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Bernini e Borromini
perché leggi il mio nome?
Created on March 23, 2023
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Transcript
Bernini
Borromini
Gian Lorenzo Bernini nacque a Napoli il 7 dicembre 1598, primo figlio maschio di Pietro Bernini, scultore tardo-manierista toscano nativo di Sesto Fiorentino, e della napoletana Angelica Galante. Il giovane Gian Lorenzo trascorse i primissimi anni della propria fanciullezza a Napoli, dove il padre Pietro si era trasferito su invito del viceré per lavorare alla certosa di San Martino
Bernini
Bernini si avvicinò al mondo della scultura proprio nella città partenopea, accompagnando papà Pietro al cantiere e guardandolo affascinato mentre si cimentava nei marmi.
Nel 1606 Pietro Bernini si trasferì con la numerosa famiglia a Roma, dove l'aveva chiamato papa Paolo V
La formazione del Bernini avvenne, nell'ambito artistico romano, sotto la guida del padre Pietro, in grado di valorizzare il precoce talento del figlio insegnandogli i primi rudimenti della scultura.
In quegli anni Pietro Bernini era completamente assorbito nel cantiere della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore, voluta da papa Paolo V per ospitarvi il proprio monumento funebre e quello del predecessore Clemente VIII
qui era attiva una cospicua mole di pittori, scultori e decoratori, sapientemente coordinati dall'architetto Flaminio Ponzio
L'accorta regia di Ponzio offrì al giovane Gian Lorenzo spunti di riflessione concreti sull'organizzazione di un cantiere collettivo e sull'importanza di un efficiente lavoro di gruppo, da intendersi come un progetto unitario dove fondere architettura, pittura e scultura, e non come la somma di singoli interventi autonomi
Nel frattempo Gian Lorenzo, inizialmente semplice discepolo di papà Pietro, ne divenne un fattivo collaboratore;
padre e figlio lavorarono unitamente nel Priapo e Flora di Villa Borghese, nella decorazione della Cappella Barberini in Sant'Andrea della Valle e nel Fauno che scherza con i due amorini, dove il retaggio dell'antichità viene rivisitato dai due in chiave moderna.
I primi saggi della sua attività di scultore sono da porsi invece fra il 1614 e il 1619, quando in completa autonomia Gian Lorenzo realizzò il San Lorenzo sulla graticola (1614 circa) e il San Sebastiano (1617), dove si avverte una piena adesione ai motivi classici e una prepotente presa di distanze dal gusto tardo-manierista proprio di papà Pietro.
OPERE PIÙ IMPORTANTI
Apollo e Dafne
Ratto di Proserpina
David
Borromini
Francesco Castelli nacque il 27 settembre 1599 a Bissone, villaggio appartenente all'epoca al baliaggio di Lugano
Era il primogenito di quattro figli. Del padre, Giovanni Domenico, non si conosce molto, ma sappiamo che era un modesto architetto o capomastro al servizio dei Visconti a Milano;
Era il primogenito di quattro figli. Del padre, Giovanni Domenico, non si conosce molto, ma sappiamo che era un modesto architetto o capomastro al servizio dei Visconti a Milano;
la madre, Anastasia Garovo, proveniva invece da un'agiata famiglia impegnata nell'edilizia e imparentata alla lontana con Domenico Fontana, considerato in quel periodo il più prestigioso architetto del mondo occidentale.
la madre, Anastasia Garovo, proveniva invece da un'agiata famiglia impegnata nell'edilizia e imparentata alla lontana con Domenico Fontana, considerato in quel periodo il più prestigioso architetto del mondo occidentale.
Il cognome originario di Francesco, dunque, non era Borromini, bensì Castelli; avrebbe iniziato a firmarsi abitualmente come «Borromini» dal 1628, così da distinguersi dalle diverse maestranze edili romane che si chiamavano Castelli. «Borromini», in ogni caso, era un cognome che già apparteneva alla famiglia
Borromini a soli nove anni venne inviato dal padre a fare apprendistato a Milano, dove giunse nel 1608. Nella città ambrosiana il giovane Francesco apprese «l'arte di intagliatore in pietra»
Borromini, sentendosi ormai oppresso tra le maestranze milanesi, ben presto decise di recarsi a Roma, dove giunse alla maniera dei pellegrini; trovando asilo nei conventi, percorse l'intero tragitto a piedi facendo tappa a Ravenna
Borromini proseguì la propria carriera da architetto al fianco di Bernini
L'iniziale concordia tra Bernini e Borromini mutò in un rapporto estremamente difficile e conflittuale;
l'accesa rivalità tra i due, spesso sfociata nella leggenda, era dovuta da una parte alle notevoli divergenze caratteriali, e dall'altra al ruolo prioritario assunto dal Bernini, anche sotto il profilo retributivo.
"Il Baldacchino Di San Pietro"...
... o "Il Palazzo Barberini"
OPERE PIÙ IMPORTANTI
Palazzo Fide
Chiesa di sant'Ivo
Chiesa di San Carlo
FINE
Regista Josef Dahani Sceneggiatore Josef Dahani Produttore Josef dahani Produttore esecutivo Josef Dahani Interpreti Josef Dahani Doppiatori Josef Dahani Fotografie Josef Dahani Sceneggiatori Josef Dahani Con la collaborazione di Josef Dahani Montaggio Josef Dahani Versione ita. a cura di Josef Dahani Colonna sonora Non c'è Location Cerchio (AQ) GRAZIE PER L'ATTENZIONE
CAST
Index
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Text/Image II
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Team