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L'Islanda

Michele Alia

Created on May 8, 2023

Leonardo Alia 1G

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Transcript

Islanda

terra di fuoco e di ghiaccio

Bandiera

Cartina

la posizione

L’Islanda è una grande isola dell’Atlantico situata immediatamente a sud del Circolo polare artico. Essa costituisce lo stato più occidentale d’Europa. Circa 1000 km la separano dalla Scozia e dalla Norvegia e solo 300 dalla Groenlandia. A est si affaccia sul Mar di Norvegia. A nord è lambita dal Mare di Groenlandia. A ovest lo Stretto di Danimarca la separa dalla Groenlandia

Il territorio

Islanda

Il Territorio

L’isola sorge sulla cosiddetta “dorsale medioatlantica”, una catena montuosa sottomarina formatasi in corrispondenza della spaccatura che attraversa tutto l’Oceano Atlantico, causata dal movimento delle placche terrestri. Si tratta dell’hot spot (punto caldo) islandese, dove enormi quantità di roccia fusa emergono in superficie dalle profondità della Terra. Ciò determina un’intensa attività geologica sotterranea, che rende l’Islanda una terra aspra, con frequenti eruzioni vulcaniche e terremoti. L’isola è famosa anche per un altro fenomeno geologico: i geyser. Sono sorgenti d’acqua sotterranee che, riscaldate dal magma e sottoposte a enormi pressioni, periodicamente sgorgano in superficie sotto forma di potenti fontane di acqua bollente e vapore, alte anche decine di metri.

Vatnajökull

Hekla

Il territorio

L’Islanda ha una superficie di 102 819 km2. Il territorio islandese è interamente montuoso, segnato da innumerevoli valli e canyon. I monti più alti raggiungono i 1500-2000 metri, e sono quasi tutti vulcani. Tra i molti vulcani attivi i più im portanti sono l’Hekla, con un’altitudine di 1500 metri, e il Laki, che si estende per 25 km e contiene più di 100 crateri. Le eruzioni avvengono sotto la spessa coltre di ghiaccio e provocano pericolose e imponenti inondazioni. Il 12% del Paese è coperto da ghiacciai; uno di questi è il Vatnajökull, il più grande d’Europa, che ha un’estensione di 8500 km2. Al di sotto del ghiacciaio si svolge una forte attività vulcanica.

Laki

Per la presenza dei ghiacciai, i fiumi sono numerosi e hanno un carattere fortemente irregolare. Le asperità del terreno favoriscono inoltre la formazione di molte cascate, nonché di numerosi laghi che occupano i crateri di vulcani spenti. Le coste sono in genere alte e frastagliate, profondamente incise dai caratteristici fiordi, che sono il risultato dell’erosione operata dai ghiacciai nell’antichità (quando erano più estesi e arrivavano fino al mare). Solo nella parte sud-orientale si aprono limitate pianure. Le isole circostanti sono di scarsa importanza.

iL CLIMA

Il clima islandese sarebbe di tipo artico se non fosse per l’azione mitigatrice della Corrente del Golfo: gli inverni sono freddi ma non gelidi, e le estati brevi e fresche. Nella zona settentrionale, vicino al Circolo Polare, il clima è invece subartico, con il mare spesso coperto dai ghiacci.

L'aurora boreale

L'aurora boreale in Islanda è un fenomeno presente tutto l'anno, il miglior momento per scorgerla è quello che va da fine agosto a fine marzo. Il cielo in questo periodo è molto buio e spesso sereno. Questo fenomeno è il risultato visibile delle particelle solari che entrano nel campo magnetico della terra e che diventano degli ioni in alto, nell'atmosfera. La ionizzazione conferisce loro i colori verde, viola, rosso, rosa, arancione e blu.

Flora

La vegetazione, che copre solo un quarto del territorio, è costituita da muschi, prati e macchie di betulle nane.

Fauna

La fauna islandese è caratterizzata dalla presenza di molti uccelli migratori che fanno sosta sull'isola. Tra tutte ne spicca una in particolare, diventata ormai l'emblema nazionale: la pulcinella di mare. Conosciuta anche come pappagallo di mare, ha un piumaggio bianco e nero che contrasta con il becco e le zampe arancioni. Questo animale ha scelto di costruire i suoi nidi proprio sulle scogliere islandesi per riprodursi tra la primavera e l'estate.

