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Corno d'Africa
margherita.actis
Created on April 22, 2023
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Transcript
FINE
Etiopia
Kenya
Eritrea
CORNO D'AFRICA
Somalia
Gibuti
IDROGRAFIA
- Numerosi fiumi a carattere torrentizio a eccezione dell'Abbai (Nilo Azzurro)--> uno dei maggiori tributari del Nilo
- Molti fiumi sono navigabili solo per brevi tratti a causa delle forti variazioni di portata
- Altri fiumi importanti sono il Barka (attraversa l'Eritrea ma si perde nelle sabbie prima di arrivare al Mar Rosso) e il Tacazzé
- Il principale lago (situato in Etiopia) è il Tana
Nilo Azzurro
Fiume Barka
Lago Tana
Fiume Tacazzé
OROGRAFIA
- Comprendendo sia l'altopiano etiopico sia quello somalo è una delle parti più alte dell'intero continente
- Le montagne impediscono la circolazione dei venti originando una forte variabilità climatica: grandi pioggie in Etiopia e deserto in Somalia
Ras Dashan (4.620m)
CLIMA
- Il clima del Corno d'Africa è soggetto a forte siccità in costante peggioramento
- L'entroterra ha delle temperature che sono le più alte al mondo
- In Etiopia il clima è più mite
STORIA (COLONIALISMO)
Il Corno d'Africa è stato un territorio caratterizzato da un forte colonialismo da parte di più potenze: principalmente Gran Bretagna, Francia e Italia
- 1935: l'Italia fascista invade l'Etiopia
- In quel momento l'Etiopia era l'unico paese africano ad essere libero
- Gli italiani dovevano lavarsi la vergogna dalla sconfitta di Adua nel 1896
- L'obiettivo di Mussolini era quello di creare un impero coloniale al pari di quello inglese e francese e rivendicare l'egemonia italiana sul Mar Mediterraneo (MARE NOSTRUM)
- 1936: "inique sanzioni"--> Italia condannata da Francia e Inghilterra come paese aggressore e viene colpita da sanzioni economiche molto blande
- La guerra in Etiopia fu caratterizzata da un forte razzismo
- Questa guerra coinvols l'uso di gas, lanciafiamme, bombardamento di ospedali...
- Il territorio somalo fu molto conteso tra Gran Bretagna, Francia e Italia
- La Somalia si divise in tre parti: Somalia italiana, Somalia britannica e Somalia francese
- Nell'agosto 1940 l'Italia assale la Somalia britannica e viene momentaneamente occupata dall'esercito italiano
- Nel gennaio 1941, partendo dal Kenya, le forze britanniche occupano Mogadiscio
- Anche le ultime due colonie italiane (Etiopia ed Eritrea) nel Corno d'Africa vengono occupate dall'esercito britannico (Addis Abeba e Asmara diventano inglesi)
Fonte: Professor Davide Canavero
1960: la Somalia britannica (futuro Somaliland) e la Somalia Italiana si unisco nello Stato indipendente della Somalia, mentre la Somalia francese diventerà lo stato del Gibuti ottendendo l'indipendenza nel 1977
- L'Eritrea divenne una colonia italiana nel 1935 insieme all' Etiopia e a una parte della Somalia ( la Somalia italiana)
- Tuttavia nel 1941 l'Eritrea venne occupata dall'esercito britannico
- Il territorio eitreo rimase sotto l'occupazione militare inglese fino al 1949
- Nel 1952 Tedlà Bairù divenne il primo capo di governo dell'Eritrea federata all'Etiopia (fino al 1991--> anno di indipendenza)
- Numerose città costiere del Kenya furono fondate dagli arabi
- Nel XIX secolo il Kenya divenne una colonia britannica
- Il governo britannico, vedendo i popoli kenioti in contrasto tra loro, applicò la legge divide et impera (dividi e comanda)
- Jomo Kenatta (leader indipendentista) lottò molto per l'indipendenza del kenya e alla sua morte salì al potere Daniel Arap Moi che col tempo però instaurò un specie di dittatura
- Il Kenya ottenne l'indipendenza solamente nel 1963
ORIGINE DEL NOME
Il nome antico greco dell'Etiopia, citato anche nell'Iliade, è composta da αἴθω, aíthō ("io brucio") e ὤψ, ṓps ("faccia"). Quindi letteralmente Etiopia significa "faccia bruciata" ossia "persona dalla pelle scura"
120 milioni di abitanti
BANDIERA
FORMA DI GOVERNO
- La Costituzione è del 1995 e prevede una Repubblica parlamentare federale
- L'Etiopia è suddivisa in nove stati regionali etnicamente e politicamente autonomi, cui si aggiungono le due città autonome di Addis Abeba (capitale) e Dire Daua
- Ci sono 80 gruppi etnici diversi e si parlano oltre 90 lingue--> forti tensioni e instabilità politica
PARLAMENTO
