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sviluppo e sottosviluppo
antonella moramarco
Created on March 16, 2023
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Transcript
SVILUPPO E SOTTOSVILUPPO
Altamura
4 Aprile 2023
Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo
Definizioni
Lo sviluppo deriva dalla crescita economica, ma anche da altri aspetti che concorrono a determinare la qualità della vita: i miglioramenti nell'istruzione, nella salute, nella disoccupazione, nelle disuguaglianze sociali.
SVILUPPO
La capicità di una società di soddisfare i bisogni primari della popolazione e di permettere ad essa di accrescere il proprio benessere.
DISUGUAGLIANZA
SOTTOSVILUPPO
Situazione di insufficiente sviluppo in ambito economico, sociale, culturale e politico.
La disparità sociale nei diritti e nelle opportunità oppure nella distribuzione economica della ricchezza e del reddito.
RICCHEZZA
La quantità di risorse economiche di cui una persona o uno Stato dispongono a una certa data.
POVERTA'
Stato di indigenza consistente in un livello di reddito troppo basso per permettere la soddisfazione di bisogni fondamentali in termini di mercato, nonché in una inadeguata disponibilità di beni e servizi di ordine sociale, politico e culturale.
REDDITO
INDIVIDUALE
Il denaro guadagnato da un individuo in un certo periodo.
NAZIONALE
L'insieme di beni e servizi prodotti da uno Stato (in genere calcolato su base annua o trimestrale).
COEFFICIENTE DI GINI
Valore numerico che espreime la disuguaglianza economica. Deriva dal nome dello studioso italiano che lo ha proposto Corrado Ginni (1884 - 1965), che fu anche presidente dell'Ista (istituto nazionale di statistica).Si basa sulla raccolta di una grande quantità di dati sui redditi, sui patrimoni finanziari, sugli aiuti concessi dallo stato, su particolari gruppi ecc...
I risultati vengono posti su una scala da 1 a 100: il valore 1 massima egualinza corrisponderebbe alla condizione in cui tutti hanno lo stesso reddito, il valore 100 massima disegualianza corrisponderebbe alla condizione in cui una sola persona possiede l'intero reddito (i valori saranno sopprattutto intermedi)
AGENDA 2030
New York
15 Settemre 2015
Agenda 2030
agenda dal latino 'le cose che devono essere ancora compiute'
Cos'è?
Programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità
Quando e dove è stato approvato?
Il 15 Settebre 2015, è stato sottoscritto un programma d'azione per lo sviluppo sostenibile, da 193 paesi membri dell'ONU e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU
Qual è il suo fine?
L'agenda 2030, come detto nel suo stesso nome è da raggiungere entro il 2030 ed ha 17 obbiettivi principali che devono essere raggiunti nei campi:
AMBIENTALE - ECONOMICO - SOCIALE - ISTITUZIONALE
17 obbiettivi pricipali dell'Agenda 2030
hanno validità globale
LISTA DEI 17 OBBIETTIVI
PER L'AIUTO DELLO SVILUPPO
SOSTENIBILE
- porre fine alla povertà
- costruire comunità pacifiche che rispettino i diritti umani
- lottare contro l'ineguaglianza
- affrontare le problematiche climatiche
di cui 4 sono le finalità principali:
Fiamma del ciel su le tue treccie piova
dal Canzoniere, CXXXVI METRO: sonetto; schema delle rime: ABBA, ABBA, CDC,DCD
Fiamma dal ciel su le tue treccie piova, malvagia, che dal fiume et da le ghiande per l’altrui impoverir se’ ricca et grande, poi che di mal oprar tanto ti giova; nido di tradimenti, in cui si cova quanto mal per lo mondo oggi si spande, de vin serva, di lecti et di vivande, in cui Luxuria fa l’ultima prova. Per le camere tue fanciulle et vecchi vanno trescando, et Belzebub in mezzo co’ mantici et col foco et co li specchi. Già non fostú nudrita in piume al rezzo, ma nuda al vento, et scalza fra gli stecchi: or vivi sí ch’a Dio ne venga il lezzo.
Una fiamma dal cielo possa cadere sulle tue trecce, o malvagia donna [Avignone], che sei diventata ricca e potente dopo aver bevuto l'acqua del fiume e aver mangiato le ghiande in passato, grazie all'impoverimento degli altri, dato che trai vantaggio dalle tue diaboliche operazioni; tu sei un nido di tradimenti, in cui alligna tutto il male che oggi è sparso per il mondo, sei una serva del vino, dei letti e del cibo, in cui la lussuria tocca il fondo della corruzione. Nelle tue stanze compiono tresche fanciulle e vecchi, mentre Belzebù sta al centro con i mantici, il fuoco e gli specchi. Tu non fosti allevata tra le comodità e al fresco, ma nuda ed esposta alle intemperie [poveramente], e scalza tra gli sterpi: ora vivi in modo tale da far arrivare la tua puzza a Dio.