Fauna

Altri animali caratteristici sono: la volpe artica che è l'unico mammifero terrestre nativo dell'isola; molti cetacei, Tra le specie più comuni ci sono le balene Minke e le balene Rorqual, ma anche focene e delfini; il cavallo islandese; la foca e la renna islandese, animale emblematico dell'Estremo Nord che è stato importato dalla Lapponia nel XVIII secolo.

Storia

Colonizzata nel IX secolo dai Vichinghi norvegesi, l’Islanda visse il suo periodo d’oro durante il Medioevo, quando divenne un importante centro culturale dell’area nordica: qui furono scritte la saghe epiche degli eroi vichinghi e i due testi fondamentali su cui si basa la nostra conoscenza della mitologia nordica, l’Edda poetica e l’Edda in prosa. Passata sotto il controllo danese nel 1380, divenne indipendente solo nel 1944, dopo essere stata occupata durante la Seconda Guerra Mondiale dalle truppe inglesi e americane, che vi installarono basi aeree e navali sfruttando la posizione strategica dell’isola. Oggi è una repubblica parlamentare.

La popolazione

L’Islanda ha 307 000 abitanti. Interi territori della costa settentrionale e dell’entroterra del Paese sono quasi completamente disabitati, al punto che l’Islanda risulta una delle nazioni con la minore densità di popolazione del mondo; i pochi abitanti godono però di un alto tenore di vita, che nemmeno la recessione mondiale, che ha colpito duramente il Paese a partire dal 2008, è riuscita del tutto a scalfire.

Religione e lingua

La religione principale è il Protestantesimo luterano e la lingua più parlata è l’islandese, derivato direttamente dal norreno, l’antica lingua classica scandinava con cui sono state scritte le saghe nordiche e le opere degli scaldi, i poeti e cantastorie dei Vichinghi.

reykjavik

La maggiore città è Reykjavik, la capitale, con circa 130 mila abitanti. Reykjavík è la capitale europea situata più a nord. È situata sulla costa sud-occidentale, in una baia naturale sempre libera dai ghiacci. Il suo porto è uno scalo commerciale e una base per la pesca oceanica. Il nome significa «baia fumante», per via dei vapori provenienti dalle sorgenti calde di cui la città è ricca. Le poche altre città, tutte sulla fascia costiera, raggiungono al massimo i 20 mila abitanti. Le poche altre città, tutte sulla fascia costiera, raggiungono al massimo i 20 mila abitanti.

lA MONETA

La corona islandese è la valuta utilizzata in Islanda. Il codice ISO 4217 è ISK. La corona islandese divenne una valuta distinta dalla corona scandinava in seguito alla dissoluzione dell'unione monetaria scandinava, avvenuta all'inizio della prima guerra mondiale.

Economia

L’agricoltura non ha un peso rilevante nell’economia del Paese a causa della scarsità di territori coltivabili, e non copre il fabbisogno della popolazione. Molto importante nel settore primario è invece la pesca, la seconda in Europa per quantità di pescato. L’industria è sviluppata principalmente nel settore navale ed energetico: l’elettricità è prodotta da numerose (ed ecologiche) centrali idroelettriche e geotermiche, che sfruttano cioè l’acqua e il calore naturale presente nel sottosuolo. I servizi sono molto avanzati, anche se il settore bancario ha vissuto una grave crisi a causa della recessione mondiale iniziata nel 2008. In notevole crescita è invece il turismo.

Islanda

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Prepariamo il nostro viaggio on the road in islanda!

Prima del viaggio... I costi...

  • L'Islanda non è così cara quanto si pensi e si può andare contenendo i costi
  • l'Islanda offre sistemazioni più o meno di ogni livello, e non mancano ostelli e guesthouse dove spendere anche meno di 100 euro a notte. Stessa cosa per il cibo: si trovano chioschi di street food dove ristorarsi con 10-20 euro, o magari supermercati dove comprare l'occorrente per farsi un panino
  • Il costo principale può essere quello della macchina, perché si raccomanda di noleggiare macchine adatte per il clima e le strade, ossia dei fuoristrada.

SI parte

Conviene partire da Milano infatti Easyjet ha attiva la tratta Milano - Reykjavík con voli in partenza ogni martedì, giovedì e domenica a prezzi molto interessanti, soprattutto se prenotati con anticipo.

