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INNO DI MAMELI

Chiara

Created on May 7, 2023

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Transcript

iNno di mameli

Chiara Baroffio 2°D

L'autore del testo

Goffredo Mameli

Nacque il 5 settembre 1827 a Genova e fu un poeta e patriota italiano, compie i primi studi sotto la guida della madre e poi li prosegue sotto la guida di Giuseppe Canale. È grazie a lui che nasce il suo grande amore per la patria e per l'autonomia nazionale. Nel 1846 viene ammesso al corso di laurea in Lettere, anche se dopo poco tempo lascia l'università per entrare a far parte della "Società Entelema". Da temi storici e letterari, la Società passa a discutere argomenti politici. Nel 1848 fu tra gli organizzatori di una spedizione di 300 volontari per andare in aiuto a Nino Bixio durante le Cinque giornate di Milano e fu arruolato nell'esercito di Giuseppe Garibaldi con il grado di capitano. Dopo il fallimento dei moti di Milano per protesta pubblicò l'Inno militare, composto su invito di Mazzini e che fu musicato da Giuseppe Verdi; contemporaneamente divenne direttore del giornale Il Diario del Popolo. Successivamente si recò a Roma e aderì al comitato romano sorto per promuovere la convocazione di una costituente nazionale, secondo le idee di Mazzini. Il 9 febbraio 1849, avvenuta la proclamazione della Repubblica Romana, Mameli inviò a Mazzini il famoso dispaccio: "Roma! Repubblica! Venite". Durante l'assedio di Roma fu ferito e a causa di un infezione morì.

Il compositore della musica

Michele Novaro

Nacque il 23 dicembre 1818 a Genova, pose il suo talento compositivo al servizio della causa d'indipendenza, musicando molti canti patriottici e organizzando varie raccolte di fondi per finanziare e sostenere le imprese di Giuseppe Garibaldi. E' il compositore della musica dell'inno nazionale italiano, o Canto degli Italiani. Forse per la sua indole modesta, non trasse mai grandi vantaggi da questa composizione.

L'inno

L'inno, scritto nel 1847, è un canto risorgimentale. Fu scritto in un momento in cui l'Italia era sotto il dominio austriaco, divenne quindi un canto di coraggio e di invito alla rivolta per la liberazione, un richiamo al desiderio di raccogliersi sotto un'unica bandiera di unità e di ideali. Rappresenta quindi un incitamento a lottare. E' esegiuito durante cerimonie solenni e manifestazioni in cui viene rappresentato il nostro paese, e ci ricorda la nostra storia spronando ad andare avanti. Racchiude i temi di fratellanza ed esprime gli ideali di libertà, unità e pace. L'inno è uno dei simboli della Repubblica italiana, insieme alla bandiera, allo stemma, allo stendardo e all'altare della patria.

La nazionale canta la prima strofa dell’inno (ripetuta due volte).

L'Inno è caratterizzato da un linguaggio arcaico ed è ricco di richiami al nostro passato, dall'Impero Romano ai Vespri Siciliani. Il testo si compone di sei strofe e un ritornello, che si alterna alle stesse; ed è musicato in tempo di 4/4 nella tonalità di si bemolle maggiore. La sesta strofa riprende con poche variazioni il testo della prima. Queste sei strofe di otto senari piani e sdruccioli hanno un ritmo davvero incalzante. Il cantante esprime uno stato d'animo politico-sociale che fa riferimento a temi e vicende di quel momento e del passato.

Section 01

L'inno di Mameli

L'inno ha un carattere orecchiabile e una melodia che ne facilita la memorizzazione. L'andamento della musica è movimentato con cambiamenti di velocità in cui il ritmo va accellerando. La strofa attacca in si bemolle ed è caratterizzata dalla ripetizione della stessa unità melodica, replicata in vari gradi e a differenti altezze. In base al testo la melodica e la ritmica cambia accellerando o rallentando. Il ritornello vero e proprio di quattro versi («Stringiamci a coorte / siam pronti alla morte / siam pronti alla morte / l'Italia chiamò») è sempre cantato due volte ed è caratterizzato da un'unità melodica replicata; dinamicamente, nelle ultime cinque battute esso cresce d'intensità, passando da pianissimo a forte e a fortissimo con l'indicazione crescendo e accelerando sino alla fine.

L'inno è suonato da due linee di flauti, tre di sax, due di violino, due di pianoforte ed una di percussioni. L'accompagnamento è variato e l'intensità è forte. L'inno è cantato di solito da un coro, ma può essere cantato anche da una sola persona

Le mie riflessioni

Ho scelto questo inno perchè è quello che rappresenta il Paese in cui vivo ed è quello a cui sono maggiormente legata. Questo inno lo so da quando ero piccola. Ha una musica orecchiabile e un testo semplice che anche i bambini riescono a ricordare facilmente. L'inno mi comunica che l'Italia come la vediamo ora, è il risultato di moltissime guerre, alle quali i soldati italiani hanno combattuto per ribellarsi all'oppressore straniero e raccogliersi sotto un'unica bandiera che ancora oggi ci rappresenta. L'inno nazionale esprime l'anima e il carattere di una Nazione, ascoltare le sue note durante celebrazioni solenni e le manifestazioni internazionali mi tramanda un momento di profonda commozione. Suscita anche i sentimenti di non mollare e di andare sempre avanti proprio come nel 2022 quando la nazionale italiana di pallavolo è diventata campione del mondo. Durante un intervista il capitano della nazionale ha detto che c'erano pochissime possibilità di diventare campioni del mondo, ma alla fine tutta la squadra ha creduto e non hanno mai mollato.

Curiosità

  • Il disco più antico conosciuto del Canto degli Italiani è per grammofono ed è datato 1901. Venne inciso dalla Banda Municipale del Comune di Milano sotto la direzione del maestro Pio Nevi.
  • Una delle prime registrazioni fu quella del 9 giugno 1915, che venne eseguita dal cantante lirico e di musica napoletana Giuseppe Godono.
  • Esiste una versione gospel realizzata da Elisa per aprire le trasmissioni sportive Rai dedicate al campionato mondiale di calcio del 2002. Questa versione già eseguita durante la cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici invernali precedenti, fu ritirata per le proteste di Maurizio Gasparri, all'epoca Ministro delle Comunicazioni.
  • Forse non tutti sanno che l'inno d'Italia divenne ufficiale solo il 15 novembre del 2017 con una legge ad hoc che stabiliva ufficialmente l’Inno di Mameli come inno della Repubblica italiana.
  • L’Inno venne suonato per la prima volta il 10 dicembre 1847 a Genova e per l’occasione giunsero circa 30mila patrioti da tutta Italia.
  • Il testo originale era composto da 5 strofe, solo nel 1859 venne aggiunta la sesta.