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OCCIDENTE E ORIENTE
giovanni turchiarulo
Created on April 28, 2023
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O1
History
OCCIDENTE E ORIENTE
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Indice
L'Europa dopo la caduta dell'Impero Romano
La chiesa e il monachesimo
L'impero bizantino
La decadenza delle città
La separazione dell'Oriente
La Britannia
I longobardi
Due modelli opposti: franchi e vandali
La convivenza difficile: i germani, i romani e l'Italia
L'Europa dopo la caduta dell'Impero Romano
Dopo la caduta dell'Impero Romano, l'Europa appariva suddivisa in regni romano-germanici o romano-barbarici, caratterizzati dalla presenza romana, ma anche germanica. Erano insieme di popoli retti da sovrani, il cui potere era fragile. Le aree dell'Europa centro-settentrionale e la Britannia furono caratterizzate da una profonda germanizzazione. Gallia, Spagna e Italia mantennero i caratteri di civiltà Latina.
La decadenza delle città
Questi regni non avevano la capacità di governare. Si assiste a fenomeni come:
Riduzione dei traffici commerciali
La decadenza delle città
Sopravvissero solo i centri dove risiedevano i vescovi e i conti, a cui era affidato il controllo politico e militare
Le strade andarono in rovina
La Britannia
La regione che maggiormente si allontanò dall'eredità romana fu la Britannia. Sbarcarono in Britannia tribù come angli, sassoni e juti, popolazioni che conservavano la loro cultura germanica non avendo avuto contatti con i romani.
Due modelli opposti: franchi e vandali
I Franchi
I vandali
I franchi conservarono sempre la loro fedeltà a Roma. I cambio di questa fedeltà, l'impero permise loro di stanziarsi nell'attuale Belgio, nella Francia del Nord e lungo il basso corso del Reno. Erano divisi in tribù, ma vennero riuniti in un unico regno da Clodoveo (dinastia dei Merovingi). Si convertirono al cattolicesimo per decisione di Clodoveo. Egli iniziò anche un'espansione territoriale: occupò buona parte della Gallia, sconfisse gli allemanni e i turingi e i suoi successori conquistarono la Provenza e i territori dei Burgundi.
I vandali si distinsero per il rifiuto di ogni tipo di integrazione con i romani e per la violenta avversione a qualsiasi accordo con la chiesa cattolica (erano di fede ariana). Penetrati in Gallia, si spostarono verso la Spagna e attraverso lo stretto di Gibilterra, attruarono una violenta conquista dell'Africa romana fino ad arrivare alla Libia.
La convivenza difficile: i germani, i romani e l'italia
Le società romano-germaniche
L'Italia di Teodorico
I germani avevano bisogno dei romani per governare. I due popoli si trovarono ad abitare lo stesso territorio, ma non a condividere la stessa struttura sociale e le stesse leggi. Si realizzò un'integrazione fra le due popolazioni. Per la povera gente di campagna non cambiò molto con l'arrivo dei germani. I nuovi padroni si affiancarono ai vecchi o li sostituirono. Tra l'èlite romana e quella germanica si realizzò una comunanza di interessi che portò alla loro fusione. I guerrieri divennero agricoltori e i capi grandi proprietari. Un importantissimo terreno di incontro fu quello religioso. La comune appartenenza al cristianesimo rappresentò un forte fattore di integrazione.
Per affermare la sovranità della corte bizantina sull'Italia, che l'imperatore d'Oriente Zenone affidò al re degli ostrogoti, Teodorico, il compito di riconquistare la penisola, scacciando Odoacre. Teodorico era un sostenitore della pacifica coesistenza fra goti e romani, ma intendeva preservare l'identità del suo popolo. Entrambi i popoli mantennero la propria cultura, tradizioni e religione. per rafforzare questa separazione, furono proibiti i matrimoni misti. Si crearono così due società parallele. In politica interna, Teodorico riuscì a restituire prestigio all'autorità pubblica. In politica estera ci fu un periodo di pace e ripresa economica. Vi erano, però, delle tensioni con Costantinopoli. A queste si aggiunsero anche quelle con la chiesa cattolica, perchè l'imperatore Giustino iniziò una campagna per l'estirpazione dell'arianesimo da tutti i territori dell'impero. Gli ultimi anni di Teodorico furono seganti da persecuzioni. Il potere passò nelle mani dell'imperatore d'Oriente Giustiniano.
La chiesa e il monachesimo
- Si assiste alla conversione dei germani al cattolicesimo e, di conseguenza, all'integrazione tra romani cattolici e germani.
- Con il venir meno dell'autorità politica imperiale, i vescovi divennero i protettori della popolazione romana. Si occupavano dell'amministrazione e della difesa. Si formò un ceto dirigente di matrice ecclesiastica.
- Un ruolo fondamentale nella costruzione dell'Europa cristiana ebbe il monachesimo. In Oriente si affermò il monachesimo eremitico: i monaci vivevano in grotte e caverne in zone deserte. In Occidente si affermò il cenobitismo, una forma di monachesimo basata sulla vita in comunità.
