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canto 28 inferno
Andree -_-
Created on May 8, 2023
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Transcript
Canto 28 inferno
Riassunto del ventottesimo canto dell'Inferno
Il ventottesimo canto dell'Inferno di Dante si apre con il poeta che arriva nel nono cerchio dell'Inferno, dove sono puniti i traditori. Qui Dante e Virgilio incontrano tre anime che sono completamente immersi nel ghiaccio fino alla vita. Queste anime sono contorte e sofferenti, e sono state punite per tradimento contro coloro che avevano amato e protetto.
Info
Il canto è composto da terzine in versi endecasillabi con rima alternata (ABAB)
parafrasi
Un diavolo è qua dietro che n’accisma sì crudelmente, al taglio de la spada rimettendo ciascun di questa risma, 39 quand’avem volta la dolente strada; però che le ferite son richiuse prima ch’altri dinanzi li rivada. 42
Qua dietro c'è un diavolo che ci acconcia così crudelmente, sottoponendo di nuovo al taglio della spada ciascun dannato di questa schiera, una volta che abbiamo completato il triste giro della Bolgia; infatti, prima che ognuno torni di nuovo davanti a lui, le ferite sono rimarginate.
Figure retoriche utilizzate da Dante
- Chi poria mai = anastrofe (v. 1)
- Chi poria mai pur con parole sciolte dicer = iperbato (vv. 1-2)
- Di Puglia = sineddoche (v. 9)
- E qual forato suo membro e qual mozzo mostrasse, d’aequar sarebbe nulla il modo de la nona bolgia sozzo = iperbole (vv. 19-21)
- Già veggia, per mezzul perdere o lulla, com’io vidi un, così non si pertugia, rotto dal mento infin dove si trulla = similitudine (vv. 22-24)
- Dal mento infin dove si trulla = metonimia (v. 24)