Francesco Petrarca
Fiamma del ciel su le tue treccie piova
IL CONTESTO STORICO
GLI ASPETTI FORMALI
Sottosviluppo e povertà sono problematiche che hanno da sempre causato conflitti all'interno della struttura sociale. In Europa in particolare, si assistì a un incremento della disuguaglianza a partire dalla fine del Medioevo agli inizi del XX secolo. I poveri furono una presenza costante nella società medievale, caratterizzata, nel suo complesso, da un limitato livello di sviluppo e da forti disuguaglianze. Miseria economica, disagi sociali, privazione di diritti interagivano, creando situazioni di bisogno e, insieme, di marginalità.
La percezione personale e collettiva della povertà era permeata dalla corruzione ecclesiastica, in particolare dalla Curia papale di Avignone in cui lo scrittore, poeta, filosofo e filologo italiano, considerato uno dei fondamenti della letteratura italiana, Francesco Petrarca aveva lavorato. Tuttavia, l’autore si distacca gradualmente da questo mondo e promuove il ritorno della Curia a Roma. La città francese, descritta come ricettacolo di vizi, diviene nei versi di Petrarca simbolo dell’espiazione che deve attuare la chiesa in un esilio lontano dalla patria, nuova Babilonia. Come gli ebrei sono stati deportati dal sovrano babilonese Nabucodonosor, allo stesso modo la Curia romana è stata trasferita ad Avignone per scontare i propri peccati.
Uno degli esempi più celebri di poesia politica è il primo sonetto di una triade dedicata alla corruzione della curia papale ad Avignone e collocabile agli anni 1352-68: "Fiamma dal ciel su le tue treccie piova". È un esempio di poesia politica: l'oggetto è la corruzione della Curia di Avignone, dove il papa aveva trasferito la sede pontificia. Il tono è di violenta invettiva ed è affrontato da una prospettiva profetica e apocalittica. La prima immagine, infatti, è apocalittica: la minaccia delle fiamme dal cielo sulla città peccatrice, riferendosi all'episodio biblico della punizione di Sodoma e Gomorra. Nella Bibbia è anche l'immagine delle "treccie", che richiama la meretrice delle visioni dell'Apocalisse di Giovanni nel Nuovo Testamento, interpretata nell'esegesi medievale come allusione alla Chiesa corrotta.
Fiamma del ciel su le tue treccie piova
GLI ASPETTI FORMALI
LA STRUTTURA FORMALE
La contrapposizione tra corruzione presente e purezza passata si concreta in forti antitesi. Un'antitesi a distanza si crea tra «fiume» e «ghiande» da un lato, «vin», «letti» e «vivande» dall'altro, immediate invece sono quelle tra «l'altrui impoverir» e la Chiesa «ricca e grande», tra «in piume al rezzo» e «nuda al vento», e «scalza fra gli stecchi», dove vi è una studiata disposizione a membri paralleli. Il discorso è poi ricchissimo di figure retoriche: di metafore (il «nido di tradimenti», il «vento», gli « stecchi»), metonimie («treccie», «fiume», «ghiandeV, «letti», «camere», «piume»), personificazioni (la Chiesa come meretrice, la «Lussuria»).
L'attacco si trasforma in immagini molto concrete ed esaurienti, piuttosto insolite nella poesia del Petrarca, come l'immagine di un vecchio e di una fanciulla che si sfrenano in orge, mentre Belzebù attizza con i mantici le assopite fiamme erotiche. Petrarca è molto più vicino a Dante per l'argomento e il tono profetico-apocalittico, per l'intensità corposa dell'immagine e per la violenza polemica del linguaggio. Tipiche dantesche sono le rime difficili e aspre in -ecchi e -ezzo, corrispondenti alla severità del tono e dell'immagine. All'indignazione per l'attuale corruzione si contrappone la nostalgia per un'epoca di semplicità e innocenza: vi è il sogno, tipico di tutti i riformatori medievali, di una Chiesa vivificata, tornata alla sua originaria povertà e purezza morale, secondo gli insegnamenti del Vangelo.
