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figure femminili nell'antichità

Maria Giovanna Russo

Created on March 8, 2023

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LE DONNE NELL'ANTICHITÀ

La donna nelle civiltà antiche ha quasi sempre avuto il ruolo di procreatrice e allo stesso tempo è stata anche motivo di preoccupazioni e presagi nefasti, venendo vista quindi, sia come fonte di bene, sia di peccato e tentazione del male.

DALILA

Un esempio figura femminile vista in modo negativo

La storia di Dalila e Sansone si trova nel libro dei Giudici dell'Antico Testamento della Bibbia.

  • Sansone era un giudice ebreo e eroe biblico dalla forza prodigiosa;
  • Dalila era una donna della valle di Sorek con un fascino irresistibile.

LA STORIA

  • Sansone era un nazireo che aveva la forza nei capelli e che lottava contro i Filistei;
  • I Filistei, che lo volevano eliminare, promisero una cospicua somma in denaro a Dalila, affinché si fosse fatta rivelare da Sansone il segreto della sua forza;
  • Dalila lo persuase nel tentativo di scoprire il suo segreto e dopo aver mentito tre volte, Sansone rivelò che la sua forza stava nei capelli. La notte la donna gli fece radere i capelli e poiché privo della sua forza i Filistei lo accecarono, lo portarono a Gaza e lo misero a girare la macina della prigione.
  • Sansone durante un sacrificio per ringraziare il loro dio Dagon per aver permesso la sua cattura, per vendicarsi invocò Dio, si mise tra le due colonne portanti e gridò «Che io muoia insieme con i Filistei!».
  • La casa crollò e oltre a lui morirono molte persone, Dalila compresa. La vicenda si concluse con i suoi familiari che lo seppellirono accanto al padre Menoach.

IL SIGNIFICATO DELLA STORIA

Questo racconto biblico è un episodio di seduzione e inganno.

  • Dalila viene definita come "la rovina di un uomo potente", un Giuda al femminile, la più infima delle donne della Bibbia poiché pur di ottenere quel denaro tradisce Sansone.
  • Sansone è simbolo dell'ingenuità e del cedimento alle tentazioni.
  • Dalila lo rende quasi come stregato dalla sua bellezza e dal suo splendore che lo affascinano a tal punto da lasciarsi ingannare.

SOCIETÀ CRETESE Non tutte le civiltà antiche vedevano la donne come un male: è il caso della società cretese.

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Il culto della Grande Madre

A Creta la divinità principale era la Grande Madre, una divinità femminile ed antropomorfa, simbolo di fertilità e vita. Uno dei suoi attributi erano i serpenti. La terra, nel suo aspetto scuro e umido, ricorda il grembo e quindi l'utero nel quale la vita viene generata. Per lo stesso motivo, molti dei culti tributati alla Grande Madre si svolgevano in cavità sotterranee. La centralità di questa Dea è un’ulteriore conferma dell’importanza rivestita dalle donne nella società Cretese.

Statuette votive

Durante il periodo neopalaziale fu molto intensa la produzione di statuette rappresentanti la Dea dei Serpenti, ovvero la Madre Terra. Le più note vennero rinvenute nei resti delle tombe del tempio di Cnosso, oggi conservate al Museo Archeologico di Heraklion. Le statuette vestono il tipico abito a falde ricadenti, bloccato sui fianchi da un elemento a sella. Indossano uno stretto corpetto che comprime i fianchi lasciando scoperti i seni.

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I simboli della Madre Terra

Grazie per l'attenzione!

Russo Maria Giovanna Peluzzi Eleonora