- Il monachesimo di Benedetto da Norcia fu definito benedettino. Il monaco diede una Regola alla comunità: ora et labora (prega e lavora). svolgevano attività comunitaria e i loro centri divvenero centri economici nei periodi di carestia. I monasteri furono anche centri culturali, con le biblioteche e scriptorium, grazie ai quali si diffuse la cultura classica.
- Grazie ai monasteri, nacque una società bilingue, il cui latino era usato da letterati e uomini di chiesa e la lingua volgare era usata nella quotidianità.
- Nacque anche il monachesimo irlandese con San Patrizio nelle isole britanniche.
L'impero bizantino
Nell'area orientale, l'Impero bizantino (con capitale Costantinopoli) continuava a esistere. Gli imperatoti che si succedettero furono Leone I, Zenone e Anastasio, che riuscirono a contenere migrazioni pagando tributi. Il punto di forza era l'economia: agricoltura e commercio. Cosytantinopoli era divenuto un centro commerciale. L'imperatore bizantino era una figura sacra e inviolabile, perchè si riconosceva in lui il vicario di Dio in terra. In Oriente la compenetrazione tra stato e cheisa fu fortissima. Questo rapporto fu definito cesaropapismo. L'imperatore era l'autorità suprema anche nella chiesa: aveva il compito di scegliere il vescovo.
Giustiniano
Il più grande imperatore fu Giustiniano, che coltivò il progetto di ricostruire il grande Impero Romano. Egli si propose di rinnovare la missione universale che era stata dell'Impero Romano, unificando tutto il mondo allora conosciuto sotto un unico sovrano e una sola fede, quella cristiana cattolica. Sul piano politico Giustiniano affermò con forza l'autorità dell'imperatore. Sul piano religioso, condusse una lotta contro ogni forma di eresia e di paganesimo. Sul piano culturale, riunì la tradizione delle leggi e del diritto di Roma in un unico codice: Corpus iuris civilis. Impose il latino come lingua di corte. Realizzò un vasto programma urbanistico come la costruzione della Chiesa di Santa Sofia. Il più grande progetto di Giustiniano fu la riconquista dei territori occidentali che cominciò con l'attacco ai vandali in Africa settentrionale. Successivamente la flotta di Giusiniano raggiunse e riconquistò la Sardegna e le isole Baleari, arrivando nel sud della penisola italica, per porre fine alla dominazione dei gori. Fu l'inizio della guerra greco-gotica che portò alla fine del dominio goto. L'Italia venne riunita con la Prammatica sanzione. Dopo la guerra le città erano in rovina e abbandonate dagli abitanti. La popolazione fu decimata dal conflitto, dalle carestie e da una epidemia di peste. Il profìgetto di Giustiniano si rivelò fragile. Si manifestò una crisi finanziaria dovuta alle spese di guerra. Alla sua morte Giustiniano lasciò un impero molto più vasto ma profondamente indebolito.
La separazione dell'Oriente
- L'impero dovette affrontare la minaccia di nuovi nemici: persiani, slavi, bulgari; tribù berbere in Africa. L'imperatore Maurizio cercò di stabilizzare i residui possedimenti bizantini in Africa e in Italia creando degli esarcati di Cartagine e Ravenna, affidati a un comandante militare, detto esarca, che doevva provvedere direttamente al governo e alla difesa del territorio.
- Quando salì al trono imperiale Eraclio, la sitauazione militare era trammatica: i persiani stavano occupando Siria, PAlestina ed Egitto, e penetravano in Asia Minore fino ad arrivare a Costantinopoli. Eraclio attuò una riforma amministrativa e militare. Suddivise il territorio imperiale in temi, retti da uno stratega che aveva il potere politico e militare. formò un esercito promettendo in cambio proprietà terriere e riuscì a sconfiggere i persiani.
- L'Occidente era saldamente nelle mani dei regni romano-germanici. L'impero romano d'Oriente era ormai diventato l'Impero Bizantino.
- Si assiste dunque alla separazione tra Oriente e Occidente.
I longobardi
La popolazione germanica dei longobardi
La popolazione germanica dei longobardi
inizialmente ha una struttura sociale e politica frammentata
inizia una migrazione verso sud che si conclude con
basata sul potere dei duchi (comandanti militari a capo di gruppi di famiglie)
invasione dell'Italia, provincia bizantina
caratterizzato da
che porta alla conquista dell'Italia centro-settentrionale
stato unitario basato su una forte autorità centrale
iil cui principale provvedimento è l'editto di Rotari che trasforma il diritto consuetudinario longobardo in leggi scritte
realizzato da: -Autari -Agilulfo -Rotari
attraverso l'integrazione con la società locale realizzata grazie a: -matrimoni misti -uso del volgare parlato -conversione al cattolicesimo
dove viene fondato il Regno longobardo
che comporta la perdita dell'unità territoriale dell'Italia, divisa tra longobardi e bizantini
che finisce con la conquista di Carlo Magno, re dei franchi
Fine!
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