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Created on March 8, 2023

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Transcript

Il viaggio negli antichi romani, tra otium et negotium

Index

5 Cartina geografica

1 Otium et negotium

2 Otium et negotium ai giorni nostri

6 Mezzi di trasporto

3 Il viaggio

7 Viaggi via mare

4 Le mete principali

8 Abiti tipici del viaggio

Tra otium et negotium

La parola latina “otium” non significa ozio, il "far nulla", come si potrebbe pensare, bensì ha significato totalmente opposto. Per gli antichi Romani l’otium indicava il riposo dalle attività pubbliche ovvero la cura di sé e della propria saggezza, rappresentava anche il tempo dedicato allo studio (otium litteraratum). Quindi l'otium era un piccolo svago che i romani si concedevano tra un impegno e l'altro; tra le principali forme di svago abbiamo : passeggiare per la città, andare al mare o al sacro fiume, curare il proprio corpo alle terme (thermae) , viaggiare verso altre città, andare al circo o a teatro per assistere agli spettacoli.
Il sostantivo negotium formato da nec + otium indicava invece l'occupazione,gli affari, il lavoro, tutte quelle attività pubbliche o politiche necessarie agli uomini romani per garantirsi la sopravvivenza.Soprattutto nella Roma repubblicana era compito del buon cittadino dedicarsi al negotium, successivamente nella tarda repubblica il valore dell'otium inteso come dedizione alla cultura assunse maggiore significato senza però sostituire il negotium come attività primaria. Tutto cambia nella Roma imperiale quando la mancanza di libertas( libertà) porta gli intellettuali a dedicarsi all'otium : l'esempio principale è Seneca che dopo aver tentato la via dell'impegno durante il principato di Nerone, si ritira per tutta la vita dedicandosi alla filosofia.

Otium et Negotium ai giorni nostri

Oggi il valore di otium et negotium è cambiato notevolmente, otium ha assunto un significato negativo: l'ozio non rappresenta il tempo impiegato per leggere, studiare o prendersi cura di sè, ma corrisponde alla noia , all'inattività e al tempo sprecato a non fare nulla. Allo stesso tempo il termine negotium è diventato il luogo fisico del commercio, luogo dove si compra e si vende. Inoltre il verbo "negoziare" conserva un qualcosa del negotium, in quanto, nel linguaggio politico e diplomatico indica un'accordo o un compromesso.

Una forma di otium : il viaggio

Molte persone viaggiano per scopi diversi. Che si tratti di un viaggio di lavoro, di studio, di vacanza per prendersi una pausa dalla routine o esclusivamente per divertimento, vediamo persone in continuo movimento. C'è chi preferisce una zona collinare per viaggiare, mentre ad altre piace viaggiare in luoghi con spiagge. Anche se i motivi per viaggiare possono essere tanti, non va dimenticato che viaggiare è un'esperienza nuova dalla quale si possono imparare tante cose che non si potrebbero assolutamente imparare restando a casa.Ma come viaggiavano gli antichi romani ? In epoca romana, inizialmente, gli spostamenti sono motivati da ragioni militari e di concquista ; solo successivamente (in epoca imperiale) si determinano le condizioni favorevoli allo sviluppo di una vera e propria forma di turismo legato allo svago e al relax. Glossario : turismo rimanda al latino tornare (revertor) , ovvero girare, idea di viaggio con un rientro simile alle nostre ferie estive.

Le mete principali dei romani
I patrizi, la casta sociale più abbiente, era solita possedere diverse ville al di fuori dei confini della Capitale. Le famiglie più facoltose possedevano sia una villa nel territorio romano sia una villa sulla costa tirrenica. Una delle mete principali, in Italia, al tempo degli antichi romani era Napoli. Il golfo di Napoli era una vera e propria capitale culturale, un luogo che richiamava artisti, filosofi e studiosi del tempo. Per i “turisti” più avventurosi e facoltosi vi era anche la possibilità di visitare mete più lontane . Le principali destinazioni degli antichi viaggiatori erano la Grecia, l’Egitto e la penisola Anatolica (l’attuale Turchia e Siria). Per i romani queste località erano considerate “il mondo antico”, ciò che esisteva prima del mito della Lupa. E Rimini? Era una meta turistica anche all’epoca? Rimini (Ariminum) fungeva da importante snodo commerciale e militare. Una tappa importantissima per tutti coloro che desideravano raggiungere la Gallia Cisalpina (Italia Settentrionale).

