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Tesina terza media Nobile Alice 3^A
NOBILE ALICE
Created on May 4, 2023
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Transcript
Il Diritto alla Salute e al Benessere
Nobile Alice 3^A A.S. 2022/2023
Objectif numéro 3 de l'agenda 2030
L'objectif numéro 3 de l'Agenda 2030 des Nations unies vise à assurer une vie saine et à promouvoir le bien-être pour tous, à tous les âges. Cela inclut la réduction de la mortalité infantile et maternelle, la lutte contre les maladies transmissibles et non transmissibles, la promotion de la santé mentale et le renforcement des systèmes de santé dans le monde entier. Cet objectif est crucial pour permettre aux individus de vivre pleinement leur vie et de contribuer positivement à la société.
Objectif numéro 3 de l'agenda 2030
ART.32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
- Analisi dell'articolo
Il diritto alla salute è sancito dall'Articolo 32 il quale riconosce tra i compiti principali di uno Stato democratico quello di mantenere i suoi cittadini in salute, in quanto essa è fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, senza tuttavia forzarlo perché intraprenda terapie contrarie alla sua volontà. Dal 2002 esiste una Carta dei diritti del malato in 14 punti. Fra questi è fondamentale il diritto all'informazione sanitaria. Il malato inoltre, dal 1980, si può appellare al Tribunale per i diritti del malato e ottenere addirittura risarcimenti per cure errate.
Curare
Che cosa può fare lo Stato per garantire il diritto alla salute? Per prima cosa deve curare i cittadini quando sono malati. Esaminando questo problema, alla fine degli anni Settanta del Novecento il Parlamento ritenne limitativa la parte dell'Articolo 32 che dice "La Repubblica [...] garantisce cure gratuite agli indigenti" (cioè solo ai poveri) e nel 1978 istituì il Servizio Sanitario Nazionale che garantiva le cure necessarie gratuitamente a tutti. Poiché però si constató che tale servizio portò a un abuso nel consumo di farmaci e a una spesa pubblica sanitaria insostenibile, si introdusse una norma per cui oggi molte prestazioni devono essere parzialmente pagate dagli assistiti sotto forma di ticket sanitari.
Prevenire
Curare tuttavia non basta. Lo Stato deve anche prevenire le malattie, cioè deve evitare che i cittadini si ammalino, come prescrivere la moderna scienza medica. La medicina preventiva è un'insieme di tecniche e di metodi che permettono di combattere la malattia prima che insorga oppure di individuarla precocemente. A questo scopo sono oggi largamente diffuse le vaccinazioni, le visite di controllo, i test, le analisi periodiche. La prevenzione presuppone anche una diffusa educazione sanitaria che deve cominciare fin dai primi anni di scuola per educare i cittadini a occuparsi in prima persona della propria salute attraverso una corretta alimentazione, il rispetto dell'igiene, la conoscenza delle strutture sanitarie pubbliche.
Uno sguardo sul mondo:donne e sanità
Mezzo milione di donne muore ogni anno per complicazioni curabili durante la gravidanza o il parto. La pianificazione familiare non è diffusa: 201 milioni di donne non hanno accesso ai contraccetivi
Malattie del benessere e della povertà
L'OMS stima che nelle regioni del mondo più sviluppate, come la nostra, prevalgono le cosiddette "malattie del benessere": malattie cardiovascolari, diabete e obesità.
Nelle regioni meno sviluppate prevalgono invece le "malattie della povertà", derivanti da sottoalimentazione o malnutrizione, da rapporti sessuali non protetti, dalla mancanza di acqua potabile e servizi igienici.
Il sistema Sanitario Africano
Il sistema sanitario in Africa è complesso e vario, con sfide significative che possono ostacolare l'erogazione di servizi di qualità per tutti. La maggior parte dei paesi africani si confronta con un grave divario nella fornitura di servizi di sanità pubblica tra le aree urbane e quelle rurali. Un'altra sfida importante per il sistema sanitario africano è la povertà, la mancanza di infrastrutture e la carenza di personale sanitario. Infatti, molti medici e infermieri scelgono di lasciare il continente per lavorare in paesi più ricchi, lasciando le comunità africane con un numero insufficiente di operatori sanitari.
Secondo alcune fonti dell'OMS, in alcuni paesi africani, la presenza di malattie infettive come l'HIV / AIDS, la malaria e la tubercolosi rappresenta un'ulteriore sfida per il sistema sanitario. Anche l'epidemia di Ebola del 2014 in Africa occidentale ha messo in evidenza la necessità di un sistema sanitario solido e in grado di rispondere rapidamente a emergenze
La maggior parte dei paesi africani dipende fortemente dagli aiuti esteri per finanziare i loro servizi sanitari. Ciò presenta un ulteriore ostacolo alla sostenibilità a lungo termine dei sistemi sanitari del continente.
