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risorgimento solo slide
Benedetta Flaborea
Created on April 13, 2023
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Transcript
Storia
IL RISORGIMENTO
L'Italia verso l'unità
L'ITALIA DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA
L' ITALIA DOPO IL 1815
Italia divisa in 8 stati Il più importante è il Regno di Sardegna (governato dai Savoia) L’Austria governa sul Regno Lombardo-Veneto
L' ITALIA DOPO IL 1815
Assenza di industrie Agricoltura molto arretrata (latifondo al sud) Mancanza di vie di comunicazione adeguate Nascono le società segrete costituite da esponenti della borghesia e dell’esercito (CARBONERIA). Obiettivo della Carboneria:favorire insurrezioni per ottenere concessioni democratiche e combattere l’assolutismo
I MOTI DEL ' 20-21 IN ITALIA
- Nel Regno delle Due Sicilie i rivoltosi chiedono al Re Ferdinando di Borbone una Costituzione ma il sovrano chiama la Santa Alleanza che interviene a sedare i moti - Nel Regno di Sardegna chiedevano una Costituzione e la cacciata degli Austriaci dal Nord Italia..Il reggente Carlo Alberto di Savoia prima concede una costituzione e poi fa marcia indietro( re tentenna), interviene la Santa Alleanza e gli insorti vengono sbaragliati.
In generale i moti fallirono per il carattere elitario delle società segrete e la scarsa adesione del popolo
MA si iniziò comunque a pensare alla necessità di unificare l’Italia e di cacciare gli austriaci dal territorio
DIBATTITO SULL'UNITA': QUATTRO LE POSIZIONI PRINCIPALI
LIBERALI (Cavour) Raggiungere l'unità con un’azione politico-militare dei Savoia
DEMOCRATICI (Mazzini) Insurrezione del popolo per creare un’Italia unita, indipendente e repubblicana
NEOGUELFI (Gioberti) Creare una Confederazione tra i vari stati italiani guidata dal papa.
FEDERALISTI (Cattaneo) Creare un’Italia federale per far coesistere le molte differenze ancora esistenti tra gli abitanti dei vari territori
1848- INIZIA IL RISORGIMENTO
la lotta per l’unificazione italiana fu chiamata RISORGIMENTO perché doveva essere il momento in cui il popolo si sarebbe risollevato dopo anni di sottomissione straniera. Importante fu Giuseppe Mazzini il quale creò la Giovine Italia, un’associazione politica alla cui base c’era l’idea che solo una rivoluzione popolare potesse unificare il paese, dando vita a una Repubblica democraticaAlla fine però si realizzò la proposta dei liberali con Cavour .
1848 -LA I GUERRA DI INDIPENDENZA
Nel 1848 scoppiarono molte sommosse in varie parti dell’Italia: Sicilia, Napoli, Venezia e Milano. Celebri rimasero “LE 5 GIORNATE DI MILANO”: cinque giorni di scontri al termine dei quali gli Austriaci furono cacciati dalla città. Alcuni sovrani, intimoriti da queste rivolte, concessero le costituzioni che limitavano il loro potere assoluto. Tra queste la più famosa fu lo Statuto Albertino, concessa dal re di Sardegna Carlo Alberto. Il re decise inoltre di sostenere i Milanesi contro l‘Austria durante "le cinque giornate" ma, dopo una prima sconfitta, gli Austriaci ripresero il pieno possesso di tutti i loro territori. Questa fu la fine della prima guerra di Indipendenza.
1859 - LA II GUERRA DI INDIPENDENZA
Alcuni anni dopo salì al trono del Regno di Sardegna il figlio di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II e, al suo fianco, vi era un nuovo Primo Ministro: Camillo Benso Conte di Cavour: entrambi volevano cacciare gli Austriaci e allargare il dominio piemontese sulla penisola. Per ottenere ciò Cavour: - cercò di modernizzare il regno- cercò alleanze con Francia e Gran Bretagna (partecipando alla guerra di Crimea contro la Russia).
LA SPEDIZIONE DEI 1000
Scoppiò la Seconda guerra d’indipendenza e gli Austriaci vennero cacciati dalle regioni del Nord dall’esercito Piemontese e dagli alleati Francesi e Inglesi. Rimanevano però esclusi dall’unificazione il Veneto (ancora Austriaco), lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie (in mano ai Borboni). Vittorio Emanuele II pensò di affidare la conquista del Regno delle Due Sicilie ad un abile condottiero: Giuseppe Garibaldi che con il suo esercito di volontari (la famosa “spedizione dei mille”) sconfisse i Borboni
Torino - 17 marzo 1861
Garibaldi consegnò al Piemonte i territori conquistatiVittorio Emanuele venne nominato Re d’Italia, proclamando l’unità.