RICCHEZZA E POVERTÀ
Pensiero Machiavelliano
BINOMIO RICCO E POVERO
I CIOMPI
Nella narrazione dei drammatici eventi della rivolta dei Compi,nel 1378 Macchiavelli analizza le cause che avevano determinato il malcontento dei lavoratori manuali. Il popolo minuto non aveva protezione politica e giudiziaria nella Firenze trecentesca. È notevole il riferimento da parte del Ciompo alla frode e alla forza, quali cause di grandi ricchezze, ma che nelle mani dei grandi ricchi divenivano strumenti per incrementare la loro potenza privata. Per contrastare la negatività del tumulto M. illustrava l'azione di un altro capo della plebe, Michele di Lando, del quale, invece, proprio perché non nutriva pregiudizio sociale alcuno, apprezzava la politica per la realizzazione del bene non di una fazione, bensì dell'intera città. Michele, in seguito al tumulto, per volere della plebe era diventato gonfaloniere, ma egli aveva intrapreso un «imperio con giustizia e non aveva esitato a scontrarsi contro la sua stessa parte che era precipitata nella violenza. In conclusione, anche in queste pagine, per quanto sensibile alle ragioni e alle rivendicazioni di giustizia dei più deboli, M. non poteva accettare che esse portassero allo sconvolgimento degli ordini della città e a una faziosità avversa al bene della res publica.
Nel binomio ricco povero si scorge uno degli aspetti che definiscono il pensiero machiavelliano. Nonostante egli si dichiarasse incompetente in materia economica, mostrava grande arguzia nel valutare le consequenze sfavorevoli del predominio economico sulla politica. Nelle sue opere emerge infatti la consapevolezza del potere distruttivo dell'accumulazione masticcia di ricchezza, la quale può mirare alla manipolazione del consenso popolare e alla conquista del potere. In un brano, Discorsi III. xxviiv (ribadisce la sua tesi dichiarando che la res publica finisce quando un cittadino si procura favori attraverso canali privati piuttosto che pubblici. Così, Machiavelli ribadirà che la povertà non doveva impedire a un cittadino virtuoso di raggiungere i ranghi alti della repubblica.
Niccolò Machiavelli
POVERTÀ IN ITALIA
Emanuele Ranci Ortigosa nel suo libro "Contro la povertà" riporta in termini pratici cosa significa essere in povertà assoluta:
In Italia secondo l'Istat sono in questa condizione 5 milioni di persone ovvero 1 persona su 12 e la povertà assoluta risulta ancora più alta al Sud con il 56,1% del totale.
FAMIGLIE A RISCHIO
La condizione delle famiglie con maggior numero di componenti è peggiorata. Nel 2021, l’incidenza di povertà assoluta è infatti più elevata tra i nuclei più numerosi, in particolar modo le famiglie di giovani hanno minori capacità di spesa poiché dispongono di redditi più bassi e hanno minori risparmi accumulati nel corso della vita o beni ereditati.
POVERTÀ EDUCATIVA
"Scuole senza "ascensori"
Il problema si estende anche all'ambito educativo in quanto i bambini delle famiglie più povere hanno una maggiore probabilità di fallimento scolastico rispetto ai loro coetanei. Tale comportamento è spiegabile nel circolo vizioso povertà economica-educativa:i giovani abbandonano gli studi prima del completamento della loro formazione scolastica, poichè cercano quanto prima un impiego per sostenere economicamente la famiglia, viceversa la privazione educativa dei minori comporta la loro marginalizzazione sociale ed economica in età adulta. Oltretutto è assai preoccupante la "trasmissione" della povertà "di padre in figlio" poichè vi è una possibilità maggiore per i figli di esercitare la professione del padre piuttosto che insteressarsi ad occupazioni più elevate.
INVESTIRE NELL'ISTRUZIONE
Stando ai dati riportati, l'Italia si presenta tra gli ultimi paesi UE nell'elenco per spesa nell'educazione in percentuale al PIL. Se si osserva il dato della distribuzione della spesa pubblica per funzione, si può notare anche che l’Italia spende molto di più in protezione sociale che in istruzione: il 42,6% della spesa pubblica contro il 7,9%.
BIBLIOGRAFIA
libro di testo di Italianolibro di testo di storia appunti scritti in classe https://www.agenziacoesione.gov.it/comunicazione/agenda-2030-per-lo-sviluppo-sostenibile/ https://letteritaliana.weebly.com/fiamma-dal-ciel-su-le-tue-treccie-piova.html https://www.treccani.it/enciclopedia/ricco-e-povero_%28Enciclopedia-machiavelliana%29/ https://www.ilsole24ore.com/art/istat-ancora-56-milioni-persone-poverta-assoluta-piu-alta-mezzogiorno-AEuWD4fB https://lanuovabq.it/it/linvettiva-contro-avignone-e-la-corruzione-della-chiesa https://www.rainews.it/ran24/speciali/2018/5-milioni-di-poveri-in-italia-fermo-ascensore-sociale/