L'itinerario

Se hai finito l'itinerario vieni con me

3. Cascate e Mr Iceland

2. Circolo d'Oro e Reykjavík

1. Reykjavík

6. Reykjanes e Blue Lagoon

5. Cascate e costa

4. Vestmannaeyjar

1. Reykjavík

Approfittando delle due ore di fuso orario, generalmente si arriva a Reykjavík in tempo per una passeggiata pomeridiana. La città è piccolina, graziosa, la meno globalizzata delle capitali. I negozi delle vie del centro vendono souvenir, abbigliamento tecnico per la montagna, ma anche tanti manufatti, gioielli e abiti di piccole realtà locali.

Siti da vedere per forza

2. Circolo d'Oro e Reykjavík

Il «Golden Circle» è con ogni probabilità una delle cose più spettacolari che vedrete in Islanda. Una zona naturale unica sulla Terra, ricca di fenomeni straordinari e intrisa di storia e leggenda. Per raggiungerla e girarla tutta, partendo dalla capitale, ci vogliono intorno alle cinque ore di passeggiata. In circa 45 minuti si raggiunge il Parco Nazionale di Thingvellir (Patrimonio Unesco), un luogo magico che si estende intorno alla dorsale atlantica (nell'unico luogo al mondo in cui è visibile al di sopra del livello del mare). Qui è il luogo dove è letteralmente nata l'Islanda e dove sono avvenute le principali vicende del Paese.Qui si trova anche l'area geotermica di Geysir, con il soffione d'acqua bollente principale che dà per estensione il suo nome (Geysir, appunto), a tutti i geyser del mondo. Il vecchio Geysir è per lo più inattivo, ma lì accanto c'è un altro sbuffo (si chiama Strokkur) che esplode a cadenza regolare, lanciando nell'aria fino a 40 metri d'altezza uno spruzzo di acqua bollente. Altro punto da non perdere nel Circolo d'Oro sono le cascate Gullfoss, tra le più spettacolari che si possono vedere in Islanda. Una passerella porta fino al punto panoramico più vicino al fiume, da cui ammirare l'imponente getto da 140 metri cubi di acqua al secondo.

+info

3. Cascate e Mr Iceland

Lasciata Reykjavík la prossima tappa è la casa di Mr Iceland, un allevatore dall'aria vichinga che, come tanti, ha reso i suoi cavalli islandesi un'attrazione turistica. Arrivando da lui, se il tempo lo consente, si possono fare alcune tappe per ammirare altre delle tante cascate islandesi, come Urriðafoss, Ægissíðufoss e Hjálparfoss. Da lui l'obiettivo, dopo una breve spiegazione, è una cavalcata nel nulla islandese, avvolti da una cappa verde in perfetto stile «Il Signore degli Anelli». Per dormire Mr iceland affitta, all'interno della sua proprietà, una casetta in pietra islandese, una delle più antiche della zona, costruita nel 1923.

4.Vestmannaeyjar

Vestmannaeyjar, arcipelago facilmente raggiungibile con i traghetti quotidiani. Un luogo dalla storia vulcanica interessante: una importante eruzione a Heimaey nel 1973 costrinse l'intera popolazione ad abbandonare l'unica isola abitata dell'arcipelago per sei mesi ma, alla fine, con un'attitudine tipicamente islandese, i residenti tornarono ad abitarla. Qui i panorami bellissimi e immensi si alternano a testimonianze dell'antica tradizione vichinga, ma soprattutto si possono avvistare tantissimi puffin, ovvero le pulcinelle di mare. Numerose colonie di questi uccelli sono visibili da aprile ad agosto. Per la notte a Vestmannaeyjar si può fare glamping, dormendo in casette di legno a forma di barile in cui di notte si può ammirare il cielo stellato.

La strada verso l'estrema costa a Sud Est dell'Islanda è una meraviglia di cascate e paesaggi panoramici. La più spettacolare è probabilmente Seljalandsfoss, che grazie a un passaggio abbastanza semplice permette di camminare dietro alla cascata dell'acqua, in un'esperienza davvero speciale. Molto bella è anche Skógafoss, che si può ammirare in tutta la sua maestosità direttamente dalla cima della montagna da cui scende, grazie a una scalinata. Il punto di arrivo di questa prima parte della giornata è Dyrhólaey, un promontorio di rara bellezza, da cui si può ammirare un gigantesco e spettacolare arco di lava sul mare, passeggiando nei tragitti che circondano il faro. Qui accanto si trova la spiaggia nera di Reynisfjara, con le sue colonne esagonali. Per il pranzo, la vicina Vik è piena di graziosi ristorantini di pesce (generalmente piuttosto turistici). A questo punto l'itinerario pprosegue verso l'incredibile Jökulsárlón, il più grande lago di origine glaciale d'Islanda, dove ammirare iceberg e colonie di foche che pescano o che si riposano. Per dormire è consigliato il Greenhouse Hotel è una bella sistemazione dall'area giovane, costruita come se fosse una gigantesca serra.