1866 - III GUERRA DI INDIPENDENZA
Con la terza guerra d’indipendenza gli Austriaci vennero cacciati anche dal Veneto. Nel 1870 le truppe entrarono a Roma per conquistare lo Stato Pontificio con la forza e, da questo momento, il papa interruppe ogni rapporto col Regno d’Italia. Roma divenne Capitale d’Italia.
GIUSEPPE GARIBALDI
DATA DI NASCITA Sabato 4 luglio 1807 LUOGO DI NASCITA Nizza, Francia DATA DI MORTE Venerdì 2 giugno 1882 (a 74 anni) LUOGO DI MORTE Caprera, Italia
GIUSEPPE MARIA GARIBALDI
Giuseppe Garibaldi nasce a Nizza il 4 luglio 1807. Carattere irrequieto e desideroso di avventura, già da giovanissimo si imbarca come marinaio per intraprendere la vita sul mare. Nel 1832, (a 25 anni) è capitano di un mercantile e nello stesso periodo inizia ad avvicinarsi ai movimenti patriottici europei ed italiani (come, ad esempio quello mazziniano della "Giovine Italia"), e ad abbracciarne gli ideali di libertà ed indipendenza. Nel 1836 sbarca a Rio de Janeiro e da qui inizia il periodo, che durerà fino al 1848, in cui si impegnerà in varie imprese di guerra in America Latina.
GARIBALDI TORNA IN ITALIA
Nel 1848 torna in Italia dove sono scoppiati i moti di indipendenza. Nel 1849 partecipa alla difesa della Repubblica Romana ed è l'anima delle forze repubblicane durante i combattimenti contro i francesi alleati di Papa Pio IX. Purtroppo i repubblicani devono cedere alla preponderanza delle forze nemiche e Garibaldi il 2 Luglio 1849 deve abbandonare Roma.
GARIBALDI E I MILLE
Passando per vie pericolosissime lungo le quali perde molti compagni fedeli, tra i quali l'adorata moglie Anita, riesce a raggiungere il territorio del Regno di Sardegna. Inizia un periodo di vagabondaggio per il mondo ma nel 1858-1859 si incontra con Cavour e Vittorio Emanuele, che lo autorizzano a costituire un corpo di volontari, con cui partecipa alla Seconda Guerra di Indipendenza.Nel 1860 Garibaldi è a capo della spedizione dei Mille; salpa da Quarto(GE) il 6 maggio 1860 e sbarca a Marsala. Da qui inizia la sua marcia trionfale: batte i Borboni e libera completamente la Sicilia. Il 19 agosto sbarca e conquista la Calabria e il 7 settembre entra a Napoli e sconfigge definitivamente i borbonici sul Volturno. I1 26 ottobre Garibaldi si incontra a Vairano con Vittorio Emanuele II e depone nelle sue mani i territori conquistati.
L' USCITA DI SCENA
Nel 1866 partecipa alla Terza Guerra di Indipendenza al comando di Reparti Volontari. ma, nonostante la situazione favorevole in cui si era posto nei confronti degli austriaci, Garibaldi deve sgomberare il territorio Trentino dietro ordine dei Piemontesi, al cui dispaccio risponde con quel "Obbedisco", rimasto famosoNel 1871 partecipa alla sua ultima impresa combattendo per i francesi nella guerra Franco-Prussiana dove, sebbene riesca a cogliere alcuni successi, nulla può per evitare la sconfitta finale della Francia. Torna infine a Caprera, dove passerà gli ultimi anni e dove si spegnerà il 2 giugno 1882.
UNITA' D' ITALIA
1860
17 MARZO 1861
1815
I problemi dell’Italia dopo l’unità
- rapporti tesi con la Chiesa dovuti alla volontà dei governi di conquistare Roma
- coinvolgimento di un’elìte di intellettuali più che il popolo
- estensione dello Stato Sabaudo (che fin da subito cercò di accentrare tutto il potere)
- tassazione, soprattutto la Tassa sul macinato per pagare le spese militari
- Povertà al sud e nelle campagne - brigantaggio ed emigrazione
- voto solo al 2% degli italiani
TIMELINE
1848
1859
1860
1861
1866
1815
III Guerra Indipendenza
Unità d'Italia
Spedizione dei 1000
II Guerra Indipendenza
I Guerra Indipendenza
Congresso di Vienna
BUONE VACANZE!!
Prof.ssa Benedetta Flaborea