Un'interessante articolo, pubblicato nel 2018 nella rivista Word Development ha spiegato che tuttavia, ci sono anche esempi di successo. Il Ruanda, ad esempio, ha migliorato drasticamente i suoi servizi sanitari negli ultimi anni. Il paese ha adottato un'ampia gamma di politiche e programmi mirati a ridurre le malattie e migliorare la salute. In particolare, la copertura assicurativa sanitaria universale ha contribuito a migliorare drasticamente l'accesso ai servizi sanitari per i residenti.
In definitiva, il sistema sanitario in Africa è una sfida significativa, ma con l'impegno e un supporto adeguato, potrebbe essere migliorato in modo sostenibile. Si dovrebbero migliorare l'accesso ai servizi sanitari di base, le infrastrutture e offrire una formazione adeguata per il personale sanitario. Ciò richiede una cooperazione internazionale efficace, ma anche una leadership forte e impegno a livello nazionale per migliorare la salute pubblica.
Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi. Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.
Rita Levi Montalcini
Aereogramma circolare sulle malattie neurodegenerative
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Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini è stata una scienziata italiana di enorme importanza nel mondo della ricerca biologica. Nata a Torino nel 1909, ha dedicato la sua vita alla scienza, diventando la prima donna a ricevere il premio Nobel per la Medicina nel 1986. La sua vita è stata segnata da molte sfide e difficoltà: durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Rita Montalcini ha dovuto abbandonare l'Italia per sfuggire alle persecuzioni antisemite dei nazisti. Si è trasferita a New York, dove ha iniziato a lavorare con Victor Hamburger alla Washington University. È stato grazie a questo lavoro che la Montalcini ha fatto una delle scoperte più importanti della sua carriera: la proteina nervosa, chiamata NGF (Nerve Growth Factor). Questo peptide è stato identificato come un fattore di crescita delle cellule nervose, essenziale per la loro sopravvivenza e sviluppo. La scoperta di NGF ha cambiato il modo in cui gli scienziati comprendono il funzionamento del sistema nervoso, diventando la base per lo sviluppo di nuove terapie per le malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer. Il morbo di Alzheimer è una malattia dovuta alla diminuizione del neurotrasmettitore acetilcolina; le cellule nervose sono danneggiate e progressivamente perdono le loro funzionalità. Questa malattia è considerata una forma grave di demenza senile, una progressiva riduzione delle capacità mentali che compare in età avanzata.
Ma la vita di Rita Montalcini non è stata solo dedicata alla scienza. È sempre stata molto attiva anche nel campo della politica e dei diritti umani. Ha lottato per l'abolizione della pena di morte, per il diritto all'aborto e per l'emancipazione delle donne. Ha fondato anche una fondazione - la Fondazione Levi Montalcini - che sostiene la ricerca scientifica e la formazione di giovani ricercatori in campo biomedico. La Montalcini è morta nel 2012, all'età di 103 anni. La sua vita e le sue scoperte sono state un esempio di coraggio, dedizione e passione per la conoscenza. Grazie alla sua ricerca, il mondo ha ottenuto una serie di strumenti fondamentali per comprendere meglio il funzionamento del sistema nervoso e per creare nuove terapie a favore dell'umanità. Il Premio Nobel che Rita Levi Montalcini ha ottenuto nel 1986 è stato solo uno dei tanti riconoscimenti che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera. La Montalcini è stata e rimane un personaggio di grande importanza nella cultura scientifica e di cambiamento sociale. La sua vita e le sue scoperte rappresentano una fonte di ispirazione per molti giovani che si avvicinano al mondo della ricerca.
La seconda rivoluzione industriale : scoperte nel campo Igienico-sanitario
Grazie alla chimica nasce la medicina moderna
Risultati strabilianti furono ottenuti dalla chimica nel campo della ricerca biologica e quindi in quello della medicina. Da tempo, per "isolare" i microrganismi portatori di malattie allo scopo di vederli meglio al microscopio, i biologi usavano i coloranti naturali (in mancanza di altro, utilizzavano il vino rosso). Con l'invenzione dell'anilina, invece, essi ebbero finalmente un colorante molto più efficace con il quale, tra il 1882 e il 1884, il Tedesco Robert Koch individuò i bacilli della tubercolosi e del colera.
