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BENEDETTI GIULIA

Created on March 31, 2023

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Transcript

LA MODA

CREATIVITA'

BENEDETTI GIULIA

INDICE

1.

7.

I tessuti

INTRODUZIONE

2.

8.

La moda

I filati riciclati

3.

9.

Gabriele D'Annunzio

i jeans

4.

10.

Il '900 e la Belle Epoque

i Beatles

5.

11.

La POP-ART

Dove è nata la moda

6.

12.

Moda e scienza

Coco Chanel

LA MODA

La moda può essere definita come un fenomeno sociale che mira all’affermazione personale, in un dato momento storico, in una determinata area geografica, all’interno di una cultura, con modelli comportamentali ed estetici che mirano a farci sentire parte di un gruppo o una collettività.

SECONDO GLI STILISTI

La moda è quella tendenza che delinea la scelta di colore tessuto e di vestibilità, proposta dalle grandi aziende che intuendo il tema comune della tendenza, offrono sul mercato lo stile del momento. La moda cambia ogni stagione e evidenzia il look diverso e ne fotografa il periodo storico.

GABRIELE D'ANNUNZIO

Gabriele D'Annunzio , è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Proponeva la moda attraverso i media e la fotografia. Per D'Annunzio la moda era uno tra i linguaggi più innovativi del mondo moderno. Grandi magazzini nei quali era possibile oziare , conversare e passeggiare. La scrittura della moda si fonda sull'interlinguisticità e sul nominare segni di moda.

FRASE SULLA MODA

LA BELLE EPOQUE

Col termine “Belle Époque” ci riferiamo al periodo storico, culturale e artistico che va dalla fine dell'Ottocento allo scoppio della prima guerra mondiale. Bella epoca perché a seguito di una serie di progressi ed invenzioni si modificò lo stile di vita delle classi borghesi. Durante la Belle Époque, la moda femminile cambia rispetto a quella che era nel periodo precedente: scompaiono lo strascico, il busto e il colletto; mentre si affermano abiti più comodi e adatti alla forma del corpo femminile.

IL '900

Il Novecento è il periodo in cui la moda cambia più rapidamente.La moda ora è estremamente libera: ciò comporta l’insorgere di tutti coloro che vogliono sottolineare la volontà di allontanarsi dalle tendenze imposte. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale tanti uomini sono costretti ad arruolarsi nell’esercito e le donne non possono far altro che andare a lavorare sostituendo i consorti anche nelle mansioni tipicamente maschili.con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale è Gabrielle Bonheur “Coco” Chanel a fare davvero la differenza creando i primi vestiti corti in jersey, un tessuto elastico e lucente, sia nella versione del classico tailleur femminile che in quella del tubino nero entrato nel mito.Lo sviluppo del ruolo femminile è ormai evidente: l’uso, a partire da questo decennio, degli abiti sportivi e del trucco assieme ai jeans

PARIGI

Parigi ha sempre rivendicato di essere la vera capitale della moda: la città della haute couture, degli atelier operosi e di un gusto straordinario. La sua è una reputazione costruita su un'immagine molto particolare che mescola tradizione ed eleganza.La moda a Parigi nacque nell'ottocento. Grazie a telai meccanici e macchine per cucire, Parigi inaugura la produzione di modelli come prodotti di massa. Nel 1860 nasce l'alta moda chiamata anche "haute couture". L'alta moda è il settore dell'abbigliamento nel quale lavorano i creatori di abiti di lusso.

COCO CHANEL

Coco Chanel, pseudonyme de Gabrielle Bonheur Chanel, était une célèbre styliste française, capable avec son travail de révolutionner le concept de féminité et de s'imposer comme une figure fondamentale du stylisme et de la culture populaire du XXe siècle. Il a fondé la maison de couture qui porte son nom, Chanel

La mode n'est pas quelque chose qui n'existe que dans les vêtements. La mode est dans le ciel, dans la rue, la mode est liée aux idées, à notre façon de vivre, à ce qui se passe.

