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file Mauthausen

Jessica Gjinaj

Created on March 26, 2023

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File Mauthausen

Il campo di concentramento Mauthausen-Gusen è un insieme di campi e sotto campi di lavoro nazisti in Austria. Esso si trova nell'Alta Austria, prima Gau Oberdona, a Mauthausen, località vicino a Linz.

Mauthausen era il campo principale di 49 sottocampi, tutti in Austria. I più alti comandanti del lager furono Franz Ziereis e il vice Bachmayer, entrambi feroci e artefici di stragi crudeli.

Il campo è una vasta fortezza con base rettangolare che sorge su una collina, vicino ad una cava di granito. Tre lati sono fatti di mattoni, mentre l'ultimo lato è recintato da filo spinato, dove molti suicidi avvenivano. Il campo aveva uno stile che ricordava l'oriente. Per questo i prigionieri chiamavano la porta principale "la porta mongola".

Si poteva accedere e uscire dal campo solo attraverso due ingressi: una porta sormontata dall'aquila nazista (demolita dagli americani) e la porta mongola, che dava accesso alla zona dove vivevano i detenuti. C'era la piazza dell'appello. Dopo essa vi erano le baracche.

C'era il "muro del pianto": chi doveva essere punito per un'infrazione veniva incatenato al muro, poi percosso violentemente e sbranato dai cani. C'era poi il bunker, celle adibite a torture, interrogatori es esecuzioni. C'era poi il temuto blocco della morte, dove i prigionieri venivano rinchiusi e lasciati morire di sete e di fame.

I prigionieri appena arrivati venivano espropriati dei loro beni rasati, marchiati e dotati di divisa. Si dovevano svegliare alle 5 del mattino e bere un surrogato, facevano l'appello e andavano a lavorare. Alla fine della giornata i kapo dovevano segnare i numeri di coloro che avevano svolto un'infrazione e li doveva punire.

Oltre che lavorare nella cava, alcuni prigionieri venivano affittati a compagnie. Inoltre alcuni prigionieri venivano impiegati per progetti segreti militari e di seguito uccisi.

300 prigionieri provenienti dal campo Dachau costruirono il campo di Mauthausen e l'8 agosto 1938 il campo aprì. Oltre ad essi, la Gestapo portò sul posto anche 1050 malavitosi austriaci, anche loro dovettero costruire il campo. Essi venivano chiamati "il club dei soci fondatori". Questi divennero poi Kapo, e chi sopravvisse fino al '45 venne ucciso dalle SS per far tacere per sempre le loro bocche.

Mauthausen non aveva nè tanti forni crematori e nemmeno grandi camere a gas. Era un campo di lavoro, in cui per uccidere si usava appunto il lavoro. La denutrizione, le scarse condizioni igieniche e le fucilazioni fecero anche loro un gran numero di morti.

Anche i veri paracadutisti morivano a Mauthausen: 47 paracadutisti (olandesi, inglesi e americani), il 5 settembre del '44, vennero portati a Mauthausen per essere fucilati, Ciò non avvenne. I prigionieri dovettero portare blocchi a piedi nudi in cima alle scale e correre giù a prenderne altri. Alcuni morirono di stenti, altri fucilati altri spinti dai prigionieri di fronte che cadevano.

Nel '41 Himmler visitò Mauthausen: egli fece portare ad un detenuto un blocco di 45 kg e gli ordinò di correre finchè non morisse. Himmler valutò adatto questo metodo di tortura e uccisione, quindi ordinò alle SS di punire così i prigionieri.

Il 2 febbraio del '45 i detenuti del blocco 20, circa 500 riuscirono a fuggire. Erano quasi tutti sovietici. Molti morirono per il freddo e alla fine ne sopravvissero solo 88. Iniziò la caccia alla lepre del Mühlviertel, un'operazione che consisteva nel trovare, uccidere ed esporre in piazza i fuggitivi sopravvissuti. Anche i civili parteciparono.

Solo 2 persone, delle 500 sopravvissero alla caccia dei fuggiaschi: Rybcinskij e Nikolaj Cemkalo. Avevano 30 e 22 anni. Vennero accolti e nascosti dalla famiglia Langhtaler. I nazisti non riuscirono a trovarli, quindi i due sopravvissuti tornarono a casa.

Himmler fondò la Deutsche Erd - und Steinwerke GmbH (DEST), azienda delle SS che sfruttava la Wiener-Graben e la Bettlelberg, le cave di Mauthausen-Gusen. I blocchi trasportati dai prigionieri venivano usati pe la costruzione stessa del campo e per le opere colossali che Hitler attuò.

Inizialmente Mauthausen era sprovvisto di forni crematori, quindi i corpi delle vittime venivano portati a Steyr. Il 5 maggio 1940 iniziò a funzionare il primo forno crematorio, seguito da altri 2 forni costruiti in seguito. Un deportato poteva vivere al massimo 2-3 mesi, dopo veniva ucciso per far posto ad un altro detenuto. Le vittime furono circa 128.000.