Nel 1885 Louis Pasteur scoprì il vaccino contro la rabbia provocata dai morsi di cani e volpi. Grazie al successo di queste vaccinazioni si diffuse anche il vaccino contro il vaiolo del medico inglese Edward Jenner scoperto nel 1794. Ugualmente importanti al fine di alleviare le sofferenze umane furono le scoperte nel campo dei farmaci. Alla fine dell'Ottocento, la scoperta degli effetti calmanti dell'etere sul sistema nervoso, effettuata nel Settecento, fu applicata all'anestesia chirurgica. Contemporaneamente fu sintetizzato il bromuro, una sostanza impiegata come calmante in una serie di malattie nervose. La scoperta ebbe un altissimo valore sociale perchè consentì di tenere in casa molti malati che, fino a quel momento, venivano internati in ospedali simili a carceri.
Sul fronte della cura di altri disturbi, come il mal di testa e l'influenza, nel 1875 si cominciò a utilizzare l'aspirina in funzione antifebbrile. Nello stesso anno, la scoperta del Ddt, un potente insetticida, consentì progressi decisivi nella lotta contro le zanzare portatrici di malaria.
I progressi della chimica permettono di sviluppare anche l'industria alimentare. Pasteur trova un modo per conservare il cibo: si inizia a congelare e a inscatolare gli alimenti, che così possono essere conservati a lungo e trasportati da un punto all'altro della Terra. Di conseguenza le persone possono mangiare meglio e affrontare le carestie.
La scienza fa capire che l'igiene è importante per la salute. Gli igienisti dimostrano che gli ammalati di colera e di tubercolosi si trovano soprattutto dove ci sono fogne all'aperto e nei luoghi dove vivono tante persone, sporchi e senza servizi igienici. Si capisce così l'importanza dell'acqua corrente e di fogne chiuse. Ottennero così da diversi governi che si costruissero fogne coperte e si portasse l'acqua corrente anche nelle abitazioni più povere. Verso la fine dell'Ottocento l'igiene entrò anche negli ospedali. Prima i medici non avevano il camice, non usavano i guanti di gomma, non sterilizzavano i ferri e e le siringhe.
L'igiene fa diminuire anche le morti delle donne che partoriscono. Infatti un medico ungherese sconfisse la febbre puerperale, un'infezione causata dagli ostetrici che si recavano direttamente dalla sala di anatomia alla sala parto trasmettendo così tutti i germi della putrefazione. Si limitò a collocare una bacinella contenente acqua clorata nel corridoio obbligando i suoi colleghi a lavarsi accuratamente le mani. Un contributo alla diminuizione della mortalità infantile fu fornito dall'invenzione dell'incubatrice, la culla riscaldata per i bambini nati prematuri.
Art Nouveau
Negli anni che vanno dal 1890 al 1915, si diffonde l’Art Nouveau cioe’ l’arte nuova, si sviluppa in tutta Europa e in Italia prende il nome di Stile Liberty o Floreale che vuol dire decorata con fiori.È uno stile caratterizzato da un “ eccesso di ornamento “ sia nelle arti figurative che nell’architettura.Ebbe la sua massima diffusione durante l'ultimo periodo della Belle Epoque.Alla fine dell’Ottocento, l’industria propone sul mercato dei prodotti creati in serie e venduti, per contro gli artisti propongono degli oggetti creati a mano, dipinti da loro stessi quindi qualcosa di prezioso, raffinato e tanto costoso di conseguenza solo i nuovi ricchi possono acquistarli. Durante questo periodo, ebbe grande spinta anche l’arte grafica, perché legata alle prime pubblicità dei prodotti.
Nel quadro “Fruits” del 1897 del pittore Alfons Mucha, uno dei più importanti artisti dell'Art Nouveau possiamo notare pere, mele e soprattutto uva che pendono dalle mani di una donna affascinante. Ci guarda insolentemente, un po ‘con aria di sfida e giù su se stessa – si sente che conosce il suo valore. I Capelli sono aggrovigliati in un sapore violento e sono decorati con foglie, fiori ed erba. Assomiglia molto alla persona raffigurata qui dei servi di Dioniso, lo stesso stile libero, seducente e procace, in una parola, nata per far impazzire gli uomini. I frutti sottolineano solo la sua naturalezza, la sua connessione con la terra e il suolo.
La chiesa e l'azione dell'uomo contro la vita
È un pensiero diffuso che la vita sia degna di essere vissuta solo fino a quando la persona è in salute ed efficiente. La nostra società tende a "scartare" e ad allontanare le persone che non sono più produttive, come malati e anziani. Per il cristiano la vita è un dono di Dio e quindi non può essere considerata solo dal punto di vista della produttività: la vita è sacra dall'inizio alla fine. Il cristiano deve impegnarsi affinché tutti possano vivere meglio. La Chiesa è contraria a ogni azione dell'uomo contro la vita, quindi è contraria a:-eutanasia; - accanimento terapeutico; - suicidio.