I PRODOTTI PIU' FAMOSI DI COCO CHANEL

2.55

N 5

Dans les années 1920, Coco Chanel en avait assez des sacs maladroits, alors elle a eu l'idée d'un sac à la fois mains libres et élégant. Depuis, le couvercle pop-up Chanel est né.

Conçu à l'origine par Coco Chanel comme un cadeau de Noël pour les meilleurs clients, le parfum a été lancé sur le marché en 1922. Cependant, le succès mondial est dû à la diva américaine

Cependant, ce n'est qu'en 1955, après son retour réussi, que le sac a été mis à jour et baptisé 2.55. Au fil des ans, les sacs classiques à dessus ouvert ont été fabriqués dans une variété de couleurs, de motifs et de matériaux différents.

Marilyn Monroe, qui en 1953 déclare s'être couchée… "portant" seulement deux gouttes de Chanel N° 5.

I TESSUTI

I tessuti sostanzialmente sono un intreccio di fili perpendicolari tra loro. Quelli perpendicolari alla pezza costituiscono l'ordito (o catena)del tessuto, mentre i fili disposti in senso trasversale costituiscono la trama. Quindi il termine stoffa indica il fine - cioè quello di confezionare vestiti o rivestimenti -, il termine tessuto invece il metodo specifico di lavorazione, cioè l'intrecciamento dei fili. In pratica, tutte le stoffe possono essere considerate tessuti, ma non tutti i tessuti sono stoffe

I TESSUTI

Le fibre tessili, a secondo della loro origine, si dividono in naturali e tecnofibre; queste ultime, a loro volta, si suddividono in artificiali e sintetiche. Le fibre naturali sono già presenti in natura sotto forma di filamenti. Esse si dividono in animali, vegetali e minerali. Tuttavia, pur esistendo più di 500 fibre naturali, in realtà sono molto poche quelle che possono essere utilizzate a livello industriale, poiché non tutte le materie possono essere filate e non tutti i filamenti e le fibre organiche si possono lavorare per la trasformazione in tessuti

I FILATI RICICLATI

Le bottiglie di plastica sono realizzate con polietilene tereftalatoda (PET), una resina termoplastica adatta al contatto alimentare. PET è un materiale pregiato in quanto composto da petrolio e gas naturale, e può essere riciclato al 100% e offrire al mercato nuovi prodotti eco-sostenibili dalle ottime caratteristiche. Durante il processo di riciclo, il polietilentereftalato non perde sostanzialmente le proprie caratteristiche, e può essere ripetutamente rielaborato per creare prodotti di poliestere riciclato che conservano le qualità originali. Il PET riciclato è ecologico e riciclabile al 100% Fabbricando da PET riciclato nuovi prodotti, l’azienda può risparmiare circa il 50% di energia, riducendo i costi aziendali e limitando i danni per l’ambiente che ci circonda. Considerando che il PET riciclato viene al 100% da petrolio o metano – fonti non rinnovabili e quindi sempre più costose – il suo utilizzo non è solo un vantaggio, ma diventa anche dovere per ogni azienda responsabile.

JEANS

Who invented the famous American blue jeans? It was a man named Levi Strauss. Strauss was a German-Jewish immigrant who founded the first company to manufacture blue jeans in San Francisco, California in 1853. During the Gold Rush days in California, this fabric merchant used a heavy blue fabric to make work pants for the gold miners. This fabric came from Genoa, Italy, where it was used to make pants for the sailors. The fabric, known as "Genoa’s" was pronounced in English as "jeans". This extremely strong fabric didn’t shrink or fade, and it almost became a "second skin". Jeans were worn by miners and cowboys and even the soldiers in the Civil War. As orders continually increased, this fabric from Genoa became scarce, so it was substituted by a cotton fabric dyed the same colour blue and manufactured in Nìmes, France, where it derived its name, "denim".