GOVERNO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ECONOMIA
11,1%
VALUTA: Birr Etiope=0,017 euro
20,6%
68,3%
- L'economia etiope è una delle economie in più rapida crescita in tutto il mondo
- Nonostante una crescita negli ultimi anni il suo PIL pro capite è uno dei più bassi al mondo
11,1%
SETTORE PRIMARIO
- Produzione agricola bassa a causa della siccità molto frequente
- L'agricoltura è praticata con metodi tradizionali: sugli altopiani si coltivano caffè, ortaggi, legumi, frumento; nelle zone più umide si coltivano cotone e tabacco
- L'allevamento del bestiame è piuttosto sviluppato
- Nel sottosuolo sono presenti giacimenti di platino e oro
20,6%
SETTORE SECONDARIO
- In Etiopia sono presenti alcune industrie tra cui: cementiera, tessile e alimentare
- Nel sud del Paese si possono trovare giacimenti petroliferi sfruttabili
- Il governo ha dato il via alla costruzione di diverse dighe
- Curiosità: il 20 dicembre 2019 l'Etiopia ha lanciato il suo primo satellite nello spazio
68,3%
SETTORE TERZIARIO
Esportazioni
- L'Etiopia è il maggior produttore di caffè in tutta l'Africa
- Principali prodotti di esportazione: khat, oro, prodotti in pelle, semi oleosi
- In Africa Orientale oltre il 95% del commercio transfrontaliero avviene attraverso canali non ufficiali--> commercio non ufficiale di bestiame vivo verso Somalia, Gibuti e Kenya (questo genera un valore totale stimato compreso tra 250 e 300 milioni di dollari l'anno)
68,3%
SETTORE TERZIARIO
Turismo
- Il turismo in Etiopia è molto debole anche a causa di infrastrutture poco adeguate e poco sicure
- L'obbiettivo è quello di attrarre turisti a reddito medio-alto che siano attratti sia dalla cultura locale sia dalle bellezze naturali del paese
- Dal 1998 al 2013, secondo alcune ricerce i turisti si sono duplicati
ADDIS ABEBA
- Addis Abeba è la capitale dell'Etiopia con il significato di "nuovo fiore" (in oromo è Finfinne: onomatopea che indica le sorgenti presenti nel luogo)
- E' anche chiamata dai residenti con il nome Sheger
- E' la sede centrale dell'Unione Africana
- Abitanti: circa 3 milioni
RELIGIONE
- Nel cristianesimo sono comprese il cristianesimo ortodosso etiope e il cristianesimo protestante
- Nello 0,6% sono comprese fedi induiste, il baha'i e l'ebraismo (piccola e antichissima comunità in zone urbane e rurali) ma anche gli atei
- Nelle religioni africane sono invece comprese l'ANIMISMO e il RASTAFARIANESIMO
ETNIE E LINGUE
Sono presenti tuttavia più di 80 gruppi etnici diversi
- In Etiopia si parlano 90 lingue diverse
- La maggior parte delle persone parla lingue AFRO-ASIATICHE o CUSCITICHE
SCRITTURA
ISTRUZIONE
LETTERATURA
Tsegaye Gabre-Medhin
Maaza Mengiste
Afework Ghevre Jesus
TRADIZIONI
17 milioni di abitanti
ORIGINE DEL NOME
Il nome attuale italiano della Somalia (precedentemente nota come Paese dei Somali) fu dato dall'esploratore italiano Luigi Robecchi Bricchetti: primo europeo a visitare estensivamente il Corno d'Africa
BANDIERA
Le 5 punte della stella (simbolo di libertà) indicano le 5 aree dove vivono i Somali: 1. Somalia britannica 2.Somalia Italiana 3.Somalia francese (Gibuti) 4.Ogaden (Etiopia) 5. Parte nord-occidentale del Kenya Luoghi che nel loro insieme costituiscono la Grande Somalia
FORMA DI GOVERNO
- Dopo il periodo coloniale l'intero territorio è attraversato da numerosi conflitti
- Le condizioni della guerra civile impediscono di definire in modo chiaro la struttura politica del Paese
- Formalmente la Costituzione del 2012 prevede che la Somalia è una Repubblica parlamentare federale (tra cui il Somaliland)
PARLAMENTO
GOVERNO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ECONOMIA
7%
61%
32%
Valuta: scellino somalo
- L'economia della Somalia è una delle più deboli al mondo
- Vive quasi totalmente grazie agli aiuti umanitari
- La Somalia è tra le 5 nazioni meno sviluppate al mondo
SETTORE PRIMARIO
61%
- L'agricoltura è il settore somalo più diffuso e si basa sulla produzione di granturco, sorgo, banane e sesamo
- L'allevamento è caratterizzato da piccoli allevamenti di caprini, ovini, cammelli e bovini
32%
SETTORE SECONDARO
- L'industria della Somalia opera con pochi impianti nella produzione del cemento, nella lavorazione del cotone e della frutta, nella conservazione della carne e del pesce, nel trattamento dei semi oleosi, nella concia delle pelli...
