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LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI
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Created on March 1, 2023
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Transcript
NEWS PAPER
Cosa sono i ghiacciai?
I ghiacciai sono accumuli di acqua allo stato solido sopra il limite delle nevi perenni. Non sono immobili ma si spostano molto lentamente verso il basso a causa della forza di gravità.
Lo scioglimento dei ghiacciai.
Lo scioglimento dei ghiacciai, purtroppo, con l'avanzare degli anni, è divenuto un fenomeno sempre più veloce. L'acqua fusa, ovvero il passaggio dallo stato solido a quello liquido, ha provocanto un innalzamento del livello del mare. Le cause sono dovute all'aumento di CO2, alla combusione di combustibili fossili e all'aumento del processo di deforestazione.
In realtà, i gas serra sono presenti nell'atmosfera ed hanno l'importante ruolo di catturare le radiazioni solari. Tale equilibrio è stato modificato dalle attività umane che hanno portato all'aumento della temperatura e al surriscaldamento globale.
Che cosa possiamo fare?
Ormai la percezione del caldo e del freddo sta divenendo sempre più fallace. L’uomo ha sempre percepito il rischio in maniera probabilistica, infatti, dobbiamo riuscire a mitigare queste probabilità mediante misure di adattamento. Dobbiamo vivere in maniera consapevole il rischio, noi siamo la nuova generazione che deve riuscire a mantenere e far mantenere il mondo come un posto migliore. Come dice un famoso detto “prevenire è meglio che curare”, proprio per questo, la scienza ci viene incontro anticipando i rischi.
Scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia e in Antartide
Come possiamo notare dal grafico, l'Antartide e la Groenlandia stanno subendo una progressiva perdita di masse di ghiaccio, per l'esattezza, sei volte più velocemente rispetto agli anni 90'. Secondo lo studio dei ricercatori di Leeds, le perdite di ghiaccio registrate dal 1994 al 2007 sono 3,8 trilioni di tonnellate provenienti dai ghiacciai della Groenlandia e 2,5 trilioni di tonnellate provenienti dall'Antartica.
Con questo grafico, notiamo come stia aumentando sempre di più il livello del mare. Infatti, a destra presenta la variazione globale del livello della acqua del mare, espresso in millilitri; a sinistra vediamo come varia la massa di ghiaccio, espresso in miliardi di tonnellate. I blocchi grigi rappresentano i margini d'errore.
Il ghiacciaio del Careser, nel settore sud-orientale del gruppo Ortles-Cevedale, è il più studiato del nostro arco alpino. In 86 anni ha perso l’86% della sua estensione (da 5,45 chilometri quadrati nel 1933 a 0.77 chilometri quadrati nel 2019). Tra il 1933 e il 1959 il ghiacciaio perdeva in media lo 0.5% della superficie all’’anno. Il Careser oggi è in fase di collassamento. «Il 90% di questo ghiacciaio si estende tra i 2.900 metri e i 3.100 ed è pressoché piatto. Questo lo rende molto sensibile alle variazioni climatiche e non gli consente di ritirarsi a quote più elevate.
Il ghiacciao del Careser.
Mediante questo grafico vediamo, soprattutto come sia aumentato il bilancio estivo a causa dell'incremento della temperatura.
Il bilancio invernale indica l'incremento di ghiaccio grazie alle misure di altezza e densità della neve, al contrario di quello estivo che ne indica la fusione
Il bilancio netto è dato dalla somma algebrica tra la massa accumulata nel periodo invernale, derivante dalle precipitazioni nevose (bilancio invernale) e la massa persa (bilancio estivo)
Nuovi Virus?
Grazie alla scienza, abbiamo scoperto che all'interno del ghiaccio sono presenti virus arcaici congelatisi. Lo scioglimento dei ghiacciai oltre ad alzare la il lvello dell'acqua, porterà a nuovi virus. Per esempio, un virus rimasto intrappolato nel permafrost, ovvero il terreno, nel periodo in cui la Terra era ancora calpestata dai Neanderthal, è tornato in vita, ha circa 48.500 anni ed è il più antico mai resuscitato finora.
In questo grafico, vediamo come stia cambiando l'estensione delle masse del ghiaccio stia sempre più diminuendo, con l'vanazare del tempo, rispetto al normale. Le osservazioni satellitari storiche ci indicano infatti che l'estensione dei ghiacci marini nei mesi autunnali (dopo la fusione estiva) è diminuita del 27,3% tra il 1979 e il 2010.
Variazione delle masse di ghiaccio nel 2012.
NEWSPAPER
GRAZIE MILLE PER L'ATTENZIONE!
Gloria Puglisi 2Asa