I BEATLES

Formalità e semplicità rappresentavano le due colonne portanti della loro aria da bravi ragazzi. Minimalisti e fuori da ogni retorica stilistica. È per questo stile inconfondibile che i Beatles sono riusciti a fare tendenza e ad ispirare, anche dopo mezzo secolo, i più grandi stilisti di tutto il mondo I Beatles non avevano un genere musicale fisso e nel corso della loro breve carriera sperimentarono diversi generi: dal rock and roll al pop, spesso mescolando le diverse sonorità per dare origine a mix del tutto originali per l'epoca.

Ancora oggi, la Pop Art diventa uno stile di vita che trasforma la moda in look stravaganti interpretati dal gusto moderno e la passione per i materiali plastici. Una libera appropriazione di ideologie e linguaggi provenienti dal mondo dell'advertising, trasformate in fantasiose creazioni.

LA POP-ART

Cosa vuole esprimere la pop art? Il concetto fondamentale che la pop art vuole esprimere è la riproducibilità dell'arte, non più opera unica ma riproduzione ripetitiva e quasi meccanica, simbolo della ripetitività della cultura di massa. Le prime manifestazioni della Pop Art avvengono in Inghilterra tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta del Novecento. Gli artisti americani si concentrano soprattutto sulle tematiche dell'oggetto, del corpo e del cibo, intese come prodotti di consumo.

MODA E SCIENZA HANNO UN LEGAME MOLTO STRETTO

La tintura dei capi

Il principio del trasferimento dei coloranti sulle stoffe è noto sin dall'antichità.La capacità dei coloranti di legarsi hai tessuti avviene grazie a interazioni molecolari .Il legame tra il colore e a moda nel tempo è diventato così forte da trasformare un pigmento iin un'evocazione di un determinato tessuto ppensiamo al rosso porpora o alla rosa shocking,al rosso Valentino o al blu Armani

Dalla medicina alla moda

Numerosi stilisti hanno tratto ispirazione dalla branca scientifica medica per esprimere la loro creatività per l'annata autunno/inverno 2010/2011 ,ad esempio,la stilista Brooke Roberts (ex radiologa) si è ispirata alle scansion delle tac e ai grafici di elettrocardiogramma per trasformarli in elementi decorativi attraverso moderni e raffinati disegni.Gli abiti mostrano colori contrastanti o gradazioni di grigio,elementi tipici delle risonanze magnetiche esaltando il pregio elevatissimo dei tessuti utilizzati (cachemire e lana merino).

Moda e biodiversità

Moda e biodiversità sono ambiti molto legati.Il legame più stretto è quello della produzione delle fibre tessili. Nel 2021 sono state prodotte 113 milioni di tonnellte di fibre tessili,di queste 61 milioni sono relative al poliestere,un materiale artificiale fabbricato a partire dai combustibili fossili . Il poliestere di lavaggio in lavaggio rilascia microplastiche che finiscono in mare, si stima che il lavaggio dei capi sintetici sia fonte del 35% delle microplastiche primarie . Il cotone, un materiale naturale, è la seconda fibra tessile più prodotta.Per accelerare la crescita della pianta si fa largo uso di prodotti chimici tra i quali pesticidi, insetticidi e il glifosato. Al terzo posto troviamo la poliamide (nylon), un'altra fibra sintetica prodotta di combustibili fossili . al quarto posto troviamo la viscosa prodotta dall polpa di legno trattata con soda caustica una sostanza altamente corrosiva. Per produrla ,ogni anno, vengono abbattuti circa 120 milioni di alberi. Ma è l'intera filiera produttiva: la produzione, la tessitura, la tintura, il finissaggio, il confezionamento, il packaging, sono tutti processi che possono avere impatti più o meno elevati sull'ambiente. Per tale motivo nel 2019 è stato siglato il fashion pact, un accordo con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale dell'industria della moda.

La moda è tutta una questione di felicità. È divertente. È importante. Ma non è una medicina

~Donatella Versace~