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Dallo Statuto albertino alla Costituzione
Martina Basiricò
Created on May 9, 2023
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Transcript
1848-1948
dALLO STATUTO ALBERTINO
ALLA COSTITUZIONE
3 FASI
FASCISMO
1948
1848
1848
Lo Statuto Albertino
Il 1848 fu un anno particolare per l’ Italia, in quanto i sovrani, travolti dalle insurrezioni polari, furono costretti a concedere le Costituzioni. Il 4 marzo 1848 Re Carlo Alberto di Savoia (sovrano del Regno di Sardegna), istituì lo Statuto Albertino che divenne la Carta fondamentale dell'Italia unita.
COSA PREVEDEVA:
Esso venne redatto in lingua francese e comprendeva 84 articoli che: - tutelavano le libertà fondamentali degli individui come la proprietà privata, il diritto di uguaglianza, di stampa e di opinione -definivano l’ordinamento dello Stato e in che modo esso si rapportava con i cittadini -riconosceva la religione cattolica come religione di Stato, dichiarando di “tollerare” le altre religioni.
1848
LA SUDDIVISIONE DEI POTERI
1848
Lo Statuto albertino prevedeva la suddivisione dei poteri, attribuiti al re che li avrebbe esercitati insieme agli altri organi costituzionali:
Potere giurisdizionale
Potere esecutivo
Potere legislativo
esercitato dal re e dal Parlamento (Camera dei deputati e Senato), ma il re manteneva il diritto di veto sulle leggi approvate dalle Camere.
esercitato solo dal re che nominava e revocava i ministri secondo il proprio volere.
affidato alla Magistratura i cui funzionari erano nominati dal re ed amministravano la giustizia in suo nome
3 FASI:
Le fasi che segnarono l’evoluzione dello Stato liberale italiano fino allo scoppio della prima guerra mondiale furono 3:
Fase dal 1861 al 1876
Fase dal 1877 al 1900
Fase dal 1901 al 1914
(*Premere i numeri per la spiegazione delle fasi)
Con l’inizio del Fascismo nel 1922 in seguito alla marcia su Roma, lo Statuto fu privato di rilevanza giuridica e valenza politica. Si giunge al totalitarismo e alla dittatura con l’emanazione delle leggi fascistissime, attraverso cui si limitarono le libertà dei cittadini; vennero sciolti i partiti politici; proibite le associazioni sindacali e il diritto di sciopero, e il Parlamento fu privato dei poteri, mentre il Gran Consiglio fu l’unico organo a mantenere una composizione eterogenea. Successivamente Mussolini, influenzato da Hitler, nel 1938 emanò le leggi razziali e antisemite.
Fascismo
1940
Il 10 giugno Mussolini fece entrare l'Italia nella seconda guerra mondiale a fianco della Germania di Hitler.
1943
Mussolini fu esautorato e arrestato per ordine di Vittorio Emanuele III
1945
Il 25 aprile l’italia si liberò sia dalla dittatura fascista, sia dai nazisti
1946
il 2 giugno dopo la liberazione si decise di fare ricorso al referendum popolare per scegliere tra monarchia e repubblica.
SI GIUNSE ALLA COSTITUZIONE...
1948
Per la prima volta in Italia votarono sia gli uomini che le donne maggiorenni. Con il referendum si sancì la fine della monarchia e la nascita della Repubblica Italiana. Contemporaneamente vennero eletti i delegati all'Assemblea Costituente. -1 luglio 1946: venne nominato come primo Presidente della Repubblica Italiana Enrico de Nicola (inizialmente capo provvisorio dello Stato) -27 dicembre 1947: venne promulgata la costituzione repubblicana -1 gennaio 1948: entrò in vigore la costituzione repubblicana
La Costituzione italiana si ispira a diverse idee politiche: liberali, socialiste, cattoliche e laiche. Essa pone le basi dello Stato democratico il quale si fonda su principi fondamentali di democrazia, libertà, uguaglianza, solidarietà, pace e internazionalismo. Attraverso essa vengono garantite le libertà degli individui (come individui singoli e facenti parte di una società) e la tutela contro l’uso arbitrario del potere. L’attuale Costituzione è formata da 139 articoli a cui si aggiungono le Disposizioni transitorie e finali. Una delle caratteristiche che la contraddistingue è l’impossibilità di essere modificata se non solo con una legge di revisione costituzionale che prevede un procedimento legislativo aggravato (non attuabile per i primi 12 articoli) .
Costituzione
La Costituzione è composta da:
Principi fondamentali (art. 1-12)
Struttura
Diritti e doveri dei cittadini (art. 13-54)
Ordinamento della Repubblica (art. 55-139)
Disposizioni transitorie e finali
(*Pemere le icone blu per la spiegazione)
iL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
il capo dello Stato italiano, rappresentante dell'unità nazionale)
Si configura come un potere «neutro»,dunque è posto al di fuori della tripartizione dei poteri (legislativo, esecutivo o giudiziario).
Presidente
Svolge una funzione di sorveglianza e coordinamento, secondo le norme stabilite dalla Costituzione italiana, di cui è garante
Oggi questa carica è ricoperta da Sergio Mattarella
Può essere eletto presidente chiunque, con cittadinanza italiana, abbia compiuto i cinquanta anni di età e goda dei diritti civili e politici.