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Ratline
Federica Nobili
Created on March 16, 2023
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Transcript
"via dei monasteri"
LA RATLINE
una via di fuga
CHE COS'E'?
RATLINE
La ratline fu un canale di fuga utilizzato, tra il 1946 e 1951, da una cinquantina di criminali di guerra nazisti, centinaia di alti funzionari del Reich e ufficiali delle forze armate tedesche.
La «Ratline» fu anche chiamata la «via dei conventi» perché i naufraghi del III Reich giungevano a Genova, dopo essere stati ospitati, nascosti e aiutati da strutture conventuali e dalla Caritas, che provvedeva a far rilasciare loro dalla Croce Rossa Internazionale nuovi passaporti, con nomi veri o falsi, insieme a visti d'ingresso per l'Argentina
ORGANIZZAZIONE
ESPONENTI
Principale organizzatore di questa via di fuga, fu il Vescovo cattolico austriaco Alois Hudal (nominato nel 1963), con l’incarico di Rettore del Pontificio Collegio di Santa Maria dell'Anima“Chiesa della Comunità Tedesca di Roma”. Hudal divenne il principale referente nei rapporti tra l'episcopato di lingua tedesca e la Santa Sede. E suo principale interlocutore era Walter Rauff, uno dei più feroci criminali della seconda guerra mondiale, inventore dei camion con "camere a gas mobili".
FUGA ALL'ESTERO
I PRINCIPALI CRIMINALI
-Gerhard Bohne, co-organizzatore dell'Aktion T4, programma che prevedeva la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap mentali (dai 60.000 ai 100.000 morti)-Franz Stangl, comandante del campo di concentramento di Treblinka (700.000 – 900.000 morti). -Josef Mengele, detto “L'angelo della morte”. Noto per gli esperimenti medici e di eugenetica che svolse nel campo di concentramento di Auschwitz, usando i deportati come cavie umane, soprattutto bambini (meglio se gemelli). -Adolf Eichmann, l'organizzatore della soluzione finale degli ebrei. -Erich Priebke, responsabile dell'eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma (uccise 335 persone) -Klaus Barbie, comandante della Gestapo a Lione, soprannominato “Il boia di Lione” in quanto “specializzato” in torture.
RETE DI FUGA CROATA
CROATI IN FUGA
La maggior parte degli assassini non era neppure tedesca. Alla fine della seconda guerra mondiale, c'erano migliaia di europei dell'Europa orientale e centrale che avevano collaborato con i nazisti ed erano altrettanto colpevoli. Erano capi dei governi fantoccio nazisti, funzionari municipali e capi di polizia. Fra gli stati fantoccio di Hitler vi era la Croazia indipendente, governata dal movimento dei fascisti croati di Ante Pavelić . Se la rete del vescovo Hudal era specializzata nella fuga dei criminali di guerra tedeschi, esisteva una seconda rete specializzata gestita da Krunoslav Draganovic. La maggior parte dei fuggiaschi finì per trovare rifugio in Gran Bretagna, Canada, Australia e Stati Uniti
SEGRETI RIVELATI
LA FINE DELLA RATLINE
Nel 1947 il giornale cattolico “Passauer Neue Presse” accusò pubblicamente Hundel di aver organizzato la “Ratline”. Nonostante questo Hudal si dimise dalla carica di Rettore del Pontificio Collegio di Santa Maria dell'Anima solo nel 1952, grazie ai suoi potenti protettori.
I legami tra l’espatrio di criminali di guerra e il Vaticano sono stati provati da Uki Goñi specialmente grazie alla consultazione di documenti risalenti all’immediato dopoguerra, in parte conservati nell’archivio statale di Londra, in parte desecretati in seguito dalla CIA. Queste carte dimostrerebbero come Papa Pio XII fosse perfettamente a conoscenza del rifugio offerto dagli istituti ecclesiastici fuori Roma, soprattutto dalla confraternita croata di San Girolamo, quartier generale di nazisti e ustascia, tra gli altri.