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Sfruttamento minorile
Laura Matraguna
Created on May 6, 2023
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Transcript
Lo sfruttamento minorile
Lavoro di: Laura Matraguna, Ilaria Bonaldo, Sara Capelli
Indice
01. Definizione
04. Aziende sfruttarici
02. Storia
05. Associazioni
06. Conclusioni
03. Grafici
01. Definizione
Ai bambini in situazione di lavoro minorile viene negato il diritto di andare a scuola, la possibilità di giocare e di godere dei loro affetti. Essi sono spesso reclusi, emarginati, esposti a sofferenze fisiche e psicologiche.
Per sfruttamento minorile si intende il lavoro in nero che numerosi bambini sono obbligati a fare per saldare dei debiti, vengono ad esempio mandati a combattere, molti sono coinvolti nei processi produttivi dell’economia globalizzata: in agricoltura, in miniera, nei servizi e nelle industrie per la produzione di beni destinati all’esportazione.
02. Storia
Il lavoro minorile in quell'epoca aveva come dirette conseguenze non solo l'analfabetismo, ma anche l'insorgere di importanti patologie nei bambini. Si dovette aspettare il 1878 perché in Gran Bretagna entrasse in vigore la prima legislazione che vietasse il lavoro ai minori di dieci anni, e costringesse i datori di lavoro a limitare l'assunzione di bambini fra 10 e 14 anni. Dopo la Gran Bretagna, fu il turno delle altre nazioni. Lo sviluppo industriale si diffuse rapidamente e già nei primi anni del XIX secolo i bambini tra i sette e i dodici anni costituivano un terzo della manodopera delle fabbriche statunitensi.
Oggi la legislazione sul lavoro minorile è strettamente correlata a quella scolastica: l'obbligo scolastico la presenza dei bambini a scuola, tutelandoli. Tuttavia, nonostante in occidente la presenza dei bambini nei luoghi di lavoro non sia impiegata - sia, anzi, vietata - così non è nei paesi in via di sviluppo, dove la manodopera minorile è ancora parte del sistema di produzione.
02. Storia
Non ci sono dati concreti sull'inizio dello sfruttamento minorile in ambito lavorativo. Sono tuttavia presenti numerosi riferimenti all'utilizzo nell'antichità di forme di sfruttamento legate alla schiavitù o al lavoro agricolo e di allevamento. Il fenomeno del lavoro minorile risale sin dagli albori dell'uomo, ed era intrinseco nelle società preindustriali. I bambini partecipavano attivamente alle attività produttive e sociali, come l'accudimento dei bambini, la caccia e l'agricoltura, appena erano in grado di farlo.
Il lavoro dei bambini era importante nelle società preindustriali, in quanto i bambini avevano bisogno di fornire il proprio lavoro per la sopravvivenza propria e della propria comunità. Dato che le società preindustriali erano caratterizzate da una bassa produttività e da una breve aspettativa di vita, impedire ai bambini di partecipare al lavoro sarebbe stato più dannoso per il loro benessere e quello del loro gruppo nel lungo periodo. Nelle società preindustriali, i bambini non avevano bisogno di frequentare la scuola. Ciò vale in particolare per le società primitive. La maggior parte delle abilità e delle conoscenze preindustriali erano trasmissibili attraverso la pratica o l'apprendistato da parte di adulti competenti.
02. Storia
Bambini e adolescenti hanno sempre lavorato, ma il fenomeno non fu considerato un problema sociale se non dopo l'avvento della rivoluzione industriale, che introdusse tempi e metodi di lavoro mai visti prima nella storia dell'umanità, fortemente penalizzanti per il lavoratore.
A causa delle condizioni di vita complicate e faticose, fino all’avvento della Rivoluzione Industriale, il lavoro dei bambini e degli adolescenti non era ritenuto un problema: la maggior parte non aveva l’obbligo scolastico e molte delle competenze lavorative necessarie venivano trasmesse nella propria famiglia o in altri contesti. Il contesto in cui nacque il vero e proprio sfruttamento minorile fu nel periodo in cui ci fu una complessiva situazione di benessere dovuta ad un generale innalzamento degli indici economici, demografici e tecnologici, sociali e culturali: ossia il Settecento.
