cicloconvertitore

cicloconvertitore

applicazioni e funzionamento col motore asincrono

Talvolta potrebbe essere necessario poter convertire una potenza alternata ad una determinata frequenza e ampiezza in una frequenza e ampiezza diversa, ma sempre inferiore. I cicloconvertitori sono preferiti per evitare molti stadi come da CA a CC a CA che non è economico e causa più perdite.

Il circuito accetta in ingresso una tensione sinusoidale con una determinata frequenza iniziale. Nel circuito sono posizionati 4 tiristori che vengono comandati in coppia: SCR1 con SCR3 e SCR2 con SCR4. Nel momento in cui viene alimentato SCR1 e SCR3 avremo una corrente unidirezionale con verso costante. Al contrario quando conduce l'altra coppia avremo sempre una corrente unidirezionale ma questa volta con verso costante ma opposto a quello precedente.

Il filtro in uscita al cicloconvertitore permette di ottenere una forma d'onda sinusoidale perchè lascia passare la frequenza fondamentale ed elimina le armoniche. Il dispositivo non necessita di un circuito per lo spengimento dei tristori, poichè la corrente permette lo spegnimento ad ogni semionda.

Il cicloconvertitore trova miglior applicazione nei sistemi trifase poichè non necessitano di trasformatori. Necessita di un circuito decisamente più complesso ma ottiene una forma d'onda migliore.

Il cicloconvertitore prende largo utilizzo nei controllo dei motori, in particolar modo nei motori trifase asincroni. In questo tipo di motori, in cui è presente una differenza tra la rotazione del campo magnetico e la rotazione del rotore, questo convertitore va a stabilizzare la differenza andando a variare la frequenza, e quindi la velocità,e l'ampiezza, e quindi la potenza.