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Giacomo Leopardi- breve biografia

Marika Dm

Created on April 17, 2023

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GIACOMO LEOPARDI

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Giacomo Leopardi: biografia

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Giacomo Leopardi è un grande poeta romantico, uno studioso di estrema e approfondita cultura, ma è stato soprattutto un ragazzo a cui è stata sottratta la giovinezza. Un po’ per indole, ma soprattutto a causa del malessere fisico che lo accompagna tutta la vita, rendendogliela complicata e carica di sofferenti delusioni.

Breve introduzione.

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La storia di Leopardi è una lotta tra i limiti dell’essenza umana e uno spirito che non conosce barriere, costretto a soccombere di fronte alla potenza brutale di una natura maligna.

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Giacomo Leopardi nasce a Recanati, borgo delle Marche, il 29 giugno 1798, primo figlio del conte Monaldo e della marcesa Adelaide. Vive un'infanzia infelice, segnata dalla rigidità dell'educazione familiare e dalla scarsità di rapporti umani.

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La sua formazione viene affidata a precettori casalinghi ed è basata sui classici latini, con cui il piccolo Giacomo acquisisce una confidenza eccezionale, grazie anche alla disponibilità della cospicua biblioteca paterna.

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Sono anni, quelli adolescenziali, (1809-1816) di studio matto e disperatissimo, che oltre a fornirgli una cultura eccezionale, lasceranno pesanti segni sul suo fisico. Soffriva di Tubercolosi Ossea: era deforme e molto cagionevole di salute, digeriva male ed aveva un principio di cecità. Con il padre il rapporto era più affettuoso che nei confronti della madre. Di questi anni sono anche le prime composizioni, tra cui ricordiamo una Storia dell'astronomia(1813) e un Saggio sopra gli errori popolari degli antichi (1815).

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Sono anni, quelli adolescenziali, (1809-1816) di studio matto e disperatissimo, che oltre a fornirgli una cultura eccezionale, lasceranno pesanti segni sul suo fisico. Soffriva di Tubercolosi Ossea: era deforme e molto cagionevole di salute, digeriva male ed aveva un principio di cecità. Con il padre il rapporto era più affettuoso che nei confronti della madre. Di questi anni sono anche le prime composizioni, tra cui ricordiamo una Storia dell'astronomia(1813) e un Saggio sopra gli errori popolari degli antichi (1815).

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Visita Bologna, Milano, Firenze, trova lavoro, i genitori gli davano poco o nulla, essendo coperti dai debiti, per alcune case editrici. Entra in contatto con molti intellettuali dell'epoca, ma fatica a trovare sintonia e condivisione di ideali. Nel settembre 1827 incontra Manzoni e nel novembre dello stesso anno, per ovviare al clima freddo di Firenze, “sverna” a Pisa.

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A Pisa passa il periodo considerato più felice, ed è qui che scrive “A Silvia” nell’inverno 1727-28. Torna poi a Recanati e vi resta fino al 1730, quando parte per non tornarci mai più. Nel 1830 si reca a Firenze, dove si innamora di Fanny Targioni Tozzetti. Le relazioni sentimentali sono però per lui difficili, a causa del suo carattere burbero, fin “sgradevole” ad un primo impatto.

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Mentre soggiorna a Firenze scrive le poesie del “Ciclo di Aspasia”. Conosce Antonio Ranieri, patriota e scrittore; tra i due nasce un legame profondo e Giacoo lo raggiungerà poi a Napoli, città che giudica negativamente e dove scrive le sue ultime opere.

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Muore per motivi legati alla salute, forse per la degenerazione del diabete, nel giugno 1837, mentre un'epidemia di colera sta devastando la città di Napoli; per questo rischia di essere seppellito in una fossa comune. Ranieri riesce però a farlo portare via in una carrozza e a nasconderlo prima sotto la chiesa di Fuorigrotta e poi a farlo seppellire nella chiesa stessa.

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Nel 1939 la sua salma viene spostata al Parco Vergiliano di Piedigrotta, a Mergellina.

La controversa morte di Giacomo Leopardi

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Grazie dell'attenzione, ora tocca a te riproporre quello che hai compreso

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