” (taglia e brucia), consistente nella coltivazione di un appezzamento di terreno disboscato precedentemente con l’aiuto del fuoco. Data l’alta densità della popolazione, per compiere questa tecnica, che richiede una continua rotazione delle colture, era necessario disporre di vasti territori. Per questo oggi si pensa che, oltre questa tecnica di carattere estensivo, i Maya utilizzassero anche metodi di tipo intensivo. I principali prodotti dell’agricoltura erano mais, fagioli e zucche. In campo idraulico i Maya adottarono nuove tecnologie, con la costruzione di campi rialzati (per proteggere le piante dalle inondazioni), l’utilizzo di canali d’irrigazione e la creazione di “orti galleggianti” (piccoli appezzamenti di terreno sottratti all’acqua). Queste tecniche fornirono alla popolazione un’alimentazione particolarmente ricca, comprendente alimenti come: il fagiolo, la manioca, la patata dolce, l’amaranto, il cacao, l’avocado, il ràmon, la papaia, il sapota, il peperone rosso e il pomodoro.
Cultura maya (2/2)
Le guerre, per quel che ne sappiamo, non erano molto frequenti ma quando si decideva di espandersi o proteggersi da un nemico, i nobili che detenevano il potere militare si mettevano alla testa di eserciti ben disciplinati, composti da soldati e comuni cittadini chiamati alle armi, e si lanciavano nel combattimento equipaggiati di archi, frecce, lance e rudimentali spade. Al fianco di certi elementi di arretratezza però, i Maya furono capaci di dare vita ad una vera civiltà "monumentale", poiché al fianco delle case e magazzini dei cittadini comuni (in legno e fango), costruirono numerosi ed imponenti edifici in pietra, destinati alla corte del re e alle funzioni religiose.
La religioneera un elemento molto importante della vita quotidiana e per secoli i Maya si impegnarono nel costruire monumenti e palazzi in onore di divinità della natura che favorissero la loro felicità. Molto famose, ad esempio, le piramidi che furono erette per il dio Sole, le quali sono molto simili a quelle presenti in Egitto e in Mesopotamia, cosa che ancora oggi solleva parecchi interrogativi tra gli studiosi.
Alimentazione
Il cacao invece era spesso consumato sotto forma di bevanda, a volte aromatizzato con vaniglia o reso dolce con l’aggiunta di miele. Per quanto riguarda il consumo di olio da parte dei Maya, si ipotizza che venisse usato a scoppo alimentare l’olio di cotone, ottenuto dopo aver macinato i semi. I Maya mangiavano anche molti animali, in particolare anatre e cervi, ma anche cani; un altro animale consumato in grande quantità era il tacchino, che sebbene non fosse allevato direttamente, era prima catturato in natura e poi fatto ingrassare per qualche tempo prima di essere consumato.
CACAO, BEVANDA DEGLI DEI
Il cacao frutto mistico e risorsa della terra. I Maya ne facevano un gran uso, sia a scopo rituale che culinario. Il nome originario, kakaw, in lingua Maya significa “La bevanda degli dei”. Racconta una leggenda che la pianta del cacao cresceva nel giardino del sommo Dio, luogo di comunione e di incontro di tutti gli dei. Una volta, uno di loro, entrò nel giardino, rubó una pianta di cacao e la diede agli uomini, affinché essi la coltivassero, raccogliessero i frutti per poi tostare i semi, mollarli e trasformare il tutto in bevanda. Da questa leggenda, che non è certamente l’unica, si evince che il cacao è considerato sacro tra i Maya e la bevanda che si ricava dai suoi semi è di solito offerta all’ospite in segno di accoglienza e in segno di amicizia. Cosi furono ricevuti gli spagnoli e i domenicani quando arrivarono per la prima volta in questi territori.
Reperto Maya
Piatto Maya
- Piatto decorato con un teschio da cui sgorgano ninfee e altre piante.
- 300 d.C. - 900 d.C.
- Diametro: 36,5 cm
- Cultura: Maya
The End