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Transcript

Nato a Zazdrist il 17 Febbraio del 1892 da una famiglia benestante dalla quale ricevette un'educazione ispirata ai principi morali e religiosi cristiani. Fin da piccolo si distinse nella pratica delle virtù e mostrò un'inclinazione agli studi umanistici e, nel 1911 conseguì a Ternopil la maturità classica. Amava studiare, ma ancor di più amava Dio e avrebbe voluto consacrarsi a Lui, ma non sapeva come conciliare le due cose: insegnamento e sacerdozio; così tra le perplessità, iniziò gli studi di filosofia a Leopoli, dove alloggiò nel seminario dove risiedeva il metropolita Andrej Szeptyckyj, che intuendo le capacità eccezionali di Josyf, lo iscrisse al collegio teologico Canisianum di Innsbruck .

La vita di Josyf Slipyj

Le molte preghiere, da tante parti elevate, diedero l'esito sperato: il 26 Gennaio 1963, il soviet supremo dell'URSS, su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri Nikita Kruscev, concedeva la libertà all'irriducibile oppositore del regime ateistico sovietico, ma lo condannava all'esilio perpetuo (vedi p. 132) ; così, vista la sua impossibilità di tornare a Leopoli, scrisse subito una lettera in segreto a Padre Wasyl Welyckovsky perchè lo raggiungesse e lo consacrò vescovo. Il 10 Febbraio 1963 arrivò in Vaticano, dove restò per 18 anni, lavorando intensamente come se dovesse recuperare il tempo perduto nei 18 anni di prigionia. Ad Ottobre del '63 fece il suo primo intervento al Concilio Vaticano II.

l'esilio

un esilio movimentato