5. cascate e costa

6. Reykjanes e Blue Lagoon

La penisola vulcanica di Reykjanes è un altro luogo piuttosto spettacolare dell'Islanda. Qui si trovano luoghi come l'area geotermica di Gunnuhver, una zona spaventosamente insolita. Da queste parti, oltre ad ammirare imponenti affacci sul mare, si può anche fare la singolare esperienza di passeggiare sopra al ponte che collega le placche di Europa e Nord America: a Sandvík c'è infatti quello che viene chiamato “il ponte tra due Continenti”, un ponte pedonale costruito là dove passa la dorsale del Medio Atlantico. Nel pomeriggio prima della partenza in serata l'isola ha fatto delle sue piscine naturali con acqua a 30/40 gradi un luogo di quiete, ma anche di ritrovo e socialità: non bisogna perdere l'occasione di sperimentare un po' di vera vita quotidiana islandese. La più celebre di tutte è di certo la Blue Lagoon, probabilmente la spa più sognata al mondo. Se invece si vuole godere di più il relax e partire il giorno seguente si può alloggiare in alberghi quali:Il The Retreat Hotel, una struttura di lusso o il Silica Hotel, una struttura un po' più abbordabile costruita all'interno dello stesso complesso.

Avventura in motoslitta nel sud dell'Islanda

Avvistamento delle balene a Reyjkavik

Se si ha più tempo...

  • Avvistamento delle balene a Reykjavík
  • Avventura in motoslitta nel sud dell'Islanda
  • Snorkeling alla Faglia di Silfra

Snorkeling alla Faglia di Silfra

l'itinerario sulla mappa

i PIATTI DA NON PERDERE

Islanda

piatti tipici

se si va in Islanda si devono provare assolutamente questi piatti

Squalo fermentato L' Hákarl è la più famosa tra le specialità islandesi dal gusto estremo. La carne di squalo viene prima sotterrata e poi esposta ad essiccare ai venti dell'Artico per circa 5 mesi. Il risultato è una specie di poltiglia semisolida, di solito servita in cubetti o spalmata sul pane. Il sapore? Ricorda un po' l'ammoniaca o, formaggi molto, molto fermentati... se siete stati in Sardegna, il Casu Marzu ha un sapore simile ma più gentile, mentre il suo fratello maggiore Su Callu (il caglio) è in grado di raggiungere la stessa potenza.

Squalo fermentato

piatti tipici

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Testicoli di montone L'Islanda è l'isola delle pecore che sono allevate allo stato semibrado e pascolano liberamente un po' dovunque. La carne di agnello è certamente una delle specialità da non perdere durante il vostro viaggio nella terra del ghiaccio e del fuoco. Ma anche gli organi del montone dal quale l'agnello viene generato, rappresentano per alcuni discendenti dei vichinghi una vera prelibatezza. Si chiama Þorrablót e viene preparato in diversi modi, il più comune è con siero e gelatina... ovviamente fermentato.

Testicoli di montone

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Merluzzo essiccato Harðfiskur, letteralmente il pesce duro, è una specialità per i gastronauti dotati di potenti mandibole. Si tratta di strisce di merluzzo, ma anche haddock o pesce lupo (la variante oceanica del pesce gatto) . Si gustano con pane e burro e, come detto, richiedono un notevole agonismo mandibolare per affrontare le fibre che risultano un po'... gommose. Il sapore è simile a molti altri pesci essiccati ma è la parte atletica a renderlo speciale, non solo per l'energia che richiede alle mandibole, ma anche per quella che trasmette al corpo grazie all'elevato contenuto di proteine.

Merluzzo essiccato

piatti tipici

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Brennivin Si tratta di un'acquavite, ottenuta dalla distillazione di cereali o patate e aromatizzata con il cumino. Da gustare prima, dopo e durante ogni gastro-maratona vichinga. La gradazione si attesta intorno al minimo sindacale di 38-40°, il profumo è molto intenso e il sapore un po' amarognolo ricorda vagamente un due suoi cugini, l'Akvavit norvegese e il fil'e feru della Sardegna.

