Albert Einstein
Davide Ciammaichella
Albert Einstein naque nel 1879 ad Ulma, ed è considerato il miglior fisico del XX secolo, conosciuto soprattutto per aver creato la formula "E = mc2".
Einstein contribuì anche nella creazione della prima bomba nucleare, infatti la sua equazione ha fornito la base teorica per lo sviluppo dell'arma nucleare. Nel 1939, poco dopo la scoperta della fissione nucleare, Einstein scrisse al presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt, mettendolo al corrente della possibilità di utilizzare l'energia nucleare per creare armi distruttive. Questa lettera è stata un fattore importante nella decisione degli Stati Uniti di avviare il Progetto Manhattan, un programma di ricerca per sviluppare la bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il progetto Manhattan prende il nome dalla città di Manhattan, dove era situato il principale laboratorio di ricerca. Coinvolse anche altri importanti ricercatori come Enrico Fermi. Il lavoro nel Progetto Manhattan fu suddiviso in diverse fasi. La prima fase riguardava lo sviluppo di una bomba atomica basata sul principio della fissione nucleare, in particolare l'isotopo dell'uranio-235 o del plutonio-239. La seconda fase consisteva nella produzione di quantità significative di tali materiali attraverso processi di arricchimento dell'uranio e la sintesi del plutonio. Infine, la terza fase comprendeva il design, l'assemblaggio e il test delle bombe atomiche. Fu portato a termine nel luglio 1945 quando venne effettuato il primo test nucleare di successo chiamato "Trinity".
Tuttavia, Einstein non ha partecipato attivamente al progetto a causa delle sue convinzioni pacifiste e del suo rifiuto di partecipare allo sviluppo di armi di distruzione di massa. Inoltre, il governo degli Stati Uniti aveva preoccupazioni sulla sua possibile simpatia per il comunismo. Dopo la fine della guerra, Einstein ha continuato a impegnarsi per il controllo delle armi nucleari e per la pace internazionale. Ha anche svolto un ruolo importante nel dibattito sulla responsabilità degli scienziati nel fornire informazioni e conoscenze che possono essere utilizzate per scopi distruttivi.
Successivamente 2 bombe furono sganciate su Nagasaki e Hiroshima provocando 210.000 morti e 150.000 feriti.