I vantaggi che gli industriali avevano nell’impiegare i minori al lavoro erano per:
- la retribuzione più bassa, quindi abbattimento dei costi di produzione complessivi;
- le dimensioni ridotte dei loro corpi, perciò più adatti per alcune mansioni manuali di precisione o ambienti troppo angusti per un adulto;
- la facilità del loro controllo, quindi nel sedare eventuali rivolte.
03. Grafici
03.Grafici
Il lavoro minorile è principalmente concentrato in Asia ed Africa costringendo i bambini a lavorare nell'ambito dell'agricoltura ed industriale
03.Grafici
Anche in Italia la situazione è critica dove ci sono numerose segnalazioni per lo sfruttamento lavorativo di minori, con in testa Lombardia seguita da Puglia, Campania ed Emilia Romagna. Nel mondo le vittime di sfruttmento lavorativo si aggirano ad 1 minore su 10 impiegati al 70% nell'agricoltura
04. Nestlé e il cacao
Oltre ad esser stata denunciata nel 2005 da due ONG, la Nestlé subì un'altra causa nel 2021 da parte di otto giovani adulti. Essi chiedevano il dovuto risarcimento a grandi società come Mars, Nestlé e Hershey per essere stati vittime di lavoro minorile nelle piantagioni di cacao, senza documenti, senza paga e senza alcuna tutela a livello igienico-sanitario e socio-economico.
Secondo una ricerca 1.56 milioni di bambini sarebbero stati impiegati nella raccolta del cacao in Costa d'Avorio e in Ghana durante il 2018-2019
04.Apple e Microsoft
Il cobalto
Nel 2019 anche Apple, Tesla, Alphabet (google), Dell e Microsoft sono state accusate di aver ottenuto considerevoli vantaggi dallo sfruttamento minorile per l'estrazione di cobalto nel Congo. In queste miniere venivano continuamente violati i diritti umani dove incidenti e morti erano frequenti, gli orari di lavoro superavano spesso le 12 ore gionaliere, e l'Unicef ha stimato che sono circa 40 mila i bambini dai 3 ai 7 anni che tutt'ora lavorano quotidianamente nelle miniere per poco piu di due dollari al giorno
04.Philip Morris
Il tabacco
Nel 2010 la multinazionale Philip Morris ammise l'utilizzo della manodopera minorile nella raccolta del tabacco. 72 bambini di circa dieci anni ,oltre ad altri lavoratori migranti, furono costretti ad operare in condizioni di schiavitù, dopo avergli sottratto i documenti
Nei campi, oltre ad essere esposti ai pesticidi, in una giornata lavorativa, si può respirare una quantità di nicotina pari a 36 sigarette. Tra i marchi di sigarette coinvolti abbiamo: Marlboro, Basic, Benson, Hedges e molti altri.
04.Victoria Secret e il cotone
Nel 2007 Victoria Secret lanciò la linea Burkina fashion con l'obiettivo di produrre una linea equa e solidale con tessuti esclusivamente africani. Ma un giornalista, nel 2011, pubblicò un reportage su Clarissa, ragazza ripetutamente picchiata per svolgere un duro lavoro.
Che cosa fece quindi Victoria Secret? semplicemente rimosse la dicitura 'fair trade' dalle etichette, di conseguenza situazioni di sfruttamento potrebbero essere ancora presenti nelle piantagioni di cotone
04.Mattel e le Barbie
Nella Mattel vengono impiegati bambini e adolescenti sotto i 14 anni, sottoposti a turni di lavoro pesantissimi, in locali scarsamente aerati, malsani e in cui si impiegano sostanze chimiche velenose.Le persone lavorano spesso in piedi per 18 ore consecutive e vengono costrette a fare fino a 110 ore di straordinario non pagato. Vengono coinvolte molte altre fabbriche tra cui anche Disney e Tomy.
