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L'opera in musica

Angela Frizzarin

Created on March 25, 2023

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L'opera in musica

Un viaggio attraverso il tempo per scoprire un mondo affascinante.

L'opera in musica, opera lirica o melodramma viene ideato nel 1500 da un gruppo di artisti, poeti e musicisti che studiavano l'antichità classica e volevano ricreare uno spettacolo simile alla tragedia greca, unendo musica e recitazione. Il gruppo si incontrava a Firenze, presso una nobile famiglia, e venne denominato Camerata de' Bardi o Camerata Fiorentina.

Per rendere più comprensibili le parole del testo si inventò uno stile vocale che era a mezza via tra il canto e la recitazione: il recitar cantando.

Il melodramma

il teatro all'italiana

L'anno della vera e propria nascita del melodramma fu il primo anno del 1600, quando a Firenze si rappresentò l'opera “Euridice” di Giulio Caccini. Ma il primo vero protagonista del melodramma fu Claudio Monteverdi nel suo “Orfeo”, messo in scena nel 1607, si assistette al crescere dell’importanza dell’orchestra e del canto rispetto alle parti recitate e quindi alla netta distinzione fra recitativo e aria.

Da Firenze questo nuovo stile musicale si diffuse a poco a poco in altre città, sempre nei palazzi principeschi e per un pubblico colto e aristocratico.

Nei

teatri italiani

Nasce la figura dell' "impresario”, che scrittura poeti, musicisti, cantanti, strumentisti, scenografi, costumisti, ballerini e organizza la rappresentazione dell'opera. Assume notevole importanza la messa in scena, che deve sbalordire il pubblico con la grandiosità delle scenografie e la bravura dei cantanti.

I PRIMI MELODRAMMI VENGONO COMPOSTI ED ESEGUITI NELLE CORTI DI FIRENZE E DI MANTOVA.

A Venezia NASCE nel 1637 IL PRIMO TEATRO PUBBLICO, CUI SI ACCEDE PAGAndo UN BIGLIETTO: è il Teatro San Cassiano.

Gli elementi

dell'opera lirica

L'insieme dei dialoghi e delle azioni sono messi in versi al fine di essere più facilmente rivestiti di musica; costituiscono il libretto d'opera.

Se il genere del libretto è drammatico oppure tragico si parla di opera seria; se è comico o satirico si parla di opera buffa.

la musica alterna recitazioni cantate (recitativo), le arie, i dialoghi di piccolo gruppo, i cori e i concertati (brani per più voci e orchestra).

approfondimento
OUVERTURE
ARIA
RECITATIVO

recitativo

Il

Nel recitativo, detto anche parlato melodico, la musica è strettamente legata alle parole del discorso, risultando quasi una recitazione cadenzata, dove a parola diventa decisamente più importante del canto. Il recitativo può essere di due tipi: - semplice (quando la voce È accompagnata solo da clavicembalo o liuto) - accompagnato od obbligato (quando la voce é sostenuta da più strumenti e il brano è strutturato in modo più complesso)

aria

L'

L'aria è un brano completamente cantato che segue una linea melodica molto varia e agile e che perciò permette al cantante di manifestare la sua bravura. Nell'aria, la musica prevale sulle parole.

L' ouverture

L’ouverture è il brano orchestrale che si esegue a sipario chiuso prima dell’inizio dell’opera. In origine era un brano svincolato dal contesto dell’opera; dal 1700 in poi invece introduce lo spettatore alle atmosfere che poi saranno proposte all’interno del melodramma.

L' Opera lirica nel 1800

Il melodramma nell’Ottocento diviene, specie in Italia, la forma di spettacolo più diffusa ed amata dal grande pubblico, anche meno abbiente, e non v’è piccola città di provincia che non costruisca il proprio teatro d’opera e non organizzi “stagioni” di rappresentazioni liriche.

DURANTE IL PERIODO ROMANTICO I PIÙ RINOMATI TEATRI SONO IL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO, IL SAN CARLO DI NAPOLI, IL TEATRO ARGENTINA DI ROMA E LA FENICE DI VENEZIA.

In

Italia

si ritrovano spesso viene esaltata la figura dell'eroe liberatore o il popolo in rivolta contro l'oppressore. Tale orientamento divenne anche spunto per la diffusione delle idee risorgimentali di indipendenza, di libertà ed unità nazionale.

VINCENZO BELLINI
GIACOMO PUCCINI
GIUSEPPE VERDI
GIOACCHINO ROSSINI
GAETANO DONIZETTI

Il compositore tedesco Richard Wagner scelse di lavorare sul teatro musicale, allo scopo di realizzare l'opera “totale”, in cui parole, suoni e azioni formassero un'unità indissolubile. Wagner parla di melodia infinita e di motivo conduttore. L'orchestra diventa protagonista del dramma.

La riforma di Wagner

Wagner si fece addirittura costruire un teatro apposito, a Bayreuth. Fu il primo a nascondere l’orchestra, sistemandola sotto il palcoscenico (nel cosiddetto “golfo mistico”).Fu anche il primo a pretendere che in sala, durante l’esecuzione, vi fosse assoluto silenzio.