ITALO SVEVO
Serena Romano
Created on April 24, 2023
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italo svevo
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ItaloSvevo
Vita
Poetica
Pensiero
Corrente letteraria
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1861
VITA
1880
1892
1900
1919
1925
1928
ITALO SVEVO
Italo Svevo nasce nel 1861 a Trieste da una famiglia borghese. Il suo vero nome era Hector Schemitz. Egli i primi anni di studio li fa in Germania, poi s'iscrive all'istituto superiore per il commercio di Trieste.
Nel 1880 l'impresa col padre fallisce e trova lavoro in banca e collabora con il giornale "L'Indipendente".
Nel 1892 pubblica il romanzo Una vita .
Nel 1990 lascia per un periodo la letteratura e decise di prendere lezioni di inglese e si iscrive in una scuola di Trieste dove conosce lo scrittore irlandese James Joyce con il quale nacque una bella amicizia.
Nel 1919 inizia a scrivere "la coscienza di Zeno" che pubblicherà nel 1923. In Italia non ebbe successo, quindi Svevo lo mandò all'amico Joyce, al quale piacque molto e lo fece pubblicare in Francia con grande successo.
Nel 1925 ottiene vasta fama europea, ma in Italia ancora no. Fu grazie a un giovane poeta, Eugenio Montale che gli dedicò un ampio saggio sulla rivista "L'esame" e arrivò il successo anche in Italia.
Muore nel 1928 in seguito a un incidente stradale.
Italo Svevo
Il pensiero di italo svevo dal punto di vista filosofico e' influenzato da:
PENSIERO
schopenhauer
freud
darwin
Cioè che l'uomo non ha il dominio completo sulla propria sorte perchè è comandato dalla volontà.
Cioè che la società cresce a ritmo esponenziale con risorse sempre più insufficienti che generano la lotta per l'esistenza.
Che è importante per la formazione della psicanalisi, grazie alla quale Svevo, riesce a dare una visione d' insieme del personaggio di Zeno Cosini, sia interiore che esteriore
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Corrente letteraria
Italo Svevo faceva parte della corrente letteraria del Decadentismo del primo novecento. Nei romanzi di Svevo emergono inequivocabilmente gli elementi tipici della corrente letteraria del Decadentismo (il disagio, l'autoanalisi, le riflessioni consce o inconsce, il malessere fisico e psicologico dell'uomo nel rapporto con la società), tutti elementi che possiamo trovare nel tipico romanzo psicologico della letteratura novecentesca. Il Decadentismo fu un movimento artistico-letterario che si sviluppò in Europa negli ultimi decenni dell'Ottocento fino alla Prima Guerra Mondiale. Questo periodo rappresentò la crisi dei valori della civiltà e della società europea, dove l’intellettuale fu portavoce della crisi popolare testimoniando tutta la malattia dell'anima del tempo.
Italo Svevo
top 3
La coscienza di Zeno
Una vita
Senilità
01
02
03
opere principali
Le opere di Italo Svevo sono rappresentate da tre romanzi. I primi due, “Una vita” (1892) e “Senilità” (1898), pubblicati dall’autore a proprie spese. Venticinque anni dopo, nel 1923 Svevo pubblica, sempre a proprie spese, il terzo romanzo: “La coscienza di Zeno“, che gli procura un’improvvisa notorietà. I tre romanzi si assomigliano, perché hanno una tematica comune, che consiste nell’analisi ossessiva dei vari protagonisti. Per tratteggiare questa analisi dei personaggi, Italo Svevo si rifà alla psicoanalisi di Sigmund Freud. Svevo è tra i primi scrittori ad introdurre nella letteratura la psicoanalisi. Per comprendere meglio il pensiero e la novità introdotta dall’autore, è bene analizzare il contenuto dei tre romanzi.
trama
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Trama Zeno Cosini, un maturo e ricco commerciante di Trieste, quasi intossicato dal fumo, è stato indotto dal suo psicoanalista a scrivere un'autobiografia, nella speranza che ciò lo aiuti a guarire dal pericoloso vizio. Interrotta dal paziente la terapia, il medico Dottor S., per vendetta, ne pubblica le memorie. Zeno nel racconto ripercorre sei significativi episodi della sua vita, legati da una radice comune, l'incapacità di vivere, l'inettitudine che è la sua vera malattia. Ricorda come cominciò a fumare e come non sia mai riuscito ad accendere "l'ultima sigaretta".
Trama Alfonso Nitti è un giovanotto di provincia che, portando con sé le proprie ambizioni letterarie, si trasferisce a Trieste trovando impiego come banchiere presso la famiglia Maller. Fa la conoscenza con Annetta, di cui presto si innamorerà, e Macario, un altro giovane che dimostra molta fiducia in sé. Tutto sembra andare per il meglio e Alfonso sta per sposare Annetta, ma decide improvvisamente di lasciare la città e rintanarsi in provincia per assistere la madre malata. Quando fa ritorno a Trieste, Annetta è ormai fidanzata con Macario e viene declassato nella gerarchia degli impiegati dai Maller. A quel punto, le sue richieste di reintegrazione nella vecchia posizione vengono interpretati come ricatti dai datori di lavoro e, interpretando male i desideri di Annetta, Alfonso Nitti si toglie la vita credendosi ormai disprezzato da tutti.
TramaEmilio Brentani, di professione impiegato assicurativo, è un ex-scrittore che conduce una vita crogiolandosi sulla sua vecchia pubblicazione e nell’incapacità di scuotersi dalla propria apatia, che vive in compagnia della sorella Amalia, di cui si prende cura. Intreccia una relazione con Angiolina, una vivace popolana, che dopo un iniziale innamoramento, si disinteressa progressivamente di Emilio. Quando Amalia si ammala lasciandosi morire, Brentani lascia Angiolina pur continuando ad amarla e si abbandona a un’esistenza apatica che lo conduce abulicamente alla senilità, in cui continua a vivere il ricordo delle donne che aveva idealizzato, la sorella e l’amante.