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l'urlo di munch
Rosaria Barone
Created on March 24, 2023
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Transcript
L'urlo di Munch
Edvard Munch
Nel dipinto Munch parte, quindi, da un’esperienza privata, quella di un attacco di panico, per giungere a un’immagine universale, «l’immagine di ogni essere umano, senza sesso, senza razza, senza età», e, proprio per questo, possiamo attribuirgli qualsiasi identità, ossia può essere ciascuno di noi, l’intera umanità.Sono passati circa 130 anni da quando Edvard Munch dipinse L’Urlo, ma la pallida figura umana con la testa a forma di teschio e la bocca ovale affascina ancora le persone di tutto il mondo. Questo dipinto è un’icona dell’arte moderna. È stato definito il secondo quadro più famoso nella storia dell’arte (dopo La Gioconda).
L’artista ha saputo dunque in una sola immagine incarnare il dramma esistenziale dell’uomo moderno.Oggi l’uomo si trova a vivere in una società afflitta da diversi mali. Alcuni di essi minano la nostra salute come l’inquinamento, il fumo, la droga; ma a questi se ne aggiungono altri, come la discriminazione, il bullismo, Il cyberbullismo, che sono la dimostrazione di come i legami sociali tra gli individui siano diventati sempre più inconsistenti e più fragili.Nella nostra società si è quindi insediata lentamente la paura di vivere che fa nascere un forte senso di smarrimento proprio come nel ritratto di Munch.
In questa situazione ci si sente soli, con un perenne nodo alla gola, una sensazione di vuoto e una tale confusione in testa, che si fa fatica a distinguere l’immaginazione dalla realtà.
COME POSSIAMO AFFRONTARE E SUPERARE LA PAURA E QUESTO SENSO DI VUOTO CHE CI TORMENTA ?
Io credo che ognuno di noi che si trova a vivere un momento di sofferenza, di paura l’unica cosa che può fare è trasformare la paura in una nuova possibilità.La paura deve avere lo scopo di tirare fuori nuove armi e strategie per riuscire a superare questo senso di disorientamento.
Ogni esperienza, QuandO arriva, è utile e necessaria, non è nostro compito “scegliere”, ma è nostro dovere nei confronti della vita rimanere aperti ed accogliere senza giudicare né avere paura. Spesso, infatti, le esperienze si elaborano col tempo e col tempo arriveranno le risposte.
Bisogna avere il coraggio di affrontare ogni giorno nuove sfide e riuscire a credere sempre in sé stessi, nonostante i problemi, i fallimenti; cercando e scoprendo la felicità nella straordinaria semplicità della vita stessa.
Infine vorrei ricordare una frase di Nelson Mandela “Quando ho varcato la porta camminando verso il cancello che mi avrebbe portato alla libertà, sapevo che se non avessi lasciato dietro di me l’amarezza e l’odio, sarei rimasto ancora in prigione”.
Grazie per l'attenzione!
Realizzato da Chiara Todaro