SETTORE TERZIARIO
7%
esportazioni
- Le principali merci esporate sono: banane, bestiame, carne, pesce, pelli e legname
- Le principali merci importate sono: generi alimentari, prodotti chimici, macchinari, prodotti tessili, petrolio
- Principali partner commerciali: Italia, Gran Bretagna, Germania, Kenya, Stati Uniti e Cina
7%
SETTORE TERZIARIO
turismo
Nonostante il territorio somalo disponga paesaggi e bellezze naturali che potrebbero potenzialmente attrarre dei turisti, le condizioni sociali, economiche e diversi altri fattori non permettono un grande turismo
MOGADISCIO
- Mogadiscio è la capitale della Somalia
- E' anche conosciuta localmente con il nome Hamar
RELIGIONE
Il 99% della popolazione somala è convertità all'Islam L'1% della popolazione che è convertita al cristianesimo è per la maggior parte cattolica Ci sono tuttavia anche somali convertiti alla Chiesa ortodossa etiope
ETNIE E LINGUE
La popolazione è piuttosto omogenea: 1. 85%-->somali 2. 15%-->gruppi etnici minori (arabi, yemeniti, indiani, pachistani...)
ISTRUZIONE
NURUDDIN FARAH
Nuruddin Farah è nato il 24 novembre 1945 (77 anni) Ha scritti diversi libri, poesie, romanzi, opere teatrali incentrate particolarmente sulla storia postcoloniale della Somalia
IL RE IN SOMALIA !
CIELO
PACE
1 milione di abitanti
TERRA DI UNA NAZIONE UNITA
SANGUE
FORMA DI GOVERNO
- Il Gibuti è un'ex colonia francese che ottenne l'indipendenza nel 1977
- Essendo una sua ex colonia possiede la sua stessa forma di governo: Repubblica semipresidenziale
PARLAMENTO
POPOLO
PARTITO
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GOVERNO
2%
18%
80%
ECONOMIA
VALUTA: Franco di Gibuti=0,0050 EURO
- Il Gibuti è un Paese povero con un indice di sviluppo umano su livelli bassi--> cattiva qualità di vita
- Tuttavia l'economia ha registrato una crescita stabile e considerevole data dalla crescita del PIL (che è anche il più alto in tutto il Corno d'Africa)
2%
SETTORE PRIMARIO
- Il Gibuti ha poche potenzialità agricole a causa del clima ostile alle coltivazioni con poche precipitazioni e il territorio quasi interamente desertico
- Tuttavia una consistente parte della popolazione è occupata nell'allevamento di capre, pecore e bovini (l'allevamento è il pilastro del settore primario gibutiano) e nella coltura di datteri, frutta e ortaggi
18%
SETTORE SECONDARIO
- L'industria fatica a decollare a causa della mancanza di risorse naturale e manodopera qualificata
- Il settore secondario non è concentrato solo sull'industria moderna ma anche sull'artigianato della pelle che porta profitti e commercio
SETTORE TERZIARIO
80%
esportazioni
- Il Gibuti sfrutta la sua posizione strategica di punto di snodo tra il Mar Rosso e il Golfo di Aden--> questo rende il Gibuti un importante centro di traffici commerciali
- Questa attività di transito commerciale si svolge prevalentemente nel porto del Paese che è anche il cuore dell'economia gibutiana
- Gran parte dell'economia nazionale dipende dal commercio con l'Etiopia lungo la ferrovia che collega Addis Abeba con il Gibuti
GIBUTI (CITTA')
- Gibuti è la capitale e anche città più grande dell'omonimo Paese
- Nella città riedono oltre i due terzi dell'intera popolazione del Gibuti (circa 500.000 abitanti)
ETNIE E LINGUE
5%
I due principali gruppi etnici sono: 1. SOMALI (60%) 2. Afar (35%)--> gruppo etnico nomade del Corno d'Africa e risiedono principalmente nella Regione di Afar (Etiopia)
35%
60%
Minoranze di origine ARABA, ETIOPE; EUROPEA (maggiormente italiana e francese)
RELIGIONE
6%
- La divisione religiosa del Gibuti ha origine in quella enica
- Infatti a praticare l'islam sono i somali, gli afar, e la minoranza araba mentre il cristianesimo è professato quasi soltato da europei ed etiopi che sono minoranze etniche
