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Giuseppe Di Matteo

IRENE LURASCHI

Created on March 28, 2023

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Transcript

GIUSEPPE DI MATTEO

11, Gennaio 1996

Cosa è successo?

É avvenuto uno dei delitti più afferati di Cosa Nostra. Giuseppe Di Metteo lo strumento per far tacere il padre, Santino, " pentito" a tenere la bocca chiusa.

"Alliberateve de lu cagnuleddo". Giovaanni Brusca emette la sua ennesima senteza di morte: bisogna uccidere il piccolo Giuseppe Di Matteo.

Chi è il padre?

Il padre prima fu arrestao a causa delle accuse verso dieci omicidi compiuti da lui.

Santino Di Matteo appertiene alla famiglia di Altofonte, decise di collaborare con la giustizia.

Com' è successo?

"Il bambino non si era neanche reso conto di stare andando verso la morte"

Inziò tutto due anni prima con il sequestro di Giuseppe Di Matteo. Il piccolo non vedeva suo padre da quasi cinque mesi, gli macanva. Per questo quando vennero a prenderlo, fingendosi agenti della Dia, al maneggio gli promisero di portarlo dov'era il padre, lui si lasciò convincere. Passarono molti giorni e la famiglia Di Matteo era vicina ai Corlonesi, cerca, invano, di risolvere la quesione " a modo loro" fino al 14 Dicembre 1993 quando la mamma Francesca si presenta alle forze dell'ordine per denunciare la scomparsa del figlio.

A raccontarlo è Vincenzo Chiodo, uno degli assassini. Le sue parole gelano il sangue, ma riescono a narrare come meglio non si potrebbe questi attimi di follia. L'hanno messo contro un muro con le mani alzate e Vincenzo gli mise la corda intorno al collo e lo strangolarono poi lo buttano dentro l'acido per non lasciare prove.

NEWSPAPER

Piccolo cadavere nell'acido

Prima di andarsene Vincenzo controllò dentro l'acido e vide...una gamba e una parte della schiena, solo a immaginarla questa cosa fa inorridire. La sua morte ha prodotto un efetto che probabilemente neanche i boss sanguinari che l'hanno voluta averebbero potuto immaginare. D'impproviso aver agito su un bambino che aveva la sola "colpa" di essere figlio di un collaboratore di giustizia , ha fatto cadere per sempre quel finto codice d'onore di cui, ancora oggi, qualcuno parla, ma che le mafie non hanno mai davvero avuto. Perchè di onorevole, nell'essere mafiosi, non c'è proprio nulla. Ecco perchè il sacrificio estremo di Giuseppe Di Matteo ha rappresentato una delle più cocenti scoffitte per Cosa Nostra. Anzi, di più, probabilmente è stato il tassello che ne ha decretato la fine.