Le strade

Gli antichi romani costruirono lunghe strade per collegare le più lontante provincie con la capitale dell'impero, realizzate il più possibile rettilinee per diminuire le distanze. Esse favorirono lo sviluppo dell'impero e permisero all'esercito di muoversi rapidamente ed ebbero scopi politici, economici e sociali; inoltre rappresentarono un importante sostegno per i viaggiatori. Le vie dei romani costituirono il più efficace e duraturo sistema stradale dell'antichità, che consentì di portare la civiltà romana alle persone che popolavano il resto del mondo.

"Omnes viae Romam ducunt"

Come si viaggiava nell'antica Roma ?

Nell'antica Roma il viaggio, per mare o per terra, era impegnativo e scomodo. Per il viaggio terrestre venivano utilizzati più tipologie di carri.

Chi viaggiava da solo o in coppia e senza un grande bagaglio, poteva noleggiare un essedum o un cisium, dei carri a due ruote. L’essedum era molto più ampio e rifinito rispetto al cisium, infatti veniva preferito dalle persone più nobili.

Famosa era la carruca, un carro a 4 ruote con alto cassone, che poteva ospitare passeggeri con il loro bagaglio e essere impiegato per lunghi viaggi.

C’era poi la raeda, un carro robusto con 4 ruote, scoperto, tirato da 1 o 2 coppie di muli, adatto a un numero generoso di viaggiatori.

Simile alla raeda come struttura, ma completamente diverso nell’aspetto esteriore, il carpentum era il mezzo di trasporto preferito dalle persone ricche, soprattutto dalle donne della nobiltà. Era dotato di un solito tetto e chiuso sui lati da delle cortine mobili (tende o pannelli); come la raeda però, era dotato da ruote in legno cerchiate in ferro.

Viaggio via mare

Per viaggiare via mare era necessario rivolgersi ad una nave commerciale, a meno che la persona non fosse abbastanza ricca da possedere la triremis lusoria. Ciò faceva sì che, a bordo delle navi romane che solcavano il Mediterraneo, vi fosse una gran varietà di persone. La nave di Comacchio era una nave oneraria (ovvero, una nave da carico e trasporto). I reperti rinvenuti al suo interno rivelano che, al momento dell’affondamento, oltre all’equipaggio erano imbarcati anche almeno una donna, un bambino e un militare. Glossario: triremis lusoria indicava un'imbarcazione personale. Naufilax , significa lett. “guardia della nave”

Gli abiti durante i viaggi

Durante i viaggi molto importante era l’abbigliamento, un abbigliamento funzionale a essere utilizzato in condizioni di disagio e di avversità metereologiche: doveva essere resistente, comodo, utile e dove necessario, caldo e adatto a proteggere dall'alterazioni metereoligiche. Solitamente si portavano i propri effetti personali e il denaro necessario al viaggio, all’interno di un piccolo borsellino o sacchetto (marsupium) legato a una cinta o al collo. Sacche e borse portate a tracolla, in pelle o tessuto, contenevano i ricambi, una coperta che facesse da giaciglio, il necessario per mangiare e illuminare il percorso, delle scarpe di ricambio o dei capi di abbigliamento più o meno pesanti (paenula) in base alle condizioni atmosferiche previste. Le donne, durante il viaggio, usavano abiti comodi simili a quelli utilizzati dagli uomini, ovviamente di gusto femminile e lunghi fino alle caviglie. Raramente mancava un bastone o un’arma per difendersi dalle possibili aggressioni di animali feroci o malintenzionati.

Gli alloggi
Il desiderio di vaggiare diede vita ad alcuni alloggi nei quali venivano ospitati i turisti sia lungo le vie imperialis (stationes) sia presso località importanti per l'esistenza di templi, terme e mercati e determinò la nascita di veri e propri centri turistici di villaggiatura.

Le guide

I viaggiatori potevano acquistare delle guide con la descrizione delle località e delle loro attrattive ma anche con l'indicazione degli alloggi in cui poter dormire e un giudizio sul loro livello qualitativo.