04.Altri colossi
Sono tantissimi i colossi coinvolti in queste atrocità: Coca Cola, Nike, Benetton, Puma, Timberland, Mc Donald's...Basti guardare per esempio il prezzo di un paio di scarpe Timberland, vendute nei nostri negozi a 150 euro. Esse vengono prodotte in Cina, nella città di Zhongshan, dove un minore di 14 anni ha un salario di 45 centesimi per un lavoro di 16 ore al giorno, con il letto in fabbrica e senza assicurazioni o ferie.
05. Le associazioni che lottano contro il lavoro minorile
UNICEF
“L'UNICEF promuove un approccio integrato per eliminare il lavoro minorile, che include il rafforzamento di iniziative per i genitori e il contrasto delle convenzioni culturali che giustificano e perpetuano il lavoro dei bambini, oltre al rafforzamento del quadro normativo e sociale e dei meccanismi di denuncia.I programmi dell’UNICEF comprendono numerosi ambiti:
- Istruzione
- Lotta alla povertà
- Informazione
- Quadro giuridico
05. Le associazioni che lottano contro il lavoro minorile
Alisei Ong
E' un’organizzazione che ha promosso la nascita della Coalizione “Stop all’uso dei bambini soldato”. La Coalizione vigila sull’effettiva attuazione del Protocollo e promuove iniziative nazionali e internazionali di sensibilizzazione per l’eliminazione del fenomeno dei bambini soldato. Il progetto è stato realizzato in Etiopia e in Angola poi nella Repubblica Democratica del Congo e in Gabon, Nigeria, Togo, Benin, garantendo a questi bambini l’accesso al cibo, all’alloggio, al vestiario, all’assistenza sanitaria; sostenendo il loro sviluppo psicologico, sociale e formativo con una particolare attenzione alla riabilitazione dei traumi psico-sociali vissuti.
05.Lotta contro il lavoro minorile
Iqbal Masih
E' stato un bambino operaio e attivista pakistano, diventato un simbolo della lotta contro il lavoro minorile. Iqbal Masih nacque nel 1983 a Muridke, in Pakistan, da una famiglia molto povera, a quattro anni già lavorava e a cinque fu venduto dal padre a un produttore di tappeti per pagare un debito. Da quel giorno trascorse la sua vita dietro a un telaio per dieci-dodici ore al giorno. Passarono anni ma nel 1992 Iqbal riuscì a fuggire per partecipare con altri ragazzi a una manifestazione contro lo sfruttamento minorile. Quando tornò dal suo padrone si rifiutò di continuare a lavorare. Lo picchiavano ma lui non si arrese al punto da dover lasciare con la sua famiglia il villaggio.Iqbal fu ospitato in un ostello, cominciò a studiare, a viaggiare, a partecipare a incontri internazionali per portare la sua testimonianza proprio sulla questione del lavoro minorile nel suo Paese. Un cammino che si fermò il giorno di Pasqua del 1995 quando il bambino operaio e difensore degli altri ragazzi morì misteriosamente.
Conclusioni
06.
Com'è la sitazione ad oggi?
Lo sfruttamento minorile è purtroppo ancora ad oggi una piaga della nostra società, per evitare che continui a propagarsi l’Unicef cerca di tutelare i bambini tramite due azioni: -programmi che sostengono l’economia familiare in modo che i minori vengano meno sfruttati e non inseriti nel mondo del lavoro -interventi per i bambini lavoratori, in modo da garantire loro di frequentare la scuola e di avere quindi un’istruzione
06. Conclusioni
Abbiamo pensato a qualche piccolo gesto da fare per provare, nel nostro piccolo, a minimizzare lo sfruttamento minorile: noi tutti possiamo dare un piccolo contributo! per esempio:
E noi... cosa possiamo fare?
mercato equosolidale
mezzi di comunicazione
shopping responsabile
tasse alle multinazionali responsabili dello sfruttamento
Con questi piccoli gesti noi tutti possiamo dare il nostro contributo per fare in modo che lo sfruttamento minorile venga attuato sempre di meno, per permettere ai bambini di avere una vera infanzia e una degna istruzione
Fine