- La costituzione dichiara l'Islam religione di Stato ma al contempo riconosce la libertà religiosa e l'ugualianza dei cittadini indipendentemente dalla confessione religiosa
94%
Aïcha Mohamed Rebleh
- Aïcha Mohamed Rebleh è nata nel 1965 in Gibuti
- Ha conseguito una laurea nel campo delle relazioni sul posto di lavoro concentrandosi su questioni di salute e lavoro
- E' stata capo dipartimento dell'ufficio del Ministro di Lavoro fino a quando nel 2003 è stata eletta all'Assembea Nazionale
- Nel 2005 è diventata Ministro della promozione della donna, del benessere familiare e degli affari sociali
- Ha scritto numerose opere teatrali ed è la fondatrice della compagnia teatrale La Voix de l'Est
3.6 milioni di abitanti
BANDIERA
FORMA DI GOVERNO
- Fino al 1993 è stata una provincia dell’Etiopia. Dopo anni di conflitto, e a seguito di un referendum è diventata uno Stato indipendente, sebbene i conflitti con l’Etiopia sono proseguiti anche negli anni successivi
- L’attuale presidente Isaias Afewerki è stato eletto nel 1993 dall’Assemblea nazionale (cioè il Parlamento), che si è costituita poco dopo l’ottenimento dell’indipendenza.
- L’Eritrea è di fatto un regime dittatoriale, senza libertà politiche e di associazione, senza potere giudiziario
- La Costituzione è stata approvata nel 1997, ma non è mai stata applicata.
- L’unico partito politico legalmente presente in Eritrea è il Fronte Popolare per la Democrazia e la giustizia.
PARLAMENTO
12%
30%
58%
ECONOMIA
- L'Eritrea è un Paese povero la cui economia è principalmente basata su un'agricoltura di sussistenza e sull'allevamento di bovini e ovini
- L'Eritrea dal 1993 fa parte dell'Autorità intergovernativa per lo sviluppo, organizzazione politico-commerciale formata dai paesi del Corno d'Africa
- L'Italia è il secondo partner commerciale dell'Eritrea dopo l'Arabia Saudita
- La ripresa economica (con la fine del conflitto contro l'Etiopia) rimane comunque fortemente limitata dalla corruzione dilagante e dal mercato nero, nel quale è anche coinvolto l'esercito
- L'Eritrea sopravvive soprattutto grazie agli aiuti internazionali
VALUTA: Nakfa Eritreo
SETTORE PRIMARIO
12%
- L'agricoltura è principalmente di sussistenza
- Il grosso della produzione avviene sugli altopiani
- Le famiglie contadine fanno ricorso ad animali (soprattutto bovini)
- Principali prodotti: sorgo, miglio, mais, lino
- L'allevamento praticato secondo sistemi pastorali riguarda principalmente bovini, cammelli, pollame
- Importanti giacimenti di potassio, oro, ferro e petrolio e altri minerali sono in corso di sfruttamento intensivo da parte di compagnie estere specializzate
30%
SETTORE SECONDARIO
- Le poche industrie presenti nel Paese sono situate prevalentemente nella capitale Asmara
- Tuttavia sono in corso progetti di diversificazione delle attività industriali in diverse altre parti del paese
- Principali industrie: TESSILI, ALIMENTARI, CONCIARIE, DELLA CARTA
58%
SETTORE TERZIARIO
trasporti
- Le infrastrutture del Paese sono rudimentali e hanno subito gravi danni durante il conflitto contro l'Etiopia
- La strada principale è quella che collega la capitale Asmara a Massaua ed è asfaltata, le altre strade costituiscono una rete stradale che si estende per circa 4.000 Km e la maggioranza di queste strade non è asfaltata
ASMARA
- Asmara è la capitale, la città più popolata e anche il principale centro economico, industriale e culturale dell'Eritrea
- Dall'8 luglio 2017 la città è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per la sua architettura modernista e razionalista, realizzata durante l'occupazione italiana