Eutanasia significa "dolce morte". Consiste nel provocare la morte con lo scopo di porre fine alla sofferenza di malati e disabili gravi. Per la Chiesa si tratta di un omicidio che si nasconde dietro un gesto di carità.Quando invece si cerca di prolungare la vita del paziente con cure inefficaci, provocandogli un ulteriore sofferenza per un prolungamento della vita di qualche mese, si parla di «accanimento terapeutico». Se si rinuncia all'accanimento terapeutico, non si procura la morte ma si accetta di non poterla più impedire. Secondo il Vangelo di Giovanni, Gesù è il Verbo incarnato, che possiede pienamente la vita. Gesù è la risurrezione e la vita. Ogni uomo è una combinazione particolare pensata da Dio in modo differente. Ogni persona umana è unica, irripetibile, "speciale".
Horse riding and Hippotheraphy
Horse Riding
Horses have always been present in human history but riding was born in Middle Age, in France (1715). The horse began to be used in competitions for pure pleasure.It was originally classified as a noble sport.It's individual sport, but there are the match.In to the match there are many players and the first to arrive wins.One match goes about two minutes.One competition is divided in four match.t's spred in France, Belgium, Holland, Switzerland and the United States.The field is fenced and measures 30x60 meters.
Horse rider equipment: - Riding pants- Shirt-Boots -Half chaps -Helmet -Riding vest (for equestrians)
Tools are:Saddle, saddle pad, and girth. Stirrup irons and leather. Bridle, reins, and bit. Grooming tools. Fly spray. Horse Blanket or sheet. First aid kit
Rules: keep to the left. keep both hands on the reins unless you are signalling. keep both feet in the stirrups. not carry another person. not carry anything which might affect your balance or get tangled up with the reins. keep a horse you are leading to your left.
Hippotheraphy
Hippotherapy, derived from the Greek word ‘hippos’, meaning horse, is a form of physical therapy for children and adults that uses the motion of a walking horse to provide therapeutic movement to the rider. It's a treatment that is used to bring about change in children and adults, in areas including balance, strength, sitting posture or sensory deficits.
la musicoterapia,"inno alla gioia" di Beethoven
La Musicoterapia
La musicoterapia è una forma di terapia che utilizza la musica come strumento principale per migliorare il benessere psicologico, fisico e emotivo di una persona. Viene utilizzata per una vasta gamma di problemi di salute mentale, tra cui la depressione, l'ansia e lo stress e può anche aiutare a migliorare la salute fisica. Durante le sessioni di musicoterapia, il terapeuta usa la musica per stimolare le risposte del sistema nervoso e spesso, i pazienti sono incoraggiati a suonare o cantare insieme al terapeuta, creando una forma di comunicazione e connessione unica. E' una forma di trattamento non invasiva, accessibile e relativamente economica.
Ludwing Van Beethoven
Nacque a Bonn nel 1770. Suo padre era tenore nella cappella arcivescovile.Nel 1784 Beethoven fu assunto come organista dall'arcivescovo Maximillian Franz che fondò l'Università di Bonn frequentata dallo stesso. L'invasione delle truppe frencesi costrinse l'arcivescovo a fuggire da Bonn ed egli si affermò come libero professionista a Vienna dove morì nel 1827.Verso il 1798 si manifestarono i primi sintomi della sordità, che lo avrebbe costretto a rinunciare alla sua carriera.Ciò inasprì il suo carattere ma con il tempo irrobustì la sua forza spirituale e il suo ottimismo.
Dal 1809 tre nobili mecenati di Vienna s'impegnarono a fornire al musicista uno stipendio annuale: egli poteva continuare a comporre liberamente con il solo vincolo di risiedere a Vienna. Composele sonate "Al chiaro di Luna", "Appassionata"; Concerti per pianoforte e orchestra nn.3 4 e 5; le sue prime sette Sinfonie, Dal 1815 la sordità si fece quasi completa e per ascoltare la musica per comporre le opere, si fece costruire da un suo caro amico una bacchetta in ottone che stringeva fra i denti in modo da sentire le vibrazioni emesse dalle note. Soffrì di altri numerosi disturbi, ma ebbe sempre fiducia nella bontà della vita e nel suo Creatore: se così non fosse stato egli non sarebbe giunto a scrivere la Nona Sinfonia che contiene il celebre "Inno alla Gioia" (su testo del poeta tedesco Schiller), l'invito cioè alla fratellanza universale. L'Inno è un componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti, la Sinfonia è un brano orchestrale. Si basa sulla cosiddetta forma-sonata, per cui la sinfonia può essere definita la «sonata per orchestra».