Brennivin

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Skyr Nato dal matrimonio tra yougurt e “cottage cheese” (i fiocchi di latte), quindi dall'unione tra latte pastorizzato e alcuni miliardi di batteri, lo skyr islandese è un alimento ricco di proteine e pressochè sconosciuto ai grassi. Questa candida crema si mangia al naturale, con frutta, cereali oppure in abbinamento alle burrose torte della pasticceria nordica.

Skyr

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Agnello Le praterie islandesi sono attraversate da popolose greggi di pecore che pascolano liberamente brucando erba fresca, succose bacche e bevendo l'acqua pura che proviene dei ghiacciai. Ecco i preziosi ingredienti della marinatura naturale che precede l'arrivo in cucina della prelibata carne di agnello islandese. La lenta cottura, insieme con l'astinenza da salse e condimenti invasivi praticata dai cuochi islandesi, creano uno tra i piatti più apprezzati al mondo.

Agnello

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Pane di segale cotto sotto terra Il “rye bread” è un tipo di pane molto diffuso in tutti i paesi nordici. Viene preparato sia nella versione dolce che salata, quest'ultima è un perfetto abbinamento con burro e salmone affumicato, oppure con la crema di formaggio. Una versione molto speciale del pane di segale è preparata nel villaggio di Laugarvatn dove viene cotto per oltre 12 ore in un forno interrato riscaldato dall'energia geotermica. Il risultato è un pane estremamente soffice con un profumo intenso e un originale sapore dolciastro.

Rye bread

piatti tipici

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Pesce La pesca è alla base dell'economia islandese. Il merluzzo e il salmone sono certamente i prodotti più prelibati che vengono cucinati sulla griglia, bolliti, stufati o fritti. Meno conosciuti sono gli scampi islandesi che rappresentano una tra le specialità più apprezzate dai palati esigenti di tutto il mondo; la ricetta più classica per questo pregiato dono dell'oceano arriva dal villaggio di Höfn (nelle vicinanze della Laguna Glaciale Jokulsarlon) e prevede la cottura alla griglia e il condimento con burro, aglio e prezzemolo.

Scampi

I souvenir da non dimenticare

Islanda

Lopapeysa

I lopapeysa sono il maglione tradizionale islandese e non si può andare in Islanda senza comprarne almeno uno.Questi meravigliosi capi d’abbigliamento sono molto più caldi di quanto si possa immaginare. Vengono spesso utilizzati al posto del cappotto ed hanno anche una buona impermeabilità. Hanno un prezzo piuttosto alto che si aggira intorno ai € 200-300, in base al tipo di ricamo. Bisogna pensare però che sono maglioni realizzati al 100% con purissima lana di pecora islandese e sono interamente fatti a mano.

consiglio

Gioelli in pietra lavica

Molto belli sono i gioielli prodotti con la vera pietra lavica Islandese. Però, Bisogna fare attenzione perché non tutti i gioielli in vendita in Islanda sono in vera pietra vulcanica islandese. Esperti hanno spiegato che per una semplice questione di durezza la lava islandese non si riesce a lavorare bene perché quando è ridotta in piccoli pezzi si spacca facilmente. Lucidarla completamente senza distruggerla è quasi impossibile e forarla da parte a parte, come per farne una perlina, sarebbe un’impresa che richiede molto tempo. L’unico modo per usarla nei gioielli è salvaguardarla incastonandola in un vero e proprio “abbraccio” d’oro o argento, che possa limitare al massimo gli urti.

consiglio

Cioccolata omnom

Buonissime sono le barrette di cioccolata della cioccolatteria Omnom. Vengono realizzate usando il cacao equo-solidale (purtroppo non islandese), il latte di oltre settecento piccole fattorie dislocate per tutta l’isola, il sale di Saltverk ed il caffè selezionato da Reykjavík Roasters. Ce ne sono di diversi tipi: vegane, col latte, con il caramello, le mandorle salate, la liquirizia, il caffè, i lamponi…

gli alcolici

L’Islanda è nota anche per i suoi alcolici. Un mucchio di ottime birre artigianali (c’è pure quella dedicata alla mucca Sæunn), dei whisky particolari (tra cui quello affumicato con cacca di pecora), svariati tipi di vodka, amari alle erbe e acquaviti tra le quali il famoso Brennivin (slide 35). Ma il più consigliato è il gin islandese : Himbrimi!

La liquirizia

In Islanda è un tipico souvenir la liquirizia che è presente in ogni forma e abbinamento.

Il sale

Nei fiordi si produce ancora sale con e tecniche antiche, tipico della zona. Uno tra i più raffinati è quello di Saltverk

grazie per l'attenzione

Leonardo Alia 1G