RELIGIONE
- In Eritrea non c'è libertà di culto; infatti le religioni ufficialmente autorizzate sono: Chiesa ortodossa eritrea, islam, Chiesa cattolica, Chiesa evangelica luterana
- Nello 0,5% sono compresi:
ETNIE
LINGUE
- In Eritrea si parlano 9 lingue di cui le più diffuse sono tigrino e arabo
- La costituzione dell'Eritrea garantisce infatti l'uguaglianza per ogni lingua parlata nel paese
- L'italiano, lingua un tempo prevalente, è diffuso (soprattutto nella capitale Asmara e fra la popolazione più anziana in tutto il Paese) in campo commerciale e amministrativo e ha profondamente influenzato la lingua locale
- L'inglese è diffuso in ambito amministrativo e nell'istruzione superiore
ERMINIA DELL'ORO
Nata ad Asmara, città in cui ha trascorso i suoi primi venti anni. Il nonno paterno si trasferì da Lecco in Eritrea nel 1886, entusiasta per l'avventura colonialista promossa dal governo italiano. L'esperienza coloniale della famiglia, insieme alla sua infanzia e alla sua adolescenza in Eritrea, nutrono e influenzano la scrittura di Erminia Dell'Oro che pubblica nel 1988 il suo primo romanzo autobiografico: Asmara Addio.Segue una vasta produzione letteraria per adulti, per ragazzi e per bambini Erminia dell'Oro è ora ricercatrice confermata dal 1984 in Letteratura latina medievale e umanistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Roma “Sapienza”, dove attualmente insegna Istituzioni di Lingua e Letteratura Mediolatina
53 milioni di abitanti
ORIGINE DEL NOME
Dal nome del monte Kenya, dal nome kĩkũyũ Kere-Nyaga ("montagna della bianchezza")
BANDIERA
FORMA DI GOVERNO
- Nel 2010 è stata approvata una nuova Costituzione che prevede un sistema presidenziale, con l’elezione diretta del Presidente
- Si tratta di un sistema multipartitico
PARLAMENTO
PRESIDENTE
SENATO
GOVERNO
Tuttavia in Kenya è molto forte il fenomeno della corruzione nella scena politica ed è stata classificata 139° posto su 176, con un punteggio su 27/100, per questo problema
ECONOMIA
36%
L'economia del Kenya, dopo un periodo di benessere (grazie anche alla colonizzazione della Gran Bretagna), cadde in profonda crisi--> la situazione peggiorò ulteriormente con la dittatura Moi
47%
17%
I punti forti dell'economia del Kenya sono le esportazioni (prevalentemente agricole) e il turismo
VALUTA: Scellino keniota=0,0066 euro
36%
SETTORE PRIMARIO
- Durante il periodo coloniale le coltivazioni industriali destinate all'esportazione sostituirono le vecchie colture di sussistenza, impoverendo il suolo a causa di uno sfruttamento eccessivo
- Le coltivazioni principali coinvolgono: caffè, tè, mais, sorgo, miglio, patate, cocco e piretro (insetticida naurale usato per la produzione di insetticidi)
17%
SETTORE SECONDARIO
- Le industrie di maggiore grandezza e importanza si trovano nella capitale Nairobi
- Le industrie maggiormente sviluppate sono: chimica, petrolchimica, metalmeccanica e quella della trasformazione dei prodotti agricoli
47%
SETTORE TERZIARIO
- I trasporti kenioti sono mediamente sviluppati in tutti i centri abitati con mezzo di trasporto pubblici e privati
- Non esiste la metropolitana
- Le strade sono più curate nelle grandi città mentre negli altri spazi sono più rudimentali
NAIROBI
- Nairobi è la capitale e anche città più grande del Kenya che conta 4 milioni di abitanti
- Il nome deriva dalla frase maasai enkare nai-robi--> "luogo dell'acqua fredda"
- Viene anche chiamata dai suoi abitanti: Greeen city in the sun (città verde al sole) e Safari Capital of the World (capitale mondiale del Safari)
- E' tra le 10 città più grandi dell'intero continente e anche tra le più importanti dal punto di vista politico, economico e culturale