C'erano tre ciminiere, una rossa e due bianche. Alcune persone venivano gettate nei forni ancora vive. A volte i nuovi arrivati venivano lasciati nudi all'aperto e bagnati con acqua gelida. La maggior parte moriva congelato, ma chi sopravviveva poteva iniziare a lavorare nel lager. In oltre venivano usati cani, addestrati per sbranare i prigionieri.

Mauthausen-Gusen erano gli unici campi ad essere di livello III, cioè era un campo di lavoro dove venivano imprigionati criminali e oppositori. I detenuti venivano considerati danneggiati per sempre, irrecuperabili, quindi da annullare. Come negli altri campi, a Mauthausen l'obbiettivo era privare d'identità i detenuti e in seguito di annientarli. Tra il '40 e il '41 si aggiunsero polacchi, artisti, professori e spagnoli repubblicani.

Nel '41 giunsero i prigionieri russi, che vennero sterminati nelle piccole camere a gas del campo. Nel '43 invece giunsero gli italiani, malvisti dalle SS. Infine, nel '44 giunsero gli ebrei ungheresi e olandesi.

Quando gli alleati iniziarono a penetrare nel reich, 20.00 prigionieri vennero portati a Mauthausen. Nell'aprile del '45 le SS iniziarono a distruggere e bruciare i documenti. Gli alti ufficiali emanarono un comando preciso: campo e detenuti dovevano essere annientati. Da campo di lavoro Mauthausen-Gusen si trasformò in un campo di sterminio. Vennero in oltre uccisi gli addetti ai forni crematori e coloro che conoscevano i segreti del lager.

Il campo Mauthausen-Gusen venne liberato sabato 5 maggio 1945 dalla terza armata american. Tra i principali campi, Mauthausen fu l'ultimo ad essere liberato. Anche dopo l'arrivo degli americani molti morirono per le gravi condizioni fisiche.

Chi aveva ancora un po' di forze uscì dal campo e andò a cercare le SS, le riportò nel campo e di loro fu fatta strage. Alcuni venivano uccisi violentamente, altri venivano gettai nei forni vivi.

l campo di concentramento di Mauthausen aveva 49 sottocampi e il principale era quello di Gusen. Il campo di Gusen era a sua volta diviso in tre sottocampi. Gusen I venne costruito nel '40, mentre Gusen II e III vennero costruiti nel '44. Qui venne imprigionato Aldo Carpi, famoso per il diario che ha scritto.

A collegare il campo con la cava vi era una scala in pietra di 186 gradini su un dislivello di 50-55 m. Essa, però, era solo un tratto della via del sangue (blutstrasse) che dovevano percorrere i prigionieri. I detenuti dovevano prendere un blocco di granito (nella cava Wiener-Graben) e camminare, poi salire le scale in file di cinque e portare i blocchi al campo.

Era molto pericoloso scegliere un piccolo blocco, perchè le SS se lo giudicavano piccolo, potevano torturare o uccidere quel prigioniero. Le scale erano inclinate, mal costruite e d'inverno molto scivolose: le scala erano completamente ghiacciate ei detenuti, che avevano "scarpe" in legno, scivolavano. Essi trascinavano con loro anche altri detenuti, uccidendo molte persone.

A destra delle scale c'era il temuto muro dei paracadutisti: vi era muro in pietra e aldilà di esso c'era un dirupo di 50-60 m. Chi aveva blocchi troppo piccoli, era troppo debole, o doveva solo essere sterminato venivano gettati nel dirupo insieme al blocco, il loro paracadute. A volte venivano scelti dei detenuti che erano costretti a scegliere se essere fucilati o gettare nel dirupo il compagno di fronte.

Quando a Mauthausen c'erano troppi detenuti e dovevano procedere allo sterminio usavano la scala: un prigioniero venivano spinto e per effetto domino cadevano tutti. Le scale per questo spesso si tingevano si rosso, del sangue dei detenuti.

A sinistra della scala c'era invece una zona sorvegliata da mitraglieri scelti. Chi tentava di fuggire, o comunque veniva spinto nella zona, veniva ucciso immediatamente.

Spesso le SS si divertivano scommettendo su quanti detenuti sarebbero morti spingendo nel dirupo uno di essi. Molti, stanchi di soffrire, si gettavano volontariamente dal muro o si facevano fucilare dalle SS. Un giorno un detenuto spinto dal muro riuscì a trascinare con sè una SS. Da quel momento in poi le SS stettero attente a no essere troppo vicine ai prigionieri.

Ci sono vari musei in tutta Europa che conservano oggetti che ricordano le vittime, ma i principali sono il Mauthausen Memorial di Linz, il Cimitero di Guerra Internazionale e il Memoriale Crematorium KZ di Gusen.

il fotografo di Mautausen è un film spagnolo che parla di Francois Boix, un fotografo francese deportato nel campo di Mauthausen. Egli riesce a salvarsi e far conoscere al mondo quello che succedeva veramente dentro i campi.

Aldo Carpi fu un pittore, scultore e docente italiano deportato nel '44 a Mauthausen, poi a Gusen e liberato poi nel '45. Studiò all'accademia di Brera, ed in seguito alla seconda guerra mondiale ne divenne direttore. Aldo riuscì a documentare il fatto con un diario che riuscì a costudire all'interno del lager. Pubblicò poi il Diario di Gusen con l'edizione definitiva del 2008.