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PPT Catullo, odi et amo
Claudia D'Auria
Created on March 9, 2023
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Transcript
ODI ET AMO
Catullo, carme 85
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Indice
1.
Introduzione
2.
Traduzione e analisi
3.
Confronto tematico
4.
Traduzione contrastiva
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Introduzione
Buona parte del liber di Catullo è riservata al rapporto d'amore con una donna chiamata Lesbia. A lei è dedicato il carme da noi trattato, ovvero "odi et amo. Il poeta si innamorò perdutamente di Lesbia, una figura ricca, colta e amante della vita mondana, rimasta presto vedova di Quinto Metello Cèlere. L'amore provato da Catullo è paragonabile ad un quadro ideale di "donna gentile", un amore passionale, sentimento non compreso dall'affascinante donna in quanto l'amore si riduceva a un gioco passeggero.
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2. Traduzione e analisi
Odio: 1a persona singolare indicativo presente. Et: congiunzione. Amo: 1a persona singolare indicativo presente. Quare: avverbio interrogativo. Id: pronome determinativo. Faciam: 1a persona singolare congiuntivo presente (facio). Fortasse: avverbio (forse). Requiris: deponente, verba locandi (requiro). Nescio: indefinito (non so). Sed: preposizione (senza). Fieri: Sentio: 1a persona singolare indicativo presente. Et: congiunzione. Excrucior: 1a persona singolare indicativo presente passivo. e.
Odio e amo. Come lo faccia, forse chiedi. Non so, ma sento che accade e mi tormenta.
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3.
Confronto tematico
Letteratura italiana: Petrarca
Letteratura inglese: Shakespeare
Filosofia: Platone
La presenza contemporanea di sentimenti di odio e d'amore e il loro conflitto nell'intimo di un individuo innamorato erano già stati testimoniati da più poeti. Abbiamo esempi nella letteratura italiana, in quella inglese e nella filosofia. Un esempio molto importante è il carme 8 di Catullo stesso.
Nel sonetto CXXXIV del Canzoniere, Petrarca descrive il dissidio interiore causato dall'amore per Laura attraverso antitesi ed ossimori.
La compresenza di amore e odio domina anche la tragedia di Romeo and Juliet di Shakspeare. Le contraddizioni che si generano sono espresse dagli ossimori.
Dal punto di vista filosofico si può confrontare la rappresentazione dell'amore come soferenza con quella del Simposio.
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4. Traduzione contrastiva
Ci sono diverse traduzioni e in ognuna sono presenti differenze. Analizziamo quelle di Salvatore Quasimodo e Giovanni Pascoli.
L'odio e l'adoro. Perchè ciò faccia, se forse mi chiedi, io, nol so: ben so tutta la pena che n'ho.
Odio e amo. Forse mi chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così, e mi tormento.
1913
1955
Salvatore Quasimodo
Giovanni Pascoli
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