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la lauda

CATERINA DEL MONACO

Created on May 9, 2023

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Transcript

PRESENTAzIONe

La lauda

La lauda è un componimento poetico di argomento religioso e di carattere popolare, proprio della letteratura italiana medievale.

cos'è

La nascita

Nacque probabilmente fra l’Umbria e la Toscana e si diffuse largamente e fiorì sino alla fine del 15° secolo. I primi maggiori esponenti furono Iacopone e Guittone.

rappresentazioni del cattolicesimo

Com’era inizialmente

La primitiva forma era una semplice cantilena in lasse monorime contenente la lode di Dio, della Vergine e dei santi, ma ben presto comparve la l. dialogata, che privilegiò i temi riguardanti fatti del Vecchio e Nuovo Testamento e le leggende sacre, adatti a una rudimentale azione scenica. Dapprima era limitata a pochissimi personaggi e senza apparato scenico, più tardi fu ampliata e si recitò su una scena preparata.

RELIGIONE

Le sacre rappresentazioni

Sia la lirica sia la drammatica dall’Umbria si diffusero un po’ dappertutto, dal Piemonte all’Abruzzo, ma specialmente nell’Italia centrale.

+ dove si sviluppa

sacre rappresentazioni

Com’era in primis

In origine era una semplice cantilena in lasse monorime, la lirica assunse una forma metrica peculiare nel corso del Duecento, soprattutto ad opera di Iacopone da Todi.

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caratteristiche generali

Le laude erano spesso musicate, specie quando avevano forma lirica o lirico-narrativa. Alcuni conservano le melodie, che si evolsero dalla primitiva iterazione d’un unico segmento melodico (su modello delle litanie) fino alla forma tripartita (A-B-A) che rispondeva alla stessa struttura del testo poetico.

la melodia e analogie con altri componimenti

La melodia si potrebbe ricollegare a esempi liturgici (canti alleluiatici, sequenze), ma differisce dal gregoriano per il contorno della frase, la ritmica binaria suggerita dal metro poetico, la tendenza tonale verso il maggiore-minore moderno.La composizione rimane però ancora monodica (di laude armonizzate a 3 o 4 voci non se ne hanno che dalla fine del 14° al 15° sec.

strumenti di accompagnamento

L’accompagnamento strumentale era affidato a viole, liuti, salteri e trombe.

Francesco d'Assisi

la lauda francescana

ca. 1182 - ivi 1226 È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il Vangelo amando il prossimo. è il Fondatore dei frati minori.

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Le sue origini

Figlio di Pietro di Bernardone, facoltoso mercante che nel corso dei suoi viaggi aveva sposato una donna francese; proprio in onore della moglie, per quanto il bambino fosse stato battezzato come Giovanni, preferì chiamarlo Francesco.

La vita

LOREM IPSUM

Durante il viaggio verso la Puglia dove Gualtieri era acquartierato, si ammalò e rientrò ad Assisi. È il momento della conversione in seguito alla quale rinunciò alla famiglia e ai suoi possedimenti, dandosi all’eremitaggio. Dopo due anni iniziò a predicare il Vangelo insieme al primo nucleo di seguaci. Dopo una serie di viaggi in Spagna, Egitto e Terra Santa (1219-1220), al rientro in Italia organizzò la sua comunità, che in un decennio era assai cresciuta ed aveva svolto un’attiva opera di proselitismo, e fra il 1221 e il 1223 redasse le sue due Regole.

Durante l’adolescenza Francesco si formò studiando il latino ed il francese, quindi trascorse una giovinezza spensierata e per certi aspetti dissipata, come spesso succedeva ai rampolli di buona famiglia. In questa fase della sua vita prese parte anche alla guerra che oppose Assisi a Perugia (1204), durante la quale fu anche fatto prigioniero. Ritornato libero, tentò di arruolarsi nell’esercito ghibellino di Gualtieri di Brienne, allora alleato di Federico II.

La sua morte

Ormai quasi cieco e minato nella salute, trascorse gli ultimi anni vivendo in diversi conventi dell’Italia centrale. Furono gli anni di più assoluto slancio mistico: nel 1224 dettò infatti il Cantico delle creature, integrato poi in vari momenti successivi; nello stesso anno ricevette le stimmate.

L’azione di Francesco fu insieme quella di un predicatore e di un grande organizzatore, i suoi “fraticelli” seguivano la “regola” di povertà e castità e conducevano una vita il più delle volte errabonda, a contatto della povera gente delle campagne con cui pregavano ed alla quale predicavano un rinnovato messaggio d’amore e di armonia con il creato la cui eco è assai evidente nel Cantico.

la sua figura

Grazie per l'attenzione

Bibliografia:https://www.treccani.it/enciclopedia/santo-francesco-d-assisi/ https://www.treccani.it/enciclopedia/lauda/ https://www.studenti.it/riassunto-della-vita-di-san-francesco-d-assisi.html http://www.musica-sacra-antica.org/index.php?p=laudi