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JUSTICE PRESENTATION
ELENA ISABEL AURIOLES
Created on March 14, 2023
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Transcript
elena Isabel aurioles
Oratoria
L'oratoria in grecia dalle origini e i grandi oratori Lisia, Demostane e Isocrate
Inizio
INDice
Oratoria
Isocrate
Un buon oratore
ΔΙΚΗ
DemostEne
Lisia
Per l'uccisione di Eratostene
L'ARTE ORATORIA
ORATORIA
Con Oratoria e Retorica si intende l'arte del discorso, un discorso in grado di trasmettere informazioni, persuadere, motivare o intrattenere. Il discorso si articolava inoltre in quattro parti:
- esordio (προοιμιον)
- narrazione dei fatti (διηγησις)
- argomentazione (πιστις)
- epilogo (επιλογος)
+ info
Origini
Oratoria
- Individuiamo in Tisia e Corace i primi a parlare dell'arte del dire, più precisamente però individuiamo in loro i primi a scrivere manuali a riguardo.
- Per la retorica troviamo una matrice assembleare, sono infatti i politici coloro che necessitano maggiormente dell'arte oratoria
- Come vedremo analizzando la storia, l'arte oratoria è strettamente collegata anche con la forma di governo in quanto è con la democrazia che ne vediamo una fioritura
Oratoria
Generi dell'Oratoria
Giudiziario
+ info
Aristotele differenzia tre generi di arte oratoria secondo criteri quali:
- colui che parla
- gli argomenti di cui parla
- l'interlocutore al quale si rivolge
- il fine del discorso
Deliberativo
+ info
Epidittico
+ info
Origini del sistema giudiziario
ΔΙκη
Le prime tracce di sistema giudiziario le ritroviamo in Omero ed Esiodo. Col passare del tempo vediamo svilupparsi tre modalità di giudizio corrispondenti alle tre forme di governo:
- A giudicare è un singolo uomo che può decidere una controversia per l'autorità che detiene (Monarchia)
- A giudicare è un gruppo di uomini che per nascita o esperienza sono considerati particolarmente adatti a svolgere questa funzione. (Oligarchia)
- L'influenza nel verdetto è dato da una folla di uomini comuni, che non hanno qualifiche speciali per giudicare, ma la cui opinione deve comunque essere presa in considerazione dall’uomo o dagli uomini che devono pronunciare il verdetto. (Democrazia)
Un processo ad Atene
ΔΙκη
Il sistema ateniese, uno dei più democratici, godeva di uno dei più "avanzati" sistemi giudiziari. L'accusato così come l'accusa dove rappresentare se stesso secondo un'argomentazione spessò già scritta dai logografi che stilavano per loro una sorta di copione.
+ info
Un Tribunale Odierno
ΔΙκη
strumento giudiziario per controversie di diritto privato
Processo penale
Processo civile
strumento giudiziario per controversie di diritto penale
ΔΙκη
Processo civile
attore
convenuto
- Si attiva per istanza di parte: sono le parti a chiedere che il processo abbia inizio e il giudizio si può chiudere per inattività delle parti.
- Il processo si chiude con la sentenza del giudice contenente:
- motivazione, l’argomentazione delle decisioni del giudice
- dispositivo, le disposizioni concrete
+ info
+ info
giudice
avvocati
+ info
+ info
Fasi di un processo civile
ΔΙκη
Atto di citazione
L’attore espone le sue ragioni
Notifica al contenuto
Ne segue la deposizione al tribunale e indica l’inizio vero e proprio
Comparsa di costituzione
Indica con la risposta , l'argomentazione del convenuto in merito all'infondatezza dell'accusa
Prima udienza
Il giudice chiede i chiarimenti necessari delle parti
Il giudice analizza le prove (spesso con aiuto di esperti)
Fase istruttoria
Udienza finale
le parti comunicano le richieste finali
ΔΙκη
Processo penale
Accusato
PM
- Il pubblico ministero ha l’obbligo di procedere in questi casi secondo l’art. 112 della costituzione
- quando il pm ha notizia del reato affida alla polizia giudiziaria un’indagine preliminare sotto il controllo di un particolare giudice (gip) per individuare il responsabile.
- Gli indagati nell’indagine ricevono l’informazione di garanzia
- se non si hanno elementi sufficienti il pm chiede al gip l’archiviazione del giudizio o il rinvio a giudizio dell’indagato
+ info
+ info
Avvocato
Giudice
+ info
+ info
Gradi di Giudizio
ΔΙκη
Secondo la giurisdizione italiana ci sono tre gradi di giudizio prima della sentenza definitiva e l’imputato non è considerato colpevole fino alla condanna (art.27)
Il caso viene esaminato e viene emessa dal giudice una sentenza o un’assoluzione
I GRADO DI GIUDIZIO
A seconda del tipo di reato dal meno al più grave abbiamo un giudice di pace, il tribunale o la corte d’assise
Viene fatto appello alla prima sentenza per cui una nuova viene emessa da un nuovo giudice
II GRADO DI GIUDIZIO
Sempre in scala di gravità abbiamo un giudice di tribunale, corte d’appello e corte d’assise d’appello
È il giudizio della corte di cassazione che esprime il giudizio di legittimità analizzando che i giudizi precedenti siano stati emessi secondo le norme
III GRADO DI GIUDIZIO
Per il terzo grado abbiamo sempre la corte di cassazione
Il logografo
ΔΙκη
Un ruolo essenziale che abbiamo accennato era quello del logografo: egli doveva infatti scrivere un'argomentazione che le parti dovevano recitare. La sezione argomentativa che scrivevano coinsisteva principalmente nella seconda parte della πιστεις, parliamo infatti di una :
- πιστεις ατεχνοι: basata sulle prove senza bisogno di un appoggio sull'arte oratoria
- πιστεις εντεχνοι: basata sull'abilità dell'oratore che deve creare entinemi, sillogismi basati sul verosimile
Lisia
Lisia
Nasce da un ricco commerciante, Cefalo che da Siracusa si trasferisce ad Atene conferendo alla famiglia la condizione di Meteco. La sua famiglia aveva una certa rilevanza al livello sociale che gli permette di studiare a Turi dallo stesso Tisia. Questa condizione privilegiata persiste fino all'avvento dei Trenta Tiranni dai quali è costretto a scappare dopo che gli stessi furono causa di morte del fratello Polemarco. Fu infatti lui stesso ad aiutare nella formazione di un esercito che riuscì a liberare Atene
Lisia
«la capacità di immedesimarsi con l’indole di un’altra persona, assumendone come proprie la condizione sociale, l’età, il livello culturale, le attitudini e le idiosincrasie, così da rendere assolutamente credibile il discorso che a tale persona veniva attribuito»
Logografo
Nella celebre orazione Contro Eratostene (responsabile dell’assassinio del fratello di Lisia), l’oratore è autore e attore dell’orazione che pronuncia in prima persona, che e riesce a persuadere il pubblico con un’efficace e un’abile delineazione dei fatti.
Oratore
Corpus lisiaco
LOREM IPSUM
- Contro Eratostene (discorso pronunciato da Lisia stesso per il presunto uccisore di Polemarco)
- Per l'uccisione di Eratostene (discorso scritto per Eufileto accusato dell'omicidio di Eratostene)
- Contro Simone (discorso contro Simone, a causa dell'amore per un efebo)
- Per l'invalido (discorso dove difende un uomo accusato di ricevere ingiustamente il sussidio di invadilità)
- Dei 425 discorsi attribuitigli circa 233 sono probabilmente autentici
- Abbiamo conservati 30 discorsi giudiziari
- Tre discorsi inoltre ci sono arrivati per trasmissione da Dionigi di Alicarnasso
- Un solo discorso invece è epidittico: l'Epitafio
Per l'uccisione di Eratostene
Lisia
Περὶ πολλοῦ ἂν ποιησαίμην, ὦ ἄνδρες, τὸ τοιούτους ὑμᾶς ἐμοὶ δικαστὰς περὶ τούτου τοῦ πράγματος γενέσθαι, οἷοίπερ ἂν ὑμῖν αὐτοῖς εἴητε τοιαῦτα πεπονθότες· εὖ γὰρ οἶδ' ὅτι, εἰ τὴν αὐτὴν γνώμην περὶ τῶν ἄλλων ἔχοιτε, ἥνπερ περὶ ὑμῶν αὐτῶν, οὐκ ἂν εἴη ὅστις οὐκ ἐπὶ τοῖς γεγενημένοις ἀγανακτοίη, ἀλλὰ πάντες ἂν περὶ τῶν τὰ τοιαῦτα ἐπιτηδευόντων τὰς ζημίας μικρὰς ἡγοῖσθε. [2] καὶ ταῦτα οὐκ ἂν εἴη μόνον παρ' ὑμῖν οὕτως ἐγνωσμένα, ἀλλ' ἐν ἁπάσῃ τῇ Ἑλλάδι· περὶ τούτου γὰρ μόνου τοῦ ἀδικήματος καὶ ἐν δημοκρατίᾳ καὶ ὀλιγαρχίᾳ ἡ αὐτὴ τιμωρία τοῖς ἀσθενεστάτοις πρὸς τοὺς τὰ μέγιστα δυναμένους ἀποδέδοται, ὥστε τὸν χείριστον τῶν αὐτῶν τυγχάνειν τῷ βελτίστῳ· οὕτως, ὦ ἄνδρες, ταύτην τὴν [3] ὕβριν ἅπαντες ἄνθρωποι δεινοτάτην ἡγοῦνται. περὶ μὲν οὖν τοῦ μεγέθους τῆς ζημίας ἅπαντας ὑμᾶς νομίζω τὴν αὐτὴν διάνοιαν ἔχειν, καὶ οὐδένα οὕτως ὀλιγώρως διακεῖσθαι, ὅστις οἴεται δεῖν συγγνώμης τυγχάνειν ἢ μικρᾶς ζημίας ἀξίους ἡγεῖται τοὺς τῶν τοιούτων ἔργων αἰτίους· [4] ἡγοῦμαι δέ, ὦ ἄνδρες, τοῦτό με δεῖν ἐπιδεῖξαι, ὡς ἐμοίχευεν Ἐρατοσθένης τὴν γυναῖκα τὴν ἐμὴν καὶ ἐκείνην τε διέφθειρε καὶ τοὺς παῖδας τοὺς ἐμοὺς ᾔσχυνε καὶ ἐμὲ αὐτὸν ὕβρισεν εἰς τὴν οἰκίαν τὴν ἐμὴν εἰσιών, καὶ οὔτε ἔχθρα ἐμοὶ καὶ ἐκείνῳ οὐδεμία ἦν πλὴν ταύτης, οὔτε χρημάτων ἕνεκα ἔπραξα ταῦτα, ἵνα πλούσιος ἐκ πένητος γένωμαι, οὔτε ἄλλου κέρδους οὐδενὸς πλὴν τῆς κατὰ τοὺς νόμους [5] τιμωρίας. ἐγὼ τοίνυν ἐξ ἀρχῆς ὑμῖν ἅπαντα ἐπιδείξω τὰ ἐμαυτοῦ πράγματα, οὐδὲν παραλείπων, ἀλλὰ λέγων τἀληθῆ· ταύτην γὰρ ἐμαυτῷ μόνην ἡγοῦμαι σωτηρίαν, ἐὰν ὑμῖν εἰπεῖν ἅπαντα δυνηθῶ τὰ πεπραγμένα.
Processo di Frine
Donne
Una grande orazione dimostrativa a riguardo della figura della donna è il processo che coinvolge Frine come imputata difesa da Iperide. Il processo infatti è reso noto per gli atti di Iperide che consistono nello scoprire il corpo di Iperide p0er suscitare pietà nei giudici.
Isocrate
Isocrate
Nacque ad Atene nel 436 da ricca famiglia che gli assicurò una buona educazione, con maestri quali Giorgia. Si vede poi costretto per un decennio a essere logografo.SU promotore e formatore di un élite politica e culturale capace di interpretare le esigenze di rinnovamento. Attorno al 390, aprì una scuola che formò oratori,scrittori e politici di primo piano. Fu un maestro molto ascoltato ma anche un avversario temuto e morì ad una venerande età nel 338 a.C
Corpus Isocrateo
isocrate
Contro i Sofisti
Polemica contro i Sofisti e contro gli oratori giudiziari e politici
Elogio dell'antica Atene con la proposta di una nuova alleanza contro i Persiani
Il Panegirico
Con l'apparenza di uno scritto giudiziario è in realtà un testo dimostrativo scritto ai fini educativi
Antidosi
Il Filippo
Idealizzazione di un sovrano
Sulla Pace
Critica verso le politiche imperialistiche
Atidosi
isocrate
[186] Ὁ μὲν οὖν τύπος τῆς φιλοσοφίας τοιοῦτός τίς ἐστιν. Ἡγοῦμαι δ' ὑμᾶς μᾶλλον ἂν ἔτι καταμαθεῖν τὴν δύναμιν αὐτῆς, εἰ διέλθοιμι τὰς ὑποσχέσεις ἃς ποιούμεθα πρὸς τοὺς πλησιάζειν ἡμῖν βουλομένους.[187] Λέγομεν γὰρ ὡς δεῖ τοὺς μέλλοντας διοίσειν ἢ περὶ τοὺς λόγους ἢ περὶ τὰς πράξεις ἢ περὶ τὰς ἄλλας ἐργασίας πρῶτον μὲν πρὸς τοῦτο πεφυκέναι καλῶς, πρὸς ὅπερ ἂν προῃρημένοι τυγχάνωσιν, ἔπειτα παιδευθῆναι καὶ λαβεῖν τὴν ἐπιστήμην, ἥτις ἂν ᾖ περὶ ἑκάστου, τρίτον ἐντριβεῖς γενέσθαι καὶ γυμνασθῆναι περὶ τὴν χρείαν καὶ τὴν ἐμπειρίαν αὐτῶν· ἐκ τούτων γὰρ ἐν ἁπάσαις ταῖς ἐργασίαις τελείους γίγνεσθαι καὶ πολὺ διαφέροντας τῶν ἄλλων.... [192]Περὶ μὲν οὖν τῆς φύσεως καὶ τῆς ἐμπειρίας ταῦτα γιγνώσκω· περὶ δὲ τῆς παιδείας οὐκ ἔχω τοιοῦτον λόγον εἰπεῖν· οὔτε γὰρ ὁμοίαν οὔτε παραπλησίαν ἔχει τούτοις τὴν δύναμιν. Εἰ γάρ τις διακούσειεν ἅπαντα τὰ περὶ τοὺς λόγους καὶ διακριβωθείη μᾶλλον τῶν ἄλλων, λόγων μὲν ποιητὴς τυχὸν ἂν χαριέστερος γένοιτο τῶν πολλῶν, εἰς ὄχλον δὲ καταστὰς, τούτου μόνον ἀποστερηθεὶς, τοῦ τολμᾶν, οὐδ' ἂν φθέγξασθαι δυνηθείη.
Institutio Oratoria di Quintiliano
isocrate
XII, 2 ergo cui latius complecti conformationes verborum ac sententiarum placuerit, habet quod sequatur nec adfirmare ausim quicquam esse melius; sed haec ad propositi mei rationem legat. nam mihi de his sententiarum figuris dicere in animo est, quae ab illo simplici modo indicandi recedunt; quod item multis doctissimis viris video placuisse. [2] omnia tamen illa, etiam quae sunt alterius modi lumina, adeo sunt virtutes orationis ut sine iis nulla intelligi fere possit oratio. nam quomodo iudex doceri potest, si desit illustris explanatio, propositio, promissio, finitio, seiunctio, expositio sententiae suae, rationis apta conclusio, praemunitio, similitudo, exemplum, digestio, distributio, interpellatio, interpellantis coercitio, contentio, purgatio, laesio? [3] quid vero agit omnino eloquentia detractis amplificandi minuendique rationibus? quarum prior desiderat illam plus quam dixeris significationem, id est ἔμφασιν, et supralationem veritatis et traiectionem; haec altera extenuationem deprecationemque. qui adfectus erunt vel concitati detracta voce libera et effrenatiore, iracundia, obiurgatione, optatione, exsecratione? vel illi mitiores, nisi adiuvantur commendatione, conciliatione, ad hilaritatem impulsione? [4] quae delectatio aut quod mediocriter saltem docti hominis indicium, nisi alia repetitione, alia commoratione infigere, digredi a re et redire ad propositum suum scierit, removere a se, in alium traiicere, quae relinquenda, quae contemnenda sint iudicare? motus est in his orationis atque actus, quibus detractis iacet et velut agitante corpus spiritu caret.
+ morale
Demostene
Demostene
Figlio di un artigiano particolarmente ricco, la sua eredità viene sciupata dai tutori, che gli danno pretesto per il suo primo discorso. Su di lui si sviluppa una ricca aneddotica grazie a scritti di Plutarco o di Luciano. Intanto si affaccia ad Atene la minaccia di Filippo II di Macedonia, e Demostene individua subito in lui il maggior pericolo per Atene e per l’intera Grecia. La battaglia di Cheronea del 338 segna la sconfitta di Atene contro Filippo e il tramonto della loro indipendenza. Dopo una fuga rientra ad Atene dopo la morte di Alessandro, a seguito di un tentativo fallito di riprendersi la propria indipendenza; il tentativo però fallisce, e Demostene, fuggito nuovamente si dà la morte con il veleno nell’autunno del 32
Corpus Demostenico
Demostene
Abbiamo di lui ben 61 discorsi
Filippiche (4) Le olintiache (3) Sulle Simmorie
17 Discorsi deliberativi (demogorie)
Contro Afobo Sulla Corona
42 Discorsi giudiziari
Epitaffio
2 Discorsi epidittici